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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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1.662 commenti

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  1. 841
    LUNA -

    Scusa, Aleba, non volevo metterla giù “tragica”, nè appunto dire che non si esce da quei momenti in cui magari sale l’angoscia o si fanno pensieri che sembrano implosivi… se ne esce, però è corretto anche prendere atto del fatto che è normale avere dei momenti down. Spaventano molto i momenti down, ma ciò che ho scritto, sull’estremo di certe dinamiche, è vero. Per quanto terribile è vero. Ecco perché ti dico che, comunque, per come sono andate le cose, invece di chiederti cosa avresti potuto fare di più per lui penso sia corretto che pensi a ciò che, di più, PUOI fare, ora, e sempre, per TE. Vorrei anche sottolinearea che non ho scritto ciò che ho scritto per dire “caccia ai mostri”, ma per dire che gli shock emotivi, le frittate girate, la poca chiarezza o le situazioni di disagio e stress prolungate ecc producono scompensi. Che vanno considerati e di cui bisogno prendere atto. Non in modo implosivo, ma se consideriamo che il nostro fisico e il nostro “sistema” è fatto per rispondere anche agli stress minimi e brevi (dal non trovare parcheggio, ad un piccolo incidente domestico, sino a cose più complesse) è EVIDENTE che nel momento in cui il sistema regge uno stress prolungato e forte comincia anche oltre ad adattarsi a girare anche a vuoto. Mi riesce proprio difficile credere, Aleba, che tu possa essere diventata cinica. Mi viene piuttosto da pensare che tu abbia paura, che tu ti chieda anche quanto sapresti difenderti e cose del genere.
    E ciò mi sembra normale. Non penso neppure che queste sensazioni debbbano essere croniche. penso però che abbiano un senso rispetto a ciò che hai vissuto, ovvero, comunque, un lungo stato di destabilizzazione, tra altre cose. Ti sei dovuta adattare a cose a cui non avresti dovuto essere sottoposta o sopporti, ma comunque la giri è così. Ti sei dovuta fare domande a cui ti era impossibile trovare una logica risposta anche perché la persona davanti a te cambiava le carte o basava sul non rispondere la sua, volontaria o involontaria strategia. Una delle mie sensazioni è quella di non essere mai riuscita ad afferrare come stessero REALMENTE le cose. Il nostro cervello individua un problema e si attiva per risolverlo. Siamo alla fine meccanismi anche semplici. Ma se il problema non è il vero problema, o se continuamente vengono cambiate le carte in tavola ecc ecc finisci con lo… svalvolare.
    Io non credo che tu sia cinica, come non lo credo di me. Credo però che ci siano delle cose che dobbiamo risolvere, ognuna sa per sè. Io non ho nessuna intenzione di girare con un cartello che dice: attenzione, fragile.
    Nè di usare la mia fragilità per avere maggiori “diritti” degli altri e meno doveri di reciprocità. Però io ho il dovere di ascoltarmi, ce l’ho come tutti, questo è certo, il diritto e il dovere, però è anche vero che ho passato un brutto quarto d’ora, diciamo, che rende più necessario ancora il piano d’ascolto, e non solo che rende più difficile a volte sentire il diritto di quel piano d’ascolto.

