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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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segue…Aleba – Luna e…i nuovi arrivati Marquito, Maria, Rocco
….Dicevo ma dai che problema ci potrà essere. Io ci saprei fare con i bambini. Poi sarebbero contenti tutti, mia moglie, i miei e i suoi genitori. Saremmo una famiglia. Certo cambiarebbe la vita. E mi venivano in mente pensieri negativi. Quelli che non mi hanno fatto superare la paura.
Ho sbagliato. Dovevo dirle che stavo lavorando su di me. Ma aveo timore di darle false illusioni. Io sono una persona leale che non ha mai detto una cosa per un’altra. Ma qui ho sbagliato ancora. Dovevo dire quello che provavo. L’impegno che ci stavo mettendo per superare la questione. Non era un discorso d’amore. Avrei amato mio figlio così come amavo lei. Ma la paura, forse egoistica, di cambiare vita e la paura reale della società di oggi hanno reso il sopravvento. L’ansia che comporta stare dietro ad un figlio. Tempo ed energie che ti richiede. Mi hanno messo nelle condizioni di pensare al fatto che vivevo una favola con mia moglie. E nonostante lei mi chiedesse un figlio non immaginavo minimamente la sofferenza che poteva provare. Perchè del resto lei dopo le richieste tornava ad essere una persona normale. Dolce, disponibile. Scherzavamo insieme, dialogavamo su tutto. Non si litigava. Niente che lasciava trasparire un epilogo del genere. Credo che in una coppia quando ci siano dei problemi seri si discuta seriamente. Si litighi al limite se ciò è necessario. Un matrimonio è una cosa importante. Soprattutto se alla base di tutto c’è l’Amore. Mentre scrivevo ho visto l’ultimo post di Maria. Quello nel quale mi descrive il compagno come una persona in grado di offendere. Io penso che durante tutta la mia relazione ho detto tre o quattro frasi sbagliate. Frasi che non avevano senso. Che facevo bene neanche a pensare. Ma che in effetti non pensavo affatto. Era una forma di autodifesa. Una difesa verso questa questione che vivevo male. Come un attacco al nostro equilibrio. Non ci ho capito nulla. Ma è stato comunque un errore legato alla difesa della nostra vita di coppia che mettevo al di sopra di tutto. Forse, nonostante, fossi grandicello e avessi avuto tante donne non avevo bene in mente cosa scattasse in una donna al momento del desiderio di un figlio. Tutto passa in secondo piano. Il figlio diventa quasi un ossessione. Ed io questo non lo avevo calcolato. Probabilmente, parlando con Aleba, siamo arrivati alla conclusione che lei non ha insistito per non ferirmi, per paura di perdermi, mettendosi forse in secondo piano. Sperando che io cambiassi. Ma per non ferirmi mi ha accoltellato a morte. Mi ha ucciso sapendo di uccidermi. E nonostante abbia capito. Nonostante lei con il suo atteggiamento mi abbia fatto scattare quella molla che avevo in tensione dentro di me non ha voluto saperne. E si è dileguata. Per due anni l’ho inseguita chiedendole scusa per l’errore commesso. Ma lei nulla. Ha chiuso.
Maria ha scritto che suo marito ha continuato con la sua falsa immagine. Io sono sempre stato….
Aleba
Ciao Aleba. Ben trovata. Risposto al tuo post n. 180 anche se mentre ti scrivo non l’hai ancora terminato.
Io sono d’accordo con quello che scrivi tu riguardo mia moglie. Ne abbiamo parlato più volte
Però io credo che nella vita non si può pretendere di leggere nel pensiero. O di pretendere altresì che una persona, in questo caso io, sia disposta, e soprattutto sia capace, di superare le difficoltà relative ad un cambiamento. Soprattutto quando questo cambiamento non è desiderato.
Lei ha parlato con me della cosa. Ma era chiaro che avrebbe trovato di fronte una negazione. Lei sapeva come la pensavo. Io ero stato chiaro dall’inizio e lo sai Aleba.
Quindi una persona come me. Radicata in quella sua convinzione era assai difficile da far cambiare sotto quell’aspetto. Soprattutto quando poi sinceramente io non ho capito quanto fosse forte questo desiderio di maternità.
Io credo che una cosa così importante vada affrontata in modo diverso. Soprattuto se ciò possa portare ad un distacco di due persone che per 15 anni si sono amate.
