In presenza della diffusione del “coronavirus” in tutto il mondo penso che sarebbe opportuno che alcune nostre aziende operino una conversione ponendosi come leader nella produzione e commercializzazione di presidi sanitari e parasanitari.
Mi viene da pensare ai respiratori, alle tute, guanti, mascherine, disinfettanti etc. ed inoltre alla possibile conversione di navi in navi- ospedale , di pulmans in unità sanitarie mobili, di vagoni ferroviari utilizzabili per la spedalizzazione spostabili velocemente il tutto patrocinato, coordinato ed organizzato dalla nostra Protezione Civile (con una propria dotazione organica) che ne assumerebbe comando e responsabilità.
Quanto sopra potrebbe essere utilizzato, mi si passi l’esempio, come un esercito di pronto intervento utilizzabile dai paesi europei, e non, che dovessero essere in situazioni di disagio sia per pandemie che per altri disastri di qualunque altro tipo (terremoti, frane, cataclismi) comprese anche incontrollate immigrazioni o esodi per niente improbabili. Potrei dilungarmi in merito ma non voglio tediare il lettore.
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Categorie: - Riflessioni - Salute
Francè, tu sei uno statista mejo de Giuseppi, e ho detto tutto.
Yiog peccato che mai nessuno mo ha dsto spazlio. SPERO CHE TU MI POSSA TROVARE una collocazione
Un discorso corretto il tuo, comunque, diverse aziende già lo stanno facendo. Tanto per fare un esempio banale, mia zia ha una piccola ditta produttrice di imbottiture per i cuscini e adesso si è messe invece a fare le mascherine. O vogliamo parlare della Ferrari, con i respiratori prodotti a Maranello?
Sono sicuramente degli esempi da seguire, che potrebbero forse alleggerire lievemente il disastro economico che ci attende.
Caro BOTTEX .Ove fosse possibile dovremmo fare in modo che anche piccoli suggerimenti arrivino ai soloni. L’UOVO DI COLOMBO A VOLTE può funzionare.
Spero che l’economia in futuro non debba essere trainata dal settore della produzione di mascherine e guanti. Spero che si possa ritornare presto alla normalità.
Io mi sono fatto un’opinione riguardo a questa emergenza, confrontandomi con amici biologi e medici. Si impone l’uso di mascherine e guanti alla popolazione, senza averne spiegato il corretto uso, che non è scontato per molte persone. Il virus sopravvive più a lungo sulla superficie dei guanti che sulla pelle. Le cose fatte a metà non vanno bene.
Sarebbe piuttosto auspicabile un rafforzamento della struttura sanitaria pubblica, che è stata troppo a lungo trascurata e dunque non aveva una dimensione adeguata a fronteggiare questa imprevista emergenza: bisogna assumere maggiore personale sanitario ed aumentare la dotazione sanitaria (cioè aumentare le strutture ospedaliere e i macchinari necessari), piuttosto che fare indossare le mascherine a tutta la popolazione per sopperire alla mancanza di un adeguato sistema…