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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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accadere in qualsiasi tipo di rapporto. Come può accadere che ci sia fastidio il fatto che l’altro non si pulisca i piedi sul tappeto quando entra in casa.
Ma di per sè c’è una differenza tra il fatto che l’altro davvero ci dica e comunichi davvero “non mi pulisco i piedi perché non rispetto te nella tua totalità e anzi te lo faccio apposta” o “scusami, ero distratto dopo 8 ore di lavoro, so che hai pulito il pavimento, mi dispiace. Ora prendo uno straccio” o il fatto che NOI interpretiamo che una non pulitura sul tappeto nasconda altre cose che invece non ci sono.
L’assertività e lo spirito costruttivo con cui vengono affrontate queste cose cambia moltissimo. Non tutti ne sono capaci, molto spesso tutti noi dobbiamo impararlo più di quanto ci riesca.
@HO DETTO BASTA prima di tutto sono una persona e pretendo il rispetto e non sara lui e nessun altro che mi farà sentire cosi male
Non ho difficoltà a crederti quando dici ciò, Neri: @A oggi credimi Fdc mi sono data alcune regole e mi fanno stare bene, mi sento che sto uscendo da un tunnel buio e vedo la luce.
Fuori dal Coro è sicuramente messo a soqquadro per la crisi/fine della sua relazione che sia, ma sicuramente sta così male anche perché subisce una serie di accuse costanti, molto pesanti, anche un revisionismo emotivo di frasi, questioni, parti del suo carattere che di per sè non sono buone o cattive, ma modi di essere… lo subisce costantemente questo e questo lo manda in tilt, perché subisce di fatto non la giusta punizione per un suo errore, ma aggressività costante. per il nostro sistema il fatto di essere sottoposti ad un certo atteggiamento è deleterio.
E’ una tortura psicologica ed emotiva.
Tanto più perché ogni risorsa costruttiva viene negata e paralizzata.
La moglie di Fuori dal Coro sta facendo questo.
Tre anni sono un’enormità, soprattutto di fronte a qualcuno che si è messo su un piano di parità nei tuoi confronti e ti ha chiesto sinceramente ed evidentemente scusa anche TROPPO rispetto ad una non coincidenza che può fare parte della vita. E di cui si può discutere costruttivamente, rispetto alla quale si può crescere insieme, con un’autocritica costruttiva personale, anche.
Fuori dal Coro è stato messo nella posizione di chi ha sempre torto e la cui emotività non conta. Nella posizione in cui “qualsiasi cosa dirai (o hai detto) verrà usata contro di te”. Anche ciò che è semplice, spontaneo, semplicemente frutto di un modo di essere è diventato oggetto di accusa. Questo non va bene, e non è “giustificabile”. E’ molto egoista e totalmente implosivo. Può diventare persino un alibi per non ammettere di non sertirsi realmente pronta ad avere un figlio, lei. Ma sarà sempre colpa di lui, sempre. Ogni cosa. L’atteggiamento di FDC al ritorno di lei è stato, da quel che racconta, costruttivo e di apertura. Oltre che istintivamente sano. Prova ne sia che lei dice di volere un figlio e accusa lui ma non si era realmente spostata di una virgola. Non va bene, FDC, te ne accorgi?
Ciao a tutti. Neri concordo pienamente con te. Continuare ad interrogarsi su eventi passati ti porta letteralmente a vivere nel passato…e così non vivi più oggi e ti giochi il domani. E’ difficile smettere di cercare risposte su cose accadute ieri, ma il segreto per mettersi l’anima in pace è proprio accettare che il passato non si cambia. Fuori dal Coro la violenza psicologica è subdola e schiacciante. Ti coglie nel punto più debole della tua persona e poi invade tutto fino a farti perdere la tua identità. Non dobbiamo ritenerci infallibili, ma non dobbiamo dare a nessuno il potere di giudicare la nostra vita e di mettere in crisi la nostra personalità. Sono solo parole, fino a quando scatta qualcosa dentro di noi e allora facciamo il primo passo per uscire dal tunnell. Fuori dal Coro, tua moglie è cambiata e tu passi notti insonni a torturarti domandandoti come sia potuto succedere, quali atroci sbagli tu abbia potuto commettere per farle tanto male da trasformarla così profondamente. Tua moglie è cambiata PUNTO! Se tua moglie volesse ritrovare la donna che era, se ti amasse e volesse ricostruire il vostro rapporto credo che la pianterebbe di essere così ferma e aggressiva. Il cambiamento radicale è stato suo personale, non imputabile a te. Lei ha avuto una sua crisi interiore e sempre lei ha scelto come gestirla. Allora, dal momento che anche tu sei concorde sul fatto che quando una persona sta male LO DICE e solo se il male viene perpetrato può accusare chi gli sta facendo male di fregarsene del dolore che provoca, partendo da questo presupposto ogni accusa di tua moglie cade nel vuoto. Riallacciandomi al discorso sul vivere nel passato, credo che anche tua moglie stia commettendo un errore molto grave continuando a rimestare tra le cause della sua mancata maternità e rimanendo girata verso ieri piuttosto che domandarsi cosa può fare oggi per sè stessa.
Vorrei sottolineare che io non ho scritto che il mio ex non sarebbe stato in grado di allevare un figlio, ho scritto che mi ero resa conto che sarebbe stato molto difficile mediare tra il mio modo di vedere l’educazione e il suo. Lui, se non l’avete capito, si ritiene l’infallibile Padre di Gesù…come fai a cercare di far capire il tuo punto di vista a Dio? E’ evidente che l’unico punto di vista valido è e resterà sempre quello di Dio.
Fa veramente male pensare di essere causa di dolore per qualcuno che amiamo, eppure questo male a volte è necessario per la nostra stessa salvezza. Sai Fuori dal Coro quante volte mi verrebbe da chiedere al mio ex “ Come stai?” una domanda inutile, sicuramente lui non percepirebbe il mio sincero interessamento al suo stato d’animo vero, quello profondo, quello che neppure lui osa inquadrare. Per lui sono morta, condannata e giustiziata nella sua mente. Tu sei preso come me, tu vorresti ancora capire perché lei è arrivata ad odiarti tanto, io vorrei capire perché lui abbia odiato ME per tutti gli anni che siamo stati assieme. Vorrei sapere perché mi ha accusata di cose assurde e false, nonostante prove schiaccianti della falsità di quelle accuse. Vorrei sapere perché lui ha scelto me come capro espiatorio per tutti i drammi che LUI ha vissuto fin da quando era piccolo. Ma sai cosa ho capito? Ho capito che lui ha usato me fin quando io ho lasciato che lui lo facesse rimanendo al suo fianco nonostante tutto. Credi che non mi abbia cambiata questa relazione? Mi ha svuotata e non potrò più tornare quella che ero, è inutile che io mi aggrappi a quello che avevo prima di lui, prima di oggi. Anche tu non potrai più essere l’uomo che eri prima, come tua moglie non tornerà mai ad essere quella che avevi sposato. Allora Fuori dal Coro, se tu rimani al suo fianco dichiarandole amore nonostante lei ti tratti a pesci in faccia, sei tu che stai scegliendo di prendere i pesci in faccia e lei certo non smetterà di trattarti male. Con la psicologa è inutile che esamini lei perché alla fine fate solo supposizioni, credo sarebbe il caso che tu cominciassi a studiare un programma di disintossicazione da questi 3 anni, non ti chiedo di rinnegare il matrimonio ti consiglio semplicemente di metterti a dieta mentalmente. Nessun contatto e NESSUN PENSIERO. Cerca di volerti bene!!!!
Caro fuori dal coro
Ti sei accorto che siamo 3 persone che ti dicono alla loro maniera di darci un taglio x il tuo bene, la tua forse e ossessione, ok gli hai voluto bene, gli vuoi ancora bene, ma un rapporto, una coppia e formata da due persone, lei non c’è, sta vivendo da un altra parte, e nel suo mondo non ci sei, a meno che non ti vuole plasmare e allora che fai ti cancelli, cambi il tuo modo di pensare, ne vale la pena?
Guarda avanti, lascia il passato alle spalle, vivi il presente. Sono la prima a dire che non e facile, le testimonianze di Aleba e Luna dovrebbero farti capire che e dura.
CORAGGIO FAI UN BEL SOSPIRO E ALLONTANATI DA LEI, provaci almeno x un certo periodo e i tuoi pensieri verso di lei mettili nel cassettino, organizzati la vita in maniera diversa fai qualcosa, esci, riprendi la vita nelle tue mani.
