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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.662 commenti

Pagine: 1 4 5 6 7 8 167

  1. 51
    remo -

    Se ancora non te ne fossi accorta hai avuto accanto una persona con disturbi “bordeline”. Alla fine andantone hai dimostrato di essere tu la persona forte della coppia. A leggere i tuoi post, la tua logorrea, da la misura della tua sofferenza che hai patito. Credo che per come sei strutturata, lo deduco da quanto e come scrivi, non ti occorrerà molto per passare alla fase in cui lui ti sarà totalmente indifferente. Questa fase ti renderà totalmente staccata da lui e sarà il trampolino di lancio per vivere una nuova storia d’amore. Ti auguro che il peggio della nuova storia, sia il meglio della storia passata. In bocca al lupo.

  2. 52
    Fuori dal Coro -

    Aleba (segue)

    ….alla mente sono solo tormenti. Cerco di ricordare momenti nei quali ci sono state divergenze di opinioni, piccole discussione. Oggettivamente non ne trovo. A meno che possa essere considerato grave un leggero ritardo a pranzo, o un piccolo rimprovero se si faceva tardi ad un appuntamento. Sono tentato di pensare che ad un certo punto della nostra relazione a lei non andassero bene tante piccole cose di me. Cose che prima non avevano importanza.
    Sarebbe come dire che ad un certo punto a me avesse disturbato enormemente il suo essere disordinata o ad esempio il suo eccesso nell’acquistare generi alimentari che il più delle volte andavano scaduti, oppure il suo tassativo essere sempre in ritardo agli appuntamenti, o il suo costringermi ad uscire troppo tardi la mattina per andare al lavoro e conseguentemente a farmi rientrare a casa troppo tardi.
    Io l’ho conosciuta così, ho accettato i suoi difetti. Che senso ha farli diventare pesanti e insopportabili durante un periodo della vita. Al punto tale da farmi rendere la vita con lei insopportabile appunto. Se fosse successo questo avrebbe voluto dire che sarei io ad essere cambiato e non lei. Lei è sempre stata così. Il problema è mio che sono cambiato. Ma questo non è indice di maturità. Un matrimonio non è una relazione, un’avventura in cui si prova, si sta insieme finchè si sta bene. Un matrimonio è una cosa seria. Ci si accolla tutto del proprio partner. Non a casa si pronunciano le famose frasi “nella buona e nella cattiva sorte”. Parole che non sono messe lì a caso. Il problema è nostro che le prendiamo in barzelletta. Io non l’ho fatto e per questo sto soffrendo da matti.
    Non so se sia la nostra società che ci ha portato a queste cose. A far si che i sentimenti cambino così come i telefonini. Il consumismo che investe anche gli affetti. Ci si sposa sapendo che tanto c’è il divorzio. Non è cosa seria. Non è il mio mondo Aleba. Ero contrario al matrimonio perchè l’ho sempre ritenuto come una sorta di prigionia e non mi sarei mai sposato se non avessi incontrato una donna che la pensava come me e con la quale avrei potuto convivere senza trasformare il matrimonio in una prigione.
    Non so se ti ho raccontato il modo in cui vivevamo, Vorrei sintetizzartelo per sapere da te se un modo di vivere del genere sia tale da doverci scappare.
    Noi vivevamo a poco più di 50 km dalla città. In un paesino di momntagna immerso in un parco naturale. Dove regnava la tranquillità più assoluta. A metà strada le città di Roma e dell’Aquila. Due realtà che visitavamo spesso: la metropoli e la città a misura d’uomo. Lavoro per entrambi, partivamo in macchina insieme la mattina. L’accompagnavo sulla porta del lavoro e sulla porta del lavoro passavo a riprenderla. Spesso visita ai suoi genitori, spesa insieme quando serviva, passeggiate al centro di Roma, pizzerie, ristoranti, cinema, centri commerciali. Il sabato e la domenica si stava rilassati in casa quasi sempre d’inverno davanti ad un……