  2. 842
    LUNA -

    Questo è uno dei miei problemi. Ce l’ho il piano di ascolto, e più di prima. Ma ho bisogno di ascoltare molte più cose di tante altre persone, perché molte più cose sono state violentemente incasinate, rigitate, mescolate. E c’è il me il timore che qualcuno possa arrivare, con una mazza da baseball animata delle migliore attenzioni, a incasinarmi mentre sto rimettendo le cose a posto. Un po’ come se quello che ho rimesso a posto fosse fatto di pietra e cemento, forte e qualcuno potesse venire a dirmi: macchè, è un castello di carte, e soffiarci su.
    Guarda che non dico che la gente la gente lo faccia apposta, o che non abbia le sue ragioni. Però dico che certe frasi a me fanno questo effetto.
    Mi sono sentita dire che ero egoista quando non lo ero, o lo ero come tutti gli altri. Me lo sono sentita dire nel modo sbagliato, punitivo, esagerato, senza possibilità di rimediare o anche assertivamente di non vivere come una tragedia il fatto che ognuno ha la sua personalità. Alla fine sono stata travolta da un punto di vista che si è fatto però IL SOLO. Da un problema altrui che ha comunque ingigantito delle situazioni e ne ha anche inventate delle altre. Mi sono trovata sul banco degli imputati.
    Alla fine oggi potrei essere davvero più egoista degli altri, ma in realtà io ho una cosa da risolvere, ed è il fatto di pensare di non poter esserlo. Di non poter pensare a me dieci minuti senza che il mondo mi crolli in testa. Che dietro gli affetti vi possano essere dei ricatti morali POTENTISSIMI. A me è capitato di subirli, e non solo da lui. Per questo è vero che non dipende solo dagli altri, perché io in vita mia non ne avevo mai subiti, e avevo sempre saputo difendermene. Oggi non so se sarei in grado di riconoscerli. Di attuare una difesa adeguata e serena, come un tempo, che non sia nè la fuga nè il sentirmi io sul banco degli imputati.
    Non credo di essere cinica, assolutamente, non credo neanche di essere immensamente egoista. Credo di dover rimettere delle cose a posto, darmi delle mie risposte, per ritrovare una serenità interiore e i miei confini.
    Quello che dicevo sulla terapia del trauma è perché lo penso davvero, penso che ci siano un paio di specifici episodi, in determinate contingenze, che mi sono rimasti sul groppone.
    Vado avanti lo stesso, ma so che farei molta ma molta meno fatica sciogliendoli.
    Appena posso vado a farmeli sciogliere. Così andrò avanti più leggera con il mio “lavoro”.
    Un abbraccio!

  3. 843
    Fuori dal Coro -

    Ciao Luna
    In questi giorni ho pensato molto alla storia dei tuoi amici. Mi ha fatto molto riflettere. Ma la mia mente in questo caso fa presto a pensare. Non conosco i soggetti ma il tuo racconto è stato piuttosto chiaro. E’ evidente che non so se in mezzo ci sia dell’altro così come forse non lo sai tu. Ma appare chiaro che, stando così le cose, la persona in torto marcio è lei. Ognuno ha i suoi punti di vista, i suoi punti deboli, le sue vedute, i suoi talloni di Achille ma una donna che si sente ferita perché il suo compagno è apparso “distratto” riguardo ad una sua comunicazione di non poter avere figli non è normale. Poi sai che c’è Luna, parliamo un po’ in maniera “terra terra”. Ma se qualcuno si ferisce penso dica “ahi” o quantomeno faccia dei gesti per far capire di essersi fatto male. Figuriamoci se la ferita è grossa. Qui sta il nocciolo della questione: io ti ho ferita ? Ti senti offesa a morte ? Bè fammelo sapere: piangi, strilla, urla, mandami a quel paese ma….fa qualcosa. Nessuno credo sia in grado di leggere nel pensiero degli altri. E onestamente non ho mai visto nessuno ricevere una coltellata e rimanere impassibile. A meno che non avverta dolore.
    Io credo che lui, il tuo amico, la pensi un po’ come me. Nel senso che conoscendo la persona non riesce a capacitarsi che per una cosa simile abbia avuto quel tipo di comportamento. Non regge Luna. Non regge il fatto che una persona normale, intelligente si comporti a quel modo. A meno che non le sia partita qualche rotella della cervello. Presumo chiaramente che questa persona sia una donna intelligente.
    Io non parlo delle donne che vanno in crisi perché sono uomo. Ma perché in genere gli uomini non vanno in crisi per questi motivi. Gli uomini vanno in crisi per cose diverse: perché si fanno un’amante (ma difficilmente lasciano la famiglia), perché la compagna non li soddisfa sessualmente, perché cercano una donna più giovane andando nella cosiddetta crisi di mezza età. Ma crisi di questo genere difficilmente ne hanno. Poi per carità l’eccezione come ho detto spesso, conferma la regola. Difficilmente un uomo lascia una donna perché si sente “ferito” da qualche frase. E se dice così nel 90% dei casi è una “stron…..ata”. Avremo i nostri difetti, tanti per carità, ma per una frase detta male non andiamo in crisi stanne certa.
    Poi scusa Luna. Ci siamo scambiati diversi post ma io onestamente i motivi della crisi del tuo uomo mica li ho mai capiti. Nel senso che vedi, mi pare abbastanza evidente il motivo per cui Aleba ha lasciato il marito: un violento, un arrogante, uno che la trattava a pesci in faccia e quant’altro. Ma il tuo compagno Luna mica ho capito realmente cosa faceva. Tu dici che il tuo ex andrà avanti tutta la vita pensando che tu lo abbia ferito a morte. Scusa Luna ma perché: cosa gli hai fatto perché lui possa pensare una cosa del genere. Dimmelo in parole semplici perché io ancora non l’ho capito. “Tu mi ferisci e se io ti ferisco è perché tu hai ferito me”…..

