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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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Grazie Aleba, grazie Luna
Grazie per le risposte sempre attente e precise. Tu Luna: ho letto attentamente le tue risposte, anche quella di Aleba si intende. Ma tu Luna, non so se hai studiato o studi psicologia, ma sei in grado di fare delle analisi attente di ogni cosa. Non solo quando rispondi a me.
E’ tutto vero quello che dici, almeno è vero nella misura in cui anch’io percepisco le cose in questo momento. E’ evidente il suo rancore verso di me. Un rancore causato dal suo estremo malessere che oggi si ritrova rigurdo alla questione del figlio. Ma si da il caso che io oggi questo suo malessere lo comprendo. Comprendo cosa sta provando quasi mi sentissi donna anch’io. Non so se realmente lei oggi manifesti anche una sensazione di incompatibilità nei miei confronti. Il pensiero che forse non sono io quello che voglio. Che in realtà vorrebbe un’altra persona, con un altro pensiero, con un altro modo di concepire la vita. Perchè la sensazione che ho avuto è che lei non approvasse quasi nulla di ciò che pensavo. Avrei dovuto mettere in discussione diversi miei pensieri per dimostrarle che ero cambiato. Ma allora perchè è tornata, perchè si è riavvicinata se realmente non sono io quello che vuole ? Io non so neanche se in realtà volesse un figlio ora. Ma solo “mettermi alla prova” per vedere se ero cambiato, se ero disposto a “lasciarmi andare” così da non avere “blocchi” al fine di poter procreare. Allora forse ho deluso nuovamente le sue aspettative. Sono stato quello che ancora una volta si è tirato indietro. Non si è minimamente posta il problema, come hai sottolineato tu Luna, che anche io potevo essere ferito a morte dall’abbandono e da due anni e mezzo di sofferenza al punto tale da voler essere rassicurato circa il suo amore per me.
Dicesti bene qualche post fa Luna. Forse oggi 50.000 parole non bastano per capirci. Un tempo ce ne bastava solo una. Oggi una frase detta da me è costruita per ferire lei, una frase detta da lei è costruita per ferire me.
Ma sai Luna, la mia mente logica non riesce a concepire tutto ciò. Io sto male in questi giorni, malissimo. Difetto di concentrazione, ho lo stomaco in subbuglio, non ho un attimo di serenità ma penso sempre che tutto si possa aggiustare. Mentre lei no. Lei mi ha detto che ormai dobbiamo pensare ognuno per sè, a farci una vita propria. Perchè non possiamo più stare insieme. Sempre accusandomi del fatto che io sono una persona che pensa a sè e che non recepisce il modo di pensare altrui. E qui la mia domanda che riformulo ogni volta: ma se io ero tutto questo perchè si è riavvicinata ? Perchè ha pensato che si potesse ricominciare una storia ? Se tu sei andata via da colui con cui non stavi bene perchè pensare all’idea di tornare con lui ?
Domande alle quali non so dare risposta. So solo e lo dico a tutt’oggi, che mia moglie è un’ottima persona, una donna intelligente, piena di qualità e virtù. So che sta soffrendo e so che il mio sbaglio le ha causato ciò. Cosa dovrei fare ra ?
Un bacio
Bacio a te, Fuori dal Coro.
Lei non soffre solo per ciò che hai fatto tu e secondo me sarebbe importante che tu te ne rendessi conto. Peraltro tu non hai “sbagliato”, ma le hai detto, con i mezzi che avevi, a che punto stavi.
Personalmente rimprovererei più a un uomo di aver concepito un figlio con me, senza sentirsi pronto per farlo, che di avermi detto che in quel momento non si sentiva pronto.
Personalmente apprezzerei di più il fatto che una persona si sia guardata dentro per avere le proprie risposte su una cosa così importante, che riguarda se stesso prima ancora di me, o di un figlio non ancora concepito, che il fatto che una persona non si sia interrogata, sinceramente, su questo tema esistenziale e del proprio sentire.