  3. 53
    aleba -

    Ciao Fuori dal Coro. Io non ero sposata, ma ho affrontato la convivenza esattamente come se lo fossi stata. Anzi forse di più, perchè per legge non avevamo obblighi l’uno verso l’altra…anche ora gli unici obblighi legali che abbiamo sono verso la bambina. Lui non si è mai voluto sposare. Adduceva mille scuse, non è il momento, non abbiamo soldi, ho troppo lavoro, non ho lavoro, non voglio i tuoi al matrimonio, voglio che il matrimonio lo paghino i tuoi ma non ce li voglio, non voglio soldi da nessuno. Poi, in fine, la vera e unica ragione: non voglio essere obbligato per legge a doverti lasciare la casa e a doverti mantenere se ci lasciamo. Aleba subito a tranquillizzarlo, io mai avrei preteso soldi da lui, mai mi sarei fatta assegnare la casa. Lo sapeva bene, eppure questo suo rifiuto assoluto di avere un obbligo imposto da un’autorità superiore (che sia la legge o Dio) di avere cura, assistere nella buona e nella cattiva sorte era così radicato che per lui la donna che aveva davanti era invisibile. Ogni volta che sentiva di un uomo separato che doveva traslocare (nonostante fosse il proprietario della casa) e che doveva versare alla moglie alimenti e mantenimento per i figli, mi aggrediva. Siete tutte uguali! diceva, sfruttatrici false approfittatrici. Ora io sono fuori da casa sua, nostra figlia è con me. Persino il suo avvocato mi ha detto che, pur non essendo sposati, il giudice mi assegnerebbe la casa e lui dovrebbe andarsene…se andassimo in tribunale. Io non voglio la casa, io avrei voluto sentirmi a casa. Ora mi sento a casa.

  4. 54
    Fuori dal Coro -

    Fuori dal Coro – 14 ottobre 2011/11:04
    Aleba …(segue)

    …bel camino acceso. Pranzo o cena a base di carne o pesce alla brace. Nel pomeriggio o la sera, a secondo di quanto capitava vedevo la partita. Il sesso poi la faceva quasi sempre da padrone.
    Se non stavamo in casa durante i fine settimana si organizzavano dei week end in città d’arte, o magari alle terme o semplicemente si usciva il sabato per far compere all’Aquila per poi fermarci in qualche ristorantino. Non mancavano le visite di amici di tanto in tanto. Oltre ai week end fuori città che avvenivano spesso dobbiamo considerare almeno un paio di viaggi all’anno in località estere: capitali europee, Cuba, Egitto, Maldive, Sicilia, Sardegna ecc. ecc. Le località sciistiche erano a meno di mezz’ora e di tanto in tanto in inverno si prendeva un giorno di ferie per farsi una sana sciata baciati dal sole. Non mancavano le uscite a cena insieme ai nostri migliori amici. Così come non mancavano gli inviti ai suoi genitori a casa nostra per passare insieme una giornata davanti ad un pranzo od una cena a base di prelibati piatti di carne alla brace. Gli agriturismi erano tra le tante mete preferite, così’ come i ristoranti tipici. Anche le fiere erano tra le nostre mete.
    Il Gran Sasso era a pochi km e a volte ci rifugiavamo in quello splendido paradiso. Avevamo il mar Adriatico a destra e il mar Tirreno a sinistra. Soprattutto il Mar Adriatico era raggiungibile senza un minimo di traffico (anche se con qualche km da percorrere) ma un’oretta era sufficiente. La nostra casa non era un tugurio ma quasi 200 mq di abitazione immersa nel verde con il canto degli uccellini che ci svegliavano la mattina. Il sonno era davvero ristoratore perchè il silenzio la faceva da padrone.
    D’inverno la neve ci sorprendeva facendoci vedere uno scenario meraviglioso. Dalla finestra di un salone di oltre 50 mq davamo da mangiare agli uccellini agli scoiattoli e alle volpi che spesso facevano capolino. Non ci siamo mai seduti davanti alla tv a vedere quelle idiozie delle telenovele o delle varie Domeniche in. I nostri programmi preferiti si basavano su films, musica e documentari sui viaggi che ambivamo a nostre mete. Durante l’estate integravamo il paio di viaggi esteri con il mare della Calabria, d’inverno le Dolomiti sono state le nostre montagne.
    In casa mai una lite. Unico neo la questione figlio. Dov’era a tuo parere l’errore che si commetteva. Da donna dimmi cosa ti mancava. Vorrei un tuo parere anche su questo
    Un abbraccione

