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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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1.662 commenti

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  1. 751
    Fuori dal Coro -

    ….rapporto fisico. Io lo so, immagino, a lei sono tornati alla mente vecchi fantasmi, il mio rifiuto di avere un figlio. E’ tornata indietro nel tempo a quando sperava che io la capissi, a quando sperava che io mi lasciassi andare senza precauzione alcuna in nome della creazione di una famiglia.
    Ecco Luna, come tu scrivi, io ho capito e accolto la sua emotività nell’abbandono del tetto coniugale. Anche se so per certo che non andava fatta una cosa del genere. Che c’erano molte altre cose da fare prima di buttare all’aria un matrimonio. Ma come dici tu io ho capito e ho compreso la sua frustrazione. In questi due anni di sofferenza mi sono “fustigato” come scrivete tu e Aleba in nome di un errore che sacrificato la creazione diuna famiglia. Con i miei rifiuti sono andato contro alla cosa più importante di tutte: la famiglia, unico vero centro del mondo.
    Ecco Luna io sono fermo lì a quel periodo nel quale con la mia ostinazione ho messo a repentaglio il vivere di me, di lei, di noi. E’ certo chenon solo io dovevo ragionare in questo modo. Ma io parlo per me Luna. Io sono una persona che prima di accusare gli altri accusa se stesso se ci sono stati degli errori. Certo è altresì che sono un essere umano che può sbagliare e, anche adesso, nonostante riconosca i miei sbagli, può cedere alla rabbia e alla delusione. Perchè in questi mesi di riavvicinamento notavo in lei comunque un distacco, una freddezza. Avrei voluto che mi tendessa la mano, un abbraccio, una carezza, un dirmi ti amo. Tutte cose che non sono successe e che mi facevano dire: “ehi io sono qui, ti amo, ma tu dove sei ? cosa provi per me ?” L’ho sentita lontana Luna, lontana anni luce, forse cercava anche lei delle rassicurazioni. Ma mentre le cercava mi rinfacciava ancora delle cose passate, addirittura del periodo ante-matrimonio. Luna mi dici che hai letto solo me e che quindi non sai se ho fatto o no altre cose “inenarrabili”. No Luna, tu hai letto solo me è vero ma io non credo proprio di aver fatto altrecose “inenarrabili”. A meno che essere un appassionato di calcio, amare la natura e i luoghi tranquilli possa essere considerato qualcosa i “inenarrabile”. Sono un uomo normale Luna, niente a che vedere con l’uomo descritto da Aleba, un uomo che crede nell’amore, nell’amicizia, nella lealtà. Un uomo che può sbagliare così come si può sbagliare un’addizione o una sottrazione ma un uomo che non ha la cattiveria dentro di sè. Mi trovo purtroppo in una situazione di disagio, di angoscia. Perchè mi manca mia moglie e adesso più che mai una famiglia con lei. Sento di aver perso del tempo. Che vorrei recuperare ma non mi è concesso. Vorrei solo farle capire che sta sbagliando, che stiamo sbaglando a non ascoltarci a non capire i nostri stati d’animo e che non è giusto per entrambi allontanarci da noi. Vivo con la speranza/illusione di poter fare qualcosa per noi ma non so cosa. Ogni volta c’è qualcosa che non va. Comunque sono fermo Luna…sono fermo ancora a più di due anni fa.
    Ciao

  2. 752
    LUNA -

    cioè, fuori dal coro, ti rimproveri anche di essere stato ‘troppo’ razionale e di non aver pensato che tanto nel frattempo, finché i rapporti non protetti davano frutto, tutte le tensioni sarebbero evaporate per magia? Mi auguro di aver capito male, anche perché non hai finito di postare. Guarda che tu chiami razionalità qualcosa che a me sembra intelligenza emotiva. E essere impulsivi non è che sia sinonimo di ascoltare cuore e istinto. Ti pare che ci sia poco cuore nel fatto di pensare che due persone debbano ritrovare l’armonia prima di concepire un figlio? Un figlio non sistema le cose. e quanti separati con figli ci sono?

