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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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1.662 commenti

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  1. 451
    aleba -

    Ciao!
    Marquito, quello che hai scritto calza con l’atteggiamento del mio ex.
    Io ho capito, in tutti questi anni, che lui ha vissuto la storia con me (forse a parte agli inizi) sfoggiandomi come un trofeo di fronte alla comunità intera…in primis la mia famiglia. Nonostante tutto lei rimane con me, quindi preferisce me a voi. Ora che io ho finalmente (per me) detto basta, lui mi odia perchè quei pochi che sanno SANNO.

  2. 452
    Marquito -

    @ LUNA:
    Infatti … Spesso queste persone arrivano al punto di elaborare una vera e propria ideologia. Razionalizzano la loro rabbia, la loro frustrazione e la loro spaventosa mancanza di autostima, generalizzano le loro esperienze personali e si convincono che le donne sono tutte z***ole, che la fedeltà non esiste e che l’amore è soltanto un’illusione. Generalmente queste persone sono totalmente incapaci di fare autocritica. Quando parlano delle loro ex ( e delle delusioni che hanno subito in passato),la loro versione dei fatti è palesemente faziosa, semplicistica e unilaterale. Hanno una visione impressionistica dei problemi e delle dinamiche interpersonali; sono convinti di essere puri e senza macchia e attribuiscono tutte le colpe al partner che se n’è andato.

    @ aleba:
    Ce ne sono tanti che si comportano così; è una cosa di una tristezza infinita … Speriamo almeno che la bambina non ne risenta.

  3. 453
    Fuori dal Coro -

    LUNA, ALEBA, MARQUITO
    Ciao a tutti innanzitutto. Vorrei premettere una cosa, in questa discussione siamo quattropersone: io, Luna, Aleba e Marquito. Dovrebbe esserci una quarta: Maria che attualmente è “latitante” (scherzo Maria). Siamo persone che hanno avuto ho hanno in atto situazione affettive dolorose. Quello che mi fa pensare è che tra noi c’è una duplice costante: c’è chi “ha lasciato” e chi “è stato lasciato”. Comunque, in ogni modo entrambe le rappresentanze delle situazioni opposte (lasciato o lasciante) siamo qui comunque sofferenti per ciò che è successo a raccontare le nostre esperienze e a cercare comunque di capire i perchè e i percome di quanto sia successo. In ogni modo a metterci in discussione o quanto meno ad analizzare i problemi. Certo non è detto che chiunque si trovi nelle nostre situazioni debba necessariamente entrare in un sito e condividere la propria esperienza. Ma siamo sicuri che i nostri rispettivi partner in ogni modo abbiano fatto altrettanto così come lo stiamo facendo noi ? Va bè. Questo per precisare che comunque noi, lasciati o lascianti stiamo a tutt’oggi soffrendo, ognuno in modo diverso, per qualcosa o per qualcuno che comunque abbiamo ritenuto importante. E questo è un dato di fatto che volente o nolente (anche se non lo sappiamo con certezza), ci contrsddistingue dai nostri rispettivi partner.
    Leggo i vostri numerosi ultimi post e, ci sarebbe tanto da scrivere, da rispondere, da condividere. Cerco di agganciarmi ai vostri scritti per fare le mie considerazioni. Io sono molto semplicistico, non faccio chissà quali conmgetture. La frase di Aleba “”Se un uomo mi avesse detto “non voglio figli”, allo stesso modo avrei salutato e sarei andata oltre”” è eloquente. Denota come una persona non possa “amare alla follia” un’altra senza rendersi conto delle compatibilità che possano esserci o meno. Certe divergenze vanno messe in chiaro, definiti, discusse prima di prendere decisioni che comportino scelte importanti. Io nel mio caso ero stato chiaro. Marquito esprime il fatto che molto spesso ci si basa su “come vorremmo che fosse l’altro”. Io ho vista l’altra (mia moglie) così com’era, così come si è mostrata. E a me andava bene così. Sapevo da quello che ha mostrato per tanti anni che per me era la persona giusta. E vedendo lei ho sentito dire da parte sua che anche per lei ero la persona giusta. Sempre ad Aleba ribadisco ciò che ha detto lei e che cioè l’amore folle non esiste. E che io non sono “follemente innamorato di mia moglie”. Io la Amo e basta. Semplicemente. E il discorso di Aleba si riallaccia in qualche modo con quello fatto da Marquito quando appunto sottolinea la facilità con cui ci si sposa senza neanche conoscersi. Per quanto riguarda il rancore, la rabbia che prova un partner abbandonato bè, insomma, mi permetto un po’ di dissentire. Come dovrei sentirmi io abbandonato da mia moglie di punto in bianco, come un fulmine a ciel sereno, avendo fatto fino all’ultimo gesti ed azioni che non…..

