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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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Io non capisco, in questi giorni cerco i post (vostri e miei) precedenti, perché magari mi serve rileggere una cosa, e non li trovo, leggo Luna che ha i post spezzati, uno oggi uno domani. Boh? In ogni modo… Ciao Luna : ) sì, leggo il tuo ultimo intervento, che credo non sia terminato, ma sì, mi pare di capire meglio cosa intendi e sono d’accordo. E’ che mi pareva, alla fine, che ‘sta donna fosse una specie di mostro. : ) Tu scrivi: “La mia empatia va in ugual misura sia a lei che ad un certo punto ha scoperto di volere un figlio, sia a lui che non ne voleva ed era ad un altro punto del percorso. Per come la vedo nessuno aveva ragione o torto”. Sono d’accordo. Infatti, vedi, fermiamoci da qui e ripartiamo proprio da qui. Si tratta, ora, di essere concreti (noi speriamo che questa coppia ritorni tale: se entrambi lo vogliono ed entrambi AMANO). In concreto: mettiamo che qua ora il problema, intanto, è questo: spezzare questo circolo vizioso nella comunicazione (lasciamo ora da parte un momento che lei poniamo potrebbe essere depressa; oppure che di fatto lei, dico lei, LEGGE, nel modo di parlare, in quello che dice, come vive, nelle sue teoria, LEGGE che Fuori dal Coro non sia “cambiato”: e vale a dire che lei SA, che se alcune cose non cambiano – e io credo che il problema, qui, NON FOSSE SOLO IL FIGLIO, credo che lei abbia fatto una riflessione PIU’ AMPIA, non è un caso che tra le tante cose, se non ricordo male, lei gli abbia detto: io non voglio vivere là, isolata, tu ti eri fatto un mondo tuo/nostro, questo sempre se non ho capito male io eh – lei forse SA che non ce la può fare; non può TORNARE con lui, COME PRIMA).
Io avevo fatto degli esempi. Avevo detto poniamo che sia sempre stato Fuori dal Coro a chiamare; poniamo il fatto che sia sempre stato SOLo fuori dal Coro a dire ti amo. Erano degli esempi. Ma era per far capire a Fuori dal Coro: se tu per TRE ANNI hai fatto in un modo, e VEDI che NON HAI RISULTATI, DEVI, ma proprio DEVI, cambiare strategia. Forse non ve ne siete accorti/e. Fuori dal Coro non ha dato molta importanza a questa cosa (d’accordo, era concentrato a rispondere ad altre cose, senz’altro -peraltro, per me, si è dimostrato MOLTO collaborativo, e io questo lo apprezzo) e ora vado a memoria, ma insomma, ha buttato là, sì, ho fatto così, ma io l’amo, che ci posso fare? Non potevo fare altrimenti. Ecco, quando io dico REALE EMPATIA. Nel senso, Fuori dal Coro (come sua moglie) ha mille qualità, e può essere anche empatico, come persona, e molto sensibile, come persona. Non lo metto in dubbio. Ma qua, io ti dico: ha FUNZIONATO per te, IN QUEL MODO? No. E dà l’impressione che lui CONTINUERA’ a fare in quel modo. Cioè, NON PENSA che lui DEVE, ma proprio DEVE, o perlomeno TENTARE (con umiltà: che non è tanto cospargersi il capo di cenere, eh? Quanto dire, Luna: in effetti ti ho preso a randellate…Ero affezionata al randello, ma ora lo butto via, mi sa che non lo userò più, eh, vedo che non funziona…) di cambiare strategia.
