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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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Ciao Fuori dal Coro, parto dalla fine del tuo post. Tu non ti sei tolto la fede… è più forte di te, quella fede ti lega a lei, alla tua vita prima del terremoto e non vuoi, non vuoi proprio riporre nel cassetto il simbolo di quella vita. Per andare avanti, per muoverci abbiamo sempre bisogno di lasciare le cose a posto. Se sei una persona coscenziosa, non esci la mattina senza aver controllato di aver chiuso tutto e spento le luci. Devi sapere che ciò che ti lasci alle spalle è in ordine. Ma se non trovi gli interruttori, se non riesci a chiudere le finestre o non trovi più le chiavi, ti ritrovi confuso. Perchè le luci non si possono più spegnere? chi ha spostato gli interruttori? cosa succede? Anche se esci, lasciando tutto in disordine, passi tutta la giornata a dannarti per capire e non vedi l’ora di rientrare per sistemare. Nella fine del tuo matrimonio c’è un caos irrisolto che ti ossessiona e tu continui a tornarci dentro per trovare il modo di sistemare ogni cosa. Nessuna delle motivazioni portate da lei può essere soddisfacente. Non ci sono ragioni così gravi da giustificare il suo atteggiamento, e questo ti spiazza ancora di più. La verità è che solo lei può spiegare, ma deve guardare dentro sè stessa e ammettere che ha sbagliato a escluderti, non puoi vivere con una persona, dire di amarla e escluderla dalla tua vita interiore, raggiungere delle conclusioni per conto tuo e poi trovare mille futili motivi che mirano solo a distruggere tuo marito. L’unico scopo di questo atteggiamento è di preservare sè stessa, risparmiarsi la tortura di capire che potevate risolvere tutto se solo lei fosse stata chiara, come invece lo eri tu.
Riguardo il film, si Fuori dal Coro…le parole di Fiorello alla fine, quelle per il suo amico che sta per diventare papà, io le trovo meravigliose, corrispondono esattamente a ciò che dovrebbe esserci in un rapporto idilliaco. PERO’: se il marito deve trattare da regina la moglie, penso che sia indispensabile che anche la moglie tratti il marito quotidianamente in modo amorevole, ricordandogli di continuo che è l’uomo della sua vita. Un re e una regina….bello certo. Il re e la regina non dovrebbero avere incombenze, dovrebbero solo godersi la vita. Ma nella vita vera ci sono giorni belli e giorni brutti. Come nella canzone di Simon & Garfunke, Slip Sliding away: una bella giornata può anche essere piovosa, una brutta giornata è quando si pensa a cosa sarebbe potuto essere e si mente a letto. Oppure, Vivere ogni giorno nella paura perchè l’amore per la tua donna è talmente opprimente che temi che un giorno ti farà scomparire. Non si può leggere nel pensiero. O meglio, si può arrivare a conoscere così a fondo una persona da riuscire a leggerle dentro, ci vuole dedizione e amore e allora si può capire dagli sguardi, dalle espressioni, dai gesti delle mani, dalla piega della testa…ma se la menzogna è interna, se la persona che sapevi leggere anche senza parole, comincia a mentire nei propri pensieri, …
..non esprime più la sua anima, e i gesti, gli sguardi non riflettono più sentimenti veri, genuini.Chi legge non sa di star leggendo parole anagrammate, vede sorrisi dove in realtà ci sono musi lunghi,vede carezze dove ci sono pugni stretti. COME SI FA A CAPIRE COSI’?Fuori dal Coro, con chi ami devi parlare a cuore aperto, devi farlo anche tra le lacrime e ma a cuore aperto.Io ho vissuto anni in questi tranelli del sorriso che in realtà era un fendente. All’inizio non capivo e mi interrogavo mortificandomi per non aver capito.Poi l’ho smascherato. Basta giochetti gli dicevo, smettila di giocare a risiko con me, io non ho carriarmati da schierare dietro le dune,io sono scalza qui vicino a te e nelle tue mani ho messo la mia vita.Sono qui perchè ci sei tu, come fai a non capirlo…ma lui non poteva capire. La consapevolezza si raggiunge interrogandosi, come fai tu! la famiglia non è una multinazionale dove ci si fa le scarpe a vicenda, non è la politica dove ti allei con chi ti può far realizzare il tuo piano nascosto. La famiglia è l’anima della nostra vita. Essere soli ed essere autonomi è molto gratificante, ma far parte di una famiglia dove puoi lasciar fluire ciò che hai dentro senza temere di venir giudicato o messo alla porta, è la chiusura del cerchio…