  3. 753
    LUNA -

    da ciò che scrivi da due anni e mezzo e più lei ti colpevolizza e sembra averti coinvolto in un’atteggiamento OSSESSIVO. Oppure ti sei incastrato tu nel vivere in modo ossessivo e colpevolizzante qualcosa che milioni di coppie sperimentano. Ma credi o lo crede tua moglie che TUTTI dicano all’unisono voglio un figlio? Che non sia umano avere dubbi? C’è una coppia che conosco che ha 4 figli. Lui tentennava come te per il primo. Ma lei mica è scappata e gli ha detto che è un mostro.

  4. 754
    LUNA -

    Mi dispiace, FUORI DAL CORO, ma quando leggo una frase come questa @Con i miei rifiuti sono andato contro alla cosa più importante di tutte: la famiglia, unico vero centro del mondo.

    tu mi sembri non una persona consapevole, ma quasi una persona “plagiata”. Lo so che uso un termine molto duro, ma intendo dire che l’enfasi e il carico di autofustigazione che tu metti in questa frase a me danno (certo, mia sensazione e opinione) il senso di quanto sia stata traumatica per te una fase assolutamente naturale in cui un uomo (ma non solo un uomo) può avere dei dubbi nei confronti del mettere al mondo un figlio e giungere serenamente e consapevolmente alla decisione di farlo. Io trovo PAZZESCO come tu abbia finito con il fossilizzarti in maniera autocolpevolizzante in quella fase del passaggio, in modo veramente traumatico, avendo patito per due anni e mezzo una per te insopportabile sofferenza emotiva. Non solo, dal mio punto di vista, quella di venire lasciato da tua moglie (cosa che può purtroppo accadere nella vita), ma per la modalità in cui lei ti ha lasciato, e per la modalità colpevolizzante e aggressiva in cui lo ha fatto, e per la mancanza TOTALE di empatia nei tuoi confronti.
    Tu mi dici che tua moglie è sempre stata una persona paritaria, empatica, dotata di una forte intelligenza emotiva, sensibilità e incline alla parità e al dialogo. Ti giuro che, a leggere ciò che racconti, diventa veramente difficile crederlo. Diventa difficile credere che veramente non abbia sempre avuto un atteggiamento di questo tipo. Se anche fosse vero che per lei è stato un trauma il fatto che tu le abbia detto di no alla maternità in quel momento e in un certo modo, rimane il fatto che sono oltre due anni che un suo trauma non risolto lo stai pagando tu. Perché lei può scegliere di sciogliere un suo trauma, mentre tu, se hai a che fare con un suo trauma che ti viene scaricato addosso in maniera così aggressiva, colpevolizzante, puoi solo ridurti in queste condizioni.
    Lo so che sono dura, Fuori dal Coro, ma tu stesso, secondo me, hai perso il senso delle proporzioni, allorché dici @Con i miei rifiuti sono andato contro alla cosa più importante di tutte: la famiglia, unico vero centro del mondo.

    e se hai perso il senso delle proporzioni è perché una persona ti ha caricato di un senso di colpa che va ben oltre un costruttivo senso di riflessione e costruttività.

    E mi domando anche dove sia il reale istinto materno in tutto questo.
    C’è chi afferma che l’istinto materno non esiste. Io invece penso che esista, ma che non sia l’ossessione di diventare madre per dimostrarsi qualcosa, al punto da distruggere il senso di identità di un uomo che ha detto NO in un momento in cui doveva dire di sì, altrimenti etichettato come feccia insensibile, ma che sia qualcosa che comunque, anche in modo sublimato, incontro ogni giorno quando vedo manifestare cura, accoglienza, capacità di empatia.
    A me pare che qui manchino le cose più importanti. Tra cui il senso di realtà.

