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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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Ciao Fuori dal Coro, sono contenta dell’opportunità che la vita ti offre e di come la stai vivendo. Mi piacerebbe conoscere le parole che vi dite, è come conoscere un pò di più di questo nostro passaggio sulla terra. Ci sono tante persone nel mondo e ognuno ha la sua storia, i suoi modi di rapportarsi con il mondo e con sè stesso.
Ti ringrazio per aver incluso anche me nel ringraziamento finale, io sono entrata in questo forum per riordinare le idee mettendole per iscritto e contavo sulle risposte per avere un aiuto. Così è stato.
Devo dire che ho trovato degli amici, delle persone vere che da una tastiera mi hanno trasmesso un bel “ci sono” anche quando mi sentivo isolata dal mondo. Certo vorrei avere persone in carne ed ossa per uscire a bere qualcosa e parlare o per un cinema…ma ho capito che queste cose posso farle anche da sola, quando mia figlia è con suo papà. Non ho bisogno di essere con qualcuno per prendere l’aperitivo e gustarmelo, pure al cinema vado da sola. Purtroppo la rete di relazioni sociali che avevo appena iniziato a costruire quando mia figlia aveva iniziato l’asilo, si è strappata di netto con il mio trasferimento e nella nuova scuola faccio fatica a inserirmi…è molto più grande e io lavoro tutto il giorno. Prima che nascesse mia figlia avevo solo casa e lavoro. Ogni tentativo di allargare il mio orizzonte per via di amicizie o interessi, ho dovuto stroncarlo sul nascere. Ci sono delle zone intorno a me che sono ancora coinvolte nel fallout radioattivo, se così posso dire. Fa terribilmente male tagliare di netto una parte di vita. La parte bella è che posso camminare senza fucile puntato alla schiena. Ogni passo è un passo mio, mio e di mia figlia.
ciao ragazze
ci sono anchio, settimana da incubo, domenica pomeriggio e lunedi sereni vi chiederete cosa e successo, oltre alla decisione che sapete gia , sono sparita x alcune ore senza avvisarlo dovevo riunire assolutamente le mie forze e i miei pensieri, a dirla tutta volevo sparire dopo aver camminato x ore e rinato in me il cuore di mamma, ho pensato ai figli sopratutto non volevo creare delle paure al secondo figlio che e tanto legato a me, diffatti la sua accoglienza era di una leggera preoccupazione, l’uomo del monte si era acccorto di questa mia sparizione ed ha preso paura, poi ci siamo messi ha parlare, io o espresso i miei pensieri e lui x quanto gli e difficile parlare si leggermente aperto. Non dico che le cose si sono risolte pero il suo atteggiamento e cambiato anche stasera e stato con noi e ha parlato, in fondo cercavo solo un inizio di apertura, come dice fuori del coro, non mi illudo sono sicura che dovro tirare fuori gli artigli ancora, ma almeno ora siamo um po piu tranquilli. Mi domando perche l’essere umano che dovrebbe avere un cervello non lo mette in funzione basta cosi poco, parlare, parlare parlare, esprimere i propri sentimenti e pensieri ed accettare la persona che a di fronte con i suoi pregi e difetti,rispettarla, considerarla.
Fuori dal coro scusami non sono riuscita a mettere a fuoco la tua situazione pero mi sento di consigliarti non stufarti mai di parlare con lei, ditevi in maniera dolce anche le cose che potrebbero non piacervi ma esprimetevi tutto quello che avete dentro se vi sentite ancora legati non perdetevi, l’amore puo rinascere, cammina piano accanto a lei e parlatevi il silenzio distrugge tutto.
Nel 2009 anchio ho perso il mio papa, uomo, padre favoloso stupendo fantastico con i suoi pregi e diffetti anche se aveva 82 anni x me non aveva età, quando era in vita specialmente nell’ultimo anno ( era molto malato) mi chiedevo come avrei fatto a sopportare la sua mancanza, credimi con la ragione accettavo la sua morte con il cuore no, sono passati due anni, mi manca da morire specialmente in questi momenti difficili, pero so che e in me, perche io sono una cosa sua, la sua creazione, ho il suo carattere e senza andare oltre sono lui in persona, a parte questo c’è lo nel cuore,nel pensiero e tutto quello che fa parte di me, Il dolore e forte pero e piu forte il mio amore x lui.
