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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.662 commenti

Pagine: 1 6 7 8 9 10 167

  1. 71
    Fuori dal coro -

    Aleba

    Invece no Aleba. Le tue parole, i tuoi racconti su come vivevi la tua vita con il tuo compagno mi invitano a fare confronti a capire se e dove sbagliavo, se potevo in qualche modo essere simile a lui. No.
    Non credo proprio di essermi comportato come il tuo compagno si comportava con te. Mai dette ho fatte cose del genere. Addirittura la storia del suo compleanno mi ha stordito. Tu stavi male e ti accusava di stare male il giorno del suo compleanno. Ma chi hai sposato un dinosauro ?
    E tu lo amavi ancora nonostnate tutto. Bah. Io avrò fatto i miei errori. Sarà anche capitato di dare una risposta sbagliata (forse tre o quattro in tutta la nostra vita matrimoniale). Mi sento colpevole solo i non avrle dato un figlio e di non aver capito la sua sofferenza che, lo ripeto fino alla noia, lei mi ha celato.
    L?altro giorno l’ho sentita al telefono. Mi ha ripetuto per l’ennesima volta che la fine del nostro rapporto è dipesa da me. E’ colpa mia. Perchè io, a suo parere, non penso agli altri, penso solo a me stesso.
    Eppure con un altro c’è andata lei. Ed io l’ho coperta. Non ho detto niente a nessuno. Mi sono tenuta tutto dentro di me, quando avrei potuto “sputtanarla” di fronte a tutti. Invece no, l’ho “coperta” nella speranza che capisse quanto l’amavo. Ma invece di capire il mio gesto d’amore non ha fatto altro che farmi sentire in colpa. Come se la sua colpa, il tradimento, fosse cosa da nulla. Il mostro ero io. Quello che l’aveva fatta soffrire. L’uomo sincero, leale. Quello che non l’ha mai tradita, quello che non le ha mai detto una cosa per un’altra. Quello che c’era sempre.
    Si è verp. A volte rivedo lei in te. Quando hai raccontato di quanto acquistavi il pesce e lo cucinavi per tuo marito. Si anche lei era così. Le piaceva prepararmi le cose che mi piacevano. Mi amava me lo dimostrava in tanti modi. Era una brava moglie, una brava donna di casa. Ma allora perchè si allontanva spesso da me. Perchè non mi cercavo come la cercavo io ? Può essere davvero, cara Aleba, che il rifiuto di fare un figlio possa avrle fatto calare l’attrazione verso di me ?
    A volte davvero Aleba. Da quello che racconti rivedo mia moglie. Il suo modo di comportarsi amorevole nei miei confronti. Il voler stare sempre con me. Ma io non ero come il tuo compagno. Non facevo quello che faceva lui.
    Mi maledico per non aver acconsentito a fare un figlio. Ma cosa posso fare se ne avevo paura. Se non riuscivo a superare questa cosa ? Io non volevo certo perdere mia moglie. Ma perchè non l’ha capito ? Perchè si è fissata così tanto che la richuiesta sarebbedovuta partire da me ? Perchè non mi ha messo un po’ con le spalle al muro ? Tutto sarebbe stato più semplice. La paura di perderla mi avrebbe fatto capire tante cose. E oggi sicuramente saremmo stati una coppia e una famiglia felice.
    Io non capisco cara Aleba come mia moglie possa aver dimenticato tutti i momenti belli dela nostra vita. Quando ero vicino a lei con suo padre in sala rianimazione, vicino a lei….