  5. 755
    LUNA -

    E cioè che non puoi, tra l’altro, incolpare un uomo di dirti di no ad una maternità nel momento in cui tu stessa gli rinfacci ancora cose che riguardano ancora il periodo prima di sposarvi.

    Fuori dal coro, senti… onestamente, una volta mi pare Aleba ha detto un concetto che sposo assolutamente. E cioè che c’è un intelligenza più grande di noi che a volte anche ci salva, anche se magari poi lo capiremo solo in seguito.
    Tu puoi anche fustigarti pensando che se tu avessi detto di sì in quel momento saresti andato incontro alla cosa più importante di tutte: la famiglia, unico vero centro del mondo e sareste stati la famiglia cuore e lei ti avrebbe adorato eternamente e tutto sarebbe filato liscio come l’olio.
    MA IO NON CI CREDO.
    Io non ci credo perché, fermo restando che lei abbia pure avuto un trauma perché le hai detto di no, secondo me tutto quel casino che le è saltato fuori con quel tuo no sarebbe venuto fuori lo stesso. Perché era cosa sua. Cosa sua come il fatto che in quel momento, proprio in quel momento, diventare madre era la prova di qualcosa, il simbolo di qualcosa d’altro, e forse, questa è la mia sensazione, anche il DEUS EX MACHINA che avrebbe risolto un conflitto interno suo, un suo senso di scazzo o anche il bisogno di evolvere, ok, ma se l’è presa con te con un’enfasi tale come se avesse scoperto di essere sterile e la colpa fosse tua. Mentre l’uomo che l’amava le ha detto, in sintesi: ho paura che…
    E ha espresso una paura che milioni di uomini, ma anche di donne potrebbero avere nel momento in cui il partner dicesse “io mi sento pronta/o ad avere un figlio, tu?”.
    Se lei, invece di pensare che eri un egoista Erode avesse accolto le tue paure, anche con quell’istinto materno, femminile che dir si voglia che tu avresti, a suo dire, frustrato, traumatizzato, non dando per scontato che tu dovessi essere per forza pronto, forse non saremmo qui, dopo due anni e mezzo passati, a parlare del fatto che ti sta ammazzando con una sindrome ansiosa e autocolpevolizzante.
    Visto che tu comunque ci sei arrivato da solo, attraverso un trauma e la sua rabbia, alla conclusione che potevi vederti padre, forse ci saresti potuto tranquillamente arrivare lo stesso se non avessi avuto vicino una donna che ha avuto una reazione isterica e colpevolizzante.
    Questa non è una cosa che si risolve mettendo te sul banco degli imputati e facendoti camminare sui ceci e eternamente fustigato sentendoti fossilizzato in un’enfasi ossessiva riguardo ad un tuo NO di due anni e mezzo fa.
    Ma se non l’ha capito lei, caro Fuori dal coro, mi dispiace dirti che non l’hai capito manco tu. Perché comunque insisti a dirti cose come questa: Con i miei rifiuti sono andato contro alla cosa più importante di tutte: la famiglia, unico vero centro del mondo.

    Non diciamo cazzate, per cortesia.
    Gli stessi casini di questi anni mi sembrano la prova che non eravate pronti, ENTRAMBI, per avere un figlio insieme.