Io credo che se una persona tiene davvero all’altra e sa che sta attraversando un problema davvero critico, un problema in grado di portare all’allontanamento dei due coniugi non può continuare a far finta di nulla e a comportarsi normalmente durante la vita di tutti i giorni.
Un problema serio come un figlio va affrontato con bel altro spirito. Non solo a semplici “richieste” destinate a risolversi in risposte negative.
Io oggi ritengo di aver sbagliato. Ma attenzione. Ritengo di aver sbagliato a pensare di non volere figli. Ma oggi penso questo. Allora nessuno è riuscito a convincermi del contrario. Neanche i miei più cari amici.
Pensa quanto era radicata in me questa cosa.
Sai quanti miei amici hanno provato a parlarmi sul fatto di fare un figlio ? Purtroppo la pensavo in maniera diversa. Avevo paura. Volevo una vita diversa. Con mia moglie chiaramente.
L’unica maniera era parlarmi chiaramente. Non dico mettermi spalle al muro. Ma farmi capire quale era l’importanza di avere un figlio per lei. Non aspettare che fossi io a cambiare idea. Perchè in quel momento non ci riuscivo. Non lo desideravo.
Lei mi ha detto più volte che non ha provato a parlarmi in maniera più chiara per paura che io un domani glielo avessi rinfacciato. Ma si può secondo te rinfacciare un figlio ?
Sai proprio in questi giorni mi hanno raccontato di un mio carissimo amico che anni fa mise incinta la moglie. Lui non era pronto e voleva farla abortire. Lei gli disse che mai e poi mai avrebbe abortito e che il figlio lo avrebbe tenuto con o senza di lui. Bè posso dirti che questo mio amico una volta nata la figlia è diventato uno dei padri più premurosi del mondo. Non solo. Ha avuto anche un’altra bambina con la quale si comporta allo stesso modo.
Questo per dirti che noi uomini spesso siamo così. Con la differenza che se per sbaglio avessi messo incinta mia moglie. Mai e poi mai le avrei chiesto di abortire. Pensa la moglie di…
Aleba …segue post 182
…questo mio amico come poteva esserci rimasta. Invece si sono sposati e oggi vivono felici. Lei invece, mia moglie, si è disamorata di me. Di me colpevole di aver portato avanti un’idea che lei conosceva. Di me, colpevole di non aver capito che lei si sentiva isolata, quando parlavamo di tutto. Si è sentita sola ? Isolata ? Cosa avrei potuto farle secondo te ? Io che non ho mai urlato ? Io che ho sempre parlato a bassa voce. Io che l’amavo da morire, Io che non ho mai torto un capello a nessuno. Cosa avrei potuto fare ? Di cosa aveva paura ? Che le dicessi l’ennesimo no ?
Sai una cosa Aleba. Forse non te l’ho detto. C’è stato un periodo in cui era molto difficile fare l’Amore con lei. Glielo dicevo più volte: “guarda che così non va che mi devo cercare un’altra ?”
Ma non avevo la minima intenzione di cercare un’altra donna. Io non vedevo che lei e mi piaceva fare l’amore solo con lei. Però le cose gliele dicevo. Non mi nascondevo. Non le nascondevo nulla. Anche se non avevo la minima intenzione di allontanarmi da lei. Neppure con il pensiero.
E mi chiedo per quale motivo lei non ha fatto lo stesso se sapeva che il nostro matrimonio era in pericolo ? Forse qualcuno che nel frattempo le diceva cose che non le dicevo io ?
Altrimenti perchè comportarsi normalmente durante tutto il resto delle ore, dei giorni e dei mesi fino alla sua decisione ?
Che ne dici Aleba ?
Un bacione
Ciao Fuori dal Coro, io penso che tu hai ragione: tuo moglie doveva metterti al corrente in maniera chiara e determinata di quello che le stava succedendo e pretendere che tu ne venissi a capo assieme a lei.