I figli, io credo fermamente in ciò che dice il codice civile sui figli, e soprattutto lo trovo espresso nelle parole di Gibran..Io dico sempre a mia figlia..”tu sei mia, fino a quando sei piccola, quando sarai più grande sarai di te stessa e sarà tua responsabilità aver cura della tua vita” Per i figli ci devi essere sempre, ma io ammiro molto come fanno gli animali. Se osservi i mammiferi hanno quasi tutti lo stesso atteggiamento. Quando i cuccioli sono piccoli li difendono con grinta, li proteggono, li nutrono, se li tengono stretti stretti. Poi cominciano ad insegnagli a sceglire, a discernere tra alimenti buoni e alimenti cattivi, tra nemici e amici, odori pericolosi ecc. Ad un certo punti li affidano a sè stessi e lasciano che vadano per la loro strada. L’essere umano con i figli difficilmente è istintivo. Tende troppo spesso a cercare di dominare, di plasmare di tarpare ali che non gli aggradano. Mentre il codice civile dice chiaramente che vanno seguite le inclinazioni della persona figlio. Tu ti chiedi se aveste avuto un figlio sarebba andata così? Posso dirti per mia esperienza che la maternità è un punto di svolta per la donna. Implica cambiamenti fisici e psichici notevoli che fanno sbocciare la donna se questa è pronta e consapevole della responsabilità immensa che comporta essere genitrice. Ma se la coscienza di sè non è ben sviluppata,se ci sono conflitti interiori non risolti, la maternità fa esplodere la bomba.Può non essere riconosciuta, ma è così.Essere mamma ti costringe a non essere più bambina.Non conosco tua moglie non posso dire se sarebbe finita così, certo non ha mostrato grande empatia verso di te,con un figlio di mezzo forse sarebbe stato peggio. BACIONE
per aleba e fuori-
con le vostre storie e i vostri punti di vista, mi avete aiutato molto anche a capire me stessa. tu aleba, sei molto analitica e intelligente a capire come sono andate le cose nel tuo rapporto, e stai facendo un grosso lavoro su di te, ti stai prendendo tutto il tempo per capirti e capire quanta farsita’ e cattiveria c’e’ in alcune persone( in questo caso il tuo ex). e, tu,FUORI DAL CORO, c’e’ la stai mettendo tutta ma non ne viene a capo di nulla, ma devi darti del tempo, e, non metterti fretta, piano piano con il tempo vengono in superfie sfumature che prima non davi peso e poi prendono forma, sta succedendo anche a me la stessa cosa.
attraverso i nostri dialoghi, piano piano anche li, emerge qualche cosa che ci puo’ aiutare a vicenda a scoprire come siamo fatti e aiutarci a far venire a galla, qualche cosa che ci spaventa e cher non vogliamo ammettere.
il tuo processo di consapevolezza, FUORI DAL CORO, deve ancora farne di strada, e sono sicura che tu la risposta c’e l’hai gia’ fuori dal coro, ma ti spaventa a punto tale che non riesci ad ammetterla, e finche’ non smetterai di non essere sincero con te stesso e con noi, tu, non ti sbloccherai mai.
qui ci va’ qualcuno che ti sbatte in faccia come stanno le cose, senza mezzi termini, e che tu impari a vedere per come sono andate in realta’ le cose, solo cosi’ il tuo cuore avra’ pace, esattamente come e’ successo a me, ora ho preso coscenza, ed il mio cammino di consapevolezza sta prendendo un’altra direzione.
ALEBA- VISTO CHE LEGGI CIBRAN, IO STO LEGGENDO ORA UN LIBRO DI (O S H O- LA VITA E’ UN GIOCO-LA LEGGE DELL’ABBONDANZA)PUOI DIVENTARE SOLO CHI SEI.