Una persona non ti dice che non vuole figli per farti un torto, ma perché è ciò che sente. Tu non le hai mai detto: non voglio un figlio DA TE, tu le hai detto “In questo momento non mi sento di avere un figlio”. E io credo che ci sia un profonda differenza in tutto questo, comunque lei si sia sentita di assimilare la cosa.
Anche lei non si è posta, già allora, da quello che tu racconti, in posizione di ascolto. Anche lei ha scelto come affrontare una questione importante, e non solo quella del figlio ma anche quella del vostro matrimonio in base al SUO sentire.
Per due anni e mezzo ti sei fatto malissimo dandoti tutte le responsabilità. Ultimamente avevi una visione molto più paritaria e obiettiva, per come la vedo io, anche della crisi che vi aveva colpito e di come era stata gestita.
Eri sicuramente più aperto di quando ti randellavi da mattina a sera mettendoti nella posizione di COLUI che AVEVA SBAGLIATO, che aveva fatto male male male e che quindi, “ragionevolmente”, si stava beccando la conseguenza unica possibile di un errore apocalittico.
Di fatto tu hai vissuto un periodo di forte spaesamento e depressione e te lo sei anche gestito da solo, perché lei non c’era.
Anzi, era in totale chisura. E non ti rendeva partecipe della sua crisi, mentre tu saresti stato aperto ad affrontarla insieme e confrontare il sentire di ciascuno.
Sei riuscito a darti delle risposte “sensate” e a fare un percorso comunque lucido rispetto a te come uomo e uomo aperto alla possibilità di diventare padre nonostante tu abbia vissuto degli anni DEVASTANTI dal punto di vista emotivo, psicologico e il crollo di ogni base che pensavi di aver messo.
Ti sei interrogato anche troppo, dandoti addosso troppo, ma per fortuna sei anche riuscito a tenere la rotta nel tuo sentire e in un percorso introspettivo sano.
Infatti oggi sei una persona in grado di dialogare in modo molto più aperto, mi sembra, con te stesso, e in grado di ascoltarti molto di più.
Però lei ti sta facendo di nuovo questo effetto, l’effetto di sentirti escluso e insieme di adossarti la responsabilità di uno sbaglio APOCALITTICO.
Allora, perdonami, io mi domando se non sia lei, non lei in quanto tale, ma lei per come si rapporta ai concetti di coppia, paternità
maternità, dialogo reale ed empatico del sentire di ciascuno a farti questo pessimo effetto destabilizzante.
Se non sia la sua crisi, che lei comunque non affronta in modo costruttivo, che sia con lei stessa o con te, a trascinarti di nuovo all’inferno.
Non mi piace, te lo dico sinceramente, che lei continui a guardare una cosa che riguarda entrambi solo dal punto di vista di ciò che tu avresti fatto e non fatto e con un atteggiamento insieme di chiusura, mancanza di autocritica e colpevolizzante.
E che non si ponga il problema di che effetto faccia tutto questo anche a te mentre tu dovresti porti il problema ogni due secondi di che effetto fa a lei anche come ti gratti il naso, in modo colpevolizzante e autodistruttivo, e di cosa dovresti fare TU affinché lei non viva un milligrammo di frustrazione, perché altrimenti lei prende la porta, e ti fa avere la sensazione di essere al contempo la CAUSA PRIMARIA ma anche chi ha le mani legate, sia nell’ascoltarsi, sia nell’agire, visto che è pronta a prendere la porta e cacciarti fuori non appena le cose non vanno come lei dice che devono andare o non appena non hai la sfera di cristallo per capire al volo i suoi percorsi emotivi e mentali.
Secondo me è lei che sta sbagliando. Ma di per sè perché non si è messa in una posizione di ascolto verso se stessa veramente costruttivo, prima ancora che verso di te. Sta sbagliando perché non ha indagato in modo costruttivo anche nelle sue sensazioni di rancore, spaesamento, frustrazione.