  4. 844
    Fuori dal Coro -

    …Ma per dire cose del genere tu cosa facevi ? Lo avrai capito spero ! Caspita Luna perdonami ma sei tu non colpisci né con la lingua né con la spada come può dirti che tu lo hai ferito ? In che modo ? Vorrei capire quali siano le ferite che lui definisce tali. Al punto tale da reagire ferendoti.
    Vedi Luna io mi sento in colpa a prescindere di ciò che dica mia moglie. Ma mi sento in colpa per ciò che ho commesso di sbagliato non per cose che non ho commesso. Poi il fatto che lei non voglia ammettere le sue colpe non è un problema suo mentale è…”paraculaggine”. Perché se tu vai via di casa è una colpa. Io non ti ho cacciato, io non ti ho picchiato, io non ti ho presa a male parole, non ti ho reso la vita difficile. Io non ho fatto nulla di tutto questo. E non è questione di punti di vista perché io la vedo così e lei la vede colà. Se tu esci di casa è una tua scelta. Ma non si esce dalla casa coniugale senza ritornarci senza un valido motivo. E un valido motivo non è il pensiero del tuo cervello che in quel momento vede piovere quando fuori c’è il sole. E non si esce da casa perché c’è un argomento in cui la si pensa diversamente. Si esce da casa eventualmente quando non ce la si fa più. Ma ci devono essere delle motivazioni per farlo. Che debbono sapere in due. Se fossi stato io ad alzarmi una mattina e ad uscire di casa la colpa sarebbe stata la mia senza se e senza ma. Anche se la psicologia non dà un concetto di “normalità” come la vede ognuno di noi. La psicologia è una scienza ma come la medicina non è una scienza esatta. Al mondo esiste solo una scienza esatta che è la matematica.
    Quando sento scrivere Aleba. Ciao Aleba innanzitutto mi pare tutto piuttosto chiaro. Lei non ce l’ha fatta più. Ma contro di lei c’è stato un attacco continuo di una persona come tante che pensa solo a trattar male le persone. Ma da quel che ho capito dai racconti di Aleba il suo ex è sempre stato così. Mentre sia mia moglie che il tuo ex hanno subito una metamorfosi. Ma causata da cosa ? Io le mie spiegazioni le ho date: figlio non avuto + intervento di terza persona. Semplice no ? In poche parole mancanza di personalità e dipendenza da altra personalità. Perché io non metto mai in dubbio di punto in bianco ciò che ho sempre apprezzato di un’altra persona. Lei lo ha fatto con me. Prima mi apprezzava poi ha messo in discussione tutto quello che dicevo…ma che sei una pupa ? Ciò è comprensibile se sei una bambina senza personalità. Io ho sposato mia moglie sapendo come la pensava, quello che diceva ecc. Nessun altra donna sarebbe mai potuta intervenire dicendomi: “guarda che tua moglie dice cose senza senso”. Anche quando parlava di figli. Mica dicevo che era scema. A me non andava ma mica la contestavo. Mica sono andato alla ricerca di una donna che non volesse figli. Tutt’altro. Ho cercato di convincermi del fatto che in fondo lei non diceva nulla di sbagliato. Solo che io avevo paura e non mi sentivo pronto. La colpa era la mia non la sua….