  2. 72
    Fuori dal coro -

    Aleba …(segue)

    …..quando lei era in sala operatoria, vicino a lei quando morì la sua cara zia, vicino a lei quando i suoi parenti più cari erano in ospedale. Vicino a lei quando le stavano danneggiando la casa di famiglia. Ma perchè questa rabbia verso di me per questa storia del figlio ?
    Tu credi davvero che possa aver sofferto cpsì tanto da arrivare fino a questo punto ?
    Eppure mi ricordo le sue parole quando ho scoperto che mi ha tradito: “mi ha fatto perdere la testa” mi disse. E fu come una coltellata al cuore. Che vuol dire “perdere la testa” ? La testa non si perde. Non era lei che poteva perdere la testa. Una persona che la testa l’aveva sulle spalle. Io la testa non l’ho mai persa e mai l’vrei potuta perdere. Perchè io amavo lei. E comunque avevo dentro un sentimento vero. Come si può perdere la testa per un altro/a quando hai un sentimento vero per tua moglie/marito ?
    Si ok durante il matrimonio, la convivenza possono sorgere problemi. Ma a meno che non succeda come nel tuo caso come si può minimamente pensare di andare con un altro/a.
    Sai a casa ho una foto in cui siamo ritratti insieme abbracciati. Lei in quella foto ha degli occhi fantastici. Da persona buona. All’indomani della stampa di quella foto che ha ormai quasi 4 anni pensavo che mai avrei potuto far del male ad una persona così. A una persona con quegli occhi buoni. E mai avrei pensato che quegli occhi così buon avrebbero potuto far del male a me. Eppure quegli occhi sono stati gli occhi di una persona che più mi ha fatto male nella mia vita. Che mi ha ferito al cuore. Che mi ha colpito a morte.
    Sai Aleba pensavo che sarebbe stato più facile vincere al Superenalotto o morire improvvisamente a 40 anni piuttosto che subire una cosa del genere. Una cosa che fa male da moriere e dalla quale non credo ci si riprenda più.
    Un bacio Aleba

  3. 73
    aleba -

    Ciao Fuori dal Coro. La questione figlio ha un peso enorme sicuramente. L’errore di fondo che vi ha portati su strade separate, o meglio ha fatto imboccare a lei un percorso assurdo che l’ha fatta deviare rispetto alla coppia, è stato proprio il confronto mancato. Io non so se tua moglie si ponga dubbi sulla propria responsabilità, da come ti ha parlato per telefono sembrerebbe di no. Forse, se lei analizzasse a fondo la situazione, magari con l’aiuto di una persona competente, capirebbe l’errore. Ma bisogna prima interrogarsi dentro. Lei, a quanto ho capito da te ha avuto tutto senza doversi imporre, tranne un figlio. Il figlio era la cosa più importante, quel figlio che lei sapeva che tu non volevi… Proprio per l’importanza, per l’impatto enorme che ha sulla coppia, sulla famiglia, la nascita di un figlio lei avrebbe dovuto sollevare l’argomento in maniera decisa, metterti con le spalle al muro. Penso ti abbia sottovalutato. Un argomento così importante merita un impegno costante e anche pesante. Nel senso che avreste dovuto litigarci anche sul fatto del figlio, ma prima che lei si disamorasse di te…prima di covare malessere, di allontanarsi mentalmente e fisicamente. Fuori dal Coro, mi ha colpita il fatto che tu riveda lei in me. Io amo dedicarmi a chi amo, è un gioco di parole ma è quello che provo. Da adesso non lo farò più, non ad ogni costo. La mia dedizione per un altro adulto sarà direttamente proporzionale alla dedizione che riceverò. Eviterò accuratamente rapporti squilibrati, dare/avere devono pareggiare. Con mia figlia l’impegno è a fondo perduto, se avrò saputo seminare bene raccoglierò buoni frutti. Io rispetto a tua moglie ho tardato a riconoscere il quadro assurdo della mia storia ero cieca e sorda, lei ha reso tutto assurdo nel momento in cui ha deciso di privarsi di vista e udito.
    Ribadisco, se io avessi avuto un uomo che anche solo mi avesse apertamente riconosciuta come la donna che voleva al suo fianco, se mi avesse dimostrato che era me che voleva io non avrei mai smesso di amarlo. Però oggi penso che avrebbe dovuto bastarmi la prima volta che mi ha detto “tu non sei nessuno” per fare le valige e andarmene senza spiegare. Come Ulisse con Polifemo…nessuno non fa danni, nessuno non può mancarti, nessuno è indifferente se resta o se va. Avrei dovuto andarmene.
    Vedrai che ti riprenderai Fuori dal Coro, secondo me sei sulla strada giusta.
    Bacione