  6. 756
    Fuori dal Coro -

    Ciao Luna, grazie per i tuoi commenti che ho letto con molto interesse ed attenzione.
    Si Luna alla fine mi “rimprovero” di essere stato troppo razionale. Anche se sono d’accordo con quello che dici tu cioè sul fatto che due persone debbano ritrovare l’armonia prima di concepire un figlio. Si Luna mia moglie mi colpevolizza. Mi colpevolizza del fatto di non averla resa madre. Ed io ci soffro di questo perché so di aver sbagliato e di essere entrato insieme a lei in un circolo vizioso dal quale non riusciamo ad uscirne. E a differenza del tuo amico io non tentennavo. Le dicevo che non ne volevo. Anche se in cuor mio pensavo seriamente a superare il problema.
    Lo so Luna che tu trovi pazzesco il mio autocolpevolizzarmi per due anni. Me ne rendo conto. E ho patito e sto patendo da più di due anni e mezzo un’insopportabile sofferenza emotiva che non mi fa più vivere Luna. Ti giuro Luna, mia moglie è stata per tanti anni una donna quasi perfetta, solare, aperta al dialogo. E credo davvero che il mio no alla maternità sia stato un trauma per lei. Soprattutto per il fatto che credo lei sia stata con la speranza che io cambiassi, che io le chiedessi di avere un figlio. Cosa che non è avvenuto. Ma quello che più gravè è che secondo me lei si sia repressa il suo forte desiderio per non ferirmi. E da due anni sta tirando fuori ciò che ha accumulato dentro. Lo so la colpa è di entrambi. Ma io mi auto colpevolizzo perché alla fine per una paura ho combinato un casino dalle proporzioni immani. Lo so che lei potrebbe sciogliere questo nodo ma onestamente non so cosa sia scattato nella sua mente. Non escludo Luna l’intervento di una terza persona. Perché non può una donna che ti ha amato scagliarsi completamente verso il marito da cui si è allontanata. Quello che non capisco però è se così fosse per quale motivo si è riavvicinata ?
    Vedi Luna anche io sposo quello che hai detto. Però è certo che mi sto ammazzando con una sindrome ansiosa e auto colpevolizzante. Perché purtroppo mi sento colpevole di aver contribuito a distruggere un rapporto a cui bastava poco per continuare ad essere perfetto o quasi. Poco importa che lei abbia sbagliato a uscire di casa e a star lontano da me per più di due anni. Gli sbagli da lei fatti, anche quello eventuale dell’ipotesi di una terza persona, non mi sollevano dall’angoscia che sto vivendo ogni giorno. Perché si Luna da due anni e mezzo non solo mi auto colpevolizzo ma provo un’angoscia tremenda sin da quando mi alzo al mattino. E durante la giornata vado avanti per forza di inerzia. Da due anni non ho entusiasmo per fare le cose perché il mio pensiero è sempre lì, fisso a due anni e mezzo fa e oltre al pensiero della mia vita serena che poteva continuare ad essere tale se solo avessi capito ciò che era normale capire.
    Vedi Luna io non so se realmente lei si accorga del male che mi sta facendo. Non so se lei sappia davvero quanta sofferenza sto patendo. Io credo che lei sia concentrata sulla sofferenza avuta da lei….

