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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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1.662 commenti

Pagine: 1 88 89 90 91 92 167

  1. 891
    Fuori dal Coro -

    Buongiorno cara Neri21, Buongiorno cara Luna
    Perchè mi tormento tanto cara neri21….Quanto vorrei non farlo e stare più sereno. Lo so che nella vita ci vogliono i nostri spazi e i nostri hobby e che non è possibile stare in continuazione attaccati 24 ore su 24. Per di più considerando il fatto che i miei hobby erano “innocui”: fotografia, computer (inteso come strumento di archivio per le nostre foto e per la creazione dei nostri filmati di vacanze o quant’altro….i nostri ricordi), la passione per la mia squadra del cuore (che vivevo in casa), una cena ogni tanto con amici, gente seria e con famiglia e…basta. Il resto dei miei hobby era stare con lei, divertirmi e vivere con lei: cinema, viaggi, cene e quant’altro già ampiamente citato in precedenza.
    Mi chiedi se mi sono mai chiesto se anche lei sbagliava nei suoi comportamenti. Forse ho già risposto nel mio post n. 888 che probabilmente non hai letto perchè nel momento in cui mi hai risposto non era ancora pubblicato.
    A scanso di equivoci te lo ripeto: non lo so se sbagliava. Ma anche se qualcosa faceva di sbagliato per me non era importante. Per me nella vita sono importanti altre cose.
    Mi dici che da quello che scrivi non l’ho trascurata per niente. Ripeto Neri21: a mio parere no. Ma a questo punto il mio parere conta poco. Sto riavvolgendo il nastro proprio per questo motivo: per cercare di capire ciò che eventualmente non ho visto.
    A volte l’ho faccio realmente Neri: riavvolgo realmente i molti nastri su cui sono impresse le immagini in movimento della nostra vita. Cerco di carpire il suo sguardo che guarda verso la videocamera e altresì cerco di carpirlo quando la riprendevo di sorpresa per vedere, tra le righe, un cenno di malessere, di insoddisfazione.
    Così come attraverso una sua foto sorridente. Cerco di ricordare gli attimi precedenti, gli attimi successivi allo scatto per capire se ci fosse in lei quello che tu sostieni e cioè che era lei ad essere insoddisfatta.
    Non sei brusca Neri, puoi dirmi quello che vuoi, altrimenti non starei sempre a scrivere qui. Si sono uomo, credo di esserlo, almeno mi sono sempre comportato come tale. Cerco di reagire, ci provo. Così come a guardare in faccia alla realtà ma…qual è la realtà ?
    Si Luna, fondamentalmente anche io vengo dalla scuola dei miei genitori e dei miei nonni. E anche lei viene dalla scuola dei suoi genitori e dei suoi nonni. Gente normale, speciale, imperfetta, innamorata….come la tua gente Luna.
    Tu lo sai coesa mi rimprovera mia moglie…di cosa mi accusa, cosa mi rinfaccia. L’ho descritto qui più volte. Se riavvolgo il nastro è per cercare di vedere altre cose. Per cercare di capire dove altro ho sbagliato. Ci saranno sicuramente altri episodi oltre a quelli che ho citato. Ma nella sostanza non credo si discostino molto da quelli che ho descritto. Facendo un confronto con le vostre storie e prendendo ad esempio l’ex di Aleba non riesco a confrontarmici. Aleba descrive spesso i comportamenti del suo ex. Cerco di…

  2. 892
    Fuori dal Coro -

    …forzare la mia memoria ma….no quello che descrive Aleba riguardo il suo uomo no, non lo facevo.
    Ieri sera prima degli ultimi due post mi ha telefonato un mio amico. Anche lui in piena crisi post separazione (parliamo di pochi mesi).
    Mi ha descritto un po’ il quadro della situazione. L’ho lasciato parlare e sonorimasto allibito. Allibito perchè pur non conoscendo sua moglie e comunque immaginandomela diversa dalla mia, come è normale che sia ho notato delle similitudini nell’atto dell’abbandono che mi hanno fatto rabbrividire.
    Rabbrividire perchè sembrava un copione già letto. Tutto maledettamente simile. Stesse parole, stessi modi di comportarsi, stessi rinfacci. E lui che si distrugge il cervello cercando di capire dove ha sbagliato. E vi assicuro che anche lui è un uomo. Un uomo abituato a reagire a tante vicissitudine della vita, alcune piuttosto serie.
    Ma di fronte ai sentimenti, a qualcosa che non ci spieghiamo sembra che crolliamo come colpiti da una randellata in testa.
    Perchè uomini che sanno essere tali di fronte a fatti forse più gravi restano inebetiti di fronte a situazioni come la mia ?
    Un abbraccio care ragazze.

