Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
Pagine: « Prec. 1 … 19 20 21 22 23 … 167 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 19 20 21 22 23 … 167 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Ciao Fuori dal Coro. Il centellinare le gocce di amore che ho vissuto io, è ben altra cosa. Si trattava di piccoli gesti che facevano pensare ad un accennato riconoscimento della mia persona. Ad esempio quando, dopo mesi che non mi chiedeva nulla, un bel giorno a pranzo mi chiedeva “tutto bene al lavoro?” per anni ci sono cascata! E pensavo, ma allora gli interessa.. cominciavo a raccontare qualcosa, ma dopo pochi secondi lui sbuffava, e mi diceva “hai finito?”. Oppure quelle rare stupide volte che vedeva un cavallo passare per la nostra stradina, mi chiamava perché potessi vederlo. E io, io credevo che fosse un gesto carino. Oppure quelle altre rare volte che diceva “che profumo di pulito!” quando rientrava la domenica dopo il suo girovagare da solo. Tutte balle, tutti zuccherini dati all’asino prima delle bastonate. I baci non li ha mai cercati, io li cercavo e lui li concedeva come una grazia. Insomma io per renderlo felice dovevo venerarlo come un idolo, gli idoli non si abbassano a livello degli adoratori. Se lui accettava di venire dai miei, almeno un’ora il giorno di Santo Stefano per gli auguri di Natale, dopo me la faceva pagare per giorni. Portava a casa un libro per me e dopo poche pagine di lettura il libro volava fuori dalla finestra. La mia ingenuità di fronte ai suoi atteggiamenti è durata qualche anno, ma tanto è bastato per farmi ingabbiare. Per non destabilizzare lui che manifestava forti crisi da abbandono, come un bambino staccato dal seno materno prima della sazietà, io ho dovuto amputare pezzo dopo pezzo ogni mio interesse, ogni mia aspirazione. Ho sbagliato, lo so!!, io vedevo il mio amato che si sentiva abbandonato e correvo a rassicurarlo. Ti amo tesoro, sei la mia vita, se tu non vuoi amore mio, io resto qui vicino a te. Almeno avesse apprezzato, invece il suo era un metodo subdolo per farmi svuotare, perché poi ha cominciato a dirmi che non valevo niente, non avevo realizzato un fico secco, neppure gli studi avevo terminato e mi riempivo la bocca delle cose che credevo di sapere, ma nessuna carta provava che io sapessi. All’università mi mancavano 12 esami su 47, credo di poter dire che, anche se non mi sono laureata, le materie per le quali ho superato brillantemente gli esami, le conosco. Poi certo,non posso farmi chiamare dottoressa, ma io studiavo per realizzare la mia passione, non per il titolo. Inoltre ho rinunciato per non “destabilizzare” lui. GRRR che rabbia mi fa ripensarci. Non paragonare le tue mancanze da uomo che si è lasciato un po’ impigrire su certe cose dalla serenità della vita di coppia che amavi. Sei mai tornato a casa ubriaco fradicio tu? Il mio ex si e non una volta sola. Persino a casa aveva preso a bere fuori misura e se gli chiedevo di moderarsi, beveva di più. Dai Fuori dal Coro, il mio ex è patologico, ha bisogno di uno psichiatra non di una donna. Tu ti danni cercando i perchè, le cose che hai sbagliato le sappiamo, ma se vuoi ne parliamo ancora, io non ho problemi a scavare.
