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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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Non si può controllare tutto, e tutti, fino al minimo dettaglio. Bisogna anche vivere, lasciare che gli altri si esprimano, desiderino ciò che desiderano, e rischiare. Tu non hai rischiato, mi spiace dirtelo, credo mai, con tua moglie. Le hai chiesto prove. Te le ha date. E’ stata una fidanzata e una moglie splendida: per anni. Lei, io credo, ha rischiato moltissimo, invece, con te. Tant’è che ne ha (lei ritiene) le conseguenze; o no? Questo è un FATTO. No chiacchiere. Del tipo: sai, volevo andare al cinema, ma lui voleva andare al lago. Eh no. E’ per questo che ha rabbia. E poi, il rancore… Il rancore? C’è anche il risvolto (come in tutte le cose) “positivo” del rancore (che deve però finire, eh? È positivo che possa esserci FINCHE’ si ama qualcuno, finché si lotta, nel senso che – in fondo – ancora si desidera stare con quella persona; non ha alcun senso, il rancore, invece quando si decide che è finita; come si dice: chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto, amen; e capisco bene che ovviamente occorra del tempo per elaborare e arrivare a questo, ma ci si deve arrivare, non restare in eterno nel rancore). Ricorda che si discute e ci si arrabbia, e magari si dicono cose per rancore, quando ancora non ci si rassegna, quando ancora si ama, quando ancora si pretenderebbe – e non è detto, affatto, perché siamo prepotenti e basta, no – che l’altro ci capisse. La volta che ci si mette una pietra sopra, ci si pacifica. Ci si dice: non era proprio per me, quella persona, e proprio non riuscivo ad accettarlo. Ci si dice: quella persona mi era cara, carissima, eppure… Mi ha fatto tanto male. Ora mi è indifferente, finalmente, dopo tanto dolore.
E tu, Fuori dal Coro, ora che vedo tiri fuori tutto, di nuovo… Arrabbiato… Con lei, tua moglie… Dici: mi ha detto questo e quest’altro. Mi ha fatto questo e quest’altro. Normale, regolare, è naturale. Di sicuro ti ha detto cose (brutte) e fatto cose (brutte). Ma io le ho lette le cose, ho letto centinaia di commenti prima di intervenire. Tu dici: forse tu non sai… No, io ho letto, tantissimo, e mi sono fatta un’idea, con tutto il rispetto. Lo so che è andata via, e proprio quando tu… Guarda un po’, le hai detto: sono pronto a fare il figlio, eccomi. Certo che glielo hai detto, facile così eh? Glielo hai detto quando era già sulla porta, eh? Dopo ANNI. No giorni, no mesi, ANNI. Anni e ancora anni. Lo so che ti ha tradito. Lo so che ti ha trattato in malo modo al telefono ecc, ho seguito, credo, tutte le fasi salienti fino al suo ritorno. Tu non puoi capire come ho sperato. Ero lì, quando lei è tornata, che mi immaginavo: ora ce la fanno… E mi immaginavo una scena, Fuori dal Coro, come se ti parlassi. Fai all’amore con lei, ti incitavo, lasciati andare, dalle fiducia. E invece no. Dobbiamo parlare. E io non so più chi sei, e io non più se mi ami… Lo sapevi vero che RISCHIAVI a fare così. Rischiavi di perderla?
