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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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fuori dal coro devi reagire non puoi lasciarti morire dentro. il tuo matrimonio era iddilliaco ed ora non accetti la sconfitta, se la ami veramente lascia adndare la sua anima, lasciala. non sempre nella vita le cose vanno come noi vogliamo.
sara’ propio questo tuo modo di NON ACCETTARE le cose, che lei si e’ stufata di NON VEDERE risoluzione da parte tua.
Ciao Luna e ciao anche a te Maria.
E’ da tempo che ho letto i vostri post. Volevo rispondere. Ma a volte non gliela si fa. Almeno io. Non credo ancora di aver toccato il fondo. Non credo proprio. Non starei così. Così come sono stato in questi ultimi 4 giorni. Così come sto oggi.
Maria mi esorta a reagire a non lasciarmi morire dentro. Ho provato a reagire, ci sto provando. Le sto tentando veramente tutte ma si, come dice Maria mi sento davvero morire dentro se non sono già morto.
Due anni sono tanti. Avrei dovuto stare un pochino meglio. Invece per assurdo penso che stavo meglio prima quando almeno lottavo. Lottavo per riconquistarla. Ero sotto shock ma lottavo. Lottavo per me, per lei, per noi.
Ogni giorno che passa cerco di pensare che può essere un giorno nuovo, che può cambiare qualcosa. Ogni giorno che passa invece, mi fa vedere che mi manca tutto. La mia vita con lei, lei, il nostro modo di stare insieme. Se la nostra coppia era in crisi non possono mancarmi tutte le cose che mi mancano. Se eravamo in crisi dovrei ricordarmi di qualcosa che non andava, qualcosa che mi faceva star male, qualcosa che mi faceva innervosire. E invece no. Non c’è. Non c’è perchè non c’è mai stato. E se lei ha camuffato lo star bene con me. Se lei mi ha fatto credere di star bene con me. Lei…ha ucciso un uomo.
Si perchè mi conosceva bene. Sapeva come ero fatto. Come la pensavo. Sapeva in ciò che credevo.
Sapeva tutte le cose che ci siamo detti, i giorni passati insieme. La facevo partecipe di ogni cosa. La consideravo in tutto. Eravamo una cosa sola e lei lo sa bene. Non può aver mentito. Non era quel tipo di donna. Cosa le è successo ? Questa domanda mi rimbomba nella testa ogni giorno.
Luna, Aleba, Marquito, Maria, voi state di là, dietro un computer come me e state leggendo di un tizio che sta soffrendo come tanti per un distacco da un amore. Invece la cosa è più profonda. Ci sono mille sfaccettature in questo distacco. Tante che ti colpiscono dentro. Ogtnuna come una coltellata.
Mi piacerebbe parlare con lei e chiederle: “Ma di cosa ti sei innamorata di me ?” visto che ero così quando mi hai conosciuto e sono rimasto così fino all’ultimo. Io lo so di cosa mi sono innamorato di lei. E sono rimasto innamorato fino a tutt’oggi. Voi mi chiederete se oggi mi innamorerei lo stesso di lei. Si credo di si. Perchè quei gesti di rabbia che ha avuto nei miei confronti facevano parte di lei. Solo che erano più pacati e avvenivano raramente. E nei confronti di cose per cui poteva esserci una logica. Era un difetto forse si. Ma l’avevo accettato e l’amavo anche per quello. Non mi sembrava grave. Non si cambia. Continuo a ripeterlo. E infatti ritengo lei la stessa persona. Solo che ha concentratto tutto ciò che c’è di negativo contro di me. Ma vorrei conoscerne il motivo. Io ho sempre e solo davanti la donna dei miei sogni. Quella che si ama una sola volta. La tua donna. Null’altro che la tua donna.
Ciao a tutti
@Luna, Aleba, Marquito, Maria, voi state di là, dietro un computer come me e state leggendo di un tizio che sta soffrendo come tanti per un distacco da un amore. Invece la cosa è più profonda. Ci sono mille sfaccettature in questo distacco. Tante che ti colpiscono dentro. Ogtnuna come una coltellata.
Fuori Dal Coro, ti sei scelto un nick che già di per sè per te avrà un significato, ma quando scrivi ciò che hai scritto qui sopra, anche se comprendo il significato di ciò che scrivi, non ti rendi conto che ogni dolore personale è particolare e “speciale” e “dolorosamente unico”.
Cosa vuol dire: un tizio che sta soffrendo come tanti per un distacco, invece la cosa è più profonda…?
Certo che il tuo distacco è avvenuto in maniera traumatica, ma forse la ragione per cui questo tuo dolore non si scioglie non è solo il fatto che oggettivamente un trauma c’è, e le dinamiche di cui parli, ma anche perché tu insisti, insisti con te stesso non solo nel dire che lei è stata speciale (o è, certo) speciale per te ecc, ma anche che se stai così male è perché la cosa era unica, irripetibile, senza macchia, senza paura, senza una sbavatura.