  4. 74
    Fuori dal Coro -

    Aleba

    No Aleba. Non credo mi riprenderò. Se ciò dovesse accadere sarebbe perchè avrei trovato un’altra donna da amare e che mi ami.
    Ma non so se questo avverrà mai.
    Ho sempre pensato durante il corso della mia vita di essere diverso da tante persone. Sono uno che crede nei valori, nell’amicizia, nell’amore.
    Quante persone conosci che hanno amicizie “vere” ultraquarantennali. E ripeto parlo di “Amicizie Vere” xon la A e la V maiuscole.
    Sai Alebamio credevo in mia moglie. Credevo in lei come persona. A prescindere dall’Amore che provavo, a prescindere che fosse mia moglie.
    Ma io credevo in lei. Fermamente. Dalla tua storia si evince che tua amassi tantissimo tuo marito. Ma non si evince quando realmente credessi in lui come persona.
    Ecco la differenza di tutto sta qui. Io ho avuto diverse storie nella mia vita. Alcune durate anche tre, quattro anni. Ma non ho mai avuto la sensazione di “credere” in queste persone.
    Con Lei, con mia moglie tutto è stato diverso. Lei era un punto di riferimento. Era il mio specchio, il mio confessore, il mio amico. La persona sulla quale non avrei messo in dubbio neanche una parola.
    Eravamo io e lei Aleba. Non c’era cosa che non le nascondessi. E se c’era qualcosa che mi faceva felice, qualcosa che mi piaceva glielo confidavo. Non avevo segreti per Lei. Perchè credevo in Lei.
    Un figlio è importante si Aleba è importante. Ma è comunque un’altra persona. Una persona che deve arrivare. Intanto ci siamo noi.
    Io non ho mai detto a mia moglie “tu non sei nessuno”. Lei era la persona che veniva alla pari dei miei genitori.
    Oggi uscire da solo o con amici o con un’altra donna ti fa sentire comunque solo. Si solo anche se sei in compagnia del tuo amico di oltre 40 anni. Perchè sei deluso Aleba. Deluso non dalla vita. La vita ti può aver già deluso tante volte. Sei deluso dalla persona in cui credi.
    Fai conto che un fervente cattolico abbia la prova tangibile che Gesù Cristo non sia mai esistito. Sarebbe un colpo tremendo per chi crede davvero.
    Aleba dici che ti ha colpito il fatto che io ti riveda in lei. Bè si da come ti descrivi lei era così. Si dedicava a me. Oltremisura. Però oggi dice che si è “annientata per me”. A mio parere chi ama davvero non si annienta. Ama e basta. Io amavo mia moglie ma non mi sono annientato. Non ho escluso le mie passioni ma niente veniva prima di lei. A meno che come ti ho detto spesso giudichi in una scala di valori il fatto di sentirsi partecipe emotivamente di fronte ad un evento calcistico della tua squadra del cuore. Altrimenti niente e nessuno veniva prima di lei. Anche se in fondo potevo apparire più freddo, più razionale.
    Spesso anzi vedevo lei presa dal suo lavoro. E le ripetevo più volte che il mio lavoro non veniva prima di noi. Ma noi venivamo prima del lavoro.
    No Aleba, non sono sulla buona strada. Dopo due anni la sogno ancora di notte, sogno le nostre magiche serate. Sogno semplicemente le nostre cene a casa. E scherzavamo Aleba sapessi quanto scherzavamo.