Lo sapevi vero che RISCHIAVI a fare così. Rischiavi di perderla? Ma tu no, hai preferito questo RISCHIO (vedi che quando vuoi sei IRRAZIONALE? Perché sei guidato dalle TUE PAURE, e non lo vuoi vedere, e non lo vuoi ammettere) al rischio REMOTISSIMO di un figlio (per una notte d’amore, lei stressatissima, ma figurarsi se rimaneva incinta), e dovevi puntualizzare, capire, eccetera eccetera eccetera. Chi doveva fare un figlio, dimmi, SE NON UNA COPPIA- SUPERCOLLAUDATISSIMA E SPLENDIDA – COME VOI DUE, eh? Ma chi? Chi? Fanno figli i matti, i poverissimi, gli immigrati più di noi italiani. Mo’ per te, voi, in una bella casa immersa nella natura, con PROVE SU PROVE che ‘sta coppia andava alla grande, da ANNI, fidanzamento e dopo matrimonio, anni e anni: NO. No, no e no. E ancora non basta. Ma lo vuoi capire che a certi non bastano mai le situazioni GIUSTE, con la persona GIUSTA, con il lavoro GIUSTO, la casa GIUSTA, per fare un figlio? Ecco, io sono stata un po’ così (ecco perché IN PARTE mi identificavo anche con te). Ma io, cavolo, avevo problemi di soldi, di lavoro, di traslochi qua e là, di uomini inaffidabili, o depressi, o infedeli. E dovevo farci un figlio, dopo che avevo promesso a me stessa: un figlio? Dopo quello che ho passato io a causa dei miei genitori? Mai. No. Dovrà essere così, così e cosà, dicevo a me stessa. E brava. E così, io, grazie ai miei genitori in un certo senso, e dopo diciamo a una discreta dose di sfortuna, non ho avuto un figlio. Be’, si sapeva dall’inizio, da quando avevo cinque anni, eh? Che non avrei avuto una vita facile. Ma tua moglie, Fuori dal Coro? Tua moglie aveva tutto. Aveva tutto PER POTER avere un figlio. Chi doveva averlo un figlio, se non lei, me lo dici? Non ti accorgi di quanto possa essere non solo incredibile, assurdo, ma TRAGICO per lei? Se non vuoi un figlio, ora, lasciala andare, lasciala andare davvero. Io credo che se lei è tornata è perché ci credeva. Ha creduto a cose che tu le hai detto (le hai dette anche qui; in sostanza: la amo così tanto che ora farei tutto, sono pronto, eccetera – e invece no, non sei pronto manco per niente, e tua moglie che cosa vuoi che pensi? Se non: lui non sarà pronto MAI), oppure che ha voluto tentare, è vero, potrebbe essere, nonostante forse, ormai, il vostro rapporto fosse irrecuperabile. Ha fatto bene a tornare da te, non solo se ci credeva, ma anche se era piena di dubbi. Sai perché? Perché i nodi vengono al pettine. Abbiamo visto, ora, NEI FATTI, che siamo in una crisi IRREPARABILE? Bene, fine dei giochi. Basta.
E sta di fatto, come ho detto, che l’unica possibilità, per cominciare, e cominciare bene, non con i problemi, e questo e quello, fosse sciogliere le tensioni, i conflitti, i rancori, riprendere fiato, fiducia. Cosa volevi che lei ti dicesse, visto che siete, secondo me, rimasti SEMPRE allo stesso punto, allo stesso NODO che non si è MAI veramente sciolto (e ricorda che lei non doveva SCIOGLIERE nessun nodo, al riguardo: lei aveva ben chiaro di volere un figlio), che ti dicesse: tesoro, sono tornata, andiamo al parco giochi, o andiamo al cinema, o facciamo i fidanzatini, o facciamo sesso, dai, divertiamoci, amiamoci e basta, per ora… Per ora? Per ora Fuori dal Coro? Questa donna ormai è prossima ai quaranta anni. Ma davvero non riesci a capire che una donna, tra i 35 anni e i 40, possa iniziare ad ANNOIARSI, a sentirsi insoddisfatta, PROFONDAMENTE, a sentirsi incompleta, a perdere di interesse per tutto il resto, o a metterlo molto in secondo piano, perché VUOLE UN FIGLIO? Egoismo? Egoismo è fare un figlio perché ci si sente VUOTI dentro, DA SEMPRE, perché non si ama e non si è amati e allora si vuole riempirci con qualcosa (e noi sappiamo e credo che siamo d’accordo, che un figlio non è un