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Corrispondenza fra aziende e/o professionisti

di gabrieleo
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Luglio 2024. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 21 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    gabrieleo -

    Capisco quello che vuoi dire @Magirama, ma io non sono così. Se scrivo una mail, e la devo mandare ad un cliente, sono cortese, perché sono caratterialmente cortese, e se scrivo “Rimango a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti o informazioni o necessità che possono intervenire” lo scrivo in modo autentico, mi piace essere cordiale, il galateo, la gentilezza, l’autentica cortesia. Quindi il dilemma é, se cliente se ne accorge, oppure lo scambia per carineria di un’azienda che gli vuole vendere e basta, che poi é l’obiettivo.
    Capisco pure la cosa del team Building, che lavori con tal persona ed ops, finito tutto non ti saluta nemmeno più, in altro ambito é capitato anche a me, ho svolto attività di scrutatore, e finito tutto, e chiuso tutto, il Presidente e il segretario della sezione non mi salutavano neanche più, prima “cosa fai, cosa non fai”, poi ops disattivato tutto, interesse a tempo

  2. 12
    gabrieleo -

    Andando un attimo fuori tema, io sono il tipo che il cliente lo ascolta, del tipo, quando lavoravo per un’azienda che faceva impianti elettrici, c’erano i campionari delle prese, una cliente che doveva rifare il pavimento, ha perso il frontalino della presa, avete presente la cornice, che copre la struttura con le viti che si fissano al muro, io sono andato diretto dal titolare e ho chiesto di poter dare tutta una presa, frontalino compreso, campione, che sarebbe stato sostituito di lí a pochissimo, alla cliente, che aveva fatto l’impianto da noi, gratis. Felicissima e io soddisfatto. Tempo sei mesi richiama perché deve fare un impianto elettrico di due abitazioni e di un agriturismo.

  3. 13
    magirama -

    Sai, Gabrieleo, qual è la cosa che ci distingue dagli animali? Gli animali non permettono al più idiota (o al più losco) di diventare capobranco. Ti capisco perché anch’io sono come te e la nostra non è una vita facile, è fatta di sofferenza vedendo come fanno le persone false e ipocrite. Bisogna farsi una bella corazza. Io lavoro nel campo del software, anch’io coi clienti ci metto passione, però spesso le aziende per cui lavoro mi dicono che certe migliorie sono superflue, che la documentazione è perdita di tempo, che l’analisi va fatta in fretta e male, poco importa se poi il risultato fa schifo, basta vendere. Io faccio il mio lavoro perché prima di tutto mi piace, perché ho studiato per fare questo, perché ritengo che l’informatica abbia ancora uno stampo accademico e scientifico, non solo il fatto di scrivere codice male basta che si fatturi, pensando che gli errori siano altro fatturato.

  4. 14
    magirama -

    Ricordo una lite violenta che ebbi con un analista, in uno dei miei primi lavori, in cui c’era un errore in un ambiente di test. Questo tizio mi aggredì, sostenendo che stessi dicendo delle fesserie. Ci rimase di palta quando venne a galla la verità, cioè che appunto c’era l’errore di cui parlavo. La lite però fu sul fatto di correggerlo: lui non voleva, perché riteneva che quando il cliente se ne sarebbe accorto, sarebbe stato altro lavoro. Io non ragiono così, se un cliente si affida a me si aspetta lealtà e serietà, la stessa che voglio io quando il cliente sono io. Quante volte mi sento dire che sono fiscale sull’italiano e sulle specifiche scritte bene, vengo anche deriso a volte, peccato però che quando qualcosa non funziona i problemi sono proprio questi: chiarezza, serietà, professionalità, competenza. Questo perché le persone, sotto sotto, sono false, agiscono solo per un tornaconto, mai per una vera vocazione. I risultati li stiamo vedendo coi nostri occhi.

  5. 15
    Trader -

    Gabri, esempio di burocratichese: “Con la presente comunicazione si vuole informare la RLS in indirizzo che il verbale dell’ultima riunione periodica tenutosi in data 15 dicembre c.a. è depositato agli atti presso questo ufficio e potrà essere consultato…..”
    Italiano:”si comunica che il verbale della riunione periodica del 15 dicembre è a disposizione per essere consultato presso l’ufficio in intestazione”

    Voi siete strani. L’educazione fa parte della professionalità. Se da cliente ho a che fare con un negoziante scortese, vado in un altro negozio. Non mi sta facendo un favore, lo pago, a mia volta ho un atteggiamento cortese, non si deve permettere di comportarsi male perché è fatto così. Che cambi mestiere, vada a fare un lavoro dove non è a contatto con la gente. In pizzeria preferite essere serviti da un cameriere che prende l’ordinazione sorridendo, oppure un cameriere col brocio, che vi tratta male, perché non ha voglia di lavorare? Se poi in cuor suo desidera aver…

  6. 16
    Trader -

    già finito io suo orario di lavoro, preferisco che se lo tenga per sé.
    Per lavoro ho a che fare anche con persone di un certo livello, come direttori di banca, certe situazioni le ho notate anch’io. Mi capita di avere rapporti professionali con il presidente di una società di intermediazione. Ho notato la differenza di trattamento tra me e la sua segretaria. Con me gentilissimo, scherza, introduce il colloquio parlando della famiglia, come se fossimo amici. Quando chiama la segreteria è brusco, ha un tono che sembra arrabbiato con lei, nonostante non lo sia. Se mi trattasse allo stesso modo me ne andrei immediatamente dal suo ufficio.