  4. 454
    Fuori dal Coro -

    LUNA, ALEBA, MARQUITO…segue
    ..facevano presagire una fine immediata. Dopo lo schock, l’incredulità è certo che ho provato e provo rabbia, anche rancore. Eppure amo mia moglie. La ferita, narcisistica o no mi è stata inferta. E sarei un bugiardo se dicessi di non provare rabbia nei confronti di mia moglie per come si è comportata. Come si può abbandonare di punto in bianco la persona che hai giurato fosse la più importante della tua vita. La persona per la quale hai giurato fedeltà nella buona e nella cattiva sorte ? Garantisco che io amo mia moglie. Ma ciò non toglie che abbia provato rabbia e rancore per ciò che ha fatto e per come si è comportata. Certo Luna, sono d’accordo con te quando mi dici che “la guerra psicologica” in fondo me l’ha fatta anche mia moglie. Ma dopo che mi ha lasciato, non prima. Durante il rapporto non ci facevamo guerre. Vivevamo un rapporto sereno, almeno così credevo, così erano i fatti. Poi se lei dentro stesse covando chissa che cosa, questo non mi è dato sapere. Esternamente non c’era nessuna guerra. Tutt’altro Luna. Certo io suddivido le separazioni in “lecite e non lecite”. Da quel che scrive Aleba appare molto evidente come la sua separazione sia “lecita”. Se, come tutti noi crediamo, Aleba dice il vero, nessuno può dare un minimo di ragione al marito. E anche la tua situazione in apparenza può sembrare più lecita della mia in quanto come tu dici, tuo marito ha combattutto per salvare l’unione. Anche mia moglie a suo dire ha combattuto. Ma ha combattutto dentro se stessa, senza rendermi partecipe di ciò che le stava accadendo. Lei si è basata sulle mie risposte, forse con qualche atteggiamente che non le garbava, forse su qualche sua nuova esisgenza o magari sul “confronto” con un’altra persona. A me può imputarmi il fatto di non aver capito. Certo è che se avessimo discusso “davvero” su cosa secondo lei non andasse non si sarebbe arrivati a questo punto. Non può essere “lecita” una separazione nella quale tu pretendi che gli altri ti capiscano attraverso tuoi “segnali” che non è detto che gli altri siano in grado di capire. E poi perchè mandare “segnali” quando per anni si è dialogato di tutto e su tutto. Certo ok, la questione figlio sarà stata anche determinante, perchè la normalità vuole che una coppia sposata formi una famiglia. L’anormale ero io che non ne volevo perchè credevo in una vita di coppia. Ma se si fosse discusso in maniera seria dicfendo apertamente che la mancata formazione di una famiglia avrebbe portato ad una crisi insanabile credo che non avrei avuto dubbi a fare retromarcia sui miei pensieri così come poi è accaduto nel momento in cui lei mi ha comunicato la sua decisione di riflettere. Poi un particolare Luna io non ho mai detto che L’AMORE VERO NON CAMBIA ho detto come te che NON FINISCE. E qui sul concetto di Amore vorrei ribadire i motivi per cui non credo a quelli che sostengono che l’Amore comunque possa finire. Io a tutt’oggi non ho ancora ben compreso come l’uomo moderno….