OGGETTO, che io lo prendo e mi ci riempio il vuoto; eh no); non quando tu quel vuoto, dentro, lo hai PER CONSEGUENZA a quella mancanza, perché SAI che potresti dare tanto, perché tu DESIDERI, fortemente, un figlio, e ti senti sprecata. Vogliamo perdere mesi e anni a DISCUTERE che siamo ANIMALI e prima o poi questa cosa accade? Non a tutti? Benissimo. Esiste anche l’omosessualità fra gli animali, infatti. E allora? Questo non significa che tutti gli altri debbano essere privi di quell’istinto di riproduzione, che nel caso degli umani, è vero, diventa cosa più complessa, ma non di deve esagerare: perché per fare un figlio non c’è da diventare pazzi, se beninteso lo si vuole, se beninteso – molto semplicemente – si vuole un figlio e punto. Non è una tragedia, un’ansia, un panico. Eccetera. Che cosa credi di avere trasmesso tu, Fuori dal Coro, a tua moglie, esplicitamente e implicitamente, riguardo al fatto che non volevi un figlio, se non che fosse una lista più o meno infinita di cose NEGATIVE? Un figlio? Una tragedia. Un figlio? Bello, ma ho paura. Ho ansia. Non lo voglio. Non voglio cambiare vita. Poi non ci ameremmo più come prima. Poi non ci divertiremmo più come prima. Eccetera. Ma cosa doveva pensare tua moglie: che siccome a te non andava, invece no, fare un figlio era una cosa bella, bellissima? Attribuisci a lei che i fondo non era mica tanto convinta… Ettecredo! Vorrei vedere tu, se per dire ti piace il cinema, a stare per venti anni con uno che sposandoti dice: ti sposo ma io ricordati che al cinema non vengo. Il cinema non mi piace. Il cinema ci influenza. Eccetera. Per VENTI ANNI. A te il dubbio, se ami qualcuno, viene, che in fondo il cinema… Si va be’, in fondo non è tutta questa gran cosa. Se ne può fare a meno.
Ciao Chiara
Credo che tu non abbia ben compreso quanto in realtà io stia soffrendo per questa situazione. Forse non ti è chiaro il sentimento che provo per mia moglie. Forse non riesco a farlo trasparire nei miei scritti. A questo punto perdonami tu ma non sono d’accordo quasi per nulla con quanto hai espresso nei tuo post n. 910 e 911 e cercherò più che altro di risponderti. Poi mi spiegherai qual è il mio “notevole” limite. Anche se immagino ti riferisca alla questione “figlio”. Anzitutto mi parli di venti anni nei quali mia moglie ha aspettato un segnale propositivo. Che segnale scusa ? Fammelo capire perché non ho capito. D’altra parte scrivi che pensi che probabilmente lo ha capito anche lei dopo tanti anni. Quindi non lo capisce lei e dovrei capirlo io ? E in base a cosa ? Fammi capire ti prego !
Mi dispiace contraddirti Chiara ma io un figlio lo voglio e lo voglio esclusivamente da mia moglie. Ma da una moglie che mi ama. Una moglie che mi ama così come io amo lei.
Mi parli delle tre psicologhe. Si ok. Io ci sono andato inizialmente per parlare di lei. Riguardo a me io so quali fossero le mie ansie e le mie paure. E comunque ne ho parlato con tutte e tre. Cosa c’è di tanto assurdo nell’aver paura di fare un figlio ? In tanti ce l’hanno non sono mica il primo. Un figlio è una responsabilità grande per la vita. E poi, non l’ho mai negato, l’ho scritto e riscritto: avevo paura di cambiare vita. Perché un figlio ti cambia la vita. O non è vero ? Ed io purtroppo o per fortuna mi trovavo a meraviglia in quel tipo di vita. E credevo si trovasse a meraviglia anche lei. Anche perché io stavo bene con lei. Che senso avrebbe avuto non voler cambiare quella vita che ritenevo meravigliosa INSIEME A LEI se lei questa vita non la riteneva meravigliosa come me ? Non vedevo malesseri in lei. La vedevo contenta. Come potrei stare bene con una persona che vedo ogni giorno afflitta ? Mi porrei il problema, cercherei di capire cos’abbia e farei di tutto per risolvere ciò che non va.