  3. 893
    LUNA -

    FDC, era questo che cercavo di dirti a suo tempo, che se tu leggessi un libro come quello di umberta telfener, le forme dell’addio, vedresti quanto gli abbandoni si somigliano e quanto si somigliano le sensazioni e i travagli del lutto relazionale. Non è che c’è uno schema preciso che vale per tutte le storie, nè intendo banalizzare il vissuto emotivo e personale di ognuno, ovviamente, però per “sottoinsiemi”, modalità, circostanze le analogie sono moltissime.
    Lo dicevo quando tu mi dicevi: gli altri, ma noi…
    le altre, ma non lei…
    se avesse senso, come nel caso degli altri, ma nel nostro…

    tu vai indietro con il nastro, ma a che serve? il tuo presente è quello che stai vivendo ora, in determinate circostanze e di fronte un certo atteggiamento esterno (e tue sensazioni interne, anche di delusione e fastidio), e il tuo passato prossimo (ormai anche più che prossimo) non è quello che stai analizzando, ma quello che da tre anni vivi.
    Anche se tu avessi avuto delle involontarie mancanze la persona di cui stai parlando un giorno se n’è andata condannandoti senza appello. Non ti ha dato una reale possibilità (per tre anni, mica tre giorni, tre settimane o tre mesi) di dire: ok, allora senti, potrei rinunciare ad archiviare le foto, pulirmi i piedi sul tappeto tre volte di più, non avere più una squadra del cuore…
    o anche altro.
    Non ti ha detto: senti fdc, io ho alcune perplessità, sono un po’ confusa, parliamone… o senti, fdc, io penso che dovresti riflettere su alcuni tuoi comportamenti, ma io ti amo, non voglio perderti, e quindi spero che tu possa venirmi incontro…

    Guarda, io ti capisco, capisco perché riavvolgi il nastro, il problema è che non ha nessun senso.
    Se dall’altra parte non c’è apertura puoi camminare anche sui cieci e raparti a zero, ma non cambia nulla.
    Se l’altra persona non ti ama più può usare una modalità nei tuoi confronti per cui ti convinci che dovresti camminare sui cieci e raparti a zero per espiare (e non cambierebbe nulla comunque) anche se non è vero. C’è qualcosa che non va, sai, quando dall’altra parte non c’è un minimo di autocritica e invece solo ipercritica.
    Se anche tua moglie si fosse stufata per certi tuoi atteggiamenti a cui lei ha dato un enorme peso comunque sarebbe tardi, ma al contempo potresti anche riflettere se rinunciando a essere chi eri, visto che tu sentivi di stare bene, saresti stato veramente felice e in equilibrio, o saresti scoppiato.
    E se ti è compatibile una donna che non dice chiaramente e ad alta voce quando qualcosa non le va, anche per discuterne in maniera assertiva, invece di fare così.
    Tu mi dici che se tua moglie ti avesse tradito, o se fosse successo qualcosa di veramente grave l’avresti presa diversamente. E io dico: al di là dell’eccesso di enfasi che viene data ad una normale fase di passaggio in cui una coppia di lungo corso si ritrova a discutere se sia il momento giusto per avere un figlio o no, cosa che capita ai vivi, che ne pensi realmente dell’affidabilità