Scaviamo dunque e speriamo di trovare risposte vere. Aspetto di leggerti…abbraccio
Per Maria, ciao cara.. la tua storia è molto triste secondo me e si sente che non sei felice. Tuo marito come vive nel vostro matrimonio, cosa ti rende infelice sebbene tu abbia tutto? Forse che non lo ami? Credo che sia sbagliato rimanere in un rapporto dove non c’è il bene. Capisco che la passione possa scemare, ma nemmeno tanto. L’amore, l’amicizia la stima, il desiderio della compagnia dell’altro dovrebbero persistere nel tempo, anzi io credo fermamente che se coltivato bene un rapporto possa davvero tenere unita la coppia fino alla morte e anche dopo. E’ il modo di coltivare che fa la differenza, è il celarsi dietro una maschera che crea il distacco. E’ negare l’ascolto, negare le spiegazioni che allontana. Quando mia figlia era piccola e cominciava a parlottare, io spegnevo la tv, facevo il silenzio assoluto e rimanevo ad ascoltarla completamente rapita. Il mio ex non ha il privilegio di avere i miei ricordi, lui alzava il volume della tv oppure cambiava stanza. Non sa cosa si è perso. Accusa me di averlo abbandonato, di avergli portato via la bambina, ma lui per primo non ci ha permesso di essere una famiglia. Io non l’ho abbandonato, è sceso lui…ha scelto di scendere di non coinvolgersi totalmente, ha scelto di mantenere le distanze di proteggere il suo potere e i suoi soldi. Il potere e i soldi gli sono costati l’amore….l’amore non si compra, l’amore si dona e si accoglie. Ripeto, sono certa che a volte le situazioni non sono per niente facili e fino a quando ci si è immerse dentro sembrano irrisolvibili, ma il coraggio per cambiare si trova cercando infondo al proprio stomaco. Maria, non vivere nell’ipocrisia…la vita è una, se non ti piace come vivi, cerca in tutti i modi di migliorare il tuo modo di vivere, di avvicinarti a quello che sarebbe ideale per te.
Maria
Ciao Maria. Grazie per il tuo intervento. Intanto alcune doverose premesse:
1) Mia moglie ha deciso per lei. Non per me.
2) Non è vero che “nulla è per sempre: un sentimento di una madre per un figlio E’ PER SEMPRE. E sai perchè ? Perchè è un sentimento VERO. E i sentimenti VERI non finiscono.
3) Io non sono il padre eterno in persona, non l’ho mai detto. Così come non ho mai detto di non aver sbagliato nulla. Aleba mi è testimone, sono pieno di sensi di colpa. Quindi non capisco come fai ad affermare ciò.
4) la sua malattia non era una malattia che non lasciava scelte. Era un intervento chirurgico alla tiroide.
5) durante la sua malattia non ero nè assillante, nè mieloso. Le sono stato vicino e basta cercando di darle il mio sostegno morale come avrebbe fatto chiunque voglia bene ad una persona. Null’altro.
6) mai stato soffocante con mia moglie. Le ho sempre lasciato i suoi spazi, durante il fidanzamento, durante il matrimonio, prima e dopo la malattia. Durante tutti i nostri anni insieme non le ho mai impedito nulla. Nemmeno di fare viaggi all’estero con le sue amiche. Figuriamoci quanto ero soffocante, assillante e non le lasciavo spazi
7) Ti garantisco che la nostra vita tutto era fuorchè la “solita routine”
8) Sei sicura che con questo “dialogo ottuso” non possa essere d’aiuto ad Aleba ? A me in un suo post mi ha scritto il contrario
9) normalmente una persona che “si ammala” si attacca di più a chi vuol bene non se ne distacca. Non ho mai sentito persone ammalate che si sono “staccate” dai propri affetti. Ho la prova vivente di mia sorella ammalatasi a 25 anni di leucemia. Non si è staccata. Non ha voluto “volare via”. Ha combattutto da sola e con il conforto di che le voleva bene. Non si è sentita assillata o cose del genere.
10) durante il matrimonio anch’io ho avuto un problema di salute. Un problema serio. Ma non ho mai pensato minimamente a staccarmi da mia moglie. Anzi l’ho voluta ancor più vicina.
11) non è vero che si cambia nella vita. Si cambia o meglio si matura quando si è giovani ma poi non si cambia. Si possono fare esperienze. Ma non si cambia. Chi cambia è perchè non ha mai conosciuto se stesso.