Bacioni Aleba, Luna e Maria e a te fdc un abbraccio forte in cui si crea una scintilla e cominci a risalire.
ciao anche a maria 🙂 aleba, quoto ASSOLUTAMENTE il concetto DISINTOSSICAZIONE. E anche la tua frase ‘è cambiata, punto’. Tra l’altro anche l’uomo che ha sposato è cambiato, nel senso che era sereno e ora vive in preda all’angoscia. Anche lui sta male. Lei non va da uno striz per guardarSI, ma tantomeno, mi pare, si è posta il problema di andarci per capire perché fdc possa aver detto quel no o perché stia male da 3 anni. Non serve, perché lui mica sta male. O fa finta o sta male comunque perché è stronzo. E di quanto una persona che ha subìto un lutto sia più fragile, tesa, bisognosa di tranq e non di urla e accuse? Ma è irrilevante. Tutto gira intorno a lei e ad un dramma APOCALITTICO, il fatto di non aver concepito un figlio in un preciso lasso di tempo, in cui LEI AVEVA DECISO che dovevi dire sì. Come se tutte le coppie fossero d’accordo all’unisono su questa questione mentre NON E’ COSI. A volte magari è questione di mesi, a volte di anni, ma le è successa una cosa che capita e che tra l’altro si sarebbe anche risolta in tempi brevi. Almeno il concetto. Poi i figli non arrivano per forza quando vogliamo noi. Tua moglie si comporta come se ti avesse beccato a letto con un’altra nella stanza coniugale e tu le avessi detto, senza mutande “è un malinteso, posso spiegarti
Per Fuori dal Coro: LUNA con questa frase …. Tua moglie si comporta come se ti avesse beccato a letto con un’altra nella stanza coniugale e tu le avessi detto, senza mutande “è un malinteso, posso spiegarti ……… ha detto tutto!!!!!!!
Davvero ti senti di essere così colpevole????
Buona giornata a tutti.
Grazie a tutte ragazze per le vostre risposte. In questo preciso momento non posso rispondervi. Ma lo farò a brevissimo.
Grazie davvero Luna, Aleba, Neri 21
Un bacione a voi tutte
buona serata e buona notte a tutti. Fuori dal coro, se tutte noi, tra l’altro essendo donne, e che hanno anche sentito di subire dei comportamenti ingiusti, siamo così colpite dall’eccesso di colpevolizzazione che subisci e con cui all’eccesso ti identifichi, forse una ragione ci sarà, no?
Buongiorno a tutti, chiedo scusa se aggiungo un post ulteriore, anche prima che Fuori dal Coro risponda a quelli precedenti, ma vorrei dirti una cosa, FDC: io capisco ogni cosa che dici, capisco quando dici che è una cosa pazzesca pensare che una persona possa cambiare così e fare del male, volens o nolens, ma comunque con tale “perseveranza”, anche in una propria, concedimi, aggressività e SUA ottusità (dicendo ciò non mi riferisco al fatto del disamore, che non è un’ottusità, purtroppo, di per sè, per quanto sia “inaccettabile” per chi si trova a subirlo, ma mi riferisco all’atteggiamento incivile, solipsista e colpevolizzante). Capisco quando dici che ti sembra impossibile farti un’altra vita ecc ecc. Capisco persino il fatto che lo shok sia stato per te così grande che ti “rifugi” nell’autocolpevolizzazione (sia per dare una risposta “razionale” all’irrazionalità che vedi in questo suo abbandono e atteggiamento, sia per il dolore e l’ansia ecc ecc).
Capisco tutto, ovviamente per quel che posso, non essendo in te, ma non posso dirti: va bene così.
Tu dici che staresti meno male se quel figlio ci fosse perché non le avresti negato la maternità, senza renderti conto che è lei semmai che ti sta negando la paternità da 3 anni, anche dicendoti che sei pessimo e dando calci alla tua autostima in modo profondo. Lei ha tutto il diritto di pensare che non ti vuole come padre dei suoi figli, ma non di massacrarti, te l’ho già detto.
Lei ha tutto il diritto di cogliere in voi delle incompatibilità, ma non di far passare te, per le cose in cui la pensate diversamente, come quello sbagliato in senso assoluto, perché la tua identità ha un valore quanto la sua.