Sul perchè lei non l’abbia fatto, non posso fare altro che ipotesi ma ho anche chiarito che io non capisco, non trovo ragioni sufficentemente valide per assistere alla rovina del proprio amore, del matrimonio senza esprimere le proprie esigenze. Ormai lo abbiamo chiarito tante volte, la questione figlio non avrebbe dovuto essere affrontata con qualche sporadica richiesta archiviata di fronte alla tua negazione. Cioè, non è come dire voglio dipingere il soggiorno di rosso, ma se tu non vuoi mi va bene anche bianco. Poi il fatto che lei fosse normale anche se dentro stava bollendo, mi lascia allibita. Davvero questo fa pensare che razza di amore avesse in testa. Ma queste, sono cose che deve capire lei. Ma lei non vuole capire, lei sa dove ha sbagliato e non può ammetterlo, è troppo comodo attribuire la colpa alla tua incapacità di capirla. Io ho vissuto nell’incomprensione vera, anzi nella totale incapacità del mio compagno di considerare le mie parole. Come puoi non sentirti “aliena” quando la persona che hai di fronte, con la quale vivi rimane impassibile, non ti guarda neppure mentre parli e dopo l’ennesima volta che gli chiedi di risponderti ti dice “giudico io se vale la pena o meno di risponderti!” e continua imperterrito a fare ciò che stava facendo. Come fai a non sentirti accolta, quando gli dici “cosa vorresti mangiare stasera amore?” e gli fai l’elenco di quello che c’è in frigo, e lui ti risponde “Niente di cucinato da te”. Io so come ci si sente a essere incomprese. Chi tace e conta sulle capacità di leggere nel pensiero altrui, ha poco da lamentarsi se non viene capito.
Non vedi che siamo sempre allo stesso punto? ad un certo punto devi accettare che non puoi avere chiarimenti, che non ci sono risposte ai perchè che riguardano lei. Il tuo grande amore, lo so!! eppure, vedi come è finito?? Questo perchè nella coppia si è in due, e purtroppo le persone cambiano. Certo, tu non sei cambiato e non cambieresti mai (invece sulla questione figlio sei cambiato eccome!) Però i fatti dimostrano che ci sono eventi, batoste che possono radicalmente cambiare le persone. Ti diagnosticano un tumore e solo la parola Tumore ha un effetto devastante, poi ti spiegano, ti curano brillantemente, ma l’effetto iniziale non lo scordi mica facilmente. Ti dici, ecco si può morire da un momento all’altro e (soprattutto le donne) cosa resta di me??? neppure un figlio!! Cosa ho fatto di importante? niente perchè non ho fatto un figlio? pensi che questo non sia maturato nella mente di tua moglie? Ecco, il suo GRANDE errore è stato non avere fiducia nell’uomo che amava, non appoggiarsi sull’amore che lui le aveva dimostrato negli anni, non chiedere aiuto a lui per restare uniti.
Abbraccione
Aleba
Buongiorno Aleba. Sono entrato subito in internet per leggere il tuo post. Forse quando mi leggi non riesci ad avvertire il mio disagio. Io sono sincero non ce la faccio più. Più il tempo passa più l’angoscia sale. Nonostante tutto mi sento responsabile per quello che è successo. In pratica come se avessi ucciso una persona con la macchina che di botto si è gettata sulla mia vettura. Magari se ero più attento potevo sterzare ed evitarla. Vivi con un senso di colpa pazzesco.
Ma oltretutto sta capitando a me da due anni a questa parte quello che tu dici sia capitato a mia moglie quando ha scoperto di avere un tumore: cosa lascio di me ? neanche un figlio ?
Però il figlio con me poteva farlo. Io gliel’ho proposto quando lei mi ha comunicato la decisione di riflettere. Perchè ha rifiutato ? Perchè mi ha detto “non lo voglio più da te” ?
Poi leggo te e ciò che scrivi sul tuo rapporto con il tuo compagno. Gli vuoi parlare ma lui ti risponde che “giudica lui se vale la pena di sentirti o risponderti”. Oppure quando gli elenchi le cose da mangiare lui ti risponde “niente di cucinato da te”.
Anche mia moglie diceva che non mi si poteva parlare. Che io avevo altro da fare. Che pensavo alle mie cose (!!!!???)
Rimasi allibiti quando me lo disse. A me non si poteva parlare ? Io non ho mai e dico mai usato risposte che possano avvicinarsi del 10% a quelle usate dal tuo compagno. Può essere capitato di rispondere con la massima calma: “scusa un attimo mi fai sentire questa notizia ?”. Ma niente che possa far pensare al fatto che io neppure guardassi mia moglie.
