Ciao… io e il mio ragazzo siamo in un lungo limbo da cui specialmente i familiari lo pressano di uscire. Non ci vediamo da mesi (lui ha avuto problemi importanti relativi all’ assunzione di un farmaco, non avendo ascoltato i dettami del medico; e in precedenza ci sono stati problemi di altra natura che mi hanno portata ad allontanarmi). entrambi non abbiamo più vita sociale all’infuori della coppia (anche se lui ha ancora qualche aggancio rimasto cui potrebbe rivolgersi per ripartire). Il problema è che pur essendo attaccatissimi l’uno all’altra, discutiamo 7 giorni su 10. Litighiamo. Non c’è serenità nel rapporto e a me danno fastidio tante sue croniche tendenze comportamentali. Qualcosa tra noi non ha funzionato sin dall’ inizio nonostante la forte spinta a stare e restare insieme. Sin dai primissimi giorni io ho avuto voci interiori discordanti sul suo conto a cui però ho cercato di disobbedire. E disobbediendo mi sono coinvolta oltre il dovuto. Ho 34 anni, non ho mai desiderato matrimonio e figli ma un compagno si. E lo desidero ancora. Lui di anni ne ha 37. So che è terribile parlare così e mai avrei immaginato in passato di fare questo pensiero che ho sempre criticato negli altri, ma; se lasciarci equivarrebbe a rimpiangerlo per anni? Rimpiangere la relazione, l’amore… E’ come se avessi paura che sarà difficile trovare un’altra persona perché alla nostra età sono tutti già accasati, e perché essendo stati isolati non avrei più nessuno con cui uscire assiduamente e quindi poche opportunità di incontro. Oltretutto, da quel che leggo e sento in giro, la fedeltà è un’optional e incontrare l’uomo perfetto o anima gemella non è semplice. Non so che fare. Non fraintendete, ho sentimenti per il mio ragazzo e ci sto malissimo, ma davvero non si riesce a uscire dal circolo vizioso in cui siamo finiti.
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Categorie: - Amore e relazioni
Non vi vedete da mesi e quando vi vedete spesso litigate. Non è una bella situazione. Da quanto tempo state insieme?
Non ci dici niente di utile per darti maggiori consigli, non spieghi quali siano i suoi comportamenti che ti infastidiscono, quali siano i problemi che vi impediscono di stare bene assieme. Tuttavia stai manifestando chiaramente un disagio che provi, dicendo che non siete felici insieme. È vero che più l’età avanza e più è difficile trovare un buon partner, rimettersi in gioco a trentaquattro anni è un rischio, ma si può ancora rifarsi una vita. Se ne avessi dieci di più sarebbe molto più problematico trovare un coetaneo affidabile. Non so, mi rendo conto che tornare single fa paura, ma che tipo di vita ti aspetti con il tuo attuale compagno?
Sii sincera: tra tutte le persone che conosci, quante relazioni sentimentali VERE conti che sono iniziate a 35anni?
Scusa se mi intrometto 79, la mia è iniziata a 36, ed è verissima, ancora dopo decenni.
Ci sono, tranquillo. Anzi, se si è maturi come si deve è persino più facile che a 20 anni, e non ho bisogno di spiegare il perchè.
Che vuol che ti dica…bella lí 🥳
Oggi mi ha chiamata, gli ho fatto presente che ero in presenza di terze persone e non potevo parlare, ma visto l’argomento che voleva trattare gli ho frettolosamente accennato che non vedendoci da mesi era probabilmente una storia finita. Lui senza perdersi d’animo ha risposto va bene, ha attaccato, mi ha mandato un messaggio su Whatsapp in cui ripeteva va bene basta così e poi è svanito nel nulla. Io appena sono rimasta sola gli ho inviato numerosi messaggi audio di spiegazioni, l’ho anche telefonato, ma lui non ha risposto e non ha visualizzato nulla. Sono passate 5 o 6 ore da allora. Mi pare la reazione di uno che ha colto la palla al balzo e a cui quasi quasi ho fatto un favore. Non vedo l’ombra ne di amore ne di un tenerci nei suoi atteggiamenti. Fosse stato tutto il contrario almeno un minimo avrei vacillato. In passato me lo sarei ritrovato in 2 minuti sotto casa o avrei trovato 800 chiamate. Forse lontano dagli occhi lontano dal cuore ha funzionato
Oside,
nella mia esperienza posso affermare che le sensazioni dovrebbero essere ascoltate e seguite più dei dettami della Bibbia per un credente.
Avendo iniziato la relazione con una forzatura, è quasi normale che questa non possa funzionare come vorresti.
A star soli si dovrebbe imparare prima di iniziare rapporti amorosi, che dovrebbero giungere come un di più, non come la soddisfazione di bisogni.
Hai voluto provare e ora è indubbiamente necessario molto coraggio per interrompere l’esperienza, già al limite dei tempi standard per trovare un compagno di vita, ma l’alternativa è tirarla avanti alla meno peggio.
Nessuno può suggerirti cosa scegliere, devi essere tu a valutare i pro e i contro da applicare al tuo caso.
Ti può forse aiutare valutare se sei più incline ai rimorsi o ai rimpianti.
“Alla nostra età sono tutti già accasati” può darsi che sia vero, ma non pensare che tutte le coppie “accasate” siano anche felicemente accasate. Se la tua paura è rimanere single, questo accadrà anche se non vi lascerete ufficialmente. Continuerai a stare con lui, aspettando che diventerete felicemente accasati, ma ciò non accadrà tanto presto, se come dici, sta seguendo una terapia farmacologica, o l’ha seguita. Già il fatto, che per indole non segua una prescrizione medica, la dice lunga sul suo desiderio di cooperare, e soprattutto di gravare sulla famiglia. Ha pensato che questo suo comportamento, comporta un aggravio di sforzi in capo a terze persone, come te, che sei la sua compagna, mi sembra di capire ormai da abbastanza tempo, e la sua famiglia?
Sono anche d’accordo con Rossana, che si esprime sempre in modo pacato, cercando di essere empatica e solidale nei confronti di chi scrive, è una scelta che devi fare, valutando tutto il complesso. Tenendo conto anche della c
…tenendo conto anche della considerazione che lui può avere per te, anche alla luce dei chiarimenti che hai scritto nei commenti. Certo è che personalmente disapprovo, questa modalità per la quale ci si debba lasciare per social media, e non vedendosi di persona, almeno secondo me, altrimenti, non c’è definitezza nella conclusione di una storia, ma di fatto ci si illude e si illude, che ci sia comunque una porta aperta.
Sono tutti accasati dove? negli anni 70 forse, nel mio palazzo a parte una coppia sposata e una convivente tutti gli altri vivono da soli,vado a far la spesa e non vedo una coppia, al parco gente che corre o va in bici o cammina col telefono in mano,tutti da soli, poi,si, socializzare è un altro paio di maniche ma liberatevi una volta x tutte da certi stereotipi
Torna pure a dormire he, buonanotte..