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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.662 commenti

Pagine: 1 147 148 149 150 151 167

  1. 1481
    LUNA -

    ps: ti ho detto scusa, fdc, perché ti ho scritto, ma assolutamente non sentirti ‘obbligato’ a rispondere. Veramente ero passata per salutare, perché vi ho pensato, non per dirti o dire agli altri di scrivere 🙂 come e quando e quanto ci si sente. E’ che hai toccato un tema, emotivo, che purtroppo conosco. Tra l’altro io voglio tanto tanto bene a mio suocero, e lui a me. Me lo ha sempre dimostrato negli anni. Lui tra l’altro, pur se super in gamba, è anziano. Tra me e lui c’è sempre stata complicità e empatia. Anche un senso degli affetti simile al mio. Quando ho perso persone care ho sentito il suo affetto e la sua empatia. Quando è purtroppo toccato a lui, poco dopo, lui da parte mia. Anche recentemente mi ha detto: io non dimenticherò mai che c’eri. (riferendosi a certi episodi di questo tipo). E lo stesso vale per me nei suoi confronti. Altre persone della sua famiglia, per quanto le conoscessi da quasi 20anni mi hanno deluso a livello umano (beh… Mia suocera è stata devastante!!!), non tutte, eh, lui certamente no. Quando dico deluso non dico uno ‘schierarsi’, assolutamente! Anche perché non è la mia visione! Ma io credo, cmq, nei rapporti uno a uno. Così è stato terribile quando è parso che a Lui non toccassero la morte e la malattia di persone carissime, che lui sapeva centrali per me, ma con cui lui stesso, indipendentemente da me, aveva avuto un lungo, meraviglioso, intenso rapporto. Quel che parve menefreghismo, non solo non empatizzare verso me, mi sconvolse. In realtà forse non fu menefreghismo, ma questo fu un dolore nel dolore. Ripensando a quanto queste persone lo avevano amato mi pareva che persino quella dolcezza del loro animo avesse subito un inganno. E chi ha potuto capire ciò, anche se è diverso, è stata la mia amica sorella di cui ti parlavo. E ‘mia zia’ e l’altro suo figlio. Perché ‘lo zio’ è ‘scomparso’ che la nipotina aveva

  2. 1482
    LUNA -

    aveva un anno. E, mai più, mai più sino ad ora, si è mai informