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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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1.662 commenti

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  1. 661
    Fuori dal Coro -

    Ciao Luna
    Forse la questione è più complessa di quello che emerge da quanto scrivo. Forse non si tratta solo di una questione come la definisci tu “abitativa”. Questa questione è una delle condizioni emerse dai nostri “dialoghi”. Una richiesta di cambiamento di vita . Ognuno vede stressanti le cose a suo modo. Per te può essere stressante farti un’ora in macchina, per me lo può essere facendomi venti minuti su dei mezzi pubblici affollati o stando mezz’ora imbottigliato nel traffico.
    Ma non penso sia solo questo il problema. Sinceramente ciò che non vedo in questo riavvicinamento è sostanzialmente “l’amore”. Io credo che se una persona ami l’altra e voglia stare effettivamente con lei debba “manifestare” questa voglia. Io non la vedo. Non vedo convinzione in lei. Forse la paura di sbagliare può metterti dei freni. Ma quello che “mi pare” di evincere in questo momento è che non ci sia in lei quel forte sentimento che la spinga a tornare a vivere con me. Lei mi ha lasciato ormai più di due anni fa. Se ne è andata di casa. E se una persona lascia l’altra è perchè non sta più bene con quella persona. Ora è qui ma…cosa sente realmente ? Ammetto che ultimamente faccio fatica a capire le donne in genere. Soprattutto nella mia città. Le vedo in confusione, stressate, aggressive, sempre in lotta ogni giorno. Lei era fuori da questo modo di essere. Oggi sembra entrata in quel vortice. Io come sai sto vivendo un periodo terribile. Ma sono conscio del fatto che vorrei serenità. E la serenità credo faccia rima con semplicità. Mi chiedi come mai la questione abitativa sia così prepotentemente all’ordine del giorno. Probabilmente perchè è una condizione basilare che lei pone. D’altra parte non è che si abbia molta scelta. Tornare dove stavamo prima lei non vuole. Ragioni anche plausibili: la distanza, il troppo tempo in macchina. Posso capire. E la paura (la sua) che io alla lunga non sopporti lo stress cittadino e viva male le cose normali della vita. Che dirti ? Ormai non riesco più ad entrare nella sua testa per cercare di capire. Forse anche prima credevo di conoscerla a fondo ma probabilmente non era così. Io le sto chiedendo Amore. Quello che si prova tra due persone che stanno bene insieme. Che sono tranquilli quando parlano tra di loro. Io sto cercando di capire cosa lei voglia effettivamente. Mi ha chiesto un figlio, ciò che io prima non volevo e che “dovrebbe” essere uno dei motivi per cui lei mi ha abbandonato. Io sono d’accordo ma un figlio nasce dall’Amore di due persone. Quell’Amore che adesso in lei non vedo. A volte (e dico una cattiveria) mi viene da pensare che il tutto sia condizionato al fatto di volere un figlio a tutti i costi. Però un figlio penso lo si desideri dalla persona che si ama. E allora ? Se lo vuole da me allora mi ama. Non so, sono in panne, così come ho scritto l’altra volta. Vorrei capire realmente cosa prova per me, visto che per più di due anni è stata lontano da me. Ripeto potrebbe aver solo paura. Così come….

  2. 662
    Fuori dal Coro -

    ….ce l’ho io. Però ecco…mi sembra tutto così terribilmente complesso. Io credo che prima di tutto vada ripreso un rapporto. Si debba ricostruire e soprattutto si debba far capire all’altro che lui è la persona che vuoi, quella con cui stai bene, quella di cui ti fidi e che rispetti. Io per ora non capisco. Non capisco cosa c’è dall’altra parte. Ripeto la frase dell’altra volta: sono in panne.
    Ciao Luna