PUOI DIVENTARE SOLO IL TUO ESSERE:NON ESISTONO ALTRI MODI DI DIVENTARE,NON C’E’ NIENT’ALTRO CHE PUOI DIVENTARE.UN CESPUGLIO DI ROSE DARA’ ROSE,UNA PIANTA DI LOTO, FIORI DI LOTO:TU PORTI GIA’ IN TE IL TUO DESTINO;SEMPLICEMENTE, DEVI RIMUOVERE GLI OSTACOLI.
OSHO MI HA CAMPBIATO TANTO, GRAZIE A LUI STO RITROVANDO ME STESSA.
MARIA
Ciao Bella ALEBA. Buongiorno. Aspettavo di leggerti sai ? Oggi è una giornata emotivamente tristissima. Mi sento giù come non mai a livello di cuore. Ho faticato non poco mentre venivo al lavoro a trattenere le lacrime. Non sono riuscito a far scomparire gli occhi lucidi. Ma va bè, potevano essere scambiati per sbadigli.
Oggi ho un vulcano dentro, un vulcano di sentimenti e di sensazioni di smarrimento che faccio fatica a controllare. A volte riesco ad essere “quasi” normale. A volte come oggi no. Corpo, cervello, cuore va in tilt. Non capisco più niente. Sento solo un gran vuoto dentro.
Aleba la fede che non mi sono tolto me lega a lei, non al mio passato, solo a lei. Lei me l’ha messa al dito il giorno che ci siamo sposati. Io non lo so se ci siano ragioni gravi da giustificare l’atteggiamento di mia moglie. Si forse la ragione del figlio. E’ una ragione grave. Anche se, a mio modo di vedere, prima di rompere tutto c’era ancora molto da fare. Ma lì come sai non mi sono mai tirato indietro. E’ stato un mio errore. Un errore che mi pesa sulle spalle come un macigno. Stamattina sono entrato in un bar e ho sentito la commessa dire ad una sua amica: “speriamo sia una femmina !”. Un colpo al cuore e uno allo stomaco. Ho guardato il viso di quella ragazza. Felice !. Ho pensato a come sarebbe stato il viso di mia moglie in una situazione simile. E sono dovuto uscire di corsa dal bar. Perchè in certi frangenti proprio non riesco a trattenere le lacrime. Sembrano premere con forza nei dotti lacrimali. Sembra che voglio cambiare anche loro, trasformarsi in fiumi in piena.
Le parole di Fiorello. Si meravigliose Aleba. Ma come si fa a leggere nel pensiero, a capire ciò che una persona non dice. Come si fa ? Quale costanza giornaliera ci vuole per fare certe cose. A me nessuno aveva detto che durante un matrimonio bisognava imparare a leggere nel pensiero o a sentire ciò che una persona non dice. Io non ne ero capace. Non tutti sappiamo fare certe cose. Ci sarà pure chi è in grado di farlo. Io ammetto di non essere stato in grado. Ma ammetto anche di non averci mai pensato. Io sono in grado di capire se una persona è triste e pensierosa o se è allegra. Magari l’allegria è più facile notarle perchè spesso si manifesta con sorrisi e risate che anche se sei un po’ distratto te ne accorgi. Ma una donna pensierosa magari può sfuggirti un giorno. Un giorno che magari hai dei pensieri tu o che semplicemente sei distratto. Può succedere. Poi come fai a leggere i pensieri se nel corso degli anni non l’hai mai fatto e tutto filava liscio. Magari anche durante il nostro fidanzamento lei sarà stata triste e pensierosa. E forse non me ne sarò accorto. Ma comunque siamo andati diritti verso il matrimonio. Felici di farlo.
Si Aleba. Ammetto i miei limiti. Io sono uno che parla, dialoga, non nasconde. Ma magari non sa leggere così in profondità. Certo adesso cercherei di capire. Anche se non riuscirei lo stesso a leggere nei pensieri. Però chiederei comunque…..