  4. 894
    LUNA -

    emotiva di una donna che se ne va di casa e per tre anni vive la non-relazione in questo modo non di fronte ad un tuo tradimento, una sbandata per la segretaria, il fatto di aver scoperto che hai una doppia vita, che giochi d’azzardo e avete un ammanco nel conto di ventimila euro, che le hai nascosto le tue reali preferenze sessuali, che tu la trascuri e archivi foto di pornostar nel computer dicendole che dovrebbe perdere venticinque chili o che dovrebbe rifarsi perché così è poco avvenente ecc ecc, ma di fronte a cose, forse, che semplicemente possono accadere nella vita di OGNI coppia di questo pianeta?
    Guarda che non sto dicendo che le storie debbano finire solo per delle cose così grandi, molte finiscono per consunzione, per semplice incompatibilità, perché uno dei due si disamora, perché si cresce in modo diverso, e perché lo sa (o non lo sa) solo a chi gli piglia la crisi del perché ce l’ha… tuttavia ci sono storie che riescono a superare delle crisi dovute a ragioni veramente pesanti, problemi economici e di salute e varie…
    quando ti dico che vengo da una certa forma mentale e emotiva penso che tu abbia capito perfettamente cosa intendo. La forma mentale di per sè non basta, comunque, ci vuole anche un forte sentimento alla base, l’idea che con quella persona, insieme a quella persona, vale veramente la pena di risolvere i problemi se si presentano, che siano esterni o interni.
    Ora, mi dirai: è quello che sto facendo.
    Sì, ma lo stai facendo da solo.
    Da solo hai affrontato tre anni di separazione, l’ansia, l’angoscia, il svegliarti la mattina, il vivere la tua giornata, l’andare a dormire la sera, hai affrontato da solo (cioè senza tua moglie) delle riflessioni, delle angoscie, delle considerazioni, hai affontato da solo anche la morte di tuo padre. Scusami se tocco questo tasto, ma è così. Perché è vero che lei è tornata quando hai perso tuo padre, ma se fosse tornata veramente anche per empatia e per sostenere te si sarebbe comportata in modo diverso, e avrebbe considerato in modo diverso, con un altro atteggiamento nei tuoi confronti, ciò che stavi vivendo tu.
    Invece è tornata per un suo progetto, che includeva te, certo, ma che era pur sempre comunque il suo. e quando non ha avuto quello che in quel momento per lei doveva essere e alle sue condizioni si è immediatamente ri-separata da te, e ciò che vivevi era affar tuo.
    A me dispiace che tu soffra, anche perché sei deluso da questa donna. Ti massacri cercando di individuare le ragioni per cui avresti deluso lei, ma lei ha deluso te. Sono tre anni che lei delude costantemente te. Forse ti fa così male che continui a prendertela con te stesso. Lo so benissimo che non è facile, FDC, ma io ti auguro veramente di ricominciare a vivere, nel presente e anche nel futuro, che è un presente passo dopo passo. Guarda la tua relazione o non relazione con lei per quello che E’. E non da ieri, da tre anni. Fa male, lo so. Però a che ti serve quello che fai da tre anni? Solo a stare peggio

  5. 895
    Fuori dal Coro -

    1. Premesso che non riuscirei a stare, pur con tutto l’Amore di questo mondo, con una donna che mi dicesse di rinunciare a tutto. Mi sta bene la tua seconda frase: “senti fdc, io ho alcune perplessità, sono un po’ confusa, parliamone… o senti, fdc, io penso che dovresti riflettere su alcuni tuoi comportamenti, ma io ti amo, non voglio perderti, e quindi spero che tu possa venirmi incontro…” questa ha si un senso per quanto mi riguarda. E’ chiaro che non posso castrarmi. Che vita sarebbe ? E’ che non credo che lei voglia questo. La realtà è che non capisco cosa le sia capitato in realtà. Pochi giorni fa parlavo con una amica in comune. Anche lei è allibita. Non sa darsi una spiegazione di quanto è successa. Quando le ho riferito certe cose e rimasta senza parole e mi ha detto: “Questa o sta male o è impazzita”. Ti ripeto Luna, se avessi la coscienza, la certezza che mia moglie sia cambiata o diventata cattiva, non starei di certo qui a distruggermi. Anche perché non è che sto in casa a guardare il soffitto. Cerco di fare tante cose, ci provo almeno. Ma non ho più entusiasmo. Perché mi manca la persona che mi dava entusiasmo. Sai abbiamo fatto talmente tante cose che quasi giornalmente mi capita qualcosa che mi riporti a lei e…non capisco. Sembra quasi che abbia preso un colpo in testa. Che tutto quello che faceva con me non le sia mai piaciuto. Ma per fare una cosa del genere bisogna essere pazzi. Perché non si può forzare sé stessi per quasi 20 anni. E neanche posso pensare che abbia falsato. Mi rimane da pensare che sia cambiata totalmente ma proprio non riesco a pensare una cosa del genere. A volte mi sembra più che voglia farmi pagare qualcosa. Mi parli del fatto che mi ha lasciato solo con il mio dolore per la morte di mio padre. Pensi che non ci abbia pensato ? E’ che mi pare assurdo. Lei così sensibile lei che piangeva se moriva un pesciolino. Oh Luna guarda che è traumatico il solo pensare ad una cosa del genere. Luna io su di lei non avrei messo la mano sul fuoco ma tutto il corpo con la certezza che non me lo sarei bruciato. Ritrovarsi così ca….o è dura eh ! Come si fa a passare dall’estremo Amore all’odio senza aver commesso qualcosa di veramente grave. Sento donne che subiscono maltrattamenti che vengono picchiate offese e continuano ad amare il proprio uomo. Ad Amarlo davvero. Ed io che…..bè ma stiamo scherzando ? Riguardo il film del matrimonio. Le nostre vacanze. Vedo la felicità nei suoi occhi. Il suo sorriso. Cioè mi viene da sbattere la testa contro il muro sai ! I miei stessi amici sono sbalorditi. Rimangono di sasso ! Lei mi ha deluso si è vero. Ma mi chiedo cosa possa essere successo perché lei sia arrivata a deludermi in questa maniera. Guarda Luna io ti capisco. Capisco ciò che dici. Ma ti giuro è difficile. Mi sentivo completo con lei Luna e mi manca. Credimi è davvero difficile per me in questo momento. Forse più di quando se ne è andata! Un abbraccio