Sta sbagliando perché ti mette in testa i pensieri e in bocca le parole, perché vuole comunque decidere solo lei, e non se ne rende conto.
lei può decidere se stare o non con un uomo che non vuole un figlio, di fatto due anni e mezzo fa lo ha fatto.
Ma lo ha fatto in base anche alla sua interpretazione del tuo sentire, oltre che del suo. E la differenza sta in questo.
Inoltre ha continuato ad accusarti di una scelta che lei ha fatto.
Aveva un’ampia gamma di scelte di fronte al tuo rifiuto di essere padre in quel momento, non solo una. Ha scelto una via, che era quella che più evidentemente le somigliava, fosse pure in quel momento, ma ha accusato te di non avere avuto scelta.
mentre di fatto sei tu che non hai avuto scelta nel divenire, perché è lei che è rimasta ferma sulla sua posizione, non tu. E’ quindi riapparsa due anni e mezzo dopo, in un momento per te particolarmente intenso, ma, mi pare, sempre stando sulla stessa posizione.
Mentre tu comunque sei andato avanti, in qualunque direzione fosse.
Io onestamente, anche se ovviamente non sono nella tua vita e nel vostro sentire, ti direi di non fare niente. Di proteggerti da questa sensazione di essere l’unico a dover/poter fare qualcosa. Non è così. Siete in due e anche lei fa e disfa, offre chiarezza o poca o zero chiarezza. Mettile giù i tuoi elementi, il tuo sentire, i tuoi desideri, la tua interiorità, che è corretto, ma non puoi combattere contro un percorso che lei fa o non fa dentro sè, ma in cui accusa t
Ciao Luna, grazie per la tua risposta. Noto sempre una tua eccezionale predisposizione ai temi psicologici. Io non sarei capace di fare altrettanto, neanche al 10% di quello che fai tu.
Sinceramente non lo so se lei soffre solo per quello che ho fatto io. Ma certo è che qualcosa nella sua testa è cambiato a seguito di questo problema. E ti capisco quando dici che rimproveresti un uomo per aver concepito un figlio senza sentirsi pronto per farlo piuttosto che farlo nel caso in cui ti avesse detto di non sentirsi pronto a farlo. E anche sul fatto di apprezzare che una persona si sia guardata dentro così come ho fatto io. In effetti Luna come sottolinei tu io non ho mai detto a mia moglie che non volevo un figlio da lei ma che non volevo un figlio. E il motivo è sempre stato quello: la paura di modificare il nostro rapporto che era basato su me e lei, la paura di cambiare vita, stile, abitudini e quant’altro. Null’altro che questo. Lei ha visto questo come un’estrema forma di egoismo. In particolare perché secondo lei, ho guardato le mie esigenze senza considerare le sue. E ciò, sempre secondo lei, ha fatto si che lei stessa si sia allontanata da me e, in un certo senso, disamorata.
Si Luna. Per due anni e mezzo mi sono dato addosso prendendomi tutte le responsabilità dell’accaduto. E tu sai perche: per aver perso lei, ma soprattutto per NON AVER CAPITO L’IMPORTANZA DI AVERE UN FIGLIO E DI FORMARE UNA FAMIGLIA. Questo non me lo perdonerò mai. Ed è in particolare per quest’ultima cosa per la quale come dici tu mi randellavo. Ma credo continuerò a farlo, perché ho buttato via la più grande occasione della mia vita: quella di formare una famiglia con l’unica donna che ho davvero amato.
Per il resto si hai ragione tu: sono stato da solo senza che lei fosse accanto a me, lasciandomi di fatto da solo con la mia devastazione psico-fisica-emotiva e il crollo di ogni base che pensavo di aver messa. Hai fatto una DISAMINA PERFETTA.