Eppure mi ha accusato di averlo fatto. Di non guardarla. Di non ascoltarla. Di averla trascurata. Ho dei messaggi che mi ha inviato dopo che se ne è andata nei quali mi accusa di tante di quelle cose che io neanche mi sogno di aver fatto.
Poi leggo te. Ciò che ti ha detto ho fato il tuo ex compagno e rimango sconcertato. Ma cosa ho fatto io di così grave ? Guardavo la partita ? Facevo i dvd ? E non ascoltavo lei ?
Io continuo a non capire e a torturarmi. Viaggiavamo insieme quasi due ore al giorno tra andata e ritorno, mangiavamo insieme, uscivamo insieme, viaggiavamo insieme. Possibile che in tutto questo tempo io non ho avuto modo e tempo di ascoltarla ?
Ma perchè mi dice questo ?
Io sono d’accordo quando dici che un tumore cambia la vita. Ok. Ma io credo che una malattia dovrebbe avvicinarti alle persone che ami non allontanarti. Anch’io ebbi un problema piuttosto serio. Sapessi come la presi. Eppure non mi allontanai da lei. Ero nervoso, impaurito. Ma mai pensato di allontanarmi da lei.
Io le sono stato vicino in tutti i suoi momenti difficili. Quando per quattro volte ha avuto gravi problemi di salute con il padre. Io ero sempre lì vicino a lei. In tutti quei momenti c’ero sempre. Perchè mi ha allontanato nel momento in cui era lei ad aver bisogno ?
O forse c’è in lei il desiderio di farmi pagare il mio rifiuto di avere un figlio ? Ma questa io la chiamo cattiveria.
O sbaglio ?
Ciao Fuori dal Coro, anche io appena posso entro a vedere cosa dici, è un modo per continuare a parlare con me stessa di quanto ho vissuto. Leggendo di te percepisco quanto tu possa essere angosciato, questo proprio perchè non ti spieghi come possa essersi tutto rivoltato contro in poco tempo. Quando ti leggo mi chiedo come sia possibile che in un matrimonio dove c’era sicuramente l’amore, dove non mancava il rispetto reciproco e la condivisione era la norma, si sia potuto verificare un tale cambio improvviso di rotta da parte di tua moglie. Voglio dire, non capisco come lei abbia potuto allontanarsi a tal punto da te da non voler neppure parlare di recupero del rapporto, senza voler valutare la tua posizione assolutamente favorevole riguardo ai figli. Insomma, lei non ti ha concesso neppure una chance. Aveva un altro e ormai la sua testa era orientata verso quell’altro. E’ fuori di dubbio che tu avresti meritato un’opportunità, te l’avrebbe concessa se il suo amore per te non fosse stato offuscato da qualcosa, come poteva essere il tuo perenne rifiuto per il figlio e soprattutto la presenza dell’altro uomo? Non so, però due anni sono troppi per pensare che lei possa tornare. TU e il mio ex non siete neppure paragonabil sul piano della realazione con la propria donna. Dai Fuori dal Coro, non vedo (nelle cose che descrivi) disinteresse da parte tua o smodato egoismo nel vivere il matrimonio. Quelle sono cose che faceva pure il mio ex. Ti dico, lui si ritagliava i suoi spazi e il suo tempo libero lo gestiva come voleva. La differenza è che faceva tutto ciò in modo da farmi percepire il disgusto che gli procurava dovermi avere. Già DOVERMI avere, ma non ha mai voluto lasciarmi andare. Lui è un uomo nato per essere solo, si auto commisera della sua solitudine, in rarissime occasioni si (3 in 17 anni) ha riconosciuto di essere LUI la causa della sua solitudine. Quando non è solo, fa in modo di allontanare chi gli sta vicino. Con me che, dopo sua madre, sono stata la persona più intimamente legata a lui, ha fatto di tutto per farmi sentire inferiore, misera, povera, inadeguata, brutta, insensata, grama, incapace, inutile, inetta, ignorante….eppure io prima ho cercato di migliorarmi, di cambiare per adeguarmi ai suoi canoni, poi ho cercato di smentire punto su punto, poi ho iniziato a dargli opportunità di capire, una dietro l’altra…molte, troppe opportunità. Alla sua cecità e sordità,mi sono sentita davvero inadeguata. Possibile che neghi l’evidenza della mia persona?? Pensavo di essere matta, di non avere via di uscita. No Fuori dal Coro, tua moglie, in confronto alla mia storia, ha vissuto nella classica bambagia trovando qualche piccolo fastidio lungo la via. Al primo, anche se importante, punto dove non trovava il tuo accordo ha preteso che tu intuissi e a seguito della tua giustificata incomprensione si è allontanta drasticamente. Chi troppo e chi troppo poco…ma non c’è una ragione univoca chiara insindacabile. E’ la mente umana!Baci,aleba
Buongiorno Aleba
“E’ la mente umana”. Con questa frase conludi il tuo post. La mente umana. Così complessa così contorta. La mente umana che ti fa apparire le cose semplici complicate e viceversa. Si probabilmente hai ragione. Ma la mia mente la mia “mente umana” in questo caso non riesce a concepire tutte queste cose. Io sono d’accordo con te quando dici che ci sono state due cose che hanno fatto si che mia moglie si sia allontanata: la questione del figlio e l’intervento di un’altra persona.