  5. 75
    Fuori dal Coro -

    Aleba (segue)

    …..”facevo le vocine” con lei e spesso anche mia suocera si divertiva quanto mi sentiva al telefono mentre in lontananza facevo “lo stupido”.
    Se parli a mia moglie di “mettermi con le spalle al muro” ti risponderebbe che non si mette una persona con le spalle al muro per un figlio. Un figlio va desiderato. Deve essere frutto di Amore. Ma credo che Lei abbia confuso il mio “non volere cambiare vita” con la mancanza d’amore verso mio figlio.
    Certo io le facevo notare che avere un figlio avrebbe causato problemi. Pressioni, pensieri, ansie. Tutte cose a cui non ero pronto. Conoscendo soprattutto come ero fatto. In quel momento lo confesso, vedevo un figlio “come un peso”. E lei credo lo abbia capito. E non ha voluto “infierire”. Non ha pensato minimamente al fatto che sono molti gli uomini che sentono la paternità dopo la nascita. Ha pensato di fronte ai miei discosri che “l’avrei lasciata sola” con il bambino. Ma quando mai ? Si è fatta scudo delle mie certezze. Accantonando quanto di buona ho fatto nella mia vita e soprattutto nei suoi confronti.
    Certo Aleba che non mi tiro indietro di fronte alle mie responsabilità di fronte al fallimento del mio matrimonio. Però di certo non lo avrei buttato nella spazzatura di fronte a dei discorsi male impostati. Come ci si può disinamorare di un uomo o di una donna perchè magari vengono impostati discorsi sbagliati su un determinato argomento. Ma il resto non conta ?
    No non credo di essere sulla strda giusta per riprendermi Aleba. Nonostante tutto ho dei grossi rimpianti per non aver saputo gestire dal mio punto di vista una storia importante come la nostra. Certo dall’altra parte ho dovuto subire un tradimento. Non è bello leggere un “Ti Amo” diretto ad un’alyra persona. Un’altra persona che si è intromessa nella coppia, nel matrimonio. So che oggi le cose vanno in un certo modo. Ma se io mi sono sposato vuol dire che credevo in me e in lei. E non erano certo dissapori o disaccordi sull’arrivo di un figlio che avrebbero permesso l’ingresso di un’altra persona tra me e mia moglie. No. Non è scritto nel mio Dna. E credevo non fosse scritto neanche nel suo.
    Per quanto io possa aver sbagliato non ho falsato nulla. Ho fatto degli errori per carità. Ma sempre tra le quattro mura. Mai falsato nulla. La falsità, il tradimento, il covare dentro, sono tutte cose che ha creato lei. Ed oggi mi incolpa. Ben sapendo che di queste tre cose io non ne ho commesso alcuna. Lei si. Ma vuole uscirne pulita.
    Nonostante tutto, nonostante io non abbia agito con falsità mi sento in colpa per un rapporto fallito. Spiegami come mai queesto Aleba.
    Un bacione con affetto.