Così come hai fatto una disamina perfetta dicendo che lei mi sta facendo di nuovo lo stesso effetto addossandomi le responsabilità di uno sbaglio APOCALITTICO.
Non so se davvero sia lei con la sua crisi a trascinarmi nell’inferno. Certo è che io mi sto “uccidendo psicologicamente” per il mio sbaglio, con la ferma intenzione di “riparare il danno”. Ma lei oggettivamente non si pone come dovrebbe a mio parere. Io credo che lei sia andata in crisi con se stessa a seguito di questo mio rifiuto. Un rifiuto che l’ha fatta sentire “rifiutata” nel suo ruolo di madre. Lei confonde ancora (o vuole confondere) il fatto che io non abbia voluto un figlio con il fatto che non abbia considerato lei come “degna madre”. Ancora oggi infatti mi rinfaccia una mia frase poco felice in cui, in un momento di rabbia, le dissi che “non sapendo fare la moglie come poteva pensare di fare la mamma ?”. Fu una mia frase infelice detta in un momento di rabbia….
….Ce l’avevo con lei, non mi ricordo per cosa. Ma certo è che era solo una frase detta in un momento di impeto di rabbia. Giuro Luna non pensavo una virgola di quella frase. Mi pare le chiesi scusa poco dopo, lei invece se l’è legata al dito.
Io credo che lei stia vivendo da anni una forte frustrazione dovuta al non essere diventata madre. E colpevolizza me di tutto questo. Io sono “il nemico”. Colui che è la causa del suo malessere. Io non posso parlare. Non posso sentirmi anch’io “ferito” dal suo abbandono e dai suoi anni di assenza durante i quali è arrivata a chiedermi la separazione. Due anni e mezzo in cui mi ha detto di tutto di più e a cui non ho controbattuto se non dopo diversi mesi. E’ chiaro che in questi due anni e mezzo sono successe cose non piacevoli. Attacchi continui da una parte e dall’altra. Continui “non ti amo più” da parte sua e accuse da parte mia di essersene andata di casa senza darmi una possibilità di replica. Si era riavvicinata Luna, credevo fosse la volta buona, ero felicissimo delle sue prime parole, della sua voglia di ricominciare. Poi il patatrak di nuovo. Di fronte all’ennesimo rifiuto (secondo lei) di volere un figlio, non lasciandomi andare durante un rapporto intimo. Io capisco il suo stato d’animo. Ma credo che entrambi avremmo voluto rassicurazioni. Io volevo essere rassicurato sul suo sentimento nei miei confronti mentre lei come se mi avesse messo alla prova
Hai detto bene Luna: aveva un’ampia gamma di scelta. Ma lei ha deciso per una: quella di andarsene. Forse non era solo il figlio, forse non si trovava più bene con me. In questi due mesi mi ha detto che è cresciuta, che forse il suo pensiero si era discostato dal mio. Ma in che senso ? Cosa c’era che non andava se prima quadrava tutto, o quasi tutto ? D’altra parte non ci saranno mai due persone in simbiosi. Si può sbagliare o magari semplicemente interpretare male qualcosa. Così come credo sia successo a noi due. Ma onestamente non ho mai visto nessuna distanza tra di noi. Tantomeno una distanza incolmabile. Dici bene quando sostieni che io non dovrei fare niente. Di non dover essere l’unico a dovere/potere fare qualcosa. Lo so che siamo in due. Ma siamo due persone che continuiamo a sbagliare. Dovremmo parlare, parlare, parlare. Io lo stavo facendo. Lei no, si chiudeva. E ogni mia frase era interpretata come un’accusa o un rinfaccio. Non potevo dire che qualcuno in questi due anni l’ha vista sorridente che subito se l’è legata al dito. Perchè lei mi ha detto, soffriva, e la gente non può sapere cosa provava lei in quel momento. Ok gli ho detto io, forse soffrivi, ma sei tu che te ne sei andata non io. Ma lei non ha voluto sentire. Diceva che non sono cambiato perchè la pensavo sempre allo stesso modo. Ma non è vero. Sono la stessa persona si ma con la voglia di formare una famiglia, di pensare a lei e a nostro figlio se Dio vorrà. E’ questo il cambiamento. In cosa vuole che io cambi ? E’ questo che continuo a non capire Luna….
…Vuole un altro tipo di uomo forse o cosa ? Dovrei rinnegare tutte le scelte fatte in passato ? Ma perchè ? Ok posso aver commesso qualche errore. Ma si può parlare di separazione se un uomo e poco attento in qualche momento della giornata ? Se un uomo può collaborare di più in casa ? Se qualche volta e sottolineo “qualche volta” è arrivato tardi per cena perchè stavo a 10 metri da casa a parlare con un amico o con un parente ? Non sarebbe il caso di discutere e approfondire il discorso: dire a chiare lettere: questo mi da fastidio. Sai Luna, avevo la brutta abitudine di entrare in casa passando le scarpe sul tappeto solo un paio di volte, non pulendole bene quindi. Lei me lo ha sottolineato più volte. Bè non c’era giorno che non entrassi in casa in cui non pulivo le scarpe quasi dieci volte. Lo faccio tuttora. E’ un difetto che può portare alla separazione questo ? Mi ha rinfacciato di non essere una persona attenta, di essere una persona che antepone le proprie passioni a tutto il resto. Si certo ho le mie passioni, il calcio ad esempio, ma non le anteporrei a cose importanti, come la famiglia e figli. Ho cercato sempre di far convivere questa mia passione con il benessere della famiglia. Non credo sia grave posticipare un cinema o una pizza di un paio d’ore o il giorno seguente per aver modo di seguire una partita. Questo non significa che davanti ad un qualcosa di importante non rinuncerei ad una partita di calcio. Non mi sembrava di fare qualcosa di così malvagio. O sbaglio Luna ? Ecco in fondo sono queste le cose che a tutt’oggi mi rimprovera.
Comunque Luna non voglio dilungarmi ancora a cercare giustificazioni su me stesso. Io sono pronto ad andarle incontro su qualsiasi cosa. Ma lei sembra fregarsene di me. Le ho chiesto che mi dimostrasse amore. Lei mi ha detto che con me ha sempre dovuto dimostrare qualcosa. Ma credo sia normale che una donna che va via di casa, che ti chiede la separazione debba dimostrare di provare un sentimento per poter formare una famiglia con il marito che ha lasciato.
Quello che tuttora non capisco, nonostante questa crisi che sembra sia scaturita dai mie comportamenti, è come possa svanire in questo modo unamore che sembrava inossidabile e trasformarsi in rabbia estrema. Ma soprattutto non riesco a capire come mai oggi non sono sufficienti 50.000 parole (come dicevi tu Luna) per comprenderci, per dire le cose più semplici di questo mondo. Ci si capiva con uno sguardo anni fa. Oggi neanche un libro riuscirebbe a chiarirci. Ma perchè succede questo ? Perchè questo “difetto di comunicazione” ? Perchè questa difficoltà nel dialogare e nel pensare che ogni cosa debba essere detta per far male all’altro ? Io non sono così, non lo sono mai stato nè lo sono tuttora. Ma sono entrato in questo vortice da cui non riesco ad uscire. Capisco che ora lei ha anche altri problemi, di salute piuttosto gravi di suoi familiari e so quanto sia importante per lei. Me ne rendo conto e ho provato a starle vicino anche….
…per questo. Ma lei mi ha tirato fuori anche da questo ruolo. Dicendo che io ora le sono “d’intralcio”. In quanto io non le do la serenità necessaria. E lei ha bisogno di serenità per affrontare questi momenti.