Mi dici che non si può controllare tutto. Su questo ti do ragione. Pensavo di controllare il controllabile ma evidentemente non si può.
Ma non puoi tirarmi fuori il controllo in una situazione come questa. Cosa significa che non ho mai rischiato con mia moglie ? E’ stata una fidanzata e una moglie splendida lo ribadisco. Ma quali prove le ho chiesto ? Volevo essere sicuro che mi volesse bene e questa è una prova? O altrimenti quali sono queste PROVE ? Io non ho chiesto prove a nessuno Chiara.
E perché lei con me ha rischiato? Che rischi ha corso? Sono stato un libro aperto con lei fin dal primo giorno. Mi sono presentato a lei senza difese. Le ho fatto vedere come ero nel bene e nel male. Di quale rischi mi parli? Cosa vuoi dire? Qual è questo FATTO?
Chiara tu non mi conosci ma io sono una persona seria e ho basato il mio rapporto con lei sull’amore,l’onestà,la sincerità,il rispetto e la fiducia.Tutti valori che ho messo in pratica. E non capisco quale donna possa rischiare
…con un uomo che mette sul piatto della bilancia queste cose. Spiegati Chiara per favore!
Mi parli di rancore verso di me. Che rancore ? Perché? Per il figlio ? Ho chiesto scusa mille volte. Mi sono cosparso il capo di cenere per non essere riuscito a superare una paura e per non aver capito IO l’importanza di avere un figlio. Ma perché non ha discusso perché non si è seduta a tavolino dicendomi chiaramente quanto era importante per lei questo figlio? Importante al punto tale da mettere in discussione il nostro rapporto? Per non ferirmi ? Per poi accoltellarmi alle spalle?
Mi parli di anni e anni. Chiara lei ha iniziato a chiedermi un figlio dopo i primi tre anni di matrimonio non prima. Mi sono sentito spiazzato. Ma nonostante tutto ho cercato di cambiare. Ma non ci sono riuscito. La paura di cambiare vita e il nostro rapporto che si basava sull’amore di coppia era troppo forte. Purtroppo è stato un mio limite non ce l’ho fatta in tempi brevi. E secondo te è facile dire si all’idea di fare un figlio quando lei se ne stava andando ? Si è facile se avevi la molla in tensione. E’ facile se erano due anni che ci stavi lavorando e bastava una scintilla per farla scattare.Se non avessi voluto saperne le avrei detto.“Va bè Amore mio ti amo tanto ma un figlio proprio non lo desidero”.Così come fanno tanti uomini. E invece non le ho dato neanche il tempo di respirare. Le ho detto che avrei iniziato a parlare di figli già dal giorno dopo. E dici di sapere che mi ha tradito.E caspita! Un tradimento! E che sarà mai? Passiamoci sopra. Tradimento! Già la parola fa paura. Un tradimento ti distrugge dentro.O vogliamo dire che la paura di avere un figlio sia più grave del tradire una persona. Ma stai scherzando Chiara spero!??!
Ti ringrazio che mi hai seguito.Che hai sperato che ce la facessimo. Che mi lasciassi andare.
E invece secondo te le avrei detto “dobbiamo parlare”. Forse non hai letto i miei post 903,904,905. Io non le ho detto che dovevamo parlare. Io ero distrutto dal dolore per la morte di mio padre. Le ho chiesto se mi amasse. Mentre facevo l’Amore con Lei (con la A maiuscola Chiara) aspettavo un abbraccio un TI AMO Chiara niente altro che TI AMO. Due parole, non volevo parlare di nulla. Chiedevo AMORE Chiara solo AMORE. Dopo tanta rabbia, dopo tanto dolore, dopo un tradimento….SOLO AMORE. Nessuna prova.
Non ti capisco Chiara, giustifichi un abbandono,giustifichi un tradimento,giustifichi il rancore, giustifichi le male parole. E non giustifichi un uomo che dopo tutto questo chiedeva AMORE. Giudichi il mio errore di non aver voluto un figlio addirittura inferiore ad un tradimento ? No,non ci sto.
Ma non è la ragione che voglio ci mancherebbe. Sto male ancora dopo quasi tre anni. Sto male perché Amo mia moglie. Sto male perché vorrei nascesse nostro figlio. Sto male perché vorrei che nostro figlio fosse il frutto del nostro Amore ritrovato.
Ti abbraccia un uomo che sa cosa vuol dire amare, perdonare e che…vuole un figlio dalla donna che ama.
Ciao Luna
Indubbiamente il concetto maltrattamenti/amore è complesso. E capisco in sostanza quello che dici. Il mio alla fine voleva essere solo un termine di confronto per dire come chi si comporta in maniera civile e corretta è messo alla berlina, e magari accusato come un carnefice se commette uno sbaglio più o meno involontario, mentre chi si comporta in maniera incivile e sbaglia con la consapevolezza di farlo continua a fare i suoi porci comodi. Questo era il senso insomma.
Per quanto riguarda il secondo concetto bè, non credo proprio di aver fatto alcun tipo di violenza, né fisica, né morale né psicologica.
Ho letto il commento nei confronti di Chiara. Hai espresso come al solito concetti ben precisi. Ma mi rendo conto che Chiara può aver fatto un riassunto dei numerosi post scritti. Come ha scritto, non li ha letti tutti, sarebbero troppi onestamente. Ha tratto le sue conclusioni vedendola da donna che magari ha vissuto una simile situazione.
Come al solito esponi meglio di me le cose che vorrei dire. Hai senz’altro più proprietà di linguaggio e usi spesso termini chiarificatori meglio di quanto faccia io.
Chiara ha fatto una logica e semplice operazione: mia moglie desiderava un figlio, io non le ho dato un figlio, mia moglie se ne è andata perché non le ho dato un figlio, nel momento che ritorna io so che vuole un figlio, ergo dovrei darle un figlio.
Non fa una grinza.
Il problema è che tra il momento in cui mia moglie se ne è andata e il momento in cui è ritornata sono successe tante cose. Tante cose che, pur non avendomi fatto perdere il sentimento che nutrivo per lei, mi hanno fatto comunque perdere almeno in parte quella estrema fiducia che avevo in lei..
Troppe parole cattive, troppe accuse, mai un dialogo costruttivo e mai una messa in discussione da parte sua. Solo ed esclusivamente mie colpe.
Non bisogna scordarci che siamo esseri umani ed io per primo. E come tali abbiamo le nostre debolezze. Di fronte alla possibilità di fare fino in fondo ho sentito la necessità di capire se davvero la donna che avevo davanti mi amasse veramente. Ripeto un figlio non si fa con chiunque.
Lei mia moglie dice di desiderare un figlio e anch’io adesso lo desidero. Ma non mi sognerei mai di farlo con una persona che frequento da cinque mesi. Lei è mia moglie per carità, ma per oltre due anni ha vissuto separata da me mentre io soffrivo all’idea di starle lontano. Ma a lei questo sembrava non importare. Io capisco quanto sia importante per una donna avere un figlio. Ma non può essere la più grande fonte di rancore verso qualcuno. Suppongo ad esempio che un tradimento ferisca di più di un no ad un figlio. Il no può mutare in si senza aver creato danni….e tutti vissero felici e contenti. Un tradimento ?
Un abbraccio Luna
Mah, Fuori dal Coro, a parte il tono (“Spiegati Chiara per favore!”) e affermazioni con un atteggiamento che, francamente, non predispone, almeno me, a continuare a postare (“Credo che tu non abbia ben compreso quanto in realtà io stia soffrendo per questa situazione”; “Forse non ti è chiaro il sentimento che provo per mia moglie”. Forse non riesco a farlo trasparire nei miei scritti. A questo punto perdonami tu ma non sono d’accordo quasi per nulla con quanto hai espresso nei tuo post n. 910 e 911 e cercherò più che altro di risponderti. Poi mi spiegherai qual è il mio “notevole” limite”), ma ti dico: se me ne davi il tempo… Di spiegare. Magari… Eh sì, perché sai avevo scritto diverse pagine, su un documento word, ma come dovresti sapere qui ti prendono i post due alla volta. Certo che ti avrei spiegato quale sarebbe il tuo LIMITE. Ma sai che c’è? Che sei già partito in difesa: non sono d’accordo, forse tu non sai, forse tu non hai letto, forse qui e forse lì. E’ del tutto OVVIO che una persona che legge su un forum, NON PUO’ SAPERE TANTE COSE. Se permetti, con tutto il rispetto: non le sai manco tu, che ci sei dentro fino al collo, e giri a vuoto da tre anni, con tre psicologhe diverse con le quali (tu dici) “non hai avuto alcun giovamento”. Eh sì, forse io non so un sacco di cose. Ma una entra e premette quando entra, SULLA BASE DI CHE COSA, AVENDO QUALI ELEMENTI e dice che è una sua INTERPRETAZIONE. Su ciò che crede sia la SOSTANZA. Quella che, per me, avendo letto buona parte della storia, è la SOSTANZA. M’importa nulla, Fuori dal Coro, ORA, dei DETTAGLI, sai, se ho da risolvere un problema, e andare al CUORE del problema, come si dice. Al CUORE. Peraltro, poi, se mi davi tempo, ti DIMOSTRAVO (nella mia IPOTESI: bada bene, IPOTESI, con te mi pare che si debba specificare tutto, ma proprio tutto) QUALE PERCORSO, secondo me, HA FATTO TUA MOGLIE. Che mi pare, è importante, no? Che mi pare che è quello che tu – molto spesso – chiedevi qui, e chiedevi alle psicologhe (cosa deve essere passato per la testa di mia moglie? perché è “cambiata”?)Ho detto quando sono entrata, correttamente mi pare, che ho letto centinaia di post, non TUTTO quindi, è OVVIO che un mio parere, una mia INTERPRETAZIONE, sono basati su una LIMITATA LETTURA. Ora, certo, io avevo scritto come dicevo varie pagine: solo che non potevo postarle tutte insieme. Sì, parlavo anche, ancora, del tuo LIMITE. Ma sai che c’è? Che mi è passata la voglia di provare a darti una mano. Perché quando uno ti dice, e subito, “Credo che tu non abbia ben compreso quanto in realtà io stia soffrendo per questa situazione”, ti dimostra che non ha capito un BEATO NULLA di quello che tu invece – almeno questo eh? – avevi proprio capito: e vale a dire che tu soffri. E giri a vuoto. E te lo ripeto. Son mica entrata qui perché tu stavi bene e io avevo voglia di svagarmi e divertirmi un po’, eh? Ma tranquillo: non hai alcun LIMITE. Sei perfetto così. Vai avanti così che vai benissimo. Ciao.