(Parentesi per Fuori dal Coro. Guarda che sei stato molto bravo e mi hai detto cose che mi aiutano a capire meglio. Per ragioni di spazio rispondo a Luna, ma tanto si parla di te… E’ spero utile per te… E sai, forse, in questa fase, è anche importante, come dire, che io dica delle cose a Luna o altri/e, perché siccome non si dicono cose “facili”, e sono forse anche “pesanti” da sostenere per te, forse è un po’ più “delicato”, più “graduale” il percorso, che è difficile, ma facendolo insieme… Non so se mi sono spiegata, spero di sì: ma appena posso ti rispondo in maniera più diretta). Luna. Adesso un momento concentriamoci, anziché sulle modalità della moglie di FdC, e dei problemi della moglie, ma su FUORI DAL CORO. Paradossalmente, Luna, Fuori dal Coro dice (e giustamente): certo, Lilly, io amo, e vorrei essere ricambiato. Non fa una piega, giusto? Tuttavia, fin dall’inizio della fine, scusate il giro di parole, tre anni fa, lui aveva COSI’ PAURA (che lei non lo amasse più e che l’avrebbe persa per sempre) che non le ha dato MAI tregua. Ripeto ancora il suo paradosso: lei è tornata dopo tre anni, ma io mica ho avuto prova che lei effettivamente mi ami [e questo, ci dice, non va bene, non lo accetto, io voglio mia moglie, ma SOLO se mi ama; non fa una piega, giusto]. Però. Però? Però ANCHE non l’ho lasciata un momento quando era andata via, l’ho asfissiata, le sono stato addosso, perché? Perché – lui dice – l’amavo. In realtà, più precisamente allora si potrebbe anche dire: perché temevo che lei non mi amasse più. Oppure: perché temevo che avrebbe smesso di amarmi. Oppure: perché temevo, che di lì a poco, l’avrei persa per sempre. [nelle varie opzioni la sostanza non cambia: lei non lo amava/o forse non lo avrebbe amato più]. Allora: inseguirla nonostante tutto (avendo dentro o paura, paura, non SICUREZZA, dubbio, oppure anche – eventualmente – consapevolezza REALE, in fondo, che lei non ami più) VA BENE; ma RIAVERLA CON SE’, averla effettivamente vicina fisicamente, vederla, toccarla, farci l’amore, la spesa, andarci a cena, parlarci, dirle voglio un figlio ecc. portandolo a dire “non sono sicuro, ma per niente, che lei mi ami”, VA MALE.
Qua, purtroppo, c’è stata (parlo bene io eh? Ma so bene che è difficile… Tuttavia io, nella mia vita, ho fatto anche cose che mi costavano moltissimo: voglio dire: anche se si ama, anche se si soffre, bisogna SFORZARSI AL MASSIMO, di fermarsi, e ragionare, e dare spazio all’altro…) una NOTEVOLISSIMA ANSIA.
Il comportamento di Fuori dal Coro, infatti, non può essere valutato (troppo facile sennò…), su un: ma lui ama, soffre, punto. No. Deve essere valutato anche come, ad esempio: stai facendo VERAMENTE qualcosa di POSITIVO per recuperare questo rapporto? (E mi finisce lo spazio… E devo concludere) Se, giustamente, è FONDAMENTALE, amare, ed ESSERE RIAMATI, bisogna allora che l’uno dia all’altro la FIDUCIA, nonché la POSSIBILITA’ di DIMOSTRARLO. Spontaneamente.
scusate…non ho letto tutto ma solo gli ultimi interventi…FDC…togliti, ti ha tradito, non ti cxga, è da tre anni che tenti di capirla, in verità non ti ama più e basta, te lo ha pure detto e dimostrato in vari modi compreso il tradimento.
la storia col bambino è secondaria ormai…
cosa vuoi capire ancora ?
ah lei è quella persona meravigliosa che ci hai in testa tu ma che non esiste e che probabilmente non è mai esistita visto che già tutti gli anni prima non stava così bene con te come credevi…
e quando ti ha tradito chi era ? un altra ?
le persone e le situazioni cambiano, fattene una ragione e concentrati su te stesso invece che perdere tempo a tentare di capire qualcosa che non puoi capire comunque perché non stai nella testa di quella donna…
se uno/a ti dice chiaro e tondo non ti amo più è sempre meglio dargli retta subito…
il tuo grande amore è a senso unico da quanto ?
di sicuro da 3 anni…quanti te ne ci vogliono ancora per capire di lasciar perdere ?
cosa credi di raggiungere così ?
cosa hai raggiunto in sti 3 anni ?
nulla…se ti concentravi sulla TUA vita magari oggi avresti trovato un’altra donna che non si fa pregare per amarti un pochino ma ti ama e ti ricambia spontaneamente, pensa un po che roba….
poi per carità fai pure come ritieni meglio…
Ciao Maximum
Piacere di conoscerti. Credo di averti letto in qualche altro tuo intervento. Capisco il tuo punto di vista. Alla fine 1+1 fa 2 e non ci piove.
Probabilmente visto dall’esterno anch’io avrei dato lo stesso consiglio se un mio amico si fosse trovato nella mia situazione.
Il problema sai è quando le cose le vivi. E quando per tanti anni hai avuto davanti una persona meravigliosa. Anche se, come fai notare tu, una persona che ti tradisce alla fine tanto “meravigliosa” non è.