Mi hai dato tanti consigli Luna. Ho visto che non hai terminato il tuo ultimo post. Cosa pensi ? Come dovrei comportarmi in questo momento ? Nonostante tutto la cosa certa è che io le voglio davvero bene. La amo. Ma lei pare non capire. Non credo davvero che a lei non importi nulla sul serio. Forse ha davvero paura. Forse sta attraversando anche lei un momento terribile. E forse le ho fatto più male (inconsapevolmente) di quanto possa immaginare.
Cosa ne pensi ? Mi sembra sempre di tralasciare qualcosa di importante da dirti.
Un bacio e buona festa
Ciao Fuori dal Coro, ciao Luna. Mi ha colpito la frase che hai detto a tua moglie “…non sapendo fare la moglie come poteva pensare di fare la mamma ?”. .. anche il mio ex l’anno scorso, durante una discussione quando ormai era chiaro che aveva già detto e fatto ogni cosa per ferirmi e che per me era solo routine, dolorosa ma interrompibile, mi rincorse mentre andavo al lavoro e mi gridò in faccia “Credi di essere una brava mamma??” Ricordo che lo guardai come se non l’avessi sentito, mentre quella frase era come un calcio ben assestato al cuore. Quando rincasai fù l’unica volta che mi chiese scusa. Le dinamiche che si innescano quando qualcosa di prezioso, paragonabile alla tua stessa vita ti sta sfuggendo irrimediabilmente dalle mani, possono facilmente sfociare in qualcosa di veramente brutto. E’ fondamentale, secondo me, non fingere MAI che un fatto brutto non sia accaduto, pensando che ignorandolo sarà come se non fosse mai successo. Ma tu hai chiarito, tu hai fatto un lavoro fin troppo dissanguante di autocritica. Fuori dal Coro, concordo con Luna, già avevamo chiarito: considerare un figlio una prova d’amore del partner è molto molto pericoloso. Ci vogliono pochi secondi per concepirlo, ma si crea una vita! Tu avevi delle paure paralizzanti prima, ora sei più sereno…anzi senti anche tu l’esigenza di metter su famiglia, ma lei proprio non ti concede appello!! A costo di mettere in crisi pure sè stessa, non riesce a capire il nodo centrale della questione non sei tu, bensì LEI. Anche lei mi sembra paralizzata sulle sue posizioni dalla paura di non diventare madre, dovrebbe cercare di smorzare la tensione di guardarsi dentro, se c’è l’amore il figlio verrà…ma se vuole il figlio nonostante nutra ancora rancore verso di te, allora i presupposti non ci sono. Se vi amate PARLATE e chiaritevi, lascia che lei si sfoghi, falle dire tutto quello che vuole e poi replica punto per punto per iscritto. La chiarezza è la base fondamentale per ogni tipo di rapporto, altrimenti scoppia!
Bacioni a tutti.
aleba, ciao cara. E’ vero, esistono frasi bomba. Però c’è anche una differenza tra tenersele dentro, poi, e farsi i propri film (il mio lui lo ha fatto, e con una frase che, tra l’altro, lo aveva shokkato perché ne fraintese pure il senso) o dare all’altro anche la possibilità di spiegarci, chiarire. A me pare, fdc, che tu abbia spiegato, detto per due anni e mezzo e che anche lei, a parole, te ne abbia suonate parecchie, vedi anche riguardo il tuo presunto errore apocalittico, per cui te le sei suonate anche da solo, e quanto! – e continua a suonartele anche ora, sostenendo che la stai attaccando tu, e avanti e avanti anche se le hai spiegato, così dici, cosa senti e cosa vuoi.
lo considera, lei, che 2 anni fa, quando le hai detto le tue ragioni e motivazioni, il timore di uno scossone nei vostri equilibri (neanche tu fossi l’unico a formulare questo pensiero!) invece di rassicurarti di più e ragionare con te su questa tua paura e esigenza, trasmettendoti tranquillità, se n’è andata di casa, incazzata nera e chiusa? Considera che invece di darti una maggiore prova di tenuta della coppia ti ha dimostrato una sua inaffidabilità?