E non si tratta di banalizzare una storia, le persone, i sentimenti o un dolore, ma forse nel momento in cui guarderai le cose con un po’ di “umiltà” comincerai a guarire.
E’ che sembri confondere ideali e realtà, perdonami, nel momento in cui ti dici una serie di cose. Forse proprio perché quello che non accetti è un finale doloroso e “banale” (pur nel suo evolversi traumatico, ma intendo dire banale in quanto fine di un matrimonio, come concetto stesso) rispetto alla grandiosità della storia per come tu la leggi. E con questo non voglio dire che non possa essere stata grandiosa, le emozioni sono le tue. Nè ti ho mai detto che non credo che tu stia male, nè ti ho mai detto che non mi sembra una croce esagerata quella che ti porti riguardo l’aver detto di no, in quel momento, alla paternità, nè che tu non possa stare male anche nel tuo continuo chiederti come fa un angelo a cadere in volo ecc ecc…
tuttavia quell’angelo caduto in volo è comunque una persona.
e lo sei tu. E a voi può capitare (come non capitare) quello che capita a tutti gli altri.
Nel momento in cui ti renderai conto di questo, forse, per quanto non sia un bel pensiero, forse comincerai a guarire da questo stato di shock. Non guarirai in un giorno, ma almeno riucirai a vedere. A vedere anche che dici: mi piacerebbe chiederle…
bene, perché non puoi farlo? perché non puoi andare da lei a chiederle quello che hai bisogno di sapere?
com’è che questo angelo non ti dà neppure le risposte più “banali” che cerchi?
com’è che al di là di quali siano le cause non si è seduta REALMENTE a tavolino con te, ma REALMENTE, per lasciarvi in modo assertivo, se dal suo punto di vista non c’era nessuna soluzione? perché questo è il suo carattere? solo che quando c’è il sole è in un modo e quanto c’è tempesta è in un altro?
Non fai che ripetere che tu l’hai sempre trattata
con i guanti e in un certo modo, facendola partecipe di ogni decisione e mettendola al primo posto.
Bene, io non c’ero, non so se sia così o no. Ma se così fosse allora le son girate le palle la prima volta che non lei hai detto di sì?
Tanto non riuscirò a spiegarti quello che voglio dire, che non è nè negare che possa essere stata una storia importante, nè ciò che tu ci hai vissuto, visto, nè che tu possa essere shoccato, sconvolto, nè che il finale in questo modo ti abbia traumatizzato, nè che tu possa metterci due anni o più almeno per fare uno scatto verso un’altra fase della tua rielaborazione.
Però, perdonami Fuori dal Coro, ma per me, per me, quando dici una frase come:
@voi state di là, dietro un computer come me e state leggendo di un tizio che sta soffrendo come tanti per un distacco da un amore. Invece la cosa è più profonda. Ci sono mille sfaccettature in questo distacco. Tante che ti colpiscono dentro. Ogtnuna come una coltellata.
sei fuori strada. sei fuori strada non perché soffri per quelle che per te sono cose che non capisci, che ti colpiscono dentro, per le sfaccettature personali, per le coltellate che senti ti trafiggono…
non per questo, ma perché ti blocchi e ti ammazzi da solo con un atteggiamento del tipo:
a caio e gina e patrizia e guglielmo poteva succedere, ma a noi NO (di fatto però è successo).
caio, gina, patrizia, guglielmo possono anche comportarsi in questo modo, LEI no (di fatto però ti ha chiesto la separazione e in un certo modo)
le persone non cambiano o comunque il carattere non cambia e io il suo conoscevo (forse non conoscevi tutti i lati del suo carattere o come dici tu c’erano dei lati che in determinate situazioni possono rivelare il peggio).
mi pare evidente che tu veda la tua storia unica e lei unica, ma forse un po’ di “umiltà” e smettere anche di vederla come un essere sopranaturale forse ti aiuterebbe a cominciare a guarire.
sembra che tu dica, a volte: è vero, ci sono persone che ricominciano a vivere ad un certo punto dopo una grande delusione d’amore, ne conosco, ma allora forse è perché non erano poi così innamorati, o non era poi così grande la loro storia d’amore. Non era veramente speciale, non provavano sentimenti così grandi, o c’erano delle ragioni evidenti, o litigavano tutti i giorni, ecco perché, sennò è impossibile. Io e mia moglie eravamo troppo speciali perché io possa continuare a vivere, è ovvio che gli altri, che hanno avuto storie sciacquetta o non sanno cosa sia l’amore, possano tornare a sorridere. Ma se è quello che ti dici (e io ho l’impressione che tu a volte dica e ti dica questo) allora non mi stupisce che tu non riesca a smuoverti.