  6. 76
    aleba -

    Io credevo in lui, ho creduto ciecamente e mi sono affidata all’amore che nutrivo per lui. Ti amo me lo ha detto solo le volte che è stato sul punto di perdermi. Io credevo in quelle parole, sono parole che hanno un peso enorme per me. Ti amo significa ti rispetto, ti stimo, ti considero degna di entrare anche nelle mie stanze buie fammi entrare nelle tue; ti amo significa sono con te, nella bene e nel male. Ci sarò nelle tue risate, ci sarò nei tuoi pianti. Ti amo significa che non sarai solo, mai! anche se fossimo distanti migliaia di km l’uno dall’altra, anche se la morte separerà i nostri corpi per sempre, il mio cuore continuerà ad amarti. Tutti credono in lui, fino a che lui non ha il sopravvento. Allora chiedono spiegazioni e lui chiude i rapporti. Mi ha delusa talmente tante volte, solo che le delusioni le vedo oggi…adesso che finalmente ho capito che non ero io a non essere adeguata alla famiglia. E’ lui che non sa neppure cosa sia una famiglia, che non sopporta gli oneri ma pretende gli onori. Ha avuto una brutta infanzia, e questo ha portato me ad avere molta pazienza e dolcezza con lui, il punto è che non sono mai stata riconosciuta per quello che sono. Lui non ha mai creduto in me e se questo all’inizio mi spronava a migliorarmi a smussare i miei difetti, nel tempo mi ha resa molto insicura. Per quanto facessi non era mai abbastanza per lui. Ogni mia iniziativa la smontava in partenza con critiche feroci sulle mie capacità…sabotava i miei progetti anche con azioni apertamente di sabotaggio. Esempio futile, decido di fare la pizza prosciutto e funghi per la domenica. Lui lo sa, ma la domenica pomeriggio si fa un panino con il prosciutto. Ok faccio la pizza solo con i funghi…ma nella memoria resta NON che lui ha finito il prosciutto in un singolo panino, bensì che nella mia pizza mancava il prosciutto. Io non ho mai posto in dubbio le sue competenze, mentre lui le mie non le ha mai riconosciute e potrei raccontarti episodi a non finire, alcuni dei quali paradossali in cui pur di non riconoscermi ha compromesso cose sue personali molto importanti. Ho smesso di credere in lui e qui si è incrinato anche l’amore. Dentro avevo un contrasto enorme, gli voglio bene e questo stesso bene uccide me….l’amore non è un virus che uccide l’ospite. L’amore è una simbiosi, genera un benessere maggiore in coppia che da single. Tu hai ragione, la vita cambia con un figlio. Ci sono un sacco di problemi, incombenze, imprevisti, responsabilità enormi, che crescono mano a mano che i figli crescono. Si cambia radicalmente stile di vita. Essere genitori non è facile e non esiste il genitore perfetto, perchè gli esseri che mettiamo al mondo hanno un cervello autonomo che cominciano a usare molto presto. Tu sei stato onesto hai riconosciuto che non eri pronto e questo significa che per te non era un gioco diventare papà. Quello che intendo io per “mettere con le spalle al muro” non è metterti di fronte alla scelta o un figlio o la separazione.

  7. 77
    aleba -

    ..per me lei avrebbe dovuto lavorarci assiduamente, ma non con la cantilena “voglio un figlio,voglio un figlio, voglio un figlio”, ma portandoti per mano ad affrontare la tua ansia. Doveva esaminare con te i vari aspetti del diventare genitore. Come tu avresti dovuto esserci per lei, lei avrebbe dovuto esserci per te. Acquistare libri sull’argomenti, chiederti di leggerli con lei, discuterne e rassicurarti sul fatto che sareste stati fianco a fianco anche in quel viaggio misterioso che è la genitorialità. Come potevi tu superare il “non me la sento di avere un figlio” se non affrontavate in maniera chiara l’argomento? La paternità si sente dopo la nascita, questo è vero nella maggior parte dei casi e questo lo sapeva anche lei. Ma spettava a lei rassicurarti su questo. Il desiderio sarebbe nato anche in te. Sulla base di cosa ha creduto che tu l’avresti lasciata sola dopo la nascita del bambino. Io avevo tutti i motivi per presagire che sarei stata sola, che neppure essere la madre di sua figlia avrebbe conferito un minimo valore a me. Mi fa tanta rabbia tua moglie e tu mi rendi triste. Aveva tutto e secondo me pensava che fosse tutto dovuto, naturale perchè tu l’amavi. Perfino un figlio le era dovuto, senza tener conto delle paure bloccanti che nutrivi tu. Dai Fuori dal Coro, le avresti superate quelle paure se te ne avesse dato modo. Ti rimproveri per la passione per il calcio? Fuori dal Coro allora io sono un essere alieno! Ritengo che le passioni personali siano molto importanti. Avere tempo e spazio per rigenerarsi attraverso un’attività solo propria è vitale, non solo migliora il benessere personale, ma arricchisce la coppia. Io ho fatto l’errore di non conservare spazio e tempo per me, per le cose sole mie, ma lui..lui che mi ha detto che per me ha rinunciato a tutto, coltivava i suoi hobbies, monopolizzava la domenica, la tv e il divano per F1 e moto GP, sfizi e capricci sempre soddisfatti. Credo che tu amerai ancora, Fuori dal Coro, hai bisogno di arrabbiarti un pò con lei. Penso dovresti proprio arrabbiarti, smetterla di incolparti perchè non hai capito le parole non dette. Smettila di pensare che guardare la partita fosse sminuire lei. Arrabbiati con lei perchè lei ti ha tradito e vuole uscirne pulita. Da come scrivi, mi baso su ciò che leggo, mi sembra che i pilastri che tengono in piedi una relazione li hai curati solo tu. Il rispetto, la stima, il bene, la fiducia. Lei ti ha mancato di rispetto, non ha avuto stima delle tue capacità di diventare papà, non ha desiderato il vostro bene, non si è fidata di te.
    Fuori dal Coro, condivido la tua disillusione…ma sono certa che andrà meglio!!!!