  6. 896
    LUNA -

    Ciao Fuori dal Coro, permettimi di dissentire su un punto:
    @Sento donne che subiscono maltrattamenti che vengono picchiate offese e continuano ad amare il proprio uomo. Ad Amarlo davvero.

    Non voglio dire che queste donne (ciascuna con la sua storia, naturalmente) non amino i loro uomini, ma le motivazioni per cui una donna non riesce a staccarsi da uomo che la maltratta sono più complesse di quelle riguardanti l’amore. Non è che se vado via da un uomo che mi tira una sberla lo amo di meno. Significa che però ho ancora la lucidità di riconoscere ciò che è la violenza. e che quella violenza non ha ancora corroso una mia stabilità psicologica e emotiva al punto che io ponga la giustificazione della violenza e il benessere dell’altro, o la salvaguardia della relazione, qualsiasi giustificazione io mi dia o abbia bisogno di darmi, al di sopra di un istinto sano si salvaguardia e sopravvivenza.
    Chiunque ami qualcuno che ha degli atteggiamenti verbali, psicologici, fisici violenti si trova in una situazione terribile.
    Non terribile soltanto per la violenza stessa, ma anche per il fatto che vorremmo riconoscere in chi amiamo chi ci fa del bene, ci protegge, ci consola, ci espande, e non chi ci fa del male, di offende, ci smonta, ci implode.
    E’ sempre difficile accettare da chi ci aspetteremmo una carezza ci dia un pugno, che sia morale, psicologico o fisico.
    Le ragioni per cui ci si può trovare in queste situazione, o restarci, sono molteplici. tuttavia è sempre fatto che sono situazioni sconvolgenti, che si presentino per un minuto, un periodo più lungo, una vita intera. A volte queste situazioni perdurano proprio perché è talmente inaccettabile l’accettare che la persona che dovrebbe incarnare l’amore risulti colei che ferisce e distrugge che si continua a chiedere a questa persona di compiere il miracolo di sanare le stesse ferite che provoca. “non posso pensare che tu mi stia facendo questo, solo tu puoi guarirmi da questa angoscia dimostrandomi il contrario”. Purtroppo questo può diventare il vero patibolo. Perché purtroppo l’altro ferisce per delle sue ragioni.
    IL restare della “vittima” non è quindi per forza connesso a masochismo o amore. La verità è che c’è di mezzo anche la reazione interna alla violenza. la reazione più logica alla violenza è spostarsi, è vero, ma la violenza fisica e psicologica creano anche una forte confusione mentale e emotiva. viscerale e “simbolica”. Il tuo stesso discorso, per quanto tu non sia “un uomo picchiato”, dimostra come sia difficile accettare che una persona che identifichiamo come altro sia quella che si fa del male. Spesso perciò si entra anche in negazione, giustificazione, in empatia per una serie di ragioni. Anche autoprotettive, seppure con risultati deleteri.
    Più che vedere in tua moglie la donna che tratta un uomo che non la picchia come se “l’avesse picchiata” o peggio, vedo in te un uomo che, pur “essendo picchiato” (sia pure dalla violenza morale e psicologica, e non fisica) le busca avanti