  5. 845
    Fuori dal Coro -

    …Comunque Luna, leggendoti ti sento molto vicina al mio modo di essere soprattutto in questo momento. In particolare rispetto a quanto scrivi nel tuo ultimo post (n. 839). Dici di avere una forte resistenza allo stress. Beata te. Io non credo. Cerco di reagire facendo più cose ma..ho il viso segnato dal dolore, dai dolori. troppe cose sono avvenute in questi due anni e mezzo. Troppi shock traumatici. La psicologa facendomi la diagnosi mi ha detto che soffro di “estremo stress da eventi traumatici”. Eppure ho persone vicino (donne in particolare) che mi stanno offrendo amicizia e amore. Ma l’amore lo rifiuto. Non riesco ad avvicinarmi. So che farei delle differenze. E’ ancora troppo vivo il ricordo della vita che conducevo con ia moglie. Delle nostre giornate passate assieme e delle piccole cose. E non riesco ancora a comprendere come possa verificarsi ciò che si è verificato. Come mai ai suoi occhi sono diventato un mostro. Sembra quasi un paragone con la tua storia Luna. Lui che ti fa la guerra. Lei che mi fa la guerra. Ma io non ho capito perchè lui ti fa la guerra. Qual è il motivo o i motivi scatenanti. A me ci sono anche se secondo me sono ingigantiti. E’ vero che in questi due anni e mezzo ci siamo attaccati e ce ne siamo detti di tutti i colori e sono successe cose abbastanza gravi. Ma è logico, la rabbia ha preso il sopravvento. Lei ce l’ha con me per una cosa io ce l’ho con lei per un’altra. Ma lui il tuo lui Luna, in pratica cosa ti ha fatto, cosa ti ha detto ? Perchè se ne è andato (o l’hai lasciato). Qual è sta guerra che ti ha fatto (in pratica intendo ?) Come si fa a vedere come un nemico una persona che fino a poco tempo prima era il tuo punto di riferimento, la persona più importante del mondo ?
    Vedi Luna io i difetti dimia moglie li vedevo prima e li vedo ora. Certo oggi vedo dei difetti che prima non c’erano (non che non li vedevo). Non esistevano. Ma quelli che c’erano mi stavano bene. Non glieli ho mai rinfacciati e mai glieli rinfaccerò. Lei invece mi ha tirato fuori tutto ? Ma perchè ? Possibile che un’eventuale terza persona possa causare tutto questo nella testa di una persona. Boh a me questo non lo fa. Anche prima quando conobbi lei e mi innamorai di lei…mica parlai male delle mie storie precedenti. Erano quelle che avevo avuto, con le loro modalità diverse. Ma mai fatto pragoni nè soprattutto parlato mai male di loro.
    Per questo Luna non capisco. Ma ti prego parlami un po’ di lui del tuo ex. Voglio capire cosa realmente è successo. Se ti va naturalmente. ma vorrei esempi pratici.
    Un bacio a te e ad Aleba

  6. 846
    Fuori dal Coro -

    Sto leggendo gli ultimi vostri due post Luna e Aleba. Si il fisico somatizza. Eccome se somatizza. Dimagrisco, accuso fastidi. Non sono più io. E il viso soprattutto il viso non è quello di tre anni fa. E’ segnato dallo stress, dal dolore. Non c’è serenità e manca il sorriso.
    Poi anche la paura di rimanere da solo anche se ho vicino molte persone, parenti amici donne. Ma non mi va. A volte sento il bisogno di isolarmi. E il solo pensiero di avere un’altra storia mi lascia perplesso. Perchè di una donna (con rispetto parlando per voi) faccio fatica a fidarmi. Dopo una mazzata del genere non crederei nemmeno alla sorella di Gesù Cristo. Eppure ne sto conoscendo di brava gente. Ma fatico e molto. Ultimamente preferisco amicizie maschili (non sono gay per carità, mi piacciono ancora le donne) perchè dopo questi quasi tre anni sento proprio il bisogno di confrontarmi con gente che parla in maniera lineare, magari sbagliata ma lineare. Ho bisogno di semplicità. E questi due anni e mezzo con mia moglie mi hanno fatto perdere la cognizione delle cose semplici. Lei che adesso non si capisce, lei con la quale non riesci a dialogare. E spesso parlando con altre donne dal vivo, basta ascoltare un discorso strano, con concetti un po’ contorti per andare in tilt. Non perchè non capisca ma semplicemente perchè voglio chiarezza e semplicità. Per andare da Roma a Milano voglio prendere o il treno o l’aereo o la macchina. Non voglio prendere 15 mezzi diversi. Non so se ho reso l’idea
    Un bacione di nuovo a voi che sembrate uscite da un mondo diverso

  7. 847
    LUNA -

    fdc, ciao! In che senso ‘mondo diverso’? Queste cose capitano NEL mondo, anche parecchio. Ma bada che con ciò non voglio dire che sia ‘lineare’ che succedano e quindi teniamocele. Però succedono. – ah, ecco, fdc! Mi pareva strano che la tua striz non te l’avesse fatta una diagnosi tipo cosí. Tu mi dicevi ‘normale’. Ok, ho capito. Ma per quanto riguarda i TUOI stati d’animo e i sintomi di stress mi pareva alquanto improbabile che lei ti dicesse ‘sua moglie sta male, lei invece è un fiorellino. Aiuti sua moglie a uscire dalla sua crisi, che lei ora problemi non ne ha’. Fdc, poi di una diagnosi di stress acuto puoi farne quel che vuoi. Ma significa soprattutto, nei tuoi riguardi (sei tu che ce l’hai) che per quanto tua moglie possa anche dirti che quella ferita è lei e che tu sei un egoista che tanto casca sempre in piedi e che pensa solo a sè tu invece così stai. E invece di domandarti cosa ha lei e come salvare lei e cosa puoi fare per capire lei e sostenere lei dovresti considerare che STAI MALE TU. E forse pure peggio di lei. Anche perché tu dai la tua empatia a lei, a costo di toglierti energie mentre NON NE HAI, ma la sua empatia anche con un minimo di sconto e la visione ogettiva un minimo che hai anche subito un lutto recente da parte sua non ce l’hai.

  8. 848
    LUNA -

    sei a pezzi, fdc, perché hai subito dei traumi, cioè è fuori dubbio. Ma anche perché la dinamica di tua moglie, la vostra pseudorelazione che non è nè un matrimonio nè un divorzio, ma un legame di continua recriminazione senza possibilità concreta e attuabile di sciogliere la tensione in modo paritario, empatico, assertivo continua a stressarti. E tu continui tra te e te a darti addosso mentre il tuo fisico stesso ti chiede di occuparti, anche attraverso l’ansia, di TE. Di cambiare registro. Il ritorno di lei con queste ennesime modalità, e quando eri in lutto recentissimo, per te è stato un pugno. Ma cosa avrebbe fatto lei se tu, misure precauzionali a parte, non fossi riuscito a fare l’amore, dopo due anni di calci in culo e un lutto recente? Ti avrebbe detto che LA SVILISCI come donna? Lei è tornata da un uomo moralmente e emotivamente a pezzi esigendo. Mi parli del tuo viso. E lei ti ha guardato in faccia? Ha ascoltato REALMENTE come stai e come ti sei sentito e come vorresti sentirti? L’egoista sei tu? Capisco quel che dici, anche sull”ansia’ etc che ti fa ora il sesso opposto e cosa ti fa effetto “allarme”. In questo momento è una sensazione ‘normale’, contingente. Capisco benissimo strabene il discorso ‘semplicità’ etc. Dissento in parte sulla ‘banalità’ delle crisi maschili. Anche perchè nella stragrande maggioranza dei casi l’amicizia tra uomini, credo, fa sì che gli uomini tra loro cerchino un certo tipo di dialogo e sostegno mentre per parlare di altre inquietudini si aprono di più con una donna. Non sto dicendo che in certe cose non funzioniamo diversamente, ma avendo molti amici maschi da sempre so che non è solo per ciò che dici tu che anche gli uomini vanno in crisi o stanno male. E’ chiaro che leggono se stessi e il circostante da uomini, ma ti faccio il pratico esempio per cui ciò che un mio amico fraterno riassume all”altro amico fraterno in 5 parole e poi vanno a giocare a calcio viene a cercare me per parlarne anche davanti a un caffè. E il migliore amico del mio ex non ha idea di quali dilemmi lo abbiano attanagliato davvero. Mi sa però che non mi riesce di spiegare bene ciò che intendo dire.