Cara Aleba
non chiuderti da sola al cinema, esci se puoi, fatti delle amicizie, le migliori sono i genitori delle amiche di tua figlia, non arrenderti vedrai che prima o poi troverai le tue amicizie, frequenta una palestra, fai dei corsi di ballo, cerca di frequentare posti dove si possa parlare, come vedete cè sempre questa parola alla base della vita. Ciao e Bacioniiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ciao ragazzi, un grande abbraccio.
NERI: lo spazio per sè, insomma, serve, vedi? 🙂
E’ vero, chi amiamo e non c’è più vive dentro di noi. E non solo in termini di amore sempre vivo e ricordi, ma anche proprio nelle cose che ci ha insegnato, in certe nostre caratteristiche fisiche, di carattere, in piccole abitudini apprese, in contaminazioni di gusti.
Piangiamo per chi ci manca e mancherà sempre, ma anche sorridiamo ricordando e sentendo questa presenza dentro di noi. E questo è bellissimo.
ALEBA: creandoti questo spazio in cui riflettere hai fatto una bella cosa anche per le mie riflessioni sulla mia esperienza, e per un dialogo a più voci per me utilissimo, grazie.
Io sono una a cui piace molto fare anche le cose da sola, una bella passeggiata, andare al mare e leggere un libro, fare un giro in centro in silenzio e con i pensieri in libertà, entrare senza averlo programmato in una galleria d’arte e farmi un giretto, regalarmi una cioccolata con la panna… ho proprio bisogno anche di questo, di queste sane e spensierate solitudini, quindi non metto assolutamente in dubbio che tu possa trarre piacere dallo stare con te. Allo stesso modo però mi piace anche andare nel bar dove dietro il banco ci sono persone simpatiche con cui ho un certo feeling per cui mi sento “a casa” e condividere momenti con amici e persone piacevoli, quindi capisco anche l’esigenza di socialità e contatto e scambio che esprimi.
Io ho avuto una fase più chiusa, da un lato era anche causata dal mio senso di malessere e da alcune contingenze, dall’altro sicuramente ne avevo anche bisogno per me stessa, anche se ad un certo punto ho pure esagerato. Quindi goditi i tuoi spazi con te, perché comunque secondo me sono preziosi ed è bellissimo “sentirli”, ma resta semplicemente in apertura, no? Per come sei tu certamente ti farai delle nuove amicizie.
FUORI DAL CORO: ti abbraccio forte. Vuoi capire, ma soprattutto anche “sentire” a che punto sta la vostra storia, il sentimento che vi unisce… mi sembra sacrosanto, normale, sano. Mi sembra anche naturalissimo dopo questi anni trascorsi e tanto più in questo particolare e doloroso momento della tua vita. Credo di comprendere perché dici che l’angoscia è stata sostituita dal dolore.
Mi sembra al contempo bellissimo che finalmente parliate, che vi ascoltiate reciprocamente. Un bacio affettuoso.
PS:
@Non riesco a capire come possano esistere certi uomini. Uomini che umiliano, che trattano a pesci in faccia le proprie donne senza ritegno.
Io so le ragioni per cui può accadere (che non giustificano comunque che accada, mai), e accade anche che lo facciano le donne con gli uomini, ma torna sempre più a sembrarmi totalmente assurdo, totalmente inaccettabile com’era un tempo. Non che mi sia mai parso accettabile o corretto, ma fortemente destabilizzante sì, comunque una cosa con la quale volens o nolens mi trovavo a confrontarmi.
Da tempo e sempre più torno a vederla semplicemente una cosa assurda e lontanissima dal mio mondo
fuori dal coro-
le tue risposte le avrai graduatamente, man mano che parlate, se vi amate ancora lo sentirete dentro ancora vivente questo AMORE.
Certo, tu ora, hai paura di sbagiare, di compromettere dinuovo il rapporto che si sta venendo a creare.le PAURE vanno affrontate se te ne vuoi liberare per sempre, ci saranno anche dei riscontri che vi faranno soffrire, ma se c’e’ l’amore tra di voi, tutto sara’compreso da entrambi, trovando un punto di incontro.
vedrai, Fuori- ritroverai la serenita’ delle cose, giorno dopo giono, man mano che avrai le tue risposte tanto attese!!!!
a presto Maria
Ciao neri,ciao luna, ciao maria..
Condivido cara neri, è uno dei pilastri della mia persona. PARLARE mettere le carte in tavola sempre. Esprimere le proprie sensazioni e farlo in modo da far capire a chi ci ascolta…o dovrebbe ascoltare.
Sai ner corso degli anni che sono stata con il mio ex ho maturato la convinzione che i miei gatti e i miei cani avessero maggiori capacità di ascoltare e di dialogare con me. Lo capivo dall’attenzione, dallo sguardo ricolmo di amore e dal fatto che cercassero in tutti i modi di farsi capire a loro volta. Il mio ex, qui tutti lo sanno, ascoltava in modo selettivo ciò che dicevo…si riservava sempre il diritto di soprassedere alle mie parole e di restare indifferente, esattamente come se io non avessi parlato. Quando chiedevo fermamente un riscontro, lui mi diceva “giudico io se meriti una risposta” Punto, tutto finiva così.
Invece io insegno a mia figlia che deve parlare, buttare fuori le cose tristi e condividere quelle belle. Tutto si rischiara quando si parla, quando si ascolta veramente.
Cara Aleba
Come ti capisco, essere una persona aperta nel dialogo e avere la sensazione di chi hai difronte non ti ascolti e poi arriva il momento della conferma di aver parlato al muro e una sensazione amara, che dentro di te ti corrode ogni volta che la senti. Fai bene a insegnare a tua figlia ad esprimersi, con mio figlio grande ho cercato di insegnargli queste cose ma non e andato in porto, sara l’età non so, ora tento con il piccolo, ho delle speranze perché il carattere e diverso. Sai sto pensando, il difetto più grande del mio carattere, di essere troppo altruista, di capire gli altri anche se non condivido, di mettermi in discussione x capire quale e la formula giusta per vivere bene, cerco di vedere al di la della mia visione o opinione e questo mi fa essere debole in certi momenti e decisa in altri, perché sono cosi, sempre pronta e disponibile ad aiutare, sicuramente questo e una cosa che dovrò lavorarci e vederci chiaro. Forse devo diventare completamente egoista, sfruttare le situazioni, prendere le cose che mi piacciono e buttare le altre? NO NO che brutto mi vengono i brividi.
Bacioni a tutti voi. ciao
Sono così anche io, cara neri21. Ma sai cosa penso? che mi piace essere così. Più volte, durante i miei sfoghi con lo psicologo, ho detto “voglio essere egoista, opportunista…voglio prendere e voltare le spalle, voglio ignorare gli altri, passare sopra a tutti gli ostacoli come un rullo compressore.” Ma subito inorridisco, no! io non voglio essere così…voglio trovare il modo di essere me stessa pienamente e di andare per la mia strada. Il mio ex mi aveva fatta diventare cinica, mi aveva costretta a mettere una diga alle emozioni ed è stato difficile abbatterla, scatenare l’inondazione. Ora le acque si stanno calmando e nel mio cuore che prima era brullo e arido, stanno spuntando i germogli. Sono tutti miei, di mia figlia e dei miei gatti.
Prima di tutto auguri a tutte le donne specialemnte quelle che non sono capite, vivono una vita non soddisfacente perche hanno un compagno egoista, st….. in poche parole padrone.
AUGURI AUGURI AUGURI e pensate un po a voi stesse.
Cara Aleba
Oggi e la festa della donna e insieme alle mie amiche mi sono fatta un paio di frizzantini, ho riso e scherzato, in poche parole o colto l’attimo per divertirmi e passare un po di tempo per me, abbiamo bisogno anche di queste cose puerili ma sane. Anche se ritengo che la festa della donna sia diventata una ricorrenza commerciale, le mimose me le sono regalate e o brindato x l’occorenza mentre aspettavo il secondo figlio che faceva allenamento, in questo momento ti diro che mi sento bene.
Da quello che mi scrivi mi sembra di conoscerti sempre, sara perché la nostra esperienza e similare, solo che tu sei un passo più avanti del mio, parlami di te.