Lei ha il diritto anche di rileggere il vostro passato come le pare e dentro sè di togliersi ogni responsabilità (dentro di sè fa quello che vuole) ma non di usare questo suo togliersi ogni responsabilità (per il SUO equilibrio) contro di te, distruggendo TE dandoti ogni responsabilità.
Lei ha diritto di non andare da uno psicologo per chiarire le sue cose, ma non di mandare TE da uno psichiatra continuando a ledere il nucleo della tua emotività e della tua personalità.
Aggiungo che quasi mai, e sottolineo quasi mai, una persona che se ne va se ne va dicendo “grazie, è stato bello”, e anche se ciò avvenisse la cosa non va giù a chi viene lasciato, che pensa: se è bello perché cavolo mi lasci?
Aggiungo che tu dici che se avessi avuto un figlio non staresti così male, e a me viene da dirti, invece (vedi Aleba e Neri, ma anche diverse persone che conosco, uomini e donne, separati con figli) che saresti stato PIU’ male, anche se in modo diverso, perché avresti sentito male anche per tuo figlio e il fatto che si sia trovato in una situazione di disagio. Aggiungo che, per l’atteggiamento di tua moglie, saresti potuto essere l’uomo “padre che non va bene” che avrebbe avuto difficoltà a vedere e frequentare suo figlio. Molti riescono ad educare e crescere un figlio in modo condiviso anche se sono separat
e ne conosco, ma per tanti, troppi, non è così. E una persona, come vedi, non diventa più conciliante e aperta in determinate situazioni. Tua moglie ti dice ora che sei un pessimo padre e per fortuna lo dice non davanti ad un figlio.
Io non credo che tu sia egoista, FDC, ma nel momento in cui dici che se tu non le avresti detto no e il figlio ci fosse, anche in caso di separazione staresti meno male perché non potresti rimproverarti quella specifica cosa, sottovaluti il fatto che te ne rimproveresti delle altre, che ora non conosci, tanto più se tua moglie usasse lo stesso atteggiamento. E che dovresti considerare una fortuna, per un figlio, il fatto di non esserci in una situazione come questa. Perché tu non avresti avuto un senso di colpa per non aver detto di sì, ma lui, nella sua emotività e vita, avrebbe vissuto questa situazione dal suo punto di vista. Io non credo affatto, come ti ho già detto, che tutto questo non si sarebbe verificato nel caso che tu avessi detto sì. E non ci credo non perché, da donna, non possa pensare che il sentirsi dire un no momentaneo per un figlio possa creare un certo turbamento, ma perché sono passati tre anni e noto un atteggiamento di un certo tipo, anche profondamente antidemocratico, aggressivo, un certo modo di guardare le cose e di (non) gestire e (non) risolvere i conflitti, di guardare alle proprie emozioni e quelle degli altri, ecc siano un modo di essere, non un modo di fare, che va al di là della specifica questione in oggetto.
Tu rifiuti di guardare le cose da questa prospettiva, cioè che non è che tua moglie è cambiata, ma che sono emersi lati di lei che non conoscevi. Hai visto come reagisce a determinati conflitti, esterni o interiori. Non mi pare una cosa da poco. Si è posta anche in un certo modo nei tuoi confronti, nei confronti della relazione, nei confronti del vostro vissuto. Tu continui a farne una vittima, più che una persona adulta. Una persona adulta sta agendo e reagendo in questo modo e non puoi prenderti tu tutta la colpa del fatto di come una persona gestisce se stessa in rapporto con gli altri.
Io non so da cosa scaturisca tutta questa sua rabbia, il fatto è però che ciò non porta a nulla. Neanche a lei, spostarsi da ciò che, secondo lei, non va bene, sarebbe più comunque più sano di tutto questo.
E’ che per te è inaccettabile spostarti e che si sposti. Fdc, una vera delusione d’amore ed esistenziale in età adulta è sempre pesantissima, è sempre un trauma. Bisogna già rielaborare lo shock del fatto che una storia vissuta sia finita (è ciò che lei ti dice da TRE ANNI, che è finita, indipendentemente dal perché) e ciò esige un’enorme cura per se stessi. In più qui c’è l’agonia di altri, ulteriori, anni di stress emotivo e fisico.
Il protrarsi di un’agonia. La vita può essere più forte di queste disgrazie emotive, ma bisogna darci il modo di tirare fuori le risorse per uscire da uno stato di prostrazione emotiva e fisica. Anche se è DURISSIMTu non ti stai dando veramente modo.