  3. 663
    LUNA -

    fuori dal coro: ma te lo ha chiesto ora il figlio? Non sono in voi, ma anch’io, scusami, credo che prima sia fondamentale capire e sentire a che punto state voi due. Son passati due anni, non due giorni. Può essere anche tutto relativo, ok, anche il tempo. Ma ascoltarsi realmente non lo è mai. E’ troppo importante. E, fuori dal coro, ma parlo per me, sapere ciò che sento, dove sono nel senso di con chi (cosa sente, vuole, perché, a che punto sta) per me è fondamentale. Lo è sempre stato, ma dopo le mie esperienze più che mai. – ALEBA, ciao cara, un bacio a te e alla tua tatina. Una persona che credevo di conoscere, che sentivo famigliare e ‘casa’, nel senso più ampio del termine, nonostante io combatta ogni giorno una battaglia (verso “il bene”) che tu sai

  4. 664
    LUNA -

    e nonostante io faccia il mio percorso step by step in solitaria, mi ha disorientata. Mi dispiace perché era una persona che consideravo positiva, nel modo di ragionare, essere… Anche nell’avere capito il mio percorso e i suoi perché. E anche ciò che aveva portato di buono. Sarebbe lungo da spiegare e neanche voglio approfondire. Mi viene da dirtelo perché penso che tu potresti capire molto bene, anche il significato di piccole cose, ma intendo dire anche mie, o certe cose di un percorso se te ne parlassi. Mi conforta saperlo. E ti voglio bene. Io naturalmente accetto anche di considerare il punto di vista altrui. So su cosa riflettere. Al contempo è difficile che qualcuno da fuori possa capire il senso di alcune cose. Io lo so, nel bene e nel male, per me. So i perché. La strada fatta. Mi sa che di almeno una parte non si è capito niente :p scusa, aleba. Questi son giorni particolari anche per altre ragioni. Giorni intensi, che mi impegnano emotivamente. Le cose importanti. Quelle in cui più che mai senti te stesso, chi c’è davvero, chi non c’è. Momenti di ancora maggiore sensibilità e introspezione. Anche inventario. Scusate se sibillina! Ma mi serviva scriverlo così, proprio così. Chiusa qua. Un bacio. Ps: che bella la primavera. C’è una gita che ho tanta voglia di fare.

  5. 665
    Fuori dal Coro -

    Luna sono d’accordo con te. Anche perchè di anni ne sono passati oltre due e mezzo ormai. Oggettivamente e molto semplicemente a me sembra che questa donna sia ormai in forte confusione. Confusione con se stessa. Non sa quello che vuole. Come molte donne della sua età che vivono in grandi città. Prese dal voler fare tutto non ritrovano più se stesse e vanno in confusione. E in questo caso in confusione vado anch’io. Si Luna lei in questo momento mi ha chiesto quello che mi ha detto tu. E sono d’accordissimo con te sul fatto che bisognerebbe capire a che punto stiamo noi due. Anzi a che punto sta lei. Perchè ripeto, a volte mi sembra di non comprenderla più. Nel corso di tanti anni mi ha trasmesso serenità, ora mi trasmette ansia. Sembra non essere più la stessa, almeno nei miei confronti. Mi rimprovera molte cose del passato quando io credevo fossero cose condivise. Ma paradossalmente. e credo non se ne renda neanche conto, quando parla ed esprime concetti lo fa con il mio pensiero. Dice cose di cui le ho sempre parlato negli anni. E’ un paradosso: mi contesta ma poi alla fine dice cose che ho sempre pensato.
    Luna ti assicuro è una situazione veramente anomala. Almeno per me che sono una persona piuttosto semplice e lineare. Ho sempre constatato, e perdonami Luna, che le donne siano un tantino complicate. E mi meraviglia quando invece sento parlare Aleba. Persona molto semplice e logica. Oggettivamente sto attraversando un periodo terribile a livello emozionale e non posso dire di essere sereno. Se penso che questa storia mi ha portato ad essere distante nei confronti di mio padre nel momento in cui aveva più bisogno di me. Un peso di coscienza che mi porto dentro. Essere stato una persona che per anni non ha mai dato una risposta sbagliata ai propri genitori ed aver fallito in un momento tanto particolare. Il mio nervosismo, la mia angoscia, mi ha portato in questi due anni e mezzo a comportarmi male nei confronti di chi non c’è più. Questo non riesco a perdonarmelo. E ciò mi impedisce di tornare ad essere sereno. Perchè se solo ho un momento di distrazione, il pensiero torna lì, al mio comportamento sbagliato. Al non essere stato in grado di mettere in secondo piano un mio problema, seppur grosso, di fronte ad un altro ancora più grosso. A tutto c’è rimedio Luna fuorchè alla morte. Ed in questo caso non posso rimediare. Non so cosa mi riserverà il futuro. Certo che il presente è piuttosto amaro con me. Sono un uomo semplice che nella vita ha sempre cercato la serenità, lo star bene con gli altri, in pace con tutti. Ma la vita mi ha colpito dove non doveva. Anni e anni di comportamenti corretti bruciati da due in cui un problema che mi ha colpito mi ha fatto andare fuori di testa con una delle persone a cui volevo più bene. Ho sempre avuto il terrore sin da piccolo di perdere il mio papà. Terrore che mi sono portato dietro nel corso degli anni. Di perderlo senza dirgli tante cose che avrei voluto. E’ successo di peggio: l’ho perso in…..