  5. 455
    Fuori dal Coro -

    LUNA, ALEBA, MARQUITO…segue
    …interpreti il concetto di Amore, inteso come Amore di coppia. Cosa vuol dire Amare una persona. Premesso di essere d’accordo con Aleba che l’Amore folle non esiste perchè a mio parere un Amore folle è un Amore senza testa. Si basa su un concetto astratto dell’altra persona. Quella che tu immagini nella tua mente. Ma quella che poi non è. Per me Amare una persona significa Amare quella determinata persona. Lei e non altre. Amare una persona significa star bene con lei, condividere con lei le piccole cose, le grandi cose. Significa discutere argomenti insieme, significa confidarle una tua paura, una tua emozione, una tua passione. Significa condividere con Lei qualcosa che ti piace e qualcosa che piace a lei, significa semplicemente stare bene con lei. Significa che potrebbero attrarti anche altre donne o altri uomini perchè è umana, ma in ogni modo non la tradiresti mai perchè a te piace lei. Significa rispettare il suo pensiero anche se non lo condividi. Signfica riconoscere i suoi difetti ma saperli accettare perchè lei è sempre stata così. Significa cercare di capire perchè lei è nervosa ma non per questo condividerne i motivi. Significa apprezzarla quando ha fatto qualcosa di buono ma nello stesso tempo farle capire quando ha sbagliato. Amare una persona significa farla sentire libera di essere se stessa, perchè così tu l’hai conosciuta e perchè così ti andava bene. Ma nello stesso tempo essere libero di esseere te stesso con lei. Amate una persona signfica darle fiducia e ricevere fiducia. Significa saper accettare il giorno in cui lei ti dice non mi va di fare una determinata cosa così come lei deve accettare il giorno in cui sarai tu a non voler fare una determinata cosa. Significa dover capire che ci possono essere divergenze di opinioni. Amare significa dire sempre la verità alla persona che si ama. Amare significa non bluffare, non falsare. Non far credere all’altro/a che si sta facendo qualcosa con piacere quando invece lo si sta facendo solo per farlo contento. Fare una cosa per far contento l’altro è anche giusto ma l’altro deve sapere che l’altra persona sta facendo ciò proprio per farti contento….sarà più apprezzato. Amare significa avvertire la mancanza dell’altro, ma poterne fare a meno per qualche giorno, perchè sai che lui/lei c’è ed esiste e dovunque sia è comunque con te. Amare significa avvertire la mancanza dell’altro quando lui/lei non c’è più e stare male, sentirsi soli, soffrire non avendolo/a più vicino.
    Chi Ama in questo modo non potrà mai smettere di amare perchè vuol dire che prova davvero un sentimento verso l’altra persona. Conosce il carattere dell’altro/a e sa cosa si aspetta e gli sta bene così.
    Chi ama veramente non fa confronti con gli altri, perchè gli altri saranno comunque diversi, migliori o peggiori in alcuni aspetti. Comunque diversi.
    Chi ama davvero non fa le guerre psicologiche. Perchè l’Amore è una cosa semplice, non è complicata. Ognuno può essere nervoso….

  6. 456
    LUNA -

    FUORI DAL CORO: aspetto, naturalmente, la continuazione, intanto ti rispondo.
    @perchè la normalità vuole che una coppia sposata formi una famiglia.

    dissento. Altrimenti tutte le famiglie che hanno deciso di non avere figli, per indifferenti quali ragioni, e formate da persone “normali”, o le famiglie che non hanno potuto avere figli sarebbero meno normali, quelle che hanno sette figli sarebbero migliori e più “famiglie” di una coppia sterile o di una famiglia unita e basata sull’amore e l’armonia che ha deciso diversamente.
    O non sarebbero famiglie quelle che si formano più avanti, e che si basano assolutamente sull’AMORE, in cui ci sono già dei figli, da una parte, dall’altra, o entrambe, e per ragioni anagrafiche non è possibile avere altri figli, o quelle in cui una persona sposa una persona che ha già dei figli e si decide insieme di non averne altri.

    E non parlo solo di “potenziale” procreativo.
    Cioè tipo: fermo e considerato che sono coppie solo quelle sposate, sono coppie sposate normali-famiglia anche quelle che non hanno potuto avere figli, ma comunque l’intenzione c’era. Ma se hanno tentato per anni, si sono fatte anche rivoltare come calzini dalla scienza senza risultato, anche quando ci stavano rimettendo la salute fisica e mentale andando oltre il limite di sopportazione e stavano per scoppiare, allora possiamo comunque dare loro il bonus della giusta intenzione.
    E rispetto all’affidamento o l’adozione?
    Anche lì ognuno può dire la sua. Può dire la sua chi non volendo figli non ci ha naturalmente neanche mai pensato, chi è arrivato alla decisione dopo aver accettato il lutto biologico, chi ha figli suoi e uno o più adottato o in affidamento, chi dell’adozione non vorrebbe mai saperne, comunque.