Premesso ciò vorrei dirti alcune cose. Probabilmente il tuo uomo (non lo so) così come l’ex compagno di Aleba hanno dei concetti un po’ sballati dell’Amore. Per me Amore vuol dire Rispetto, Fiducia, Lealtà, Sincerità, e voler bene ad una persona. Null’altro. Niente concetti astrusi. Niente violenze e cattiverie. Solo voler bene ad un’altra persona. Condividere le cose insieme. Starle vicino quando ha bisogno. E se vuoi davvero bene ad una persona NON CAMBI
Ciao Maria se vuoi sono qui
Aleba
Buongiorno Aleba
Avevo scritto un terzo post ma evidentemente non è stato caricato perchè come vedi il mio secondo post si interrompe bruscamente con una frase che andava completata. Va bè fa nulla.
Purtroppo scavo Aleba. Scavo nel mio passato per cercare di capire cosa effettivamente abbia “distrutto” il nostro matrimonio. E’ evidente che non riesco a farmene una ragione. E mi faccio colpe, tante colpe. Non sono il padre eterno che non sbaglia mai così come mi ha detto Maria.
Leggendo il tuo post mi sono commosso leggendo ciò che hai scritto riguardo lo spegnimento della tv per ascoltare il silenzio della tua bambina. Il tuo ex si è perso questo momento. Io ho perso tutti gli altri momenti. Non me ne do pace. Perchè io non sono così. Probabilmente, anzi sicuramente, se mi fossi deciso ad avere un figlio avrei anch’io fatto cose come le tue. Leggendoti mi è venuto in mente che in una notte in cui non prendeva sonno l’avrei presa tra le braccia, portata in un’altra stanza, avrei messo un cd a basso volume con una musica dolce e l’avrei cullata fino a farla addormentare. Mi dispiace non aver fatto capire a mia moglie che il mio modo di essere è questo. Mi dispiace quasi di aver desiderato vivere una vita fatta di me e di lei, di viaggi, uscite, cene romantiche, passeggiate nei borghi, una vita di libertà pulita. Mi dispiace non perchè penso di aver fatto qualcosa di male. Ma perchè ci siamo privati di altri momenti che la vita non ci potrà più dare. Almeno a me che un figlio lo vorrei ora…ma da mia moglie.
Mi spiace che lei non capisca o non voglia capire tutto questo. Mi spiace che non voglia comprendere un mio errore. E soffro da morire nel sapere che a lei non interessi più aprire gli occhi per guardare cosa ha da darle colui che ha sposato.
Riguardo te Aleba rimango sempre più stupito. Stupito dal fatto che a volte mi racconti delle cose del tuo ex compagno che hanno del positivo. Non credo fossero zuccherini o contentini le cose buone che ti faceva o ti mostrava. Credo fossero cose che sentiva davvero. Non comprendo il perchè di quegli altri atteggiamenti come ad esempio il libro che volava fuori dalla finestra…perchè ? Cosa significa ? Come faceva a rimanere terrorizzato all’idea di essere abbandonato per poi dirti che non valevi un fico secco e che non avevi neanche terminato gli studi ? Perchè questo suo modo di volersi sentire una spanna superiore a te e infierire contro di te ? Si ok ognuno è fatto a suo modo. Ma ognuno di noi ha un cervello. Un cervello che ci permette di ragionare. Da quel che posso aver intuito non mi sembra che il tuo ex fosse un uomo sottodotato ma un uomo dotato di una intelligenza “normale”.
Tornare a casa ubriaco ? No per carità non l’ho mai fatto! Io neanche fumo. Ma già quello posso capirlo se capitava qualche volta insieme ad amici. Quello che non capisco sono gli altri suoi comportamenti. Quelli che per me, a differenza di Maria, denotano cattiveria d0animo. Oppure soffriva di qualche…..
per fuori-
bene, se ha deciso per lei e non per te, evidentemente era cosi’ codarda da non parlarti chiaramente di come stavano le cose , se lei se ne e’ andata ci sara’ pur un sacro santo motivo! possibile che non ti sei accorto di nulla in tutto quel periodo?
cose’ che ti ha bloccato,a non chiederle una spiegazione a lei, possibile, che visto che continui a frustarti da solo, e non trovi una risposta, non potevi un chiarimento da lei???
non e’ che per lei non c’era piu l’amore??