  7. 897
    LUNA -

    Io ti capisco molto bene, Fuori dal Coro, perché anche i miei amici sono stati, sono e penso saranno sempre allibiti per quello che è successo. Tuttavia così è.
    E il fatto che la persona che mi amava, consolava e si commuoveva per il cagnolino non abbia capito quanto io stessi soffrendo per la perdita di una persona cara e un periodo molto difficile della mia vita, o non lo abbia comunque dimostrato, anzi, o comunque abbia vissuto la cosa sotto un altro piano, seguendo le sue logiche, è stata per me una cosa che mi ha fatto un male e un trauma tale che ci ho messo del tempo per rimettermi in sesto.
    Perché, chiaramente, oltre al fatto che io amavo questa persona, questa persona incarnava anche “simbolicamente” la mia idea viscerale che una persona che ami, e con cui hai vissuto anni della tua vita, non possa comportarsi così. (detto in parole povere). E’ chiaro che se il comportamento fosse venuto da Gigio Gigetto l’effetto e l’impatto sarebbero stati completamente diversi. Ma non è solo perché era lui, cosa chiaramente fondamentale, ma anche per ciò che in me io attribuivo a chi lui era e cosa rappresentava.
    Va detto però che sebbene tutto ciò lo facciamo nei confronti degli altri, le persone non sono simboli, sono quello che sono.
    Cioè, vediamo se riesco a spiegarmi: per quanto qualcuno possa caricarmi del suo amore per me o dei “simboli” e valori che mi attribuisce e attribuisce al rapporto con me io comunque non mi comporterò solo come “posso” o “devo” rispetto a quei valori e quei simboli, ma mi comporterò, banalmente, come mi viene.
    ecco perché frasi come: non è possibile che lui o lei si comportino così diventano senza senso, purtroppo, quando di fatto l’altro o l’altra si stanno, effettivamente, comportando in un certo modo, pur in tutta la palese o meno incoerenza che si possa riscontrare.

    FDC, guarda che non è che io non capisco il tuo discorso.
    Io ho fatto di tutto per capire. Io ho “studiato” per capire perché avesse “preso una botta in testa”, ho anche capito un sacco di cose. Sue, mie. Tuttavia ho capito anche ciò per cui io non potevo fare niente. Ho capito delle cose, dovuto accettare anche però che ci sono delle cose che per quanto ci appaiono incoerenti, ingiuste, ci facciano sentire allibiti (e a ragione, per la loro incoerenza o per lo stupore che ci provocano), ci feriscano, beh, non possiamo farci niente. Questo mio discorso ti sembrerà senza senso ora.
    O comunque inaccettabile. O comunque insufficiente a lenire in qualsiasi modo il periodo difficile (non ho dubbi che lo sia) che stai vivendo.
    Io ti auguro di cuore, naturalmente, che la tua storia si risolva per il meglio. Però spero che tu esca comunque dal concetto: “Non può essere vero, dunque non accetto che sia così”. Perché accettare un certo piano di realtà, comunque, può darti anche difese e risorse maggiori che dire: ciò non è.
    Ciò è, in questo momento, anche se non ti piace e non ne cogli tutte le ragioni.
    Ciao!