ALEBA…segue
…se c’è qualcosa che non va. Se è tutto a posto. Se ci sia qualche pensiero che affligge. Si Aleba dici bene. Io ho visto sorrisi in lei. Forse sorrisi che celavano malesseri. Ma io continuo a ripetere che questi malesseri non li ho visti e mi prendo la colpa di di non esserne stato capace. Lei continua a dirmi che non ho voluto capire. E mi sembrano le stesse frasi dette nel film dalla moglie del personaggio interpretato da Beppe Fiorello.
Concordo con te sul discorso dei figli. Sono pienamente d’accordo su quello che hai detto. Anche sulla frase in cui dici che tua figlia sarà tua fimche è piccola, poi sarà libera di prendere la sua strada. Anche se ammetto che siamo esseri umani. E a differenza degli animali abbiamo dentro una brutta bestia che si chiama “ansia”. Che non ti va vivere a volte. Soprattutto quando pensi ai tuoi figli magari 40enni.
Penso a mia madre con me in questo momento. Quanta ansia e preoccupazione può avere per me. E ammetto che se non ci fosse stata lei non so in che condizioni starei. Mi è stata vicina come sempre. Ma in questo momento molto molto di più.
Non so cosa sarebbe successo se avessimo avuto un figlio. Come sarebbe stata lei. So per certo che comunque non avrei avuto questo senso di colpa che mi sta distruggendo. Senso di colpa ma non solo. Adesso sento la mancanza di quel figlio che non ho voluto. Sai Aleba quando vedevo Fiorello che si divertiva con il figlio mi sembra di vedermi allo specchio. Perchè io…sono così. Mi sono castrato da solo Aleba. Non so Aleba, forse viviamo in una società che non ci dà tempo di riflettere. Sempre di corsa. Abbagliati da altre cose ne trascuriamo altre senza rendercene contro. Andiamo incontro a cose facili cercando di scansare il difficile. Forse questo è successo a me. Però non so neanche se sia così. Io credo di aver avuto solo paura di rompere qualcosa di estremamemte bello. E lo dimostra il fatto di come mi stia torturando. Una persona non si tortura così come faccio io se ciò che ha perso non sia così estremamente importante. Io purtroppo son sicuro che lei non sta pensando a come sto. Mentre io la penso ogni giorno. Non c’è davvero un giorno che non la penso. Passo ogni giorno sotto casa sua per cercare di intravederla un attimo. Anche solo i capelli. Non so se mi faccio male di più così. Però ho visto che anche se non lo faccio è lo stesso. Non cambia nulla. Mamma mia Aleba quanto tormento ho dentro oggi. Vorrei dire che mai ce l’ho avuto così. Ma magri sbaglio perchè tre giorni fa sarà stata la stessa cosa. Tra poco è Natale. Il secondo senza di lei. Adesso avrei inziato a preparare le luci, il presepe, l’albero…con lei. Ed era bello accendere tutto ogni mattina. Dov’era il male in tutto questo ? Aleba non guardarmi come un uomo che non sa reagire. Ci provo a farlo. Esternamente sembra ci riesco pure. Ma è dentro che non va. Pure Fiorello nel film sembrava una persona forte che non si abbatteva. Ma quanto soffriva dentro. Bè io sto come lui.
MARIA
Ciao Maria. Bentornata. Volevo dirti che non è tanto il fatto di riuscire a capire come sono fatto. Io credo di saperlo. Mi sono analizzato tante volte. Anche in tempi non sospetti.