  6. 666
    Fuori dal Coro -

    ….un momento in cui lui mi chiedeva aiuto ed io non sono stato in grado di darglielo. Forse, anzi sicuramente avrà capito che non lo facevo apposta. Diverse volte gli ho chiesto scusa se lo trattavo male. Sicuramente mi avrà perdonato. Ma sono io che non perdono me. Luna è una somma di cose terribili che sto vivendo e non so perchè tutto questo sia capitato proprio a me. A me che ho sempre pensato all’armonia in famiglia, in coppia, in mezzo alla gente e agli amici. Proprio io così determinato in queste mie convinzioni sono stato fragilissimo in un momento importante. Mi chiedo perchè alla fine esista gente che uccide bambini, persone anziane, addirittura i propri genitori e poi viva la vita senza rimorsi. Mentre persone come me che si portano macigni dietro per comportamenti sbagliati in periodi di forti crolli emotivi. E’ tremendo tutto questo.
    Ciao Luna

  7. 667
    LUNA -

    NERI, MARIA come state? – ALEBA: Fuori dal coro è andato in panne, io per un po’ di giorni in blocco come una caldaia :/ ho un’emergenza in famiglia e riguardo quella reggo. Però in concomitanza un altro episodio ha risvegliato in me un nodo, evidentemente, da sciogliere. L’episodio era banale, da fuori. A me ha toccato un nodo aprendo files, emotivi, in rapida successione. Di male c’è che son stata male. Mi son passati anche il sonno e l’appettito, e mi è salita un’ansia micidiale. Ho fumato 25000 sigarette, ho pompato adrenalina e cortisolo che neanche un’industria. Era da tanto che non mi capitava. Mi son sentita un animale braccato da me. A parte lo stimolo han valso molto le contingenze. Difese più basse. Avere, prima, tentato di rimuovere una grande preoccupazione. Credo che poi sia saltata fuori anche in coda allo stimolo o viceversa. Nelle circostanze di vera emergenza son stata sempre lucida (due secondi in ospedale in cui ho pensato !ora svengo io’ ma ho raddrizzato il timone in un istante.

  8. 668
    aleba -

    Ciao Luna, ciao Fuori dal Coro. Mi dispiace sentirti così abbattuto e fragile. Capisco la questione dei macigni. A volte sembra che la condanna sia definitiva, ma penso che siamo noi che ci condanniamo senza appello. Su questo mi ritrovo spesso a prendermela con mia madre, per l’educazione che mi ha dato. Dare il meno fastidio possibile ed essere sempre carina e docile. Luna, ti auguro di andare alla gita che ti piacerebbe fare, credo che ci andrai. In questi giorni io sono un pò giù, un pò tanto. Sarà la meravigliosa primavera che mi ricorda la rinascita del mondo intero…tranne che di me. Mia sorella e il mio psicologo dicono che ha fatto molti progressi, che sono solo scivolate. Ma a volte mi verrebbe voglia di adagiarmi sul fondo e mollare… Certo, devo darmi tempo! Ma qui sembra che il tempo scorra e basta e io mi affanno ma non riesco a farcela. Faccio tutto da sola, e mi sento colpita al cuore e allo stomaco ogni volta che vedo una coppia. Ho la sensazione che rimarrò sola, anche perchè mi sono barricata dietro un muro con la scritta “IO NON HO BISOGNO DI UN UOMO”. Invece, e qui posso dirlo, vorrei avere qualcuno che mi accolgliesse fra le sue braccia. Qualcuno da chiamare con fiducia in caso di emergenza, come la settimana scorsa che mi è accaduto un fattaccio che mi ha sconvolta per tutto il giorno. Oppure solo per aprire il vasetto della conserva, o svitare la caffettiera. A volte mi chiedo perchè io debba avere tutta questa emotività così inutile, non potevo nascere cinica e arrivista, indossare le pellicce fregandomene del sangue che ti fanno colare addosso, farmi regalare diamanti e scarpe e borse costose…Invece cinica lo sono diventata, ed è peggio…perchè è un cinismo che danneggia ME in primis. Scusate avrei voglia di piangere, ma non voglio essere consolata….solo lasciare che accada, domani andrà meglio.