Purtroppo nella mia testa non entrerà mai il discorso che le persone cambiano. Forse perchè io sono una persona che nei sentimenti non cambia. Sarà che credo nell’Amicizia, nell’Amore, nella Lealtà, nella Fiducia. Io penso che tante, troppe persone credono di Amare gli altri non conoscendo sè stessi. Ho sempre pensato che difficilmente possa durare un Amore tra due persone che hanno gusti e interessi diversi e che non accettano l’altra persona con i suoi difetti. Ho sposato mia moglie perchè l’Amavo, ma non di quell’Amore irrazionale che dà solo emozioni momentanee, ma di quell’Amore vero che poi si trasforma in Bene sincero e duraturo. E poi perchè stavo bene con Lei perchè credevo in quello che diceva, pensava. Mi piacevano i suoi gusti, i suoi interessi e amavo i suoi pregi e i suoi difetti.
Poi è difficile sai pensare di farti amare da una donna quando hai nel cuore un’altra. Anche perchè rischi di far del male. E io non gioco con i sentimenti degli altri. Mi è bastato frequentare persone in amicizia per capire che non è difficile trovare altre donne che non si fanno pregare per amarti un pochino. Ma quando ti trovi in una situazione come la mia è meglio che te ne stai a casa evitando il rischio di combinare danni a persone che non lo meritano.
Ti ringrazio per il tuo intervento e se vuoi intervenire ancora ne sono felice.
Ciao
ALEBA: ciao cara, mancavi anche a me.
FUORI DAL CORO: magari mi sbaglio, ma non credo che Aleba si riferisse a te quando ha riportato quelle frasi, ma alle frasi che tua moglie ti ha detto.
Non mi pare per nulla accessorio il fatto che tu abbia detto che, in un momento passato, di fronte ad una possibile gravidanza, diciamo, “accidentale”, abbia reagito in quel modo, nè mi pare accessorio che lei avesse potuto dire di “non essere pronta”, ed esprimere anche timori e disagio all’idea senza essere accusata di essere una donna snaturata.
CHIARA: il mio ultimo post era spezzato per ragioni tecniche.
Stavo scrivendo questo concetto: l’approccio ossessivo è con la questione maternità, a mio avviso, rispetto a se stessa e rispetto alle ragioni per cui lui non si trovava sulla stessa lunghezza d’onda. Rispetto all’enfasi data a quel momento, caricandolo anche di frustrazione retroattiva, che magari non esisteva affatto. Certo, questo lo sa lei, ma poiché lei stessa disse, riporta FDC, che in tempo passato ammise di non essere pronta, forse non si dovrebbe dare per scontato che lei in realtà sognasse la maternità da prima e avesse represso un desiderio solo per farlo contento.
Ciò che colpisce me in questa faccenda, al di là della possibile analisi anche di ogni parola e sospiro, è una cosa abbastanza elementare:
se il mio problema è che desidero un figlio da mio marito e mio marito non vuole un figlio e mio marito rimane sulla sua posizione il mio problema rimane. Anche se mi dice: ti amo, ma non voglio proprio saperne. Allora non potrò che rielaborare questo aspetto, come posso, magari trovando un’altra persona con cui realizzare il mio desiderio.
Questa cosa poteva assolutamente capitarle, anche con un uomo che la ami. Ci possono essere delle ragioni per cui una persona può effettivamente non desidera di avere un figlio.
Ma in questo caso lei se n’è andata e lui le ha detto immediatamente, a quanto pare: “ti amo, ti ho sempre amata, e per quanto io abbia delle difficoltà non connesse a te e al mio amore per te a pensare di avere un figlio sono disposto ad affrontare INSIEME un percorso che mi porti a superare queste mie ansie e ad avere un figlio con te, perché ti amo”. E in seguito le ha anche detto di avere superato le sue difficoltà. Dunque? Dunque il problema quale sarebbe? Di non riuscire ad accettare il fatto che una persona possa averle detto di no in quel dato momento e le valenze che LEI ha letto in quel no?
Questa, secondo te, è davvero una cosa che può risolvere un’altra persona che peraltro da tre anni ti ripete che la soluzione c’è?
Se il tuo problema è che soffri all’idea di non avere un figlio il figlio potevi averlo praticamente poco dopo aver fatto l’azione plateale di uscire di casa, dimostrazione che è stata accolta, e non presa sotto gamba.
se il tuo problema è che non ami più tuo marito ti prendi anche la responsabilità che stai lasciando una persona. Se l’è presa continuando a ribadirlo per tre anni?