E’ chiaro Maria, è evidente. Non mi do pace per come sono andate le cose e non credo me la darò mai. Maria il fatto di non aver fatto un figlio con mia moglie è un macigno tremendo che mi porto sulle spalle. Sono certo che se ci fossimo lasciati avendo un figlio sarei stato male lo stesso ma non in questo modo. Per il resto valgono le frasi del film con Beppe Fiorello. Quelle che ha citato anche Aleba. Quelle che lui dice all’amico che sta per avere un figlio dalla moglie: “Non fare l’errore che ho fatto io, stai vicino a tua moglie, falla sentire sempre unica, indispensabile. Ascoltala quando parla ma soprattutto quando non dice nulla, leggile nel pensiero”. Ecco Maria questo non l’ho fatto. Non so se ci siano uomini in grado di farlo realmente tutti i giorni. La quotidianità è fatta di tante cose. Anche di altri pensieri. Per cui si può essere distratti. Certo adesso se riuscissi ad innamorarmi di nuovo, cosa che non credo, starei più attento a certe cose. Ma forse sbaglierei lo stesso perchè magari l’eventuale altra donne non sopporterebbe certi tipi di attenzioni. Io sono una persona semplice, che parla con sincerità, senza bluffare. Leale soprattutto. Ho pensato che bastasse questo. Invece mi sono perso nei particolari. Magari non dando il bacio della buonanotte o nel non dire un buongiorno la mattina.
Altro non ho fatto di male Maria. O forse realmente non lo so. Il non aver fatto un figlio mi sta creando un disagio enorme. Soprattutto perchè ho capito che io ero fatto per avere un figlio. Per giocare con lui, per divertirmi con lui e seguirlo nelle varie tappe della vita. Ho preferito fare altro. Le cose che ho fatto mi sono piaciute ma le sto pagando care. Forse avrei dovuto avere la forza e il coraggio di fermarmi, di dire basta è ora di dedicarmi ad altro. Non l’ho fatto e questo è stato il mio errore. Non credo che nessuno possa sbattermi in faccia un’altra realtà. La realtà credo sia questa. Purtroppo per me.
Grazie Maria
Ciao Fuori dal Coro, mi commuovo nel leggerti…
Scrivi: “A me nessuno aveva detto che durante un matrimonio bisognava imparare a leggere nel pensiero o a sentire ciò che una persona non dice” , no Fuori dal Coro, quello di cui parlo io è un intendere la persona che ci sta accanto prima ancora che parli, perchè la conosci. Capita anche tra amici, quando succede qualcosa sai già cosa sta pensando il tuo amico se lo conosci bene. Se conosci i gusti, le passioni oppure ciò che una persona detesta, ti accorgi di cosa sta pensando semplicemente dallo sguardo. Tu questo lo sapevi fare, tutte le persone innamorate lo sanno fare. Il punto è che tua moglie ha cominciato a pensare cose che non conoscevi, che non potevi immaginare perchè lei non le ha mai manifestate chiaramente. Fuori dal Coro io non ti vedo come un uomo che non sa reagire, tu non sei uno che si arrende e se adesso tutta la tua energia la stai impiegando per capire cosa sia successo, arriverà il giorno che la indirizzerai verso te stesso per andare oltre. Lo so che al momento ti sembra impossibile, ti dico che anche io ci sono giorni che mi sento molto triste per quei giorni di apparente felicità che ho avuto con lui e che ho perso per sempre. Li ho persi perchè ho aperto gli occhi, quella felicità nasceva dal fatto che io dormivo, non vedevo la mia misera vita e mi affannavo per rendere lui felice. Fuori dal Coro, piangere è meccanismo liberatorio, con le lacrime il nostro organismo si depura progressivamente di ciò che ci fa soffrire e io non mi sento fragile e indifesa perchè piango, tutt’altro.
Fuori dal Coro, la tua tristezza è anche la mia quando ti sento così, già perchè non riesco a capire perchè a me la vita abbia presentato un uomo come il mio ex al quale io ho affidato tutto di ritrovandomi con un pugno di mosche in mano…mentre ci sono persone come te che avrei potuto conoscere e amare di amore vero e per sempre. Mi dispiace che tu non riesca a staccarti da lei al punto di volerne intravedere solo i capelli, lei ti ha ferito profondamente e senza motivi gravi…la questione del figlio non giustifica il suo comportamento. Se proprio voleva lasciarti per quello poteva dirtelo con chiarezza e calma, invece ti vomita addosso di tutto e anche cose assurde che nulla hanno a che fare con il fatto del figlio. Tesoro, non sederti nel fondo del pozzo dove sei caduto, alzati ti prego! hai ancora tanto da ricevere da questo mondo e scommetto che hai tanto tanto da dare. Non privarti della possibilità di andare avanti. Siamo qui per ragionarci insieme e io trovo tanti spunti per capire meglio e per accettare anche il fatto che certe cose devo rinunciare a capirle.