chiaranaty: ma ciaooo 🙂 bacio! Ora, scusate, a parte l’ora, son anche stracotta dopo ore e ore di lavoro. Domani leggo tutto. Scusa, chiara, ma io leggendo tutti i post di fdc non ho avuto questa impressione. E le sue perplessità, istintive, al ritorno di lei, dopo anni, mi sembravano sane. Non giustificazioni. Vedi, chiara, se lei ha aspettato 20anni per avere un figlio ma senza dirlo e senza manco saperlo lei che discorso è? E se lo ha scoperto un giorno di colpo per età o che perché dovrebbere mettere in croce qualcuno che in quel precisomedesimoistante non la pensa uguale? E se la avesse avuta lui l’improvvisa conversione al sì e lei no? Scusa ma non sono d’accordo. Lui non le ha promesso una maternità e gliel’ha poi tergiversata e negata, che è già diverso. E, di per sè, non volere figli non è sintomo di sindrome di peter pan e egoismo, come invece volerne lo sarebbe del suo contrario. Io ho rispetto per chi vuole figli come per chi no. Non penso che, di per sè, non volerne sia la prova che qualcosa non va. Se scopri o dici di colpo che vuoi un figlio certo hai diritto di dire che per te è importante ma se ami chi hai di fronte forse ti interessa sapere anche i perché dell’altro.
Ciao cara Luna, un abbraccio. Sì, sì, comprendo bene la tua interpretazione, e l’avevo già letta in precedenza (e naturalmente la rispetto) e potrebbe essere benissimo come dici: siamo appunto nel terreno delle “possibili interpretazioni”. Io però – come stavo iniziando, TENTANDO, di fare – do un’interpretazione abbastanza diversa. In sintesi: non è UN CASO che Fuori dal Coro stia molto male da tre anni, SENZA ALCUN GIOVAMENTO né CAMBIAMENTO, né in una direzione, né in un’altra. Ed è mia convinzione, ormai, che le cose non sono come lui le racconta, ma soprattutto COME LUI LE INTERPRETA (e DI FATTO: naviga nella quasi totale confusione e malessere), ma non perché CONSAPEVOLMENTE (di QUANTO lo faccia consapevolmente o inconsapevolmente io ancora non sono sicura: direi che ci vorrebbe uno psicologo, non credi anche tu? Per capirlo) lui LA RACCONTI, volutamente, quanto perché – facci caso – lui NON RIESCE, non riesce proprio, ad avere UNA REALE EMPATIA, diciamo così. Non riesce a mettersi nei panni di sua moglie, ma veramente (eppure, non vedi? Non fa che fare la domanda: io non capisco, ma perché? Perché è “cambiata”? Cosa è scattato in lei? Eccetera. Però DI FATTO, lui continua a non capire, e non solo: a non voler capire). Ecco, cara Luna, che allora cambia molto il significato delle cose che vengono dette… Ad esempio, quando la moglie gli dice, in sostanza, che se devono ricominciare LUI DEVE CAMBIARE; o gli dice che lui è stato, ed è, e per me LO E’ veramamente, egoista, o gli dice che lui non ascolta, o gli dice che lui VERAMENTE non voleva un figlio, E PUNTO, l’interpretazione cambia. A quel punto io posso vedere, ad esempio, che è lei, cara Luna, che ha rispettato il marito e le sue esigenze, e profondamente, non in superficie, con le buone maniere del “ma io ho chiesto scusa”, ma io non l’ho mai maltrattata ecc., è lei, sì, proprio così, che si è ANNIENTATA per lui; come? Te lo dico: REPRIMENDO una esigenza IMPORTANTISSIMA per lei; io CAPISCO quello che dice sua moglie, sì,ho la presunzione di CAPIRLA, e nei vari interventi che volevo postare parlavo anche del tumore alla tiroide; guarda, sono andata a dare un’occhiata, e trovo moltissimi – ovvio – pareri, riguardo questo problema, ma mi ha colpito una malata di tiroide che si è affidata, a quanto ho capito, alla medicina alternativa e che diceva più o meno che il problema PROPRIO alla tiroide ha a che fare con una REPRESSIONE, a un dover ricacciare dentro, a una COMPRESSIONE di qualcosa nella persona… Questo in sintesi. E QUALE ne sia la ragione, di questa compressione, tu mi capisci, si deve individuarla, e individuata si deve cambiare ROTTA e non farsi – noi a noi stessi, qualsiasi sia la ragione – del male, ma del bene). E non per dare ragione alla moglie di Fuori dal Coro e basta, ma PER CAPIRLA, CAPIRE UN PO’ TUTTA LA STORIA, capire i VERI problemi di questa coppia e quindi ANCHE di Fuori dal Coro, e quindi VENIRNE VERAMENTE A CAPO. Un grande abbraccio, cara Luna.