Aleba, piacere di conoscerti (bella lettera la tua…). Be’, che dire, sul cadere dalle nuvole… Potrei anche dire: un classico. : )
Riguardo quelle frasi che ti ha detto, invece… A me ne sarebbe bastata una fra quelle – a piacimento – per lasciarlo all’istante, o di lì a poco. Giusto il tempo di raccogliere le mie cose, credo. : ))
Fuori dal Coro, come al solito avrei 3000 cose arretrate da dire (non temere, sei sul foglio di word: paginate e paginate di roba, eh, non mi sfuggirete, tu e quell’arpia di tua moglie!). Come vedi vorrei fare un post “leggero”. Sono un po’ stanca. Leggero sì, il post, ma con qualche bacchettata a te, Fuori dal Coro! :)))
Tu appena ci si distrae un momento, ecco che torni sulle ripetizioni…Sul passato…Sulle colpe… Sul tono tragico. Ebbasta, e su. Si deve anche sdrammatizzare… Che poi qua dobbiamo risolvere, agire, concretizzare, altro che il passato! Va bene analizzare il passato, va benissimo, ma prima di tutto c’è modo e modo, di analizzarlo, ma poi bisogna pensare a quello che c’è da fare, ORA, e bisogna vedere se c’è tempo: inteso come impiegare (a volte buttare…) tutto il tempo sul passato. Mo’ abbiamo da portare avanti anche il presente. Tu hai raccontato anche (interessante la cosa, magari ci ritorniamo) che lei, intendo nei dialoghi, TORNA SEMPRE SUL PASSATO. Può darsi… Ma pure tu, qui con noi, col passato, non scherzi! : )))
Lo fai solo con noi, oppure non te ne accorgi e lo fai anche con lei? O magari non lo fai, ma “ti si legge in fronte”?
Ma sai che è bellissimo il sogno che hai fatto?
Tu, credo, poi, ti potresti mettere un po’ di regolette/limiti eh?
Fatti un appunto, non so: NON RIPETERE per esempio, mentalmente, e qui, STO MALE perché non avevo capito (quindi per il passato). E’ abbastanza inutile, non credi? Dunque, segna. : )
Una fra le strategie, intanto, che credo che tu potresti iniziare ad attuare, è basata sul fatto che suppongo che tua moglie ti abbia SEMPRE visto star male, in questi tre anni.
Prova a cercare di star meglio, Fuori dal Coro. E se non “bene”, per ovvie ragioni (tuo padre…),almeno un pochino più rilassato, più pacificato, almeno, con gli oramai FAMOSISSIMI, almeno qui, ERRORI DEL PASSATO.
Come puoi pensare, ad esempio, se lei ha così sofferto, ancora sta male, tu stai male, che potreste tutti e due stare un po’ meglio in queste condizioni?
Ma non è possibile così.
Qualcuno si dovrebbe dare una “regolatina”, eh? E l’altro magari, è probabile, seguirà. Ecco, allora comincia TU. : ))
E comincia, magari, a lasciarci qualche sorriso qui. Tanto, anche se è “finto”, che ti costa? : ))
Ovviamente a me piacerebbe che fosse vero, sentito, ma intanto tu comincia. E’ un po’ come quando si dice “l’appetito vien mangiando”, oppure quando si dice che il riso sia contagioso (pure le sofferenze, eh?).
Senti un po’, ma gli europei di calcio li stai seguendo? Ma sai che per Italia-Spagna, mentre segnava l’Italia, io stavo a scrivere qui? Mannaggia a te, e a tua moglie. : )
Ma dopo tre anni torni, ma comunque sempre avendo l’atteggiamento della parte lesa? significa comunque che sei rimasta sempre lì, a pensare che LUI debba risarcirti e dimostrarti ecc ecc? E tu? Qual è la TUA parte ATTIVA nella questione, nella relazione?
Ora, Chiara, non è questione di mostruosità, ma io non ho neanche una visione per cui una donna che desidera la maternità ha ragione anche se ti riempie di insulti per tre anni di fila e un uomo ha torto anche se ti ha detto di no in buona fede, e deve risarcirti.
Quel momento della loro vita è stato un trauma per come lei lo ha letto. Ma perché? Aveva la possibilità di leggere quell’evento in svariati modi. Quanto c’entra REALMENTE FDC con la lettura che lei dà di quell’evento? E anche in seguito? Ciò lo dico perché so cosa vuol dire l’impotenza di essere “riletti” in base alle “predisposizioni” altrui. E penso che anche Aleba sappia cosa intendo!