Bacioni a tutti voi Luna, Maria e fuori dal coro
Ciao neri, grazie per le tue parole. Sono una donna di 40 anni che ha investito tempo, sentimenti e denaro in una relazione durata 17 anni. Ho una responsabilità enorme soprattutto per il tempo che ho trascorso così, sbattendo la testa contro uno spesso muro di cemento armato che mi ha fatto male…tanto male. Lui mi dice che se oggi mi ritrovo con un pugno di mosche (parla del lato economico!!) in mano, dipende solo dalla mia profonda stupidità. Ha ragione, avrei dovuto fare i miei conti meglio…molte coppie di conviventi oggi stipulano accordi privati per precisare il lato economico della propria relazione. Io sono così, stupida se si vuol dire. Certo preferisco essere nei miei panni, piuttosto che in quelli del mio ex. Lui è convinto che AVERE sia il pilastro della vita. Certo i soldi fanno la differenza per tutto ciò che ha un prezzo, ma la dignità, il rispetto e l’amore non sono valutabili economicamente. Per ora chiudo, ma più tardi torno. Serve molto anche a me scrivere.
ALEBA: in questo forum, dico in generale, in tante lettere, forse anche perché chi scrive vive il trauma dell’abbandono, il senso di fallimento, la profonda crisi di identità ed esistenziale che si prova alla fine della STORIA, quella IMPORTANTE, quella che si è creduto fosse per sempre, e in cui si sono investite le energie in quest’ottica ecc ecc, leggo tante testimonianze che dicono o sembrano dire: io sono nato/a quando è arrivata quella persona, quando è arrivato quell’amore.
Senza quell’amore il mondo era grigio, la vita non aveva senso.
Senza quella persona e quell’amore io non esistevo.
Lo dico con molta enfasi, Aleba, però è per dire ciò che si scrive e si legge.
Da parte mia posso dire che certamente è innegabile che l’amore, quello che senti con grande profondità, che tocca corde dentro di te che prima non avevi sentito suonare, che ti fa crescere attraverso l’esperienza di nuove emozioni e condivisioni è qualcosa di speciale nella vita.
Ed è chiaro che tanto più la vita è stata dolorosa, o insoddisfacente, o difficile o triste prima (e accade, purtroppo, anche che sia così) tanto più il giungere di quell’amore, già del proprio sentimento verso, può avere il senso di un incanto che spezza il buio, di una giustizia che finalmente arriva a sanare ingiustizie e torti, di una botta di autostima che riempie, di un senso ecc ecc.
A volte la fregatura degli amori difficili sta proprio qui.
(non parlo di nessuno dei presenti, s’intenda, rifletto).
Sento dire: a colui o colei piacciono gli stronzi.
Le ragioni per cui si finisce con il tenersi uno stronzo o una stronza o cercare di venire a patti con una forma di relazione insopportabile sono molteplici e ognuno può indagare nelle sue. A volte può trattarsi davvero di masochismo, ma più spesso non è affatto così.
E a volte accade anche che alcuni si facciano fregare anche da quel concetto di lui proprio lui o lei proprio lei che è arrivato a spezzare un buio o un’insoddisfazione esistenziale, personale, individuale. A riempire un vuoto lasciato da una figura genitoriale.
A riscattare un senso di inadeguatezza cosmico. Può darsi che ci si lasci fregare dal fatto che si ha l’impressione che qualcuno, amandoci, sia riuscito a prestarci i SUOI occhiali per vederci finalmente più belli, più bravi, più capaci, più intelligenti, più adeguati, più meritevoli, finalmente, d’amore. Delegando agli occhiali dell’altro però tutto questo nel momento in cui costui cambia occhiali, gli si rompono gli occhiali, o è partito in un modo per darci un’idea e poi palesarne un’altra, beh, sono guai grossi. Ho letto tante storie in questo forum purtroppo di persone che dicevano qualcosa tipo: per i primi cinque minuti mi ha fatto stare così bene che poi mi sono fatto randellare 59 anni sperando che tornasse a dirmi che ero meritevole d’amore.
Questa non è la mia storia.
Non lo è perché a me non sono mai piaciuti gli stronzi, anzi li ho sempre evitati come la peste. Non mi sono mai piaciuti gli arroganti.