  7. 757
    Fuori dal Coro -

    …E mi colpevolizza soprattutto insistendo sul fatto che io ho “non ho voluto capire le sue esigenze” accusandomi così di aver pensato solo a me stesso.
    Sai Luna in questi mesi di rifrequentazione lei sembrava essere ritornata quella di un tempo. Con tutte le buone intenzioni di riprovare. Entrambi stavamo passando un brutto periodo Io reduce da un gravissimo lutto lei con un genitore in grave stato di salute. Ma sembrava la stessa persona di prima. Poi non so cosa le sia successo quella sera. Che meccanismo le sia scattato nel cervello. Un ritorno dei fantasmi. Si aspettava che io mi lasciassi andare mentre io cercavo rassicurazioni. Entrambi cercavamo rassicurazioni.
    Io sto impazzendo Luna, perché sia io che mia moglie siamo due ottime persone, provenienti da famiglie tradizionali con sani principi e mi sembra assurdo che ci sia capitato tutto questo. Poi per me è semplicemente assurdo pensare che due persone che si sono amate come noi possano arrivare al punto di trattarsi in questo modo. Lo so che è pieno il mondo di queste situazioni. Ma ognuno vive la propria. Avrei accettato la situazione in cui durante il rapporto non ci sopportassimo più e ce lo dicessimo in faccia. Ma così no. Non lo capisco. La mia mente non lo concepisce.
    E poi Luna un’altra cosa. Io non lo so se realmente non fossimo pronti per avere un figlio. Io non lo volevo è vero ma sapevo benissimo cosa significasse avere un figlio. Quali sacrifici avrebbe comportato. E per come sono io nel momento in cui decido di fare una cosa cerco di farla nel miglior modo possibile. In questo caso un figlio, la cosa più importante del mondo. Sono sicuro che oltre al sapere cosa fare sarebbe venuta naturale un’altra cosa: l’Amore verso di lui.
    Sai Luna da qualche parte ho letto di donne che hanno parlato del proprio istinto materno come di un “istinto bestiale” verso il quale non si può resistere quando la natura chiama. Ho sentito dire che non c’è niente e nessuno che può fermare una donna quando la natura chiama a quel modo. A me non suona bene questa cosa perchè sembra risolversi tutto a istinti del momento. Però forse tu che sei donna puoi confermarmi questa cosa che io adesso sto capendo ma sicuramente prima ho sottovalutato. Ecco…”l’istinto bestiale” che mia moglie ha represso può averla portata a subire questo trauma ? Può questa repressione averla portata a un disamoramento nei miei confronti ? Ma se così fosse perchè allora si è riavvicinata ? Perchè mi ha detto poi che alla fine non sono cambiato ?
    Sono quesiti a cui non riesco a dare riposta.
    Anche se ritengo che la tua analisi abbia dei fondamenti di verità. A tutto questo però manca un tassello Luna: perchè una donna come lei non riesce a tornare con il marito se vuole effettivamente una famiglia ? Ma poi soprattutto perchè in particolare in questi ultimi mesi, dopo un riavvicinamento che sembrava reale si è nuovamente allontanata vomitandomi addosso tutta la sua rabbia ? Potrebbe essere solo paura di sbagliare?
    Ciao

  8. 758
    Fuori dal Coro -

    ..Un inciso Luna: perdonami se a volte sono ripetitivo, se scrivo cose che già conosci. Ma questa cosa credo sia la dimostrazione del fatto che da due anni e mezzo non mi sono spostato di un millimetro. Sono sempre fermo lì.
    Ma tu che mi sembri portata verso elementi di psicologia della persona come puoi contemplare il cambiamento di una persona in questo modo ?
    Mi spiego meglio. Sono capitate anche a me nel corso della mia vita persone che ho frequentato e con le quali alla fine si è chiuso in malo modo. Persone con le quali fino a una settimana prima ti eri scambiato baci ed effusioni e poi sono diventate le tue più acerrime nemiche. A me personalmente non è mai capitato ciò. Nel senso che non ho mai provato rabbia e rancore verso nessuna donna. Ma capirei una situazione nella quale magari si è stati complici per un breve periodo e fondamentalmente non c’è mai stato un bene profondo tra la coppia.
    Ma in una situazione come la mia come può una persona di punto in bianco modificare il proprio sentimento d’amore in uno di rabbia o quasi di odio. Parlo chiaramente di casi in cui c’è stato realmente amore o meglio ancora bene profondo, affetto sincero e quant’altro. Come può l’altra persona diventare una persona qualsiasi o peggio ancora il tuo peggior nemico ?
    Soprattutto quando non c’è stato fino all’ultimo nulla di evidente che può aver portato ad un odio del genere ?
    La mia mente non concepisce. Forse semplicemente perchè io non ne sarei capace. Forse perchè sono una persona che fa presente se qualcosa da fastidio. O forse perchè sono incapace di portare rancore quanto meno in un lungo periodo. Nel senso che può durare una giornata, una settimana ma poi basta.
    Certo fermo restando le gravità avidenti della cosa.
    Vorrei sapere il tuo pensiero su questo
    Ciao di nuovo e grazie

