Sono Ugo ,
di professione ingegnere elettronico di anni 45 e vorrei portare a conoscenza l’opinione pubblica circa l’applicazione della legge sull’affido condiviso presso la Corte di Appello sez. Minorenni di Napoli ( di seguito CdA) .
Il TPM di Napoli in Giugno 2007, dopo più di 2 anni e 13 udienze ed una CTU, decreta l’affido condiviso con domicilio prevalente presso la mamma.
Il sottoscritto accetta di buon cuore.
In Agosto 2007 la mamma promuove tramite il suo decimo avvocato un reclamo alla Corte di Appello richiedendo ancora la revoca della podestà al sottoscritto e sottolinendo di fatto che i giudici del TPM di NA hanno sbagliato.
In ottobre 2007 la CdA di NA convoca le parti e ribadisce la non sospensione del Decreto del TPM.
La madre continua ad impedire gli incontri previsti con mio figlio.
A Marzo 2008 la CdA manda i servizi sociali a monitorare la situazione, ed il sottoscritto fa presente che gli viene ancora impedito dalla madre di incontrare il bambino.
Il 1 maggio 2008 muore mio padre pensionato delle PS e croce di guerra di 85 anni, il quale aveva espresso il desiderio di incontrare il suo unico nipote ma ciò è stato impossibile.
Vado alla CdA di NA numerose volte per far velocizzare l’emissione del decreto, per rivolgermi al TPM visto che mi viene impedito di incontrare mio figlio come stabilito dal TPM stesso, ed ogni volta i giudici mi dicono che sono indaffarati.
Finalmente a giugno 2008 la CdA , dopo circa 11 mesi, decreta che l’affido condiviso emesso dal TPM è valido, ma dice pure che poiché non vedo mio figlio da molto tempo devo incontrarlo davanti ad uno psicologo per due volte a settimana e per un mese!!!!!!!!!!!!!!!!.
La madre fa opposizione anche al decreto della CdA.
Il 16 luglio 2008 ci convoca di nuovo e rese edotte le parti concorda che dal 21 luglio 2008 posso incontrare mio figlio davanti ad uno psicologo per due volte a settimana e per un mese.
La madre non rispetta neanche ciò e sparisce con mio figlio.
Faccio osservare che la CdA ha impiegato 11 mesi circa per decidere e cosa stupefacente decreta e riconferma che devo andare da uno psicologo ad incontrare mio figlio….benissimo la mamma non rispetta prima di tutto suo figlio poi il decreto del TPM poi il decreto della CdA e poi l’ulteriore decreto della CdA e neanche la volontà del nonno paterno morente ( 85 anni) di vedere l’unico suo nipote nonché il papa e tutto il resto…
Ma come è possibile che questi giudici della CdA impiegano tanto tempo, come è possibile che non decidano nulla e che facciano soffrire un bambino negandogli di fatto il suo papà e nonni paterni, come è possibile che questi signori , lautamente stipendiati, non capiscano i diritti di un bambino e dei suoi ascendenti in questo caso paterni, come è possibile che una madre fa ciò che vuole???
La presente è per far rendere conto all’opinione pubblica che i giudici della CdA di NA pensano che se la mamma scappa via e non rispetta il bambino e la legge e il sottoscritto che ha un diritto riconosciuto “ Affido Condiviso”, il papa deve incontrare suo figlio da uno psicologo….!!!???
Alla data attuale nulla so di mio figlio pur avendo denunciato numerose volte alle autorità ai servizi sociali alla CdA e tutti mi hanno detto che non possono far nulla …. Bene è mio dovere dire come la legge sia applicata…. L’Affido Condiviso… la CdA di Napoli è un calvario per chi ci capita…..
Qualcuno mi spieghi perché questi giudici della CdA di NA, con fatti evidenti e informandoli anche dell’ultimo desiderio di mio padre di incontrare il suo unico nipote, prendano il tempo come eterno impedendomi di fatto di ritornare al TPM unico competente …e poi ti mandano da uno psicologo…BHE!!! Ogni commento è inutile… ma una domanda pongo chi paga tutto ciò ????… mio figlio…un bambino ???!!!!!
Tutti i documenti sono a disposizione e mi assumo le responsabilità delle mie affermazioni.
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Categorie: - Controversie - Famiglia
Se è “scappata” via, senza dichiararti dove andava, dovresti poter denunciare il fatto alle forze dell’ordine, visto che non sei decaduto dalla potestà genitoriale.