  8. 898
    Fuori dal Coro -

    Ciao Luna
    Un po’ dissento da cio’ che dici riguardo le donne che amano i compagni che le maltrattano. Ti posso garantire che ci sono donne che davvero amano il loro uomo nonostante i maltrattamenti. Anche se comprendo, in parte, il tuo discorso.
    Per quanto riguarda l’accostamento alla mia situazione di “uomo non picchiato” ma che non accetta l’idea che l’altra mi faccia del male non è proprio così. Vedi Luna se mia moglie si fosse comportato come si sta comportando in questo momento probabilmente non avrei resistito granchè. Fermo restando che avrei tentato l’impossibile per chiarire ciò che la portava ad un comportamento simile. Pur amandola non avrei retto a chi ti rendeva la vita impossibile. E le avrei dato 1000 possibilità di ravvedimento.
    Tu mi vedi come un uomo che pur essendo picchiato da violenza morale e psicologica “le busca avanti”. E’ così ma non è così Luna.
    Il fatto che io continui a buscarle ha una spiegazione. Sembra quasi che io mi atteggi a “tappetino” ma ti assicuro che non sono quel tipo di uomo.
    La spiegazione può essere paradossale ma è molto semplice. Inconsciamente è come se dicessi a mia moglie: “Ok credi di aver subito dei danni da parte mia, forse non volendo qualche danno l’ho fatto. Quindi sfogati. Dì quello che hai da dire. Poi però placa la tua rabbia e ricominciamo a dialogare con calma”
    Se mia moglie fosse stata l’esempio di una donna che mi faceva questo tipo di violenza morale e psicologica non sarei stato l’uomo che “le busca avanti”
    Nel post n. 897 scrivi questa cosa: “…E il fatto che la persona che mi amava, consolava e si commuoveva per il cagnolino non abbia capito quanto io stessi soffrendo per la perdita di una persona cara e un periodo molto difficile della mia vita, o non lo abbia comunque dimostrato, anzi, o comunque abbia vissuto la cosa sotto un altro piano, seguendo le sue logiche, è stata per me una cosa che mi ha fatto un male e un trauma tale che ci ho messo del tempo per rimettermi in sesto…”
    Vedi Luna qual è la sostanziale differenza tra la mia storia e la tua, almeno dal concetto che sopra ho riportato ? Lui ti ha creato un trauma, non capendo, o non dimostrando di capire la tua sofferenza in un periodo molto difficile della tua vita.
    In pratica è la stessa cosa di cui mi accusa mia moglie: Io non ho capito quanto lei stava soffrendo e, come dice lei, ha subito un trauma.
    In sostanza cara Luna io sono “il tuo ex compagno”, quello che ha creato il trauma, quello che non ha capito quanto stesse soffrendo mia moglie in un periodo della sua vita.
    Ho invertito le parti Luna: tu sei mia moglie, io sono il tuo compagno. Adesso non so cosa sia successo dopo che tu hai subito questo trauma, quali siano stati i reali sviluppi della tua storia. Lui cosa ha fatto ?
    Io che in questo momento sto facendo le veci del tuo compagno, sono venuto da te, nel momento in cui ho capito la tua crisi e ti ho chiesto scusa se ti ho fatto soffrire, se non ti ho capita come avrei dovuto. E mi sono posto….