  9. 669
    LUNA -

    ma fuori da là, dove penso è emersa ogni risorsa positiva di sangue freddo, empatia, senso pratico, lavoro di squadra, un file per volta e ‘faccio anche caffè’, fuori da lì disastro. Confusione, ansia, disorientamento, compulsione, senso di abbandono, rabbia dovuta alla sensazione di impotenza, panico, fuga e chi più ne ha più ne metta. Vuoi sapere il buono? Che ho rivissuto ‘un film’. Non è tanto ‘mi sono fatta un film’ quanto l’ho rivissuto. Per delle circostanze, coincidenze reali. Per delle reazioni altrui ‘sbagliate’. Virgoletto perché son state anche sbagliate, e sbagliate perché per cosa stava succedendo in me, e perché, avrei avuto bisogno di tutt’altro. Del contrario. E perché non son state assertive. D’altra parte è vero che io mi son chiusa a quadrupla mandata e sparando un kalasnikov di parole. Perché per me cercavo di difendere ME dal dolore, dall’incomprensione, dalle mie ‘certezze’ che credevo e vedevo confermate. In parte però facendo una mia parte. Forse solo tu aleba puoi capire quanta PAURA, DISORIENTAMENTO, DISPERAZIONE, TENTATIVO ESTREMO DI PROTEZIONE ci sia stata nel mio andare in blocco. Quale senso di spaesamento nel non riuscire a dire ‘io cosí ci resto secca’ e perché. Ho pensato ‘son tornata indietro di due anni. Sui miei tanti passi. Avevo ragione quando pensavo male, in negativo. Ho solo me e io non so controllare, sciogliere le mie paure, i dejavù. Se chi amo soffre non ho più filtro. Se muore morirò. Perché son troppo sensibile e ciò che mi è capitato mi ha tolto i filtri. Tra stimolo e dolore e la sua espressione non ho più passaggi intermedi. – in realtà forse prima un tempo reggevo troppo lo stress. Poi, quando ho avuto un dolore grande, anni fa, problemi gravi che scassano anche un mammuth e pure nel cuore e chi amavo mi ha ferita, delusa, sconcertata, fatta sentire PIU’ che sola e addolorata in quel momento ho fatto un giro all’inferno. Lungo. Ti scrivo per dirti che la tempesta che si è scatenata in me in questi giorni oltre ad avere senso mi sa pure che è servita tanto. Ora ok.

  10. 670
    LUNA -

    ALEBINA, abbiamo scritto in contemporanea entrambe di una ‘scivolata’. Oggi dopo tanto scivolare io mi son sentita più leggera, anche con dei nodi in meno. Mentre scivolavo pensavo ‘non finisce più’. Invece a volte è come scivolare ma per arrivare in un posto più bello dentro di sè. Te l’ho raccontato perché veramente è servito. Poi resta che non vorrei più scivolare. E che è orrendo quando si scivola. Però forse va anche accettato. No indugiare nel malessere, ma comprendersi. Di più. Anche in relazione al mondo. Oggi ho fatto la spesa, con voglia e appetito. Cinica non sei, a parte che si vede, ma se lo fossi non ti dispiacerebbe pensarlo. La verità è che hai voglia di sbocciare. E ti capisco. Un bacio!

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