Bene: la questione figlio andava comunque risolta tra noi due. Semplicemente perchè era una cosa tra noi due. E il discorso dell’altra persona ok. Va bene. Ma per preferire un’altra persona devi non star bene con la persona con cui stai. E questa cosa la devi far vedere, la devi dimostrare, me devi parlare se qualcosa non va. O d’improssivviso l’altra persona non ti piace più ? Ok tutto giusto, tutto corretto ma a questo punto sei falso nei confronti dell’altra persona che ti ha manifestato bene, amore e fiducia incondizionata.
Perchè io sto così male dopo due anni Aleba. Perchè la mia mente va di pare passocon i valori che si chiamano fiducia, lealtà, sincerità, onesta, rispetto. Cos’è l’Amore: io credo sia rispetto, sincerità, lealtà e soprattutto voler stare con la persona che si è scelto e che ritieni al primo posto di tutto. Ma niente a che vedere con l’innamoramento. Quello è infatuazione. Dura il tempo che dura. Bastano problemi quotidiani per farlo lentamente spegnere. L’amore è condivisione è guardare insieme le cose con gli stessi occhi. E’ ancjhe discutere (con educazione). Ma non è amore quello che ti permette di staccarti dalla persona che ami perandartene versoi un’altra.
Vedi Aleba. Il tuo era Amore verso il tuo ex ompagno. Anche se tendevi ad annientarti per lui. Ma ui non aveva Amore per te. E’ inutile girarci sopra. Ma un uomo che ti tratta in quel modo non può provare amore. Non può provare amore un uomo che costantemente ti offende. Che dice di non poterti vedere. No Aleba quella è cattiveria. Cos’ come non è Amore quello nel quale una persona “crede” di amare l’altra solo perchè vede i suoi modi gentili, i suoi occhi dolci, le sue attenzioni. Non quello non è Amore. Amore è rispetto anche verso i difetti degli altri. E se questi difetti sono insopportabili è bene farli notare perchè potrebbero minare non l’amore bensi la serenitò. La serenità di stare insieme.
Spesso sento parlare che l’amore contempla anche la cosidetta “evoluzione”. Una parola particolare che non significa altro che “cambiamento”. No l’Amore non deve contemplare il cambiamento. Si cambia da adolescenti, da giovani al massimo fino a 30 anni. Poi ognuno ha la sua identità. Non si cambia. O quantomeno può subentrare una nuova passione. Ma che non deve intaccare il rapporto di coppia. Perchè altrimenti si entra in un circolo vizione. Con l’affermare che “si cambia” e che è nroamel “cambiare” “crescere” nonsi fa altro che camuffare il fatto che due persone……
Aleba…continua
…non si amano più. Ma che equivale a dire che non si sono mai amati. E’ facile amarsi finchè non ci sono problemi. Finchè non ci sono i figli che cambiano i ritmi di vita e le regole del gioco. A quel punto si allontanano i begli occhi di cui ti sei innamorata o i bei capelli di tua moglie. Entrano in gioco la corsa, lo stress, il nervosismo, il lavoro che non ti dà spazio, le discussioni fra i coniugi, la differenza nel modo di educare, il modo diverso di insegnare la vita. No non è così. E’ normale che possano essere questi stravolgimenti. Ed è normale che possano mostrarsi degli stravolgimenti che fanno emergere differenze che forse prima non notavi. Ma lì si vede che esiste o no l’Amore.
“L’emozione non ha voce” di Celentano. Credo tu la conosca. Rispecchia quello che debba essere l’Amore, quello vero. Quello formato da amore, fiducia, sincerità, amicizia, preziosità dell’altro/a. “Io con te sarò sincero, resterò quel che sono, disonesto mai lo giuro ma se tradisci non perdono. Ti sarò per sempre amico pur geloso come sai. Io lo so mi contraddico ma preziosa sei tu per me”
Sono parole che racchiudono tutto quello che dovrebbe essere l’amore quello vero. Quello non fatto di parole (“Io non so parlar d’Amore l’Emozione non ha voce”) ma di fatti. La sicurezza che una persona ti da (“la mia compagna tu sarai fino a quando so che lo vorrai”).
Questa canzone dedicai tanti anni fa a mia moglie, quando ancora non eravamo sposati. E ancora edesso è attuale. L’ho pensata e la penso sempre allo stesso modo.
No Aleba. Non mi sogno che lei possa tornare. Ciò non toglie che comportandosi come ha fatto ha distrutto la mia vita. Io ho sbagliato è vero. Ma uno sbaglio che poteva essere tranquillamente corretto. Non ho falsato nulla. Un modo di pensare sbagliato su cui si poteva ragionare magari anche non in tranquillità. Ma lei Aleba ? Lei ha falsato tutto quello in cui credevo e in cui mi ha fatto credere che credeva anche lui. Ha bluffato Aleba. Mi ha fatto credere di avere una coppia in mano quando aveva un poker d’Assi. Questo va bene nel gioco. Ma non in un rapporto tra due persone che si sono giurate Amore e fiducia reciproca. Io i patti li ho rispettati. Lei no. Io sono stato lelale. Lei no. E non mi si venga a dire che la negazione di una gravidanza sia più importante di un tradimento. Non era una donna di 50 anni alla quale era ormai precluso di aver figli. Aveva appena 36 anni. Nulla di compromesso tutt’altro. Il tradimento è la peggior espressione di meschinità e falsità verso una persona che ha sempre creduto in te. Verso una persona che in ogni modo è sempre stata corretta verso di te.
Ora Aleba io sto male. Ogni giorno sempre di più. Anche perchè penso ogni momento a quel bambino che non abbiamo generato. Ad un bambino che in teoria potrei avere con un’altra donna. Ma come potrei averlo da un’altra donna che non sia mia moglie ? Come lo chiami questo Aleba ?
Grazie e un bacio.
Lo chiamo Amore, Fuori dal Coro. Tutto quello che hai scritto definisce il termine Amore come lo sentivo io tanti anni fa. Il mio ex non mi amava, non di un amore consapevole e adulto.Lui pretendeva il rispetto, la dedizione, la lealtà, il sesso, l’accondiscendenza. Credeva di aver espletato la parte che competeva a lui, dandomi un tetto sopra la testa. E che tetto! Eppure, anche quel tetto era casa sua, io non avevo voce in capitolo neppure sui metodi di pulizia.
L’evoluzione nella vita di coppia è fondamentale per me, ma io non la vedo nel senso del cambiamento di identità personale che intendi tu. Evolversi significa essere morbidi e sapersi adattare alle condizioni nuove che la vita ci propone di volta in volta. Avere un figlio comporta un cambiamento enorme, e i due partner troveranno le risorse dentro sè stessi e nell’amore l’uno per l’altra per raggiungere un nuovo equilibrio e questo impegno deve essere costante e sempre adattabile alle sempre nuove necessità del figlio. Il pensionamento è un cambiamento, non si può viverlo ignorando la necessità di adattarsi al non dover più lavorare. L’amore, quello al quale teniamo in due, si coltiva giorno per giorno, anno dopo anno. Come scrivi tu, la vita ci chiede un impegno più intenso, a volte, ed è proprio li che si vede se è amore vero. I figli uniscono la coppia, quando c’è amore vero, altrimenti la dividono…a volte in maniera anche brusca. Per questo confermo che il mio ex non mi amava, non puoi amare e respingere contemporaneamente chi ami fino a riporlo nell’angoletto che gli hai assegnato nella tua mente. Amarsi quando non ci sono problemi è facile, per questo forse, ci sono persone che celano i problemi o che li ignorano, per non dover dire ok qui qualcosa non va e io non sto bene. Tua moglie ha bluffato, io non so se lo abbia fatto apposta ma è evidente che non ti ha mai obbligato a guardare il problema, per lei divento enorme, della questione figlio e che ha scelto di risolvere per conto suo escludendoti di netto. Questo non è amore, non un amore adulto consapevole. E’ un amore immaturo, che per quanto tu veda in lei la donna perfetta, evidentemente perfetta non lo era e le ci voleva anche questo dramma per crescere. Mi sembra di capire che la differenza di età tra voi si aggira sui 10 anni, sbaglio? Forse lei non aveva ancora raggiunto la sua piena identità e il modo in cui si era posta verso la questione figli anni addietro, fa proprio pensare che non avesse le idee chiare riguardo sè stessa e si sia adeguata, per amore, alla tua idea, ritenendo naturale condividere con te una posizione. Purtroppo non aveva idea di quale posizione, in realtà, stesse accettando di mantenere negli anni e deve essersi trovata in profondo contrasto quando il desiderio di una gravidanza è nato in lei. Contrasto tra quanto ti aveva assicurato che avrebbe sempre voluto, e quanto in realtà si è scoperta a volere. La sua enorme colpa è di non essersi fidata di te, il non aver tentato in tutti i modi di ..
..coinvolgere il suo uomo, suo marito sul nuovo piano di vita che era maturato in lei. Cribbio, il suo problema non era che vestito indossare per la festa di capodanno, il suo era un problema che avrebbe impresso un profondo cambiamento, nel bene o nel male, nel vostro rapporto. Troppo comodo ricorrere all’appoggio di un altro uomo mentre a casa manteneva il sorriso di sempre. Questo è il dramma!! Questo indica che non ti amava, non dell’amore che credevi tu. Credo che l’amore che unisce una coppia in eterno…fino alla morte e anche dopo, sia molto molto raro, ma sarebbe auspicabile, quando l’amore c’è, lavorare intensamente nella coppia per mantenerlo vivo e questo si ottiene in primo luogo con il dialogo, con la volontà di aprirsi e di accogliersi a vicenda. Sembrano stupidate, ma il non parlare di sè stessi, allontana le persone, ce le fa sembrare addirittura estranee.
Come farai tu Fuori dal Coro a raccogliere la tua vita, ad accettare che il tuo sogno sia andato in frantumi, e a ritrovare la voglia di amare..io non lo so. Ti rigiri da due anni in un letto di disperazione, rabbia, delusione, e colpe e non riesci a trovare il coraggio e la voglia di alzarti da quel letto. Non la troverai mai quella voglia, la spinta ad alzarti, fino a quando non sarai tu a volerlo. Basta di guardare a tua moglie come la donna della tua vita, lei ti ha lasciato dopo aver celato per mesi ciò che stava provando. Anni fa eravate fatti l’uno per l’altra, vi siete trovati, amati, uniti e vissuti l’un l’altro. Qualcosa si è rotto, lei è cambiata è evidente! puoi dire che è stata falsa tutta la vita, puoi accusarla di averti preso in giro, di aver bluffato, puoi dire che non ti ha mai amato veramente, che solo tu hai messo amore nel rapporto…alla fine la conclusione è sempre la stessa. Lei non è, attualmente, la donna della tua vita. Ha provocato un grande dolore nella tua vita, un dolore mortale. Ma tu NON SEI MORTO. Puoi anche dirmi che preferiresti morire, che non riesci neppure ad accettare di pensare di amare un’altra donna e di fare un figlio con un’altra donna, ma queste sono scelte tue, scelte dettate dalla volontà di non accettare che l’amore è finito. Non è sufficente che tu l’ami, l’amore di coppia ha senso nella coppia, non se esiste in modo unilaterale. Non perderti nei ricordi, nei rimorsi e nei rimpianti, Fuori dal Coro, il passato fa un grande male solo se lo teniamo vivo nella mente e continuiamo a rammaricarci per quello che abbiamo perduto, ma se gli diamo il posto che gli compete, se cominciamo a trovare piccoli spunti per amare il nostro presente, forse riusciremo a recuperare anche un minimo di speranza per il futuro…in questo modo forse riusciremmo ad aprire una piccola finestra per guardare il mondo oltre il passato…verso il futuro. Potremmo scorgere qualcosa di bello, di buono…potremmo apprezzare nuovamente la vita. Parlo anche per me sai! Ti abbraccio e abbi cura di te. Aleba