Come se dire: posso stare meglio fosse dire: ALLORA NON HO VERAMENTE AMATO, e ciò andrebbe contro non solo ciò che IO SO di avere vissuto, ma anche contro ciò chi SO di essere e SO CHE LEI E’.
Fuori dal coro, questi pensieri credo se li facciano TUTTI, sono una fase del lutto. Il punto è anche quanto ti fossilizzi e blocchi lì.
Ciao Fuori dal Coro. Ti capisco sul fatto che a volte non si ha proprio voglia di scrivere, anche se leggo…a volte non riesco a scrivere. Certo non riesco a fare a meno di intervenire quando leggo questi tuoi accorati appelli che sembrano cadere nel vuoto. Conosco bene la frustrazione che deriva dal non poter avere un dialogo funzionale con qualcuno, o perchè questo qualcuno ascolta selettivamente oppure perchè questo qualcuno non è presente, rifiuta il confronto. Ti capisco ed è per questo che scriviamo qui. Cerchiamo disperatamente risposte, quelle risposte che loro non ci vogliono dare.
aleba: …e forse già questo è una risposta. Non tutte tutte, ma dice molto. Che non sappiano o non vogliano. Ho passato ANNI a farmi domande, quindi non è che non capisco. E non ti so neanche spiegare bene perché dico che è una risposta. Importante. Però per es la mia striz diceva ‘tal dei tali FUNZIONA così’. Anche non dare risposte è un modo di funzionare. Notte, bacin
aleba- non sempre si e’ nell’ottica giusta di dare risposte sensate, e per sparare cavolate che non stanno ne’ in cielo ne’ in terra e’ meglio aspettare e’ riflettere. fate bene a scrivere quello che sentite nel cuore, e a leggere soltanto quando non avete voglia di nulla, tutto va bene, la vita trascorre cosi’ solo il tempo porta delle risposte.
Luna:
No Luna no. Forse quella frase è stata male interpretata. Ma posso capire. Volevo solo intendere che voi, come me, stiamo dietro un computer e dall’altra parte c’è un tizio, che potrebbe essere ognuno di noi 5 che sta soffrendo per un distacco di un amore. Quindi per una cosa che succede a tante persone. La mia frase voleva solo far capire che forse, da dietro un pc, non si riescono a comprendere i reali disagi di chi sta scrivendo. Semplicemente perchè spesso è difficile mettere su carta le reali emozioni, positive o negative che siano e le reali sofferenze che una persona sta provando. Ma questo vale per me come per chiunque. Ecco, volevo intendere solo quello, null’altro.
E’ difficile per me spiegare quello che tu scrivi con molta chiarezza. Il mio distacco è avvenuto in maniera traumatica ed è un dato di fatto inequivocabile. E’ come quando ti muore una persona cara giovane per un infarto fulminante e una persona cara anziana e malata da tempo. Il dolore c’è sempre ma al primo non sei preparato mentre al secondo da tempo te ne fai una ragione. Ma non è questo il punto. Non ti capisco quando mi dici che dovrei guardare le cose con più “umiltà”: perchè confondo ideali con realtà ? Mi dici che non accetto che la mia storia, grandiosa dal mio punto di vista, possa essere finita dolorosamente e “banalmente”. Non so se sia così. Forse la tua frase che rende più l’idea e quella “dell’angelo caduto in volo”. Ecco forse questa è la frase che rende meglio il tutto.
L’angelo caduto in volo che come dici tu è comunque “una persona”. Ok d’accordo. Ma io non ho mai pensato che fosse un angelo. Ma semplicemente una persona. Ecco diciamola in maniera più semplice possibile: Io ho semplicemente CREDUTO in quella persona nello stesso modo in cui CREDEVO IN ME. Non siamo tutti uguali mi dirai tu, ognuno ha il suo cervello. Ok. L’ho sempre pensato questo. Infatti nella vita difficilmente mi sono fidato di qualcuno al punto tale da idealizzarlo.
Con lei l’ho fatto. Non posso negarlo. L’ho idealizzata ma…non come se fosse una donna esente da difetti. Semplicemente come una persona leale, corretta, onesta, pulita. Niente di più. Una donna che come tutti può sbagliare ma una donna che credesse nei sentimenti veri. Nè più nè meno di come ero io. Io sono una persona che sbaglia, che ha sbagliato. L’errore è umano. Li commettiamo tutti. Anche lei quindi. Non l’ho esentata da ciò. Si sbaglia con i nostri migliori amici, con i nostri genitori, con i nostri fratelli. Perchè non si può sbagliare con i nostri partner ? Questo io l’accetto.
Quello che non accetto e che mi fa star male è come una persona (non un angelo) possa aver di punto in bianco cambiato le carte in tavola nei confronti del proprio uomo con il quale avevi condiviso ogni cosa, avevi confidato tutto, avevi riso, scherzato, parlato, dialogato, sofferto. Come si può ? e soprattutto perchè ?