Ti abbraccio, Aleba
Ciao Aleba
Sai in questo brutto periodo ho alcune persone che mi stanno vicino. Una di queste sei tu. Grazie. Mi hai chiamato addirittura “Tesoro”. Hai scritto: “…quello di cui parlo io è un intendere la persona che ci sta accanto prima ancora che parli, perchè la conosci…” Forse è anche lì che ho sbagliato Aleba, forse semplicemente non me ne sono accorto di ciò che voleva. Hai scritto anche “..ho aperto gli occhi..” e “..mi affannavo per rendere lui felice”. Le stesse parole che mia moglie ha detto a me. Mi ha detto di aver aperto gli occhi. Di essersi accorta che aveva perso tempo. Che si era annientata per me, per rendermi felice. Mentre io ero solo un egoista che pensava alle sue cose. Lo sai Aleba, almeno da quello che ho scritto nei miei tantissimi post. Non mi sono nascosto dietro un dito. Forse avrò sbagliato qualcosa oltre al figlio. Io non lo so. Ne sento tante. Ne leggo tante. Io non so cosa lei intenda per essersi annullata per rendermi felice. Forse ha nascosto i suoi bisogni per esaudire i miei ? Non lo so. A questo punto forse si visto che mi ha rinfacciato tante cose. Però caspita, ma mica sono un mostro. Il peso del macigno del figlio me lo sto portando sulle spalle. E ti giuro è pesantissimo. Tanto ma tanto. Per il resto credo di essere il Beppe Fiorello del film. Quell’uomo sono io. Quello della prima parte. Con la differenza che non rimanevo al lavoro fino a tardi. Ma ero io che andavo a prendere lei e tornavamo insieme a casa. E a differenza di lui mi ricordavo di compleanni, anniversari, onomastici e ricorrenze varie. Festeggiandole tutte. In particolare il nostro anniversario di matrimonio. Ecco io sono quel tipo di uomo. E sarei stato quel tipo di uomo se avessi avuto il figlio. Non faccio che maledire ogni giorno quelle quattro risposte sbagliate che le ho dato. C…zo ! Sto piangendo come un vitello mentre ti scrivo. Non ce la faccio più di stare così. Ma perchè esistono figli di p…..a che fanno i porci comodi, cirnificano le mogli e gli va tutto liscio. Ed io che ho mostrato lealtà devo stare così ? Io non me la sento di accusare mia moglie. Lei è e rimane una donna speciale. La più “speciale” che possa esistere. Si lei mi ha ferito. Io non le avrei mai fatto quello che lei ha fatto a me. Mai e poi mai l’avrei abbandonata. Mai e poi mai l’avrei lasciata sola. Mai ! ma io per lei ci sarò sempre. Se avrà bisogno di una mano la mia sarà sempre pronta a sorreggerla finchè sarò in vita. Si lei mi ha ferito. Ma io non so quanto posso averla ferita io. Non lo so quantificare. Non l’ho capito. E comunque non volevo. Tu sei stata sfortunata ad avere un uomo come il tuo ex. Io sono stato fortunato ad incontrare mia moglie. Perchè con lei ho vissuto gli anni più belli della mia vita. Ho vissuto anni bellissimi non momenti. E nessuno me li ridarà mai indietro. Quello che mi fa rabbia e non mi da pace è che sono sicuro che con un po’ di buona volontà da parte di ognuno di noi due avremmo potuto continuare ad essere….
Aleba…segue
…felici. E la sua eventuale sofferenza si sarebbe trasformata in felicità estrema. Perchè adesso sarei stato attento a non distrarmi. A non farmi prendere da altre cose senza aver prima capito di cosa lei avesse bisogno. Lo so che è dura. Lo so che nessuno lo fa. Ma lo avrei fatto. E poi lei non lo sa, o forse rifiuta di capirlo, di volerlo sapere. Ma io quel figlio lo desidero davvero. Forse più di quanto lo desiderava lei. Nella donna l’istinto è naturale. In noi uomini un po’ meno. Per questo mi sento da dire che darei anni di vita per poter vivere una gioia del genere con lei.