  5. 55
    aleba -

    Fuori dal Coro, lo scenario che descrivi è bellissimo! Penso che se avessi potuto vivere con il mio uomo un terzo di ciò che hai condiviso con tua moglie sarei stata una donna felice. Il neo sulla questione figlio…tu vivevi tranquillo se lei non dava segnali di disagio importanti. Penso tu non ti sia reso conto perchè lei non comunicava, era un tabù troppo grande! Tutto il resto era meraviglioso e probabilmente potevate parlare di tutto, ma parlare di figli penso avesse paura. Però c’era chi ne parlava con lei. Io provo a entrare in quello che avrebbe potuto pensare lei, senza confrontarsi con te. Forse ha trovato qualcuno con cui parlare solo di quel limite nel vostro rapporto, qualcuno che l’ascoltava e che le permetteva di sfogarsi come non poteva fare con te. Però anche messa così è assurda, se davvero lei non ha mai affrontato la questione figli a cuore aperto e con determinazione, ha agito in una maniera che necessariamente esclude l’amore. L’amore non ti fa tacere su argomenti che potrebbero sbloccare la situazione, amare significa provarle tutte. A meno che lei non si fosse innamorata di quell’altro uomo. Io faccio fatica a capirla, vedo tante donne che hanno una scala di valori spaventosa. Figurati che una mia ex collega una volta mi disse “Quando voglio un paio di scarpe nuove, non importa quanti soldi costano, basta che la sera prima di andare a comprarle faccio sesso con mio marito” Che modo di fare l’amore è? Perchè ambisci ad avere un paio di scarpe?? Il marito magari pensava che lei fosse coinvolta nel rapporto per amore verso di lui, invece era solo per il paio di scarpe costoso. Oppure donne che tengono il muso per giorni, tolgono persino il saluto perchè il marito non ha letto nel loro pensiero una sciocchezza. Se parlavano chiaro si risparmiava tempo e arrabbiature. Beh io non capisco, io per ora necessariamente filtro attraverso ciò che ho vissuto io e ti assicuro che capisco cosa voglia dire dover imparare a “leggere nel pensiero”. Il mio ex non diceva mai cosa gli stava bene e cosa non gli stava bene, solo a posteriori conoscevi la sua posizione. Quando arrivava Natale non voleva regali, allora io cercavo qualcosa che fosse abordabile dalle mie tasche (sempre prosciugate!!) che potesse essergli utile. Apriva il pacchetto con aria tra il rassegnato e il sorpreso, ringraziava con un grazie ma non dovevi. Dopo qualche mese se ne usciva che per il suo regalo avevo speso quattro soldi, che lui si meritava regali importanti. Io ho sempre detto cosa volevo per regalo, ci credi se ti dico che non è mai arrivato quello che avevo chiesto io? Ebbene si. Tutto veniva adeguato ai suoi gusti, a quelle che erano le sue esigenze. Quando io dicevo grazie, ma perchè non mi hai preso quello che ti ho chiesto? Non sei mai contenta! si incavolava. Se io fossi stata al posto di tua moglie di avrei parlato, Fuori dal Coro. Aleba avrebbe detto, amore la tua ansia per il figlio la risolviamo in due, proviamoci io sono qui. Mi avresti respinta?

  6. 56
    aleba -

    Anche la sua casa è immersa nel verde, non come la tua, ma ci sono poche case e solo da un lato, il giardino è enorme e tutto intorno agli altri tre lati c’è solo campagna per un bel pezzo. Il giardino era meraviglioso, pieno di alberi da frutto. Quando e diventato suo ha tolto tutti gli alberi che avevano oltre 50 anni. Ha piantato tre alberelli, qualche arbusto e il resto tutta erba. Non c’era più un filo di ombra!! Avere un rapporto funzionale con il proprio compagno/a, fatto di stima, affetto, attrazione, reciprocità e avere anche tutto quello che mi hai descritto….mi fido di come scrivi, di quello che racconti, ma io non avrei rinunciato a provare a farti venire il desiderio di un figlio. Ci sono donne che incastrano il marito in una gravidanza non desiderata, semplicemente smettendo di prendere l’anticoncezionale. Che povertà di spirito e di intelligenza! Avere un uomo che amasse la mia compagnia, che ricambiasse spontaneamente i baci prima di lasciarci per andare al lavoro. Un uomo che apprezzasse i momenti belli, che provasse davvero gioia a fare qualcosa per me. Un sogno.

    Per REMO, ciao! so di essere logorroica, evidentemente ho ancora bisogno di parlarne molto perchè voglio smettere di pensare di aver fallito, lui può essere soccorso solo da sè stesso, io non ho nessuna possibilità di aiutarlo.
    Io sono andata in analisi, il mio analista mi ha parlato del disturbo borderline. Mi spaventa questa cosa, tanto. Per lui dico.

    Grazie per il tuo in bocca al lupo, amo i lupi! I lupi sono animali nati per vivere in gruppo, per relazionarsi in modo funzionale l’uno con l’altro e nello stesso tempo mantengono integra la propria identità personale. Sono saldi e determinati ma anche giocherelloni e vagabondi, sanno discernere, capiscono molto anche solo da una traccia olfattiva e fanno la scelta giusta.

  7. 57
    Fuori dal coro -

    Aleba
    Grazie sempre delle tue risposte. Non so se mia moglie avesse paura a parlarne con determinazione. Certo lei mi ha chiesto un figlio. Ma come ti ho detto ha ricevuto solo risposte negative da me. Il concetto del mio no era chiaro: non mi sentivo di cambiare vita. Sapevo cosa significasse avere un figlio. Un figlio tu mi insegni ti cambia la vita. Ed io con tutta sincerità non volevo cambiare quel tipo di vita che tanto avevo desiderato. Con la donna con la quale avevo sognato per anni di condividere tutto quello che stavamo condividendo.
    E’ chiaro che se lei mi avesse espresso con determinazione che quella vita non le bastava più, che voleva necessariamente un figlio per poter continuare ad essere felice mi avrebbe per forza di cose messo di fronte ad una scelta. E sono certo che avrei optato per la scelta di avere un figlio. D’altra parte la mia vita, quella che conducevo, era speciale perchè la vivevo con lei. Se non avessi più avuto lei con chi avrei potuto condividere tutte quelle gioie ? Inoltre non ero un mostro senza amore. Come quasi tutti gli uomini anch’io avrei sentito la paternità dopo la nascita e di certo sarei stato rapito dall’amore per tuo figlio.
    Proprio ieri ho incontrato un mio amico che non vedevo da tempo. Mi ha chiesto come stessi dopo la “batosta”. E tra le tante cose mi ha confidato che la moglie dopo il primo figlio ha “preteso” dopo 10 anni il secondo figlio. Lui non era d’accordo ma ha dovuto arrendersi alla sua determinazione. Al fatto che lei lo avesse minacciato di andarsene da casa. Bè a parr mio non è corretto il comportamento della moglie. Non puoi imporre la tua volontà anche di fronte al desiderio di un figlio. Per di più il secondo. O così o me ne vado. Anche quello non è amore secondo me. Ma solo puro egoismo. Eppure lui ha ceduto e sai perchè ? Per lasciarla tranquilla, per non farsi più “rompere le scatole”.
    Io non sono così Aleba. I sono per i rapporti leali e sinceri. Dove vige l’Amore.
    Certo concordo con te che mia moglie abbia trovato nel momento di maggior crisi una persona con cui sfogarsi, a cui confidare i propri disagi. Una persona che conosceva da tempo e di cui probabilmente si è innamorata.
    E’ chiaro Aleba io ho sbagliato e mi sento maledettamente in colpa per questo. Ma lei ? D’altra parte l’evidenza dei fatti è che io nel momento in cui lei mi ha semplicemente comunicato l’intenzione di prendere alcuni giorni di riflessione ho fatto immediatamente marcia indietro sulla mia decisione. Proponendogli di riprendere il discorso sul figlio e dichiarandomi pronto ad affrontare la paternità.
    D’altra parte come ti ho scritto in precedenza era da un paio di anni che stavo lavorando su me stesso per risolvere il problema. Per cercare di superare il discorso legato al cambiamento di vita. Ho fatto di tutto per farglielo capire ma lei non ha voluto sentire ragioni.
    Mi domando e dico a questo punto dov’è tutto questo Amore allora ? Questo Amore che si sfalda di fronte alla prima…..