    Grande Argo!

  7. 17
    Golem -

    Magirama, scusa ma non mi ricordavo di te, ma confermo la tua analisi avendo lavorato decenni in diversi ambiti tra pubblico e privato, e di squali ne ho incontrati a iosa. Ma io più che squali, che come animali stimo, li chiamavo iene, che ridono mentre ti azzannano. Io mi sono sempre la difeso bene, con le mie di zanne da tirannosauro, e con me stavano alla larga, cosa che mi è costata un pezzo di carriera specie nell’ente pubblico, perchè i cosiddetti superiori decidevo io chi lo fossero. Ma una cosa ho constatato, ed è che chi faceva il falso e cortese nei rapporti di lavoro negoziali come tra colleghi, lo era anche nel privato: l’animo è quello, e non può cambiare. Chi è abituato a fingere cortesia per ragioni strumentali la fingerá sempre, e più sarà esagerata e fuori luogo più sarà fasulla.
    Quando senti o leggi incipit che partono con concessioni retoriche blandenti, seguite da una certa richiesta, la “recita” strumentale è garantita.
    Falsi e cortesi. Una certezza.

  8. 18
    magirama -

    Tranquillo Golem, non era mia intenzione mostrare i “distintivi” da scout che ho guadagnato qui… 😀 Diciamo che è bello tornare ogni tanto a discutere…
    Squali, iene, sempre “bestie” sono. Anch’io ne ho visto tanti e li ho visti anche fare carriera, perché più sono viscidi, più hanno quel pedigree che attira.
    Sono ormai 13 anni che lavoro nella mia attuale azienda, fino a qualche anno fa sembrava un cesto di vimini su un fiume, male, ma stava a galla. Poi è arrivato un tizio, gentile, simpatico, con lui lavori “bene”, ma capisci subito che tanto ti fa le feste e i complimenti quando ti vede, quanto è falso poi dietro. A poco a poco, ha iniziato a interessarsi di tutto, a voler gestire tutto, a fare tardi la sera, a lavorare anche fuori orario (tempo non timbrato, considerando che noi abbiamo il monte ore ma NON ci pagano straordinari)… Guarda un po’, è diventato il responsabile del nostro progetto. Perché è il più bravo di tutti e ha doti manageriali? Direi l’esatto…

  9. 19
    magirama -

    …Opposto. Lui, unito a un altro paio di elementi infimi, stanno rovinando l’ambiente che è sempre più fatto di battute scomode, arrivismo, sapientoni. Io personalmente l’ho lasciato fare perché si accorgerà a sue spese in che casino si è infilato, io non mi danno l’anima per due soldi in più, conoscendo l’azienda gli avranno dato un “aumentino”, ma solo perché si sbatte, è presente, rompe le scatole a tutti per produrre (di più, ma molto male). Personalmente, da imprenditore, non credo che vorrei circondarmi di lacchè, ma di persone che mi dicano le cose in faccia, altrimenti diventerei proprio come la mia azienda, un luogo ridicolo, disorganizzato, pieno di gente falsa che tira solo acqua al proprio mulino… E la cosa bella è che noi dovremmo fare tecnologia! Quindi, approfitto per dirvi che quando Windows va in crash, sappiate che dietro c’è gente che si crede competente ma fa le cose con lo stesso organo che usa per evacuare.

  10. 20
    Golem -

    Magirama, l’imprenditoria italiana ha una base naturale di tipo paternal-familistico, plasmata nell’immagine dall’impronta della peggiore ipocrisia catto-gesuitica. La cortesia formale che copre l’ipocrisia sottesa è la cifra morale con la quale quell’immagine si è consolidata come stile, “figliando” adeguatamente con i soggetti predisposti per animo o educazione a quello stile.
    Per questo motivo, se i primi capitani d’industria erano davvero persone capaci, innovatori e a volte visionari, quella riproduzione “familistica” tra “consanguinei” ha prodotto la classe dirigente che conosciamo, di cui tu hai fatto il ritratto di un esemplare e di cui io potrei fartene di una ventina. Alcuni di questi davvero grotteschi per la palese distopia nella posizione occupata, ricevuta per la garanzia di fedeltà alla funzione di controllo di quel paternalismo gesuitico di cui parlavo.
    Ricordo una battuta di Bill Gates al riguardo, che dichiarò che se fosse vissuto in Italia non sarebbe mai diventato Bill Gates. Non è difficile capire il perchè.

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