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Lettera pubblicata il 26 Novembre 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sandro82.
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Yog, ci hai preso! Lisbeth Salander è il mio personaggio preferito. per quanto trovo che anche Leone di Lernia abbia il suo perchè 🙂
I non vedenti hanno le stesse esperienze di quelli vedenti…sia che siano non vedenti dalla nascita sia che lo siano diventati dopo!
Non c’è nessuna cagata di esperimenti da fare!
I non vedenti nel momento stesso in cui muoiono all istante guariscono e hanno la vista e vedono alla perfezione tutto quello che vedono gli altri!
Golem nell aldilà ti verrò poi a cercare e ti farò diventare matto!!!!
E ti dirò hai visto?
Visto?
Visto ?
E stra visto??????
Che avevo ragione!!????
Poi mi ricordo di te…ti vengo a beccare! Contento!?
Mi raccomando, ti aspetto Sofy. Io sarò nella concierge.
Golem ho capito! ma allora tu sei quello che propone all’ ingresso la scelta tra l’ orologio breil e la chiave per il paradiso 🙂
L’orologio breil????????? Questa poi.
Suppongo di tratti di uno spot pubblicitario. Io scelgo la chiave del Paradiso con l’opzione di poter fare un salto ogni tanto all’Inferno per…salutare qualche vecchia amica.
si Golem era uno spot infatti 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=TnM743_m-So
ma erano tutte così tremende le tue vecchie amiche, o se ne salva qualcuna ? 😀
Mi dispiace per com’è andata. Chi mi sta intorno non ha paura. Non ha avuto paura. Ci ho scherzato perché ho buttato tutti i vestiti per tenere quello che mi sta bene in questa vita e l’ironia, tra le altre cose, serve a dare tono all’opera. Non sono così sicuri di quello che ci attende dopo. O meglio, lo sanno, ma meritano di vivere le promesse del battesimo come me, come tutti. Mi accompagna chi mi ha vista crescere da questo e dall’altro mondo. Il resto non m’interessa perché ho potuto vedere con i miei occhi in tutti quegli errori il simbolo della redenzione dolorosa e ritengo di dover fare coraggio a chi mi ha dato la forza di accostarmi all’altare e l’ispirazione per capire ciò che non si saprà mai perché non è mai esistito.