Si Aleba forse hai ragione. Forse ho ancora tanto tanto da dare. Forse anche degli arretrati. Ma lei, mia moglie, la persona a cui vorrei dare tutto quello che ho dentro ha chiuso la sua porta. E come mi scrisse Maria qualche post fa non ha intenzione di aprirla per me.
Scusa lo sfogo. Ma stoscrivendo in un momento di emotività pazzesca. In genere sono abbastanza calmo. Non ora. Non ho smesso di piangere un attimo da quando te l’ho scritto.
Grazie Aleba, grazie per quanto mi sei vicina, grazie davvero.
Un mare di baci
Già, Fuori dal Coro..io ti sono vicina perchè siamo in condizioni simili. Tua moglie dice di aver aperto gli occhi, ma su cosa li teneva chiusi??? io ho aperto gli occhi sul fatto che ero io che mi tenevo in carenza di ossigeno, convinta che fosse lui la mia fonte di ossigeno e che me ne veniva concesso a seconda di quanto fossi “brava”. Ma vedi io non ero mai abbastanza brava e questo mi costringeva a cercare di essere più brava in un circolo vizioso che mi ha sfinita, in questo mi sono affannata io. Ho aperto gli occhi sul fatto che una donna non è una menefreghista incapace se la domenica mattina si danna per pulire la casa di 240 mq in 3 ore e quando il suo compagno rientra alle 12.00 non trova il pranzo fumante sulla tavola apparecchiata a puntino. Ho aperto gli occhi sul fatto che non mi devo sentire insensibile e incapace di amare se mi ritaglio un’ora alla settimana per andare a cantare nel coro della chiesa. Ho aperto gli occhi sul fatto che un uomo che dichiara che tu sei “nessuno” e che “non hai portato niente nella sua vita” non è vero che ti ama. Ho aperto gli occhi sul fatto convivere per 17 anni come se fossi sposata, provvedendo a tutto e anche di più, fa a pugni con il fatto che lui dica in giro “io non ho moglie” con aria sprezzante. Ho aperto gli occhi sul fatto che un uomo che pensa con ansia a cosa potrei mangiare del suo patrimonio adesso che avremo un bambino, mentre io ho in pancia sua figlia…..non ama la sua famiglia. Ho aperto gli occhi sul fatto che un uomo che vorrebbe guidare ubriaco fradicio, da non reggersi in piedi, per 90 km per andare a prendere sua figlia al mare, perchè lui conosce i suoi limiti…non è un padre di famiglia. Ho aperto gli occhi sul fatto che un uomo che tratta la sua donna come una sguattera che deve sempre e comunque sorridere e non manifestare mai disagio alcuno, non è un uomo innamorato. Ti basta Fuori dal Coro?? Tua moglie su cosa ha aperto gli occhi? Il mio ex mi ha regalato dei fiori una volta sola, l’otto marzo di tanti anni fa un mazzetto di mimose con l’orchidea…dopo qualche giorno mi disse che non capiva il perchè di questa usanza di regalere i fiori alle donne, che sono tutte puttane. Vedi, io credevo di poterlo cambiare, di poterlo convincere che io meritavo di essere amata, invece è andata a finire che mi sono convinta di non meritare amore, di non essere in grado di trasmettere amore. Mi sentivo così sola, nonostante io non smettessi mai di chiedergli DOVE SBAGLIAVO, non avevo risposte tranne che “mi devei venerare”. Io ci ho provato, assurdo vero?? Ma io non sono una macchina senza cuore e il mio cuore si è chiuso in una coperta di spine, non ha più voluto uscire. Avevo una bimba piccola, sapevo gestirla bene eppure continuavo a sentire lui che mi diceva incapace, incapace, incapace. Se chiedevo perchè e mi arrabbiavo anche, mi piantava, mi lasciava sola. Ho visto che sola con la bambina ero più serena, stanca morta ma serena. Ma ero troppo legata alla sua sentenza: incapace