  8. 78
    Fuori dal Coro -

    Aleba

    Vorrei dare una botta al cerchio e una alla botte. Purtroppo io mi sono mostrato refrattario alla storia del figlio. E’ vero. L’argomento non è stato affrontato con la dovuta decisione. Comunque ogni qualvolta si prendeva l’argomento io mi tiravo indietro. Tanta era la paura di cambiare la vita. E’ chiaro quello che ripeto sempre. Non ho capito la sua sofferenza. Non l’ho proprio vista. Io credo che lei ce l’abbia messa tutta per farmi cambiare idea. Ma non c’è riuscita. Poi ciò che è successo nella sua testa non lo so.
    Io so soltanto che per anni le avevo detto che cercavo un rapporto di coppia. Purtroppo quando a lei è venuto il desiderio di avere un figlio io ero rimasto ancorato a ciò che pensavo prima e non riuscivo a spostarmi. Per questo ho sensi di colpa. Ma d’altra parte non ci riuscivo. Anche i miei amici avevano provato a convincermi ma…niente.
    Eppure ci stavo provando dentro di me. Ho sbagliato a rispondere in maniare errata quando qualche volta lei me lo chiedeva. La vedevo quasi come un’aggressione. Un pressing che non riuscivo a sopportare. Un attacco continuo ad uno stile di vita che faticosamente avevo conquistato insieme a lei. E onestamente non ero neanche convinto che lei desiderasse davvero un figlio. Credevo fosse più che altro dettato dal fatto del tempo che passava.
    Comunque una storia incredibile la mia. Così come pure la tua. Tu hai avuto il coraggio di decidere da una parte. Io invece sono stato abbandonato quando avevo superato il problema. E ora mi sento come di aver buttato la vita da un finestrino del treno.
    Ti aspetto
    Un bacio Aleba