Quanto al funzionamento della macchina giudiziaria, capisco pienamente, dal punto di vista umano, il tuo sfogo e capisco perfettamente la situazione che si è venuta a creare, ma purtroppo non è colpa dei magistrati, checché ne possa sembrare: finché i politici, pur di continuare a far girare le proprie mogli con le auto blu (basta farsi un giro a via del Corso a Roma per poter vedere le loro famiglie andare a fare shopping con l’auto di servizio), continueranno a fare tagli di spesa al settore della Giustizia, senza dotare i Tribunali tutti di un organico CONSISTENTE e di mezzi ADEGUATI, i tempi che hai dovuto sopportare – intollerabili, ripeto, sotto il profilo umano – rimarranno paradossalmente fisiologici e del tutto normali.
Ok, va bene, la giustizia fa schifo, anche se sono convinta che le leggi sul diritto di famiglia e sulla tutela dei minori sono ottime leggi, forse le migliori d’Europa. Il minore, di fronte a conflitti tra i genitori e gravi difficoltà, viene davvero messo al primo posto, ovvero vengono considerati i suoi bisogni e il suo benessere psicologico.
Quindi, sentita la tua campana, sarebbe interessante sentire anche quella della tua ex, per capire meglio come mai siete arrivati a un conflitto del genere. Per quel che ne sa uno dall’esterno, chissà che cosa hai combinato tu per spingere il tribunale a prendere una decisione così. Non credo proprio che i giudici dei minori siano degli incompetenti o dei sadici, possono sembrare duri, ma considerano sempre l’interesse del minore e decidono per lui che non può decidere.
Auguri.
Egr.a Rosadeibanchi
L’imparzialità è una percezione di etica dinamica che fonde la vita di ogni individuo vivente.
La sua missiva merita da parte mia una nota:
1) la teoria è la sua competenza degna di nota “…sono convinta che le leggi sul diritto di famiglia e sulla tutela dei minori sono ottime leggi, forse le migliori d’Europa”
2) il dubbio è la sua percezione “…sentita la tua campana, sarebbe interessante sentire anche quella della tua ex”
3) la sentenza è da lei fatta e scritta “…chissà che cosa hai combinato tu per spingere il tribunale a prendere una decisione così”
Bene, Le faccio presente che dopo tre anni, di cui due al Tribunale dei Minori “TPM” comprensivi di 13 udienze tre camere di consiglio una CTU per valutare le capacita genitoriali da me richiesta, il TPM decreta l’affido condiviso e comprende e capisce che il papa è degno di tale ruolo.
Ma tutto ciò è reso vano perché il suo decimo avvocato, io non ho mai cambiato avv., promuove un reclamo alla Corte di Appello dei minori “ CdA ” richiedendo ancora la revoca della podestà al sottoscritto e sottolinendo di fatto che i giudici del TPM di NA hanno sbagliato e confidando nell’oramai radicato pregiudizio che un padre ha sempre e comunque torto.
La CdA non sospende il decreto del TPM ma la mamma continua a negare a suo figlio suo padre.
Vado alla CdA numerose volte per far velocizzare l’emissione del decreto, per rivolgermi al TPM visto che mi viene impedito di incontrare mio figlio e ribadendo il desiderio del nonno paterno di incontrarlo, come stabilito dal TPM stesso, ed ogni volta i giudici mi dicono che sono indaffarati.
Il 1 maggio 2008 muore mio padre pensionato delle PS e croce di guerra di 85 anni, il quale aveva espresso il desiderio di incontrare il suo unico nipote ma ciò è stato impossibile.
Mi rendo conto che il suo dubbio è lecito e non sto qui a cercare di convincerla ma Lei mi deve spiegare :
1) perché questi giudici, con fatti evidenti e informandoli anche dell’ultimo desiderio di mio padre di incontrare il suo unico nipote, prendano il tempo come eterno impedendomi di fatto di ritornare al TPM unico competente .
2) perché la CdA ha impiegato 11 mesi circa per decidere e cosa stupefacente decreta e successivamente, su richiesta dell’avvocato della mamma di modificare il decreto dalla CdA stessa, riconferma che devo andare da uno psicologo ad incontrare mio figlio perché non lo incontro da tempo… e poi, dopo un mese,si riparte con l’affido condiviso come stabilito dal TPM.
Mio figlio pensa e percepisce che l’ho abbandonato e intanto il tempo passa.
Mentre Le scrivo non so mio figlio dove sia.
Le faccio presente che non ho mai scritto e detto ciò che Lei scrive “Non credo proprio che i giudici dei minori siano degli incompetenti o dei sadici, possono sembrare duri, ma considerano sempre l’interesse del minore e decidono per lui che non può decidere”, continuo a credere nella giustizia ma non capisco i tempi cosi lunghi inutili e dannosi per un bimbo.