Considerare che anche le proprie parole hanno un peso, ha un peso coltivare un rapporto oppure parlare di separazione e disamore come fossero noccioline cambia assai
Io ho suggerito a Fuori dal Coro da mo’ di cambiare strategia. Ma non nel senso che penso che lei abbia fatto bene e lui male e che lui le stia rompendo i maroni, nè perché penso che lei sia un mostro o che lui dovrebbe attivare delle strategie di rivalsa. Ma perché comunque non si sa nemmeno se questa donna sia realmente depressa e per quale reali ragioni sia depressa. Allora forse se le venisse dimostrato assertivamente che comunque il suo tipo di reazione è distruttivo o comunque ha un peso (dire ripetutamente di volere una separazione ha un peso) forse potrebbe continuare a vederla come vuole vederla o forse sarebbe comunque costretta a considerare che anche le sue azioni, parole, scelte, “visuali” hanno un peso rispetto a come sono andate le cose in questi ultimi tre anni.
E che se è stanca di stare male forse ha voglia di andare a scoprire, lei, perché realmente sta male. Perché colpevolizzare l’altro a volte è anche inconsciamente un modo per non andare a vedere davvero perché si sta male e per non compiere realmente delle scelte. In fondo lei con la scusa (inconscia pure che sia) che sia tutta colpa di FDC ha anche un alibi (inconscio che sia) per non dare una svolta ad una vita che non è nè carne nè pesce (in cui ha cacciato anche lui). “Se io soffro è perché lui…”. Sì, ma son passati tre anni, e lui ti ha dimostrato di esserci, e tu non lo vuoi. E quando ha detto che era disposto ad avere un figlio con te forse ti sei resa conto che vuoi un figlio ma non lo ami più e quindi hai usato il pretesto che non è stato disposto a darti un figlio dopo mezzo secondo per dire che la colpa è sua se questo figlio non può arrivare? Non è “diabolico”, Fdc, ma può succedere. Perché è distaccata, VERAMENTE? Questo potrebbe dirlo uno psicologo a lei, direttamente, non può indovinarlo LUNA, Chiara e neanche FDC se pure si ammazza per capirlo. Questo mi sembra un punto fondamentale, francament
FDC, guarda, ti capisco, essendoci di mezzo 20 anni di matrimonio capisco benissimo che tu voglia tentare di ricuperare, di capire…ci sta.
capisco anche il tuo dolore, il discorso sull amore e l amicizia..etc…
però, da quello che ho capito lei ti ha tradito e se ne è andata…poi “torna” ma per niente “convinta”…nel frattempo sei sempre solo tu che la assilli…che tenti di andarle incontro…
allora le cose non tornano, primo perché lei già solo con il tradimento ti è “in debito” e se vuole tornare deve metterci tutto l’entusiasmo e la buona volontà possibili per VENIRTI INCONTRO.
stiamo parlando di un matrimonio, non di un fidanzamento adolescenziale…e un tradimento in questo contesto non è di certo una piccolezza…
altroché…dettare condizioni e rimproveri..!
altroché ripetere a nastro rotto sempre le stesse cose !
guarda, mi sembri una persona bella (forse troppo..) e ti chiedo ne vale la pena a questo punto ?
hai investito 3 anni per tentare di capire, di riallacciare e non vedi nessun miglioramento concreto da parte sua ?
allora a mio parere basta, chiuso e finito. lasciala nel suo brodo.
se da lei per una questione o l’altra non c’è vera volontà di riprovarci, con sforzi e sacrifici annessi e non c’è neanche vera trasparenza nei tuoi confronti….allora tutti i tuoi sforzi sono invano e saranno invano…
è questo che volevo dirti.
sai un conto è esser buono ma se vedi che con l esser buono l’altro continua a non corrispondere allora è veramente ora di lasciar perdere…
tu devi capire che solamente tagliando i ponti e girandogli TU le spalle forse…dico forse lei inizierà a capire cosa ha perso veramente. invece adesso non lo capisce perché tu ci sei sempre, sei sempre disponibile, sei sempre pronto per lei…è il centro della tua vita…lei ti condiziona, e questo non va bene perché primo non se lo merita, secondo questo ti rovina l’esistenza….per cosa ?
i meccanismi son gli stessi di tutte le altre storie credimi, solo che qui ci stanno 20 anni di matrimonio di mezzo che ti condizionano il cervello e il cuore.
ti auguro tutta la forza necessaria…
Ciao Chiara
Rispondo al tuo post n. 966.