  8. 58
    Fuori dal coro -

    Aleba… (segue)

    …vera difficoltà. Mi viene da pensare cosa sarebbe successo se dopo leventuale nascita di nostro figlio ci fossero state divergenze di opinione sull’approcccio alla sua crescita.
    Certo mia moglie non era il tipo di persona come la tua collega. Assolutamente no. Non ha mai fatto e non avrebbe mai fatto cose simili.
    Aleba, purtroppo mi rendo conto di avr commesso il più grave errore della mia vita. Quello di aver dato per scontato un amore che mi sembrava perfetto E di aver sottovalutato una sua esigenza. Quella di avere un figlio. Non mi aspettavo davvero che si arrivasse a tanto. Credevo che un grande disagio avrebbe portato ad esprimerlo con tanta tanta determinazione. Invece lei si è chiusa in se stessa aspettando un mio cambiamento che non arrivava.
    Faccio fatica a capire e sto tuttora male. Ma male davvero tanto dentro. Perchè mi sento svuotato di tutto senza più stimoli e scopi per il futuro. Sento di aver buttato al vento l’occasione della mia vita. Quella per la quale avevo tanto lottato. E nel tempo stesso sono deluso e amareggiat dal comportamento di lei che non ha tenuto conto di me di come potessi stare della mia sofferenza.
    Sai Aleba io non ho mai pensato durante tutto il mio rapporto con lei a lasciarla. Mai e dico mai. Per me il sentimento quando nasce ed è vero non può morire. Ma soprattutto quando nasce un sentimento non posso tradirlo nascondendo alla persona per cui provo Amore qualsiasi cosa.
    Sai Aleba. L’esempio di un lupo mi calza a pennello. Come loro ho sempre mantenuto la mia identità personale. Anche se a differenza di loro non sono prettamente per la vita di gruppo. Mi piace vivere e relazionarmi con gli altri ma non amo le comitive. Preferisco la compagnia di poche persone vere. Questo è uno dei motivi della mia grande sofferenza attuale. Il sentirmi solo in mezzo a tanta gente. Mentre trovo compagnia quando sono a contatto con poche persone di cui conoso e apprezzo sincerità e lealtà i miei amici in particolare e i miei genitori.
    Prima avevo accomunato a loro anche mia moglie. La ritenevo forse anche migliore di essi e capisci bene quindi quanto tutto questo che è successo mi abbia causato il dolore che sto vivendo.
    Leggendo quello che hai scritto mi sento sempre più distante da tuo marito. Una persona che vedo molto lontana dal mio modo di essere. Quando hai scritto dei regali mi è venuto semplicemente da piangere. Ma come ci si può comportare a questo modo ? Mi fido anch’io di quello che scrivi e legendoti mi sento di condannarlo in pieno per troppe cose che ti ha fatto.
    Io purtroppo nonostante tutto non riesco a provare rabbia per mia moglie. Nonostante sia certo che lei non abbia fatto altro che aggrapparsi ad un’altra persona cancellando di fatto quanto di buono è esistito ed esisteva nel nostro rapporto. Ormai non so cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. So soltanto che io avevo sposato mia moglie perche la amavo e volevo vivere con lei a prescindere dalla nascita……

  9. 59
    aleba -

    Ciao Fuori dal Coro, bello che ti calzi l’esempio del lupo. Inoltre ti si addice più di quanto pensi perchè loro, i lupi, non sono per le comitive. Sono gruppi sociali ristretti dove vigono il rispetto, la lealtà e la stima reciproci. Sono animali, certo, il comportamento è semplice e istintivo..eppure una famiglia di lupi avrebbe tanto da insegnare alle famiglie umane.
    Parlare di avere un figlio non significa dirti “io vorrei un figlio.” punto e basta. Quando la voglia di avere un bambino è diventata incalzante, avrebbe dovuto coinvolgerti, parlarti con delicatezza ma anche con molta sicurezza di sè stessa. Piuttosto che accettare un figlio perchè lei non rompa le scatole, sarebbe stato meglio non farlo. E’ evidente che le relazioni sono quasi sempre sbilanciate e che spesso si privilegia il non essere rotti le scatole piuttosto che sbrogliare la matassa. Avrebbe dovuto fidarsi di te, del vostro amore. Avrebbe dovuto condurti per mano nel desiderio di diventare papà, stimolando il dialogo, fantasticando su quante nuove cose in tre avreste potuto fare. I figli cambiano la vita, è vero, e mi ricordo ad una serta del corso preparto che l’ostetrica disse: attenzione perchè se i figli sono in grado di unire la coppia, molto spesso capita che la dividano. Tutto sta in quello che hai detto tu, Fuori dal Coro: conoscere sè stessi e esprimersi. Non troncare i discorsi, non evitare di parlare anche delle cose più dolorose. Se si parla con la voglia di risolvere e non solo per recriminare, non serve neppure alzare la voce.
    Tante volte conoscenti o mamme di compagni di asilo di mia figlia mi hanno chiesto perchè ne avevo solo una. Io rispondevo che mi sarebbe piaciuto molto, ma che non ne avrei avuti altri. Tutte mi si allarmavano, perchè? perchè niente più figli??? I figli bisogna volerli in due, bisogna amare in modo pieno a 360° la persona che genitore con noi. Non si può fare un figlio tanto per farlo, perchè è bella la famiglia numerosa o perchè è per la società è giusto. Mia figlia è un dono, davvero! penso che dopo tanto cieco vagare ho trovato la mia missione in questa vita, ed è quella di condurre mia figlia ad essere un adulto cosciente di esistere. Ti dico però, che con il senno di oggi riguardando ai tempi della gravidanza, avrei dovuto non fargliela riconoscere la figlia. Lui le vuole bene, ne sono certa e penso che soffra nel non vederla. Ma vedi anche con lei si relaziona in modo sbagliato, sembra che il bambino sia lui. Non lo dico perchè io sono la mamma e penso di avere sempre ragione, lo dico per le cose che ho visto con i miei occhi. Come ha sempre fatto con me, faceva con la bimba.
    Tu Voce dal Coro ti flagelli troppo. Anche io, tuttora, mi sento in qualche modo di aver gettato via tutto..poi rifletto e riporto bene nella mente: io sono stata gettata via. Ho preso atto e mi sono tolta dai piedi, riprendendo di fatto il rapporto con me stessa. Tu non hai gettato via, caso mai tua moglie non ha saputo apprezzare l’uomo che aveva

  10. 60
    aleba -

    Forse sbaglio a essere così netta, ma non credo: tu non hai sprecato, purtroppo hai dato pensato che tutto filasse liscio, ma tu stesso dichiari che nulla era trapelato prima. Tu stesso dici che gli amici comuni non avevano notato cambiamenti. Lei ha maturato da sola la scelta di andarsene. Non capisco come si faccia ad avere tanto amore fra le mani, un amore sano disponibile e leale e non fidarsi del fatto che qualsiasi questione sarebbe superabile in due.
    Fuori dal Coro, non ti aiuta continuare a pensare a ciò che hai perso. Tu hai vissuto una bellissima storia d’amore, tu hai avuto per un lungo periodo una vita che amavi. Cerca di non fare solo pensieri negativi, e di non concentrarti solo sul fatto che tu saresti stato pronto ad avere un figlio da lei. Per come stanno le cose adesso, questo è improbabile. Rimuginare tanto tempo su cose improbabili non è proprio l’ideale per superare il dolore. Ciò che non puoi cambiare, non potrai cambiarlo mai. Ti auguro di guardare avanti, di fare piccoli sani pensieri positivi su come potrebbe essere la tua vita giorno dopo giorno, io credo che i tasselli si incastrano un pò per volta e poi vedrai che forse il quadro che ne uscirà sarà da mozzare il fiato e nemmeno paragonabile a quello che avevi in mente tu.
    Baci

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