  9. 759
    aleba -

    Ciao Fuori dal Coro, ciao Luna. Cara Luna, condivido quello che scrivi…anche Fuori dal Coro condivide, ma non riesce a tirarsi su. Capisco perfettamente come si sente. Fuori dal Coro, tu pensi davvero di essere da lapidare?? ti lapidi da solo in questa storia e nessuno può convincerti che la responsabilità di come sono andate e stanno andando le cose, non è solo tua. Hai scritto che si tratta di un circolo vizioso ma non ci credi veramente! se davvero avessi individuato il meccanismo che vi sta facendo girare a vuoto (luna ti ricordi il famoso criceto) ti sposteresti di netto! salteresti giù dalla ruota e chiederesti con fermezza un confronto su di un piano nuovo di zecca. Tua moglie non era tappezzeria inerte durante il vostro matrimonio, ha partecipato in maniera attiva all’impostazione delle dinamiche che poi l’hanno fatta esplodere…anche se avesse represso il suo desiderio di maternità, l’ha fatto di sua scelta! Però, mentre tu ti sei analizzato profondamente, lei non si è messa nei tuoi panni..MAI! non ha evitato la maternità per proteggerti dalle tue paure, bensì per proteggere sè stessa dal pericolo di perderti. Ti ha perso comunque, ma a quel punto non era una perdita bensì un rifiuto di qualcosa che l’aveva corrosa dall’interno. Quel qualcosa non eri tu…era il suo rancore verso sè stessa per non essere stata in grado di parlare apertamente. Però non potendo distruggere sè stessa, ha distrutto l’immagine di te…ha distrutto te addossandoti ogni responsabilità. Non credo che il suo comportamento sia consapevole, e credo che neppure si ponga delle domande circa la sua resposabilità. Lei è donna, lei voleva diventare mamma e tu hai detto no. Tu l’hai ferita, Fuori dal Coro, e tu devi pagare. Pensa, fare un figlio oggi forse vorrebbe dire incatenarlo per sempre ai litigi fra voi. Probabilmente ogni tua “interferenza” nell’educazione del figlio ti varrebbe l’appellativo di “quello che il figlio non lo voleva”. Ma sul serio pensi che tua moglie ragioni in modo equilibrato e maturo. Concordo sul fatto che le emozioni a volte fanno a pugni con la razionalità, ma in due anni non ha ancora identificato la sua posizione nella coppia??? Vedi io parlo così, forse in maniera troppo diretta e cruda, perchè ho trascorso troppi anni a colpevolizzarmi fino all’ossessione per ogni appunto, accusa, frecciata che il mio ex mi addossava, piuttosto che combattere con i propri fantasmi. So cosa voglia dire avere a che fare con qualcuno che si rifiuta di cercare in sè stesso prima di accusare gli altri dei propri errori. Io sono convinta che amare significhi anche difendere dal dolore chi si ama e perdonare per il male che chi amiamo ci infligge. ma reciprocamente. Cribbio! tra adulti deve essere reciproco!! Il rapporto si arena e rischia di scoppiare quando è troppo sbilanciato. Tu sei colpevole al 100%, lei assolta..pura e immacolata, vittima dell’orco.

  10. 760
    LUNA -

    fdc, non sono un medico e quindi non è certamente corretto che io mi metta a sparare ‘diagnosi’ e usando termini impropri. Ansia, depressione etc son parole che vogliono dire ‘tutto e niente’ e tanto più se usate in modo generico e colloquiale. Quindi scusa se, per cercare di farmi capire, userò termini magari impropri. Che tu senta malessere e che te lo stia trascinando è piuttosto lampante. Uno stato di angoscia, come tu stesso lo definisci, una sindrome ansiosa, probabilmente, che si è ‘cronicizzata’ anche perché pur tentando di reggerla/risolverla/gestirla non la stai affrontando come andrebbe fatto realmente. Ma non perché hai fatto un errore e non sai porvi rimedio. Per quanto concerne il malessere che

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