Guarda che è difficile per me scrivere in questo post senza “rischiare” di ripetermi. E’ quasi matematico che torni sul passato. Spesso è il discorso che mi ci porta, mica lo faccio apposta.
Anche il fatto di dire “sto male”, non è vittimismo. E’ soltanto cercare di far capire realmente quello che provo. Si lo so che magari lo sapete benissimo. Ma ogni volta che scrivo per me è come se fosse una cosa nuova. Non ho la mente così lucida per pensare che forse l’ho ripetuto già troppe volte.
Poi sul fatto di “star meglio”, di “sorridere” di farmi vedere “più rilassato” ma che pensi sia facile ? Io davvero non ci godo a stare così. Anche perchè ho sempre cercato di prendere la vita alla leggere. Di godermi quando di bello c’era nel mondo: sole, mare, neve, eventi, buona cucina, viaggi ecc. Quindi ti garantisco che in questa situazione proprio non mi ci ritrovo. E’ la prima volta che mi capita. Di sforzi ne sto facendo tanti per cercare di sorridere e quant’altro. Ma spesso questi sforzi li pago proprio nel ributtarmi giù come ad esempio è accaduto venerdì.
Un abbraccio
Perdonami Luna, perché NON ho finito di leggerti (leggerò attentamente), è che vedo l’orario, alle due pubblicano, mamma che stress! : )
dunque, siccome sono già qui, ti dico intanto un po’ di cose. Poi ti risponderò meglio, cercherò (quando avrò letto attentamente), ma già al volo ho letto delle cose e mi vengono cose da dirti.
Vorrei dirti. Facciamo un momento, per favore, tabula rasa, di lei ha detto, lei hha fatto. Un momento solo. Credo che forse non mi sono spiegata bene, e riprovo a farlo. Dunque tabula rasa su lei. Io arrivo qua, Luna, e vedo una persona che soffre enormemente per amore, per un’altra persona. “Registro” le cose che dice, e quelle che dicono altri. Ok. Ora: un conto è una persona che, ad esempio, si sfoga (ci mancherebbe, fa bene alla salute!), però io magari “registro” che… Ci ha MESSO UNA PIETRA SOPRA (sulla base, appunto, del: lei ha detto/lei ha fatto). Oppure: arrivo qui, e vedo la stessa persona che soffre per accetera, ma “registro” che sostanzialmente, per quello che dice, ha detto, e FATTO (lottato concretamente, ha FATTO delle cose in una certa direzione), dice: io non mi rassegno. Io ho UN DUBBIO. Lei era MERAVIGLIOSA. Eccetera. Dunque io che faccio? Siccome questa persona soffre, e DA TRE ANNI sta in questa situazione, io mi dico, a me stessa per prima: ok, lo prendo in parola. Qua FORSE c’è una SPERANZA di fare qualcosa, di salvare questo rapporto. E’ questo, Luna, che sto cercando di fare. Per quello dissi a Fuori dal Coro, all’incirca: sto cercando di darti una mano. Dunque, io dico. Tabula rasa un momento su lei ha detto lei ha fatto. Perché: o qua ci si mette una pietra sopra, se non la si stima più, se non le si crede più, se si prende (in parola) le sue (di lei) le sue parole e i suoi fatti. Oppure ci si fa qualche domanda. Ci si domanda, ad esempio: ma non è che per caso standole COSI’ addosso si è ottenuto tutto il contrario? Ma non è che per caso, tra questi due (e ho voluto essere ottimista, quindi: tra questi due, che alla fine, SI AMANO ANCORA) c’è qualche problema, ovviamente, IN DINAMICHE TRA LORO (lascia perdere IL FIGLIO un momento: parlo di DINAMICHE), ma anche – visto che ora sono staccati e COMUNICARE è essenziale, importantissimo – DI COMUNICAZIONE?
Questo sto cercando di far capire… E ti assicuro che è na faticaccia per me : ))
Quindi, ricapitolando: se siamo “ottimisti”, io dirò, o tu, o un altro/a: Fuori dal Coro: non è che c’è qualche problema di COMUNICAZIONE tra voi. Mi dirai: è banale dirlo. Ok. E’ banale. Ma questo è un problema fondamentale, da affrontare: se, beninteso, si vuole IN CONCRETO risolvere ‘sta benedetta questione! : )
Allora, sempre se vogliamo essere “ottimisti” e affrontare il problema, cara Luna, io è inevitabile che ti devo dire (a te, o Fuori dal Coro, o chiunque): non è che per caso siete nel circolo vizioso della comunicazione?