Ciao Chiara
Mi dispiace sinceramente che tu abbia preso male le mie risposte.Non era mia intenzione.Nel mio“spiegati Chiara per favore” non c’era nessun tono particolare.Se avessi potuto pronunciartelo a voce ti saresti accorta che era un tono assolutamente pacato:semplicemente una richiesta null’altro.
Per quanto riguarda le affermazioni “Credo che tu non abbia ben compreso quanto in realtà io stia soffrendo per questa situazione”; “Forse non ti è chiaro il sentimento che provo per mia moglie”.“Forse non riesco a farlo trasparire nei miei scritti.”. “A questo punto perdonami tu ma non sono d’accordo quasi per nulla con quanto hai espresso nei tuo post n. 910 e 911 e cercherò più che altro di risponderti.Poi mi spiegherai qual è il mio “notevole” limite”, non riesco a capire perché non predispongono a far si che tu continui a postare.
Sai mi trovo fuori città. Ma ho portato con me il computer proprio per continuare a dialogare con te. Pensa quindi quando ci tenevo a confrontarmi con il tuo pensiero.
Se ci fossimo trovati faccia a faccia avresti sicuramente interpretato quelle mie affermazioni in ben altro modo. La mia intenzione era solo farti capire quanto in realtà amo mia moglie e quanto stia soffrendo per la situazione.
Poi il fatto che io non possa essere d’accordo su quanto hai scritto che vuol dire? Si può non essere d’accordo senza mancarsi di rispetto. Ed il fatto di aver detto che “cercherò più che altro di risponderti” non vuol dire altro che quello che ho scritto e che cioè “cercherò di rispondere alle domande che mi hai posto”. Vale il discorso che hai fatto tu: si prendono solo due post alla volta e in questi due post cercherò solo di risponderti.
Così come “poi mi spiegherai il mio notevole limite” cioè POI ME LO SPIEGHERAI (quando mi risponderai)
Ti chiedo scusa se sono stato frainteso ma nelle mie frasi non c’era nessun tono alterato né di sfida (ammesso che tu abbia pensato questo).
Ripeto: qualunque cosa tu abbia pensato ti dico “Mi dispiace non era nelle mie intenzioni”
Ora vorrei commentare i tuoi post 912 e 913 che, quando ti ho risposto non avevo ancora letto.
Mi chiedi se sapevo che avrei rischiato di perderla ? No non lo sapevo Chiara.Non credo di non aver mai detto di non avere paure. L’ho scritto anche nei miei post 914 e 915..
Si è come scrivi tu: eravamo una coppia collaudatissima durante il nostro rapporto. Ci volevamo bene, ci amavamo, stavamo bene insieme. Lo ripeto,l’ho scritto in molti post: avevo paura ad avere un figlio per i motivi che sai.
Pero da quasi tre anni a questa parte, come ho scritto più volte: IO VOGLIO UN FIGLIO, VOGLIO UNA FAMIGLIA. E LA VOGLIO CON MIA MOGLIE.(il maiuscolo è solo per evidenziare quanto ci tengo)
Perché continui a scrivermi che IO UN FIGLIO NON LO VOGLIO ?
Perché ti sembra così strano che quando lei è tornata,dopo due anni e mezzo,io non abbia avuto bisogno di rassicurazioni sul suo amore? Quando ti ho scritto che non ero d’accordo con quanto scrivevi nei tuoi post