e poi non ti permetto ti assalirmi a rispordermi in quel modo, sono qui anche io per capire la mia vita, non ti permetto di dirmi cosa e’ l’amore o cosa non e’ l’amore, tu la vedi ottusamente in un modo, ed io in un’altro, ma cosa ti credi cosi tanto perfetto, e pieno di principi morali, che solo tu sai a priori quali sono le qualita’ di un rapporto per farlo funzionare bene???
e essere un po piu umili!
mi sempri un po’ il marito di aleba, che alla fine, vai a pecccare anche tu con i tuoi modi T R O P P O imposti, non va bene.
tu ti senti troppo perfetto, ed ora che cosa ne hai della tua perfezione? nulla.lei ti ha mollato, fattene una ragione, tu per lei non esisti piu. lei si sentiva soffocare ha voluto andarsene perche’ ha trovato qualcuno che faceva al caso suo.
ma perche’ non te lo metti in testa??
te ne rendi conto che vedi solo in una direzione?
Aleba…segue
…problema psicologico serio. Un problema che andava affrontato e che magari per lui era motivo di sofferenza senza che neanche se ne accorgesse. Però avallerei questa ipotesi se lui avesse avuto momenti di lucidità in cui si accorgeva che stava commettendo determinati errori. Se lui ti avesse chiesto scusa per certi suoi comportamenti. Invece mi pare di capire che lui non l’ha mai fatto. Perchè vedi, se lui ti regala un libro ti fa un gesto carino. E un libro va letto. Non può gettartelo via dalla finestra. E’ una contraddizione. E perchè questo ?
Ma poi adesso Aleba lui come si comporta ? Ti cerca ? Gli manchi ? O non gliene frega nulla di te ?
Perchè vedi io sono d’accordo con Maria quando dice che ognuno ha il suo modo di amare. Ma non si può amare prendendo a calci e a pugni la persona che si ama o denigrandola giornalmente. No quello non è un Amore malsano. Quello non è Amore punto.
Ognuno può amare a modo proprio. Ma amare è una cosa positiva la cui manifestazione più logica si manifesta con il voler bene all’altra persona. E un calcio o un pugno non è una manifestazione di bene ma di male. E il male non è compreso nell’Amore.
Qui siamo tre persone; io te e Maria che stanno soffrendo, ognuno a suo modo per amore. Prima erano intervenuti anche Rocco Marquito e Luna che non abbiamo più letto. Ognuno ha la sua storia. Certo, do ragione a Maria, faccio fatica a rassegnarmi all’idea di aver perso mia moglie. Si faccio fatica, molta fatica perchè nonostante tutto ancora non sono riuscito a capire i veri motivi per i quali il nostro matrimonio è andato a rotoli.
Io non sono il padre eterno, ma una persona lineare, semplice. Forse matematico. Per me 1+1 deve fare 2. Ok l’Amore non è matematica. Ma se esiste l’Amore tra due persone la formula è la stessa: Amore+Amore = Amore. Se i due Amori sono Veri Amori non possono dare per risultato un Non più Amore. Ecco è questo che vorrei capire. Per questo scavo. Non per scavarmi la fossa ma per cercare di trovare qualcosa di importante. Ognuno ha uno scopo nella vita. Una ragione per vivere. Io l’ho trovata nell’Amore per mia moglie.
Baci Aleba
Maria
Cerchiamo di calmarci prima di tutto. Soprattutto tu. Mi sembri un po’ alterata quando mi scrivi e non capisco perchè.
Mi hai scritto che non mi permetti di assalirmi in quel modo e risponderti in quel modo.
In quale modo ti ho assalito ? In quale modo ti ho risposto ?
Ho riletto attentamente il mio post n. 203 e non ho visto una frase che sia una in cui ti ho assalito.
Quindi ti prego io, con la dovuta calma, di pensare bene prima di accusarmi di certe cose.
Qui se c’è qualcuno che ha assalito sei stata tu e non io. Ma per gentilezza non ti ho detto nulla.
Nel tuo post precedente mi hai accusato di sentirmi il padre eterno, di essere assillante, di essere stato lagnoso con lei, di essere soffocante, di non averla lasciata vivere. Addirittura mi ha dato del “fuori” che fino a prova contrario significa fuori “di testa”
Nell’ultimo post insisti ironicamente a dirmi di “sentirmi troppo perfetto” quando ti avevo già risposto che sono pieno di sensi di colpa e continui a dire che lei si sentiva soffocare.
Premesso quindi che chi assale sei tu e non io che mi sto solo difendendo dalle tue accuse non ti rispondo neanche in merito al paragone che mi fai nei confronti del compagno di Aleba perchè credo che lo abbia fatto già lei molte volte nel corso di questi post.
Io non ho nulla contro di te. Ma come tu non permetti a me di assalirti, cosa che tra l’altro ti ho dimostrato di non aver fatto, nemmeno io permetto a te di assalirmi e di attaccarmi nei modi in cui hai fatto finora.
Se il tuo uomo ti ha fatto soffrire mi dispiace. Se posso cerco di aiutarti. Ma non sono io quell’uomo che ti ha fatto soffrire. Perchè sembra che stai scaricando su di me tutte le eventuali colpe del tuo compagno.
Quindi te lo dico chiaro. ma con estrema calma e tranquillità. Se vuoi dialogare in maniera costruttiva con un pacifico scambio di idee anche contrarie ben venga. Io sono dispostissimo e contentissimo di farlo. Altrimenti nessuno ti obbliga.
Con Aleba abbiamo avuto uno scambio quasi “epistolare” ma nonn ci sono mai state accuse gratuite o cose dette senza sapere di cosa si stava parlando. Ci sarà un motivo no ?
Le sole parole “soffocante” “assillante” “colui che non lascia vivere” “e quello che non sbaglia mai” danno la chiara idea che sono state dette da chi proprio non conosce la storia dell’altro.
Tutto posso essere stato fuorchè quello che tu hai detto. D’altra parte uno che “non sbaglia mai” perchè dovrebbe “frustarsi da solo” ?
Forse qualche errore ritengo di averlo fatto e quindi non mi ritengo “così perfetto” come sostieni tu.
Se prima di attaccarmi come hai fatto avessi letto i primi post che ho inviato ad Aleba ti saresti accorta che per primo mi sono colpevolizzato per un errore commesso per il quale mi sono cosparso il capo di cenere. Per il quale ho chiesto scusa come e quanto ho potuto e per il quale ho rincorso mia moglie per quasi due anni. Ricorda che la persona che sta dietro questo pc non è nè un assassino, nè un ladro, nè
Maria….segue
….un fustigatore di mogli. Sono solo un uomo. Un uomo che ama la propria moglie. Che la ama sinceramente e che farebbe qualsiasi cosa per tornare con lei.
Non sono l’uomo perfetto. Sono un uomo normale che può aver commesso degli errori come credo faccia qualsiasi essere umano. Di certo sono un uomo che non ha mai tradito, ha sempre rispettato, ha dato estrema fiducia ed è stato sempre sincero con la propria donna.