  9. 79
    aleba -

    Eccomi.Capisco meglio i tuoi sensi di colpa adesso. Ti sentivi pressato da parte sua, e talvolta anche dagli amici. Putroppo, o per fortuna, nella vita bisogna salvaguardare prima sè stessi. Tu non te la sentivi di cambiare vita, volevi la vostra vita a due. Anche solo avere delle piantine in casa comporta dei cambiamenti. Non puoi non tirare su le persiane, perchè le piante hanno bisogno di luce. Non puoi stare via per troppi giorni di seguito, perchè hanno bisogno di acqua. Ma infondo non si può rinunciare ad una vacanza per annaffiare le piante. Con un figlio non si rimanda, si deve fare ogni cosa nel tempo e nel modo in cui va fatta. E’ pericoloso mettere al mondo figli non voluti, un giorno si potrebbe avere qualcosa da recriminare. E’ un argomento troppo importante per pensare che non possa essere causa di crisi coniugale. Se tu ti sentivi aggredito, avrai reagito in modo da stroncare sul nascere l’argomento figli. Sicuramente non lo facevi, penso, come faceva il mio ex che se ne andava via quando io volevo parlare, ma comunque trasmettevi una posizione di difesa, non di conciliazione. Del resto tu stesso dici che per te era proprio un punto critico. Ti sei ravveduto tardi, il tempo passa questa è una verità inconfutabile. Te lo dice una che l’ha imparato tardi, ma l’ha capito. Quando pensi di avere tutto il tempo per scegliere, sei già in ritardo. Ho messo al mondo una figlia perchè mi sono fidata di quello che diceva lui quando abbiamo deciso di cercare la gravidanza. La mia fiducia è stata mal riposta (guarda caso), tutto ciò che mi circondava urlava no! Non ci sono le basi, invece io ho detto si. Nella vostra famiglia tu dicevi no da sempre, hai detto quel si quando lei era già distante da te. Hai detto si per farla tornare? Magari tornerà, questo non possiamo saperlo oggi. Fuori dal Coro, non c’è rimedio per il passato, puoi disperarti ma non puoi fermare il treno. Devi smettere di guardare indietro, ad un certo punto, e domandarti dove ti sta portando quel treno. Anche scrivere in questo forum è importante, ti fa elaborare…
    Sono molto stanca stasera,
    Notte
    Aleba

  10. 80
    Fuori dal coro -

    Aleba

    E’ domenica oggi. Una domenica senza senso come tante da un paio di anni a questa parte. Potrei uscire con un paio di mie amiche ma non mi va. Di là c’è la partita della mia squadra ce tantro mi ha fatto tremidare di emozioni in questi ultimi anni. Ma non mi va di vederla. Ho visto i primi 10 minuti poi sono andato via.
    Ieri ho passato tutta la giornata fuori città. Sono andato a Perugia a vedere l’Eurochocolat, la fiera del cioccolato. E’ stata una bella giornata, una di quelle giornata che adoravo passare insieme a mia moglie. Poi sono stato ad Assisi sempre insieme ad una mia giovane amica che mi è molto vicina in questi ultimi mesi. Ho cercato di star bene, di distrarmi, di vivere il presente. Ma spesso mi prendeva un groppo alla gola e a stento trattenevo le lacrime. Guardavo i negozi, le chiese, i vicoletti, le coppie apparentemente felici abbracciate. Ed io che non facevo che pensare a noi. A me e a lei. Poi c’era un bambino che si era coperto lòa testa con un giubbottino. Gli ho dato uno schiaffetto sulla testa dicendogli “che fai” ? Lui si è tolto il giubbino. Da lontano gli ho mandato un bacino salutandolo con una mano. E lui come se mi conoscesse da sempre mi ha salutato con affetto. Con l’innocenza di un bambino della sua età che però sa riconoscere chi è come lui- Bè io ero così anche prima. Anche quand non desideravo avere bambini. Perchè come dici tu comportavano un cambiamento di vita. Si ok Aleba io forse sentendomi pressato cercavo di chiudere il discorso. Ma non nel modo che forse pensi tu. Dicevo solo che non me la sentivo. Mica alzavo la voce o rispondevo male. Eo solo in difficoltà. Solo quello. Non ho mai aggredito nessuno, tantomeno mia moglie. E ripeto non capivo. Non capivo la sua sofferenza. Non urlavo Aleba no. Mai urlato. Sempre tutto a bassa voce e mai con cattiveria. Perchè non si può fermare il treno. Si può fermare si con la fermata d’emergenza-. E questa è un’emergenza. Come fa lei a non capirlo che è davvero emergenza. Qui la sofferenza non è nascosta. L’amore non è nascosto. Così come non è nascosto il pentimento per un’idea sbaglia, ma pur sempre solo un’idea sulla quale si potev discutere in maniera più adeguata.
    Non avrei mangiato nessuno. Tatomeno mio figlio Aleba.
    Purtroppo gurado solo indietro, il presente non riesco a viverlo nonostante provi a farlo. Il futuro non so neanche cosa sia.
    Un bacio

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