  9. 899
    Fuori dal Coro -

    …nella condizione di rimediare.
    Quando tu scrivi che il tuo compagno non ha capito o quantomeno non ha dimostrato di capire…cosa vuoi dire in realtà ? Ti faccio queste domande perché sto cercando di cambiare le carte: di sostituire te a mia moglie e io al tuo compagno. Dal mio vissuto mi viene da chiederti: ma sei sicura che lui non ti abbia capito e se non ti ha capito sei sicura che lui lo abbia fatto consapevolmente ?
    Forse in questo momento, per la prima volta, stiamo descrivendo le nostre storie come se fossero parallele.
    Anche lei, mia moglie, sostiene che io non l’abbia voluta capire, che io non mi sia preoccupato di capire che lei stava soffrendo. E nonostante siano passati tre anni suono sempre la stessa canzone: No io non l’ho capito. Non è vero che non ho voluto capire. La realtà è che non ho visto né capito la sua sofferenza. Quella che in realtà lei mi sta rivoltando addosso come 100.000 boomerang che mi colpiscono ogni volta allo stomaco.
    Nella storia di Aleba è evidente il DOLO del suo ex compagno. E’ evidente che lui la colpiva con l’intento di farlo. Troppe, troppe volte Aleba descrive degli episodi che non hanno giustificazioni.
    Perché io soffro continuamente per questa storia ? Perché mi alzo ogni mattina con un macigno nello stomaco ? Perché non riesco a vivere con entusiasmo nessuna cosa che faccio ? Perché non amo più il mare, la neve, il sole ? Perché ogni giorno mi chiedo: Ma perché mi stai facendo questo ? E soprattutto: Ma cosa ti ho fatto di tanto grave ? Vedi Luna, io sostengo che ogni azione ha una sua conseguenza. Se avessi picchiato mia moglie, se avessi sperperato i soldi di famiglia, se l’avessi trattata come l’ex di Aleba, se fossi stato un marito menefreghista, se l’avessi allontanata dai genitori, se l’avessi segregata dentro casa, se l’avessi rimproverata ogni giorno, presa a parolacce, se avessi preso a pretesto qualsiasi cosa per litigare, se non avessi accettato le sue opinioni, se l’avessi zittita, se le avessi negato le sue passioni, le sue amicizie, se le avessi impedito di lavorare, se l’avessi costretta a fare qualsivoglia cosa. Ma io questo non l’ho fatto. Eppure vengo accusato di averla fatta soffrire VOLUTAMENTE. No, no e poi no. Non è così. Non è vero. Posso aver sbagliato, non aver capito l’importanza di aver un figlio, posso aver avuto momenti di distrazione, posso aver esaltato le mie passione ma niente niente niente di più di questo.
    E poi Luna non c’è solo l’ostinazione a voler sapere i perché. A me questa persona manca. Manca da morire. Ho lottato una vita per cercarla in mezzo alla gente del mondo. L’ho trovata, era lei. E’ lei nonostante come si stia comportando con me oggi.
    Tu sostieni di aver subito un trauma Luna, ma io quanti traumi ho subito ? Un abbandono, attacchi continui, un gravissimo lutto, due ritorni e due nuovi abbandoni. Ma ti pare poco ? Non ho più 30 anni quando anche se ti servono 6/7 anni per elaborare il tutto non c’è problema sei ancora giovane….

  10. 900
    Fuori dal Coro -

    …per ricominciare. Il cerchio si stringe. Io ho cercato come scopo della mia vita una compagna con cui condividere la vita, con cui stare bene insieme, una compagna che mi piaceva. A me non serve una donna per compagnia. Sto meglio da solo, anche se soli non si sta bene. Io non riesco ad immaginare un’altra donna vicino a me. Una donna che viva con me. E le relazioni brevi non mi interessano, così come le avventure. A me non serve solo una donna che mi capisca e che mi voglia bene. Ma una donna a cui voglio bene, che mi piaccia e a cui piaccia fisicamente. Cerco attrazione, amore, complicità, condivisione. Non è facile questo. Io l’avevo trovato e mi sentivo la persona più felice del mondo. Per me i ricchi e i potenti potevano andare a farsi friggere. Stavo bene così. Perché a fronte di una macchina da 300.000 euro contrapponevo una passeggiata in riva al mare con mia moglie o un semplice scherzare insieme a lei. Non c’è paragone Luna….quello ricco e felice ero io con lei.
    Poi come ho sempre detto nella quotidianità è facile sbagliare. In questi giorni ho ancora riavvolto il nastro e ho ritrovato dei punti in cui magari, quando mi chiamava al telefono in ufficio ero meno disponibile del solito, magari un po’ nervoso e facevo trasparire questo nervosismo. Ma non ce l’avevo con lei. Magari lo stresso di un periodo ti faceva parlare non con la calma che ti era consona. Chissà…avrà pensato che la mettessi in secondo piano. Era evidente che non ce l’avevo con lei ma ora mi domando se lei l’avrà capito.
    Sai Luna, ieri mi è capitata una cosa che forse può rendere l’idea: una mia collega mi ha richiamato per un errore che avevo fatto digitando una cosa invece che un’altra. Ho risposto “ma sei sicura ? possibile che abbia fatto questo errore ?”. Aveva ragione lei avevo sbagliato e ho chiesto scusa per l’errore. Solo che lei mi ha accusato del fatto di voler avere sempre ragione. In questo periodo chi mi dice una cosa del genere mi fa saltare i nervi. Però non mi sono inquietato e con calma le ho detto per quale motivo secondo lei io volevo aver sempre ragione. Perchè avevo risposto quella frase ? Le ho spiegato che la mia era stata solo una risposta di sorpresa, non di messa in dubbio. E allora mi sono chiesto chissà quante volte mia moglie possa aver frainteso una cosa simile. Ma io non sono così e il fatto di ieri ne è una riprova.

    Un bacio con affetto

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