Tutto ciò mi fa rabbrividire ma da uomo democratico nessuno mi impedirà di fare critiche soprattutto quando di mezzo ci sono anime innocenti.
Con Osservanza
Ugo
Caro ugo ti comprendo benissimo, a mia cognata succede la stessa cosa , sono ormai 10 anni circa che l’ex marito di mia cognata si comporta in modo scorretto, in pratica e non voglio dilungarmi ogni estate il giudice ha deciso che il bambino deve passare 1 mese per uno, ma quando tocca alla madre avere il bambino il marito trova la scusa che il bambino non vuole andare dalla madre, quindi partono delle denunce, non vi racconto tutto quello che in tutti questi anni è successo, ctu e compani,
ma il mio dubbio che nessuno mi ha mai risposta è:
quando un giudice emette un decreto, chi deve farlo rispettare? e mi sa che la risposta sarà inevasa perchè tutti gli organi competenti quali polizia,carabinieri,giudici,ctu,tribunali ecc, non sono in grado di far rispettare quello che il giudice ha decretato, avoglia a fare denunce, non servono a niente,
chi mi può dare una risposta a questa mia domanda?
quindi caro ugo non si disperi mi sa che dovrà aspettare i 14 o 16 anni quando il bambino o la bambiana potrà decidere con chi stare, ma aimè ormai la frittata è gia fatta.
saluti
Cara Miky,
voglio risponderti con emozione relativistica e da scenziato:
il tempo non esiste la morte non esiste siamo tutti dell’universo e noi tutti illusi siamo in una dimensione piccola piccola. Siamo energia e non possiamo comprendere il suo linguaggio. Qualsiasi cosa accade nell’universo ha un motivo e la ragione è pura illusione ma la FEDE è tutto.
Con Affetto
Ugo
P.S.
Leggi il libro “IO COME VEDO IL MONDO … DI EINSTAIN”
Leggendo le tue parole già si capisce che la mamma ha fatto bene!!!!
Rif. tua missiva del 21 Marzo 2009, 18:45
Cara Germana,
rispondere alla tua considerazione è banale… ma vedi da ciò che scrivi si capisce altresì che sei simile… e non specifichi se sei una mamma?!…ahimè…
ing. Ugo Marconi
Ciao Ugo,
Immagino la tua frustrazione nel vedere i tuoi legittimi diritti negati cosi’ impunemente senza che nessuno intervenga.
Spero davvero che nel frattempo tu sia riuscito a incontrare il tuo piccolo Ale. Ti sono vicino, tieni duro.
volevo commentare la vicenda di Ugo oltre ad esprimere un mio unimle parere sul commento di rosadeibanchi.
Sto attraversando una disputa con il mio ex compagno piuttosto pesante la cosa peggiore e che c’è di mezzo una bellissima e dolcima creatura , ovvero nostra figlia.
Queste vicnede trovo siano di facile giudizio quando:
A- non si è genitore
B- non le si affrontano di prima persona
perciò rosa cara…cerca di affrontare le tue prossime discussioni intelligentemente senza cadere in assurdi commenti, ed concordo con Ugo che tu non sai neanche cosa voglia dire essere madre.
Ti riporto il mio esempio sono stata sbattuta fuori casa e derubata di ogni bene dal mio ex compagno perchè non ha voluto accettare la mia decisione di non voler più viver con lui sotto lo stesso tetto dopo tre anni di continue umiliazioni ed altro, ma ad oggi lui ha la possibilità di vedere nostra figlia durante la settimana ed un week end alternato. Credo che in molte vicende tipo la mia o quella di Ugo o di tanti altri, non si guardi alla cosa fondamentale : I BAMBINI NON CENTRANO NIENTE! io sono in forte contrasto con il mio ex compagno ovvero il padre di mia figlia e lui con me….ma la nostra bambina ama i suoi genitori allo stesso modo!!!! sai che importanza ha la figura paterna e materna per la crescita sana di un figlio???
Per quanto riguarda la vicenda di Ugo mi scoraggia parecchio e credimi prima o poi se la tua condotta sarà corretta tutto torna;io non ti conosco, ed è anche vero che queste
situazioni sono estremamente delicate e la verità sta sempre nel mezzo, ma credo che il punto “cardine” di questa vicenda sia che il vostro bambino non si merita tutto ciò.
Prima o poi tua figlio quando sarà un pò più grande inizierà a capire e a fare delle domande alla mamma…..
fammi sapere….