    Chi stabilisce cosa è “normale” in questo senso?

    Lo abbiamo detto tante volte: è chiaro che se io mi fidanzo, sposo con una persona e c’è sempre stata una questione chiara sul fatto che avremmo avuto dei figli o una questione aperta possibilista con la crescita del rapporto e un giorno quando io tiro fuori l’argomento l’altro mi dice, di botto: ma io figli non ne voglio!
    la cosa è destabilizzante, e posso anche chiedere l’annullamento, mi pare, alla Sacra Rota.
    è chiaro che se ad un certo punto io voglio un figlio (perché qualcosa è scattato in me) e l’altro non ne vuole sapere al momento la cosa è destabilizzante. E a quel punto io donna, che non potrò procreare in eterno, posso guardarmi allo specchio e dire: ok, cosa faccio? e mettendo in primo piano le mie priorità posso anche andarmene.
    Che sia bello o brutto posso andarmene.
    “Scusa, Fuori dal Coro, io ti amo, ma mi rendo conto che voglio un figlio. Non è colpa tua se tu non ne vuoi, ma la mia posizione, purtroppo, è questa. Desidero un figlio”.
    “E sai VERAMENTE perché questa questione è diventata così centrale adesso da mettere in discussione tutto quanto? Lo sai PER TE e quindi sei in grado di spiegarlo anche a me?”.

  7. 457
    LUNA -

    Guarda, FUORI DAL CORO, che siamo sempre lì. A me non sorprende il fatto che una donna ad un certo punto della vita, anche rendendosi conto che non potrà procreare in eterno, si faccia delle domande. E non mi sorprende neanche che possa sentirsi improvvisamente stretta e costretta in un rapporto in cui figli non ne avrà. Che si chieda: posso continuare questa relazione con questi presupposti o no?
    Questa di per sè non mi sembra una cosa pazzesca. La cosa che non torna, al di là della possibile sofferenza anche di una crisi interiore in questo senso, è che una persona ti rivolti contro tutto come se tu l’avessi imbrogliata. Se lei vede nel fatto che tu non volevi un figlio e lei sì la causa della fine del vostro matrimonio questa si potrebbe anche chiamare: evidenziarsi di una incompatibilità di carattere, o visione della vita, se vuoi.
    Si è evidenziata non prima, l’incompatibilità, ma in quel momento, e si è evidenziata con forza, tanto da portare ad una rottura. Non è bello, ma può capitare. Lei sarà convinta di averti messo i cartelloni e magari che tu, che sapevi sempre cosa era giusto e cos’era sbagliato, avevi già deciso cosa era giusto e sbagliato, senza appello. Questione risolta, chiusa: abbiamo detto di no per 10 anni, all’ordine del giorno ora c’è questo, ma la questione è chiusa.
    Passiamo ad un altro punto dell’ordine del giorno: cambiamo le tende del salotto? Andiamo a mangiare da mio cugino Filippo sabato prossimo?

    Lei, mi pare, se l’è vissuta così. Al punto anche, mi pare, di dirti: senti, per 10 anni abbiamo sempre fatto quello che dicevi tu, quando io ti ho chiesto una cosa così importante tu non mi hai neanche ascoltato e sei passato a parlare delle tende.

    Ok.

    Posso dirti una cosa? Se tu avessi fatto così io, se eravamo in auto, avrei tirato il freno a mano. Esagero, ma è per dire che ti avrei detto: no, forse non hai capito, me ne fotto delle tende e di tuo cugino Filippo, ti sto dicendo che per me questa cosa è importante. E che sto pensando di lasciarti se non la risolviamo.

    Ok, facile a dirsi, bisogna trovarsi nelle situazioni, nello stato d’animo. Bisogna avere un carattere oppure un altro. Una certa energia o non averla. Avere le idee così chiare dentro di sè da sapere perché si sta tirando il freno a mano o si alza la voce.

    Lei è stata come è stata. Ma, ora, ti chiedo, al di là del fatto che tu sapevi i suoi pregi e i suoi difetti e ti andava bene per com’era ed esistono ragioni lecite o meno lecite (ndr, la guerra psicologica lui non me l’ha mai fatta per dieci anni, te l’ho già detto. Non vivevo in afganistan. Sapevo i suoi pregi e i suoi difetti, lui i miei, nessuno è perfetto, e poiché ci amavamo e stavamo in equilibrio, anche sui nostri patti detti o sottintesi, è ovvio che per me lui era il mio animo gemello)… ma tu pensi che, con il tuo carattere, ti sia compatibile una donna che ti lascia parlare invece di dirti CHIARAMENTE che ti sta lasciando? E che dice di aver fatto così anche prima?