  9. 849
    Fuori dal Coro -

    Ciao Luna
    Ognuno ha i suoi dilemmi ci mancherebbe. Ecco io ad esempio. Sono un uomo. E ti dico da uomo: quanti sono gli uomini che starebbero come me dopo una storia come la mia ? Sai quanti avrebbero mandato da quel dì mia moglie a farsi fottere ?
    Quando parlo di certe differenze tra sesso maschile e femminile non lo faccio in senso assoluto Luna. Vado a percentuali.
    Sarebbe come dire che in Italia c’è la mafia e in Svezia no. Magari sarà pure così. Ma quel che è certo che l’Italia è famosa per la mafia, la Svezia no e se c’è anche lì sarà in misura minore che da noi. Spero di essermi fatto capire su questo concetto.
    Per quanto riguarda il mio stato d’animo hai ragione Luna. Lo so che io sto male e me ne rendo conto. Glielo hanno anche detto a lei che sto male. E lei sostiene che faccio la vittima adesso, visto che è stata tanto male lei durante il rapporto ed io “me ne fregavo”.
    Ed hai ragione dicendo che per me è stato “un pugno” il suo ritorno con queste modalità, in un momento in cui stavo vivendo un lutto. Hai fatto una disamina giusta anche riguardo il rapporto sessuale. Vero, sarebbe potuto succedere quel che hai scritto, se non fossi riuscito a fare l’amore…probabile.
    Il problema Luna è che io potrei tranquillamente metterla spalle al muro ed elencarle le sue responsabilità per la fine del rapporto…i suoi errori, il modo di gestire la situazione e tutto quello che ne è conseguito. Ma poi ? Ti dirò Luna, avolte in questi due anni e mezzo sono “scoppiato” di rabbia e gliene ho dette di tutti i colori a volte anche con lo scopo di ferirla (stavolta volontariamente). Ma non ce la facevo veramente più ! Risultato ? Poi alla fine stavo male perchè dopo lo sfogo, perchè di solo sfogo si trattava pensavo al mio amore per lei. Al fatto che le voglio bene sul serio e non si può far del male a chi vuoi bene davvero se non involontariamente.
    Un bacione

  10. 850
    aleba -

    Ciao Fuori dal Coro, mi soffermo su questa tua frase: “Il problema Luna è che io potrei tranquillamente metterla spalle al muro ed elencarle le sue responsabilità per la fine del rapporto…i suoi errori, il modo di gestire la situazione e tutto quello che ne è conseguito. Ma poi ? ” POI sei costretto a prendere atto del fatto che le responsabilità della fine del tuo matrimonio non sono solo tue, sei obbligato a portare tua moglie a conoscenza di questo dato di fatto, apri gli occhi di fronte alla realtà che lei non è santa vittima di un matrimonio opprimente e costringi lei stessa ad aprire gli occhi. Le fai sapere che tu SAI come sono andate le cose, che hai capito che amare qualcuno non è un alibi per cammuffare gli errori di questo qualcuno e che lei, dal momento in cui avrà aperto gli occhi, dovrà per forza prendere atto del fatto che il tuo amore per lei non la proteggerà più dalle sue responsabilità. A questo punto la palla passerebbe a lei e avrebbe due alternative: 1) respingerti definitivamente per non mettere in discussione sè stessa, oppure cogliere l’opportunità di scendere nei dettagli del suo malessere e di valutare con chiarezza cosa vuole fare da grande. Insomma…mettere le carte in tavola, per fortuna, abilità le scelte chiare oggettive e veritiere. Capisco profondamente le tue paure, tu temi che lei se ne vada perchè non può accettare che TU, che sostieni di amarla, le fai un dettagliato resoconto su quelle che pensi siano le sue responsabilità. Capisco eccome!! Anche io ho fatto uno sforzo emotivo imponente per capire che non prendendo IO una posizione chiara riguardo alle SUE colpe, non facevo altro che autorizzare e alimentare ulteriormente la sua convinzione di essere infallibile e di non dover neppure sospettare di potermi perdere, perchè io lo amavo e amandolo lo giustificavo e lo proteggevo. Sapevo benissimo che rischiavo di dover capire che il mio era un amore malato, sapevo benissimo c’erano poche probabilità che il mio ex messo di fronte a tutto,avrebbe messo in discussione sè stesso. Lui, il pilastro, lui l’infallibile. Sapevo che avrei dovuto raccogliere i pezzi… Ho deciso di correre il rischio per dare a mia figlia, a lui e a me stessa una chance di vivere pienamente. Ultimamente mi rendo conto che quasi tutti vivono rimandando di fare luce sulle questioni importanti perchè temono di rompere un equlibrio, svegliare il cane che dorme e poi di vedersi costretti a fare delle scelte. Ma chi lo sa, il cane potrebbe essere anche più docile di quanto si creda…oppure potrebbe aggredirci innescando la nostra fuga liberatoria.
    Credi che sia stato facile per me essere consapevole che lo stavo ferendo con la verità. Ma le ferite erano tanto grandi perchè si sentiva offeso, non perchè si sentiva in colpa…ogni volta mi dava conferma che la separazione era l’unica via.
    Bacione

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