Ti ho scritto che mi piacerebbe chiederle questi perchè. E tu giustamente mi dici come mai questo…..
LUNA…segue
…”angelo” non ti dà le risposte più banali. Luna lei le sue risposte me le ha date ma a mio parere non reggono. Sono risposte che contrastano una con l’altra. Da una parte la questione figlio: l’ho ferita, dall’altra non stava bene con me da un po’ di tempo, dall’altra ancora un intervento che le ha fatto vedere la vita in maniera diversa, dall’altra ancora il mio essere egoista e pensare alle mie cose, dall’altra ancora la mia trascuratezza nei suoi confronti. Vista così sembra un’ecatombe. Ha vissuto con un uomo che non le ha dato nulla. Eppure tutte queste cose io non le ho viste. Non le ho notate. Io mi sto autodistruggendo per il discorso legato al figlio. Quello si. Non posso negare lo sbaglio. Ma l’altro ? Da sempre mi sono comportato nello stesso modo con lei. Se qualcosa non va al punto tale da spingere a separarti ci sarebbe dovuta essere qualche crisi, discussione, tensione. Ma io tutto ciò non l’ho visto e per questo non mi do pace. Non so se mi spiego: da una parte sono frastornato perchè non capisco perchè tutto questo (ammesso che esista) non sia venuto a galla prima in maniera importante in modo da apportare dei correttivi, dall’altra mi autoflagello per non aver capito che stavo comportandomi in maniera non corretta (ma è vero ?), dall’altra ancora ho l’immagine di lei con me sempre calmi, tranquilli, sereni, scherzosi. Io ho foto, video, lettere, sms, da cui non si notano malesseri o crisi.
E’ difficile spiegare certe cose per iscritto. Non è facile. Io mi fossilizzo si è vero. Non mi sblocco è vero. E’ chiaro, come scrivi tu, che io reputo la mia storia “unica” e inconsciamente penso che a gina, patrizia, caio, guglielmo poteva succedere e a me no. Semplicemente perchè loro avevano dei problemi. Luna in questi mesi ho parlato con tanta gente separata. Addolorata, avvilita ma che alla fine tirava fuori problemi evidenti, crisi, che in un modo o nell’altro non sono riusciti a superare. Luna un fulmine a ciel sereno ti uccide, ti blocca, ti fossilizza, ti destabilizza, ti distrugge interiormente non ti fa andare avanti. E il tutto va sommato al tuo senso di colpa, al rimpianto, al rimorso. I rimorsi ti uccidono Luna. Metti tutto insieme fai le somme e….non tornano i conti. Poi vedi tante coppie, ti senti infelice e pensi: ma saranno felici loro. Speri di si e continui a chiederti cosa è successo di grave alla tua di coppia. Poi vedi un bimbo sulle spalle del padre. Allora ti scorrono le lacrime che cerchi sempre di fermare. Per questo Luna mi fossilizzo, mi blocco, non vivo. E credimi sto cercando di farlo…di vivere…di reagire. Ma la somma di tutto quello che ho scritto in questo post è come una forza sovrumana che mi spinge all’indietro. Ciao Luna e scusa Aleba se non ho potuto risponderti. E finito lo spazio. Lo farò al prossimo post
Ciao
fuori dal coro.dici: prima lottavo per lei e’ mi sentivo piu’ in forma ed ora che so che lottare non mi porta a nulla sto’ a pezzi!
siamo propio rovinati, comandati dalla mente. se siamo felici e folli a mantenere a tutti i costi un rapporto in vita anche se poi alla fine non c’e’ piu nulla, chissa’ per quale motivo riusciamo a ci sentiamo vivi, grintosi,pieni di energie,voglia di costruire cose nuove che ci danno giovamento; invece se scendiamo con i piedi per terra e che guardiamo in faccia alla realta’ tutto quel castello di gioia scompare, e noi non abbiamo piu voglia di vivere.
fuori dal coro- per questo di dico che devi reagire e trovare tra questi due poli la forza di tirarti su.tu non accetti ancora, che tutto, ormai non esiste piu!
te lo dico chiaramente, sbattiti per tirarti su, ma fallo tu da solo, ormai sei solo tu il responsabile di te stesso. pensa solo a te, lei non fa’ piu parte della tua vita da un pezzo. la verita’ e’ questa, ACCETTALA. NON HAI SCELTA. io leggo che sei sulla strada giusta, stai male lo so, e’ lo starai ancora di piu’ quando prenderai coscenza che ormai e’ tutto finito.
solo il tempo salda le ferite, ma aspettare che questo tempo passi, diventa un massacro per il tuo cuore, tu accettalo questo laceramento, prima o poi ne’ sarai libero.
maria.