  8. 458
    Marquito -

    Fuori dal Coro; nell’attesa che venga pubblicato il tuo ultimo post, vorrei chiarire un punto su cui, probabilmente, non sono stato sufficientemente chiaro.
    Io sono completamente d’accordo con te quando sottolinei l’importanza del dialogo. Sono convinto che sia un gravissimo errore non affrontare a viso aperto i problemi accumulando in silenzio rancore e frustrazione. Sono d’accordo anche sul fatto che molta gente tenda a dissimulare il proprio malcontento e la propria insoddisfazione e che questo fatto possa avere delle conseguenze disastrose per il futuro del coppia.
    Detto questo, bisogna considerare che non sempre il partner insoddisfatto ha le idee molto chiare su ciò che sta accadendo, su quello che potrebbe accadere e su quello che vuole veramente… Le crisi non esplodono mai di colpo, come qualcuno vorrebbe farci credere. Le crisi sono sempre il frutto di un travaglio interiore che ha avuto una genesi e un’evoluzione molto graduali. Lo so che tutto questo può apparire cervellotico, ma ci sono dei casi in cui una persona tace perché spera ancora di superare la crisi e di salvare la relazione senza provocare inutili sofferenze. E’ per questo che facevo riferimento a quei famosi “segnali” … Quando il partner è reticente, o non riesce a esprimere la sua insoddisfazione in modo limpido e cristallino, perché lui stesso ha le idee confuse e non ha ancora compreso esattamente quello che vuole, può essere molto utile che il suo compagno sappia cogliere tempestivamente certi repentini sbalzi d’umore, certi improvvisi scatti di nervosismo, certi comportamenti insolitamente aggressivi.
    Tutto questo non lo dico per giustificare il partner reticente (è evidente che egli sta commettendo un errore), ma solo per ricordare che la realtà è sempre molto più complessa di come noi la immaginiamo.

  9. 459
    Fuori dal Coro -

    LUNA, ALEBA, MARQUITO….segue
    …al giorno d’oggi. Ma il nervosismo deve essere fine a se stesso. Non deve ricadere sull’altro/a. Anche se qualche volta può succedere.
    Amare non significa voler essere sempre al centro dell’attenzione. Perchè ciò non è umanamente possibile. Una persona se è importante rimane tale anche quando per forza di cose si dovranno dare priorità alle altre. Fermo restando che le altre co se non possono e non debbono venire prima della coppia. Il lavoro serve per vivere e pertanto non bisogna vivere per lavorare. Un giorno può esserci un urgenza o un qualcosa che impedisca/rimandi qualcosa che riguardi la coppia o la famiglia. Ma la coppia/famiglia deve venire prima del lavoro.
    Per questo Luna, Aleba, Marquito sono stato male e continuo a stare male. Perchè io sono ed ero così.
    Ma di rabbia Marquito ne provo, e tanta perchè pur non esentandomi da colpe non accetto che lei abbia agito nel modo in cui ha agito. Fprse l’ho scritto in qualche mio post precedente: se ascolti una canzone d’amore, se vedi un film d’amore, se leggi dichiarazione d’amore o se senti parlar d’amore di un uomo o di una donna. In tutti questi casi si parla di amore tra uomo e donna. Non risulta a mia memoria, una canzone, un libro, un film in cui per descrivere l’amore tra un uomo e una donna venga inserita la questione “figlio”.
    Questo per dire che si avrò sbagliato, mi sento in colpa per tutto questo, perchè comunque desiderare un figlio è la cosa più normale e logica di questo mondo. Ma in ogni modo così facendo ho messo al primo posto la coppia. Me e lei. Non l’ho fatto nè per farla soffrire nè perchè l’ho rifiutata come madre (tutte cose che lei sostiene). Io ho solo agito così perchè (magari egoisticamente) adoravo quel modo di vivere in coppia tra me e lei. Credo di aver rispettato in 15 anni tutti quei canoni per cui un uomo si definisce innamorato della propria donna. Con la differenza che io li ho mantenuti per anni. Per me fino all’ultimo era bellissimo portare mia moglie a mangiare in un bel ristorante, passeggiare insieme nei vicoli di una cittadina medioevale, fare un bagno in mare insieme, stare sdraiati uno sull’altro sulla spiaggia e baciarci.
    Quindi per me risulta ancora strano come una donna possa disamorarsi di un uomo perchè non desidera avere un figlio. Capisco che ci potrebbero essere incomprensioni, discussioni. Ma addirittura disamorarsi non mi torna come discorso. Eppure è ciò che mi ha detto. Fermo restando che era ciò che pensavo da sempre. E lei si era innamorata di me nonostante ciò. Ok si può avere un’idea sbagliata, un concetto sbagliato. Posso aver sbagliato qualche volta a rispondere sull’argomento come non avrei dovuto. Ma da qui a chiudere tutto senza dare nenache una possibilità di recupero all’altro ce ne corre. E ripeto stiamo parlando di una persona, mia moglie, sulla quale non posso appuntare nulla. Così come dice Marquito io non do colpe a mia moglie scaricandomi le mie. Tutt’altro. Ma non è modo.
    Ciao