Solo questo. Null’altro
Senza rancore Maria. Sono qui
Ciao
Ciao Fuori dal Coro, il mio ex è una persona molto fragile che ha dovuto autoconvincersi della propria infallibilità fin da quando era piccolo. Ha dovuto imparare ad arrangiarsi presto e questo lo ha resto molto rigido. O bianco o nero, per lui non esistono sfumature. Io ho imparato a conoscere la sua storia, la sua famiglia, con il tempo e questo mi avvicinava a lui. Io sono una persona che non abbandonerebbe mai un animale ferito, figurati se scopro delle ferite nella persona che amo. Ho cercato di ripulire quelle ferite, di medicarle, ho cercato in tutti i modi di tutelare lui dal male che quelle ferite gli procuravano. Con il tempo, con le responsabilità, che LUI ODIAVA AVERE, ma si vantava di saper gestire completamente DA SOLO..è peggiorato molto. Quell’uomo è una contraddizione vivente. Appunto la storia dei libri, lui non sopportava che io leggessi (forse perchè leggere apre la mente??) eppure mi portava a casa i libri. Poi, quando aveva da aggredirmi per rendermi chiara l’idea di ciò che pensava di me, prendeva il libro e lo gettava fuori dalla finestra “Voi che leggete, voi che scrivete vi credete colti, sapienti.”. Io ho cercato disperatamente di aiutarlo, ma persino quando si è fatto male, quando ha avuto problemi di salute, mi ha respinta brutalmente e ho dovuto implorlo di accettare le mie mani tese per lui. MAI che si potesse dire, Aleba lo ha soccorso…MAI. Viceversa lui non ha mai aperto le braccia per accogliermi nei miei momenti di difficoltà, impara a vivere! era la sua risposta se chiedevo aiuto, oppure chiama tua sorella!. No, lui non mi amava, aveva bisogno di me…questo si, ma non per amore, perchè gli serviva comunque qualcuno che giocasse il suo gioco. Quando io ho smesso di stare alle sue regole, ho smesso di preoccuparmi di non ferirlo, di non farlo sentire solo, quando ho smesso di mortificarmi, giustificarmi per cavolate, quando ho iniziato a chiedere di essere riconosciuta come donna, come persona, come compagna, lui mi ha accusata di voler emergere, di volerlo schiacciare, di voler prendere lo scettro del comando, ha ribadito il suo ruolo di capo famiglia e di proprietario. Certo i soldi, quelli hanno fatto la differenza. Gliene sono piovuti addosso a mò di valanga, se ne è mangiati tantissimi e usava i miei (lavorati, non regalati!!)…se raccontassi tutto…!!
L’alcool? certo non c’è problema se in occasione di una cena tra amici un uomo rientra a casa (non guidando!) alticcio. Ma un uomo di quasi 40 anni, padre di famiglia, non può ubriacarsi al punto di vomitare di fronte a sua figlia, prendere a spintoni fino a farla cadere ripetutamente la madre di sua figlia, stare a letto due giorni e poi fare come se non fosse successo niente.I suoi problemi non li posso risolvere io e restando vicino a lui sono certa che avrei messo in grave pericolo la mia stessa sopravvivenza psichica (forse anche fisica) e il futuro di mia figlia.
Siamo qui ad analizzare, a me serve tanto!ho fatto un grande lavoro di catalogazione
..dei fatti, delle parole, questo con il mio analista. Devo dire che mi è servito molto, non perchè mi abbia detto “aleba fai questo oppure fai quello” semplicemente perchè mi ha fatto raccontare, mi ha fatto mettere come su un piano esterno e guardare dall’alto la mia vita. Allora ho visto e sono rimasta atterrita. Certo, io non sono perfetta ed ho fatto errori nella mia relazione, errori normali come possono essere un ritardo (magari per stendere i panni!!) oppure dimenticare di comprare il sale. L’errore più grave è stato mettere me stessa in fondo alla lista, ho dato spazio alle erbe cattive dimenticando di coltivare le mie piantine interiori. Dio solo sa se avrei voluto essere in grado di aiutarlo…avrei voluto che una mattina, anche una sola volta nella vita, si svegliasse e mi dicesse “Aleba, sono felice di vivere con te, sapere che siamo insieme mi rende più forte nelle difficoltà e mi riempie di gioia per le cose belle”. Invece tutto il contrario. Però pochi giorni prima del mio trasloco mi ha detto, in lacrime, che rivoleva la sua famiglia, che lui sarebbe stato disperato senza di me, che lo lasciavo solo come un cane e che mi amava…mi aveva sempre amata. Certo, hai bisogno di aiuto…ma di una persona competente, non di una donna che ha toccato il fondo e che deve raccogliere tutte le sue energie per risalire con sua figlia in braccio.
Maria, no Maria, non penso che Fuori dal Coro sia come il mio ex…poi potrei anche sbagliarmi.
E’ normale che Fuori dal Coro guardi in una sola direzione adesso, anche se pure io ho provato a dirgli che deve cambiare prospettiva, che le risposte che cerca non le può avere che da lei…e se lei non vuole darle, non gli resta che accettare di non avere risposte.
A più tardi
Aleba