  10. 460
    Fuori dal Coro -

    LUNA
    E’ chiaro che quando parlo della normalità che vuole che una coppia formi una famiglia non considero chi di figli non ne può avere. Che c’entra ? Non è colpa di nessuno se non si possono avere figli. Io intendevo dire che “la normalità che una coppia formi una famiglia”. Io che non volevo figli non rientravo nella normalità è inutile girarci intorno. Poi su tutto quello che dici tu riguardo le coppie che si formano in tarda età ecc. conccordo pienamente su tutto.
    Sono anche d’accordo con te sulla seconda parte quando dici che a una donna giustamente può venire il desiderio di un figlio ben sapendo che non potrà procreare in eterno. Ok. Premesso comunque che mi metti in una condizione di difficoltà perchè io te ne ho parlato per anni e anni e tu sei sempre stata d’accordo al punto tale da volermi sposare lo stesso. Ma accertato ciò come giustamente dici tu ci deve essere un discorso CHIARO rivolto alla messa in discussione eventuale del rapporto di coppia. Cosa che non è avvenuta.
    Non sono d’accordo con te quando dici che si è evidenziata in tal modo una incompatibilità di carattere. Perchè non si può dire di essere incompatibili caratterialmente quando io rimango fermo su un pensiero che già avevo e tu non mi evidenzi con fermezza un cambio di idea su un determinato argomento. Io non so perchè lei non l’abbia fatto. Non certo per incompatibilità di carattere visto che per anni caratterialmente eravamo compatibilissimi.
    Per questo io sto così male cara Luna. Proprio perchè conoscendola non capisco perchè si sia comportata in questo modo. Ha fatto tutto di testa sua, prendetto per fatto compiuto il mio no ripetuto negli anni. Non ha considerato nemmeno il fatto (e lei lo sapeva benissimo) che uno dei motivi per cui non volevo figli era perchè adoravo quel rapporto di coppia che si era instaurato tra me e lei, al punto tale da temere di romperne gli equilibri. Quindi una persona che ama davvero ti fa presente l’eventualità che possa rompersi qualcosa soprattutto dopo anni che si sta insieme e si è condiviso ogni cosa.
    Hai probabilmente colto nel segno Luna, riguardo il suo comportamento. Ma è questo che non riesco a farmi entrare nella testa avendo conosciuto lei. Perchè agire in questo modo ? Perchè dimenticarsi di tutto (ed è stato veramente tanto) quello che c’è stato di bello per una incomprensione (seppure su un argomento importantissimo).
    Cero lei è convinta di aver messo i cartelloni. E forse li ha anche messi dicendo che voleva un figlio. Io non me la sentivo ma stavo facendo di tutto per convincermi e ci stavo riuscendo. Ma perchè non metti i cartelloni anche sul fatto che se non fai un figlio rischia di finire la storia ? Io questa cosa non l’ho capita. Lei si è fatta tutto nella sua testa e ha deciso per conto suo di troncare la storia. Probabilmente spalleggiata da qualcun altro.
    Per questo sto male Luna. Per questo non riesco ad uscire da questa storia. Perchè io ho conosciuto fino all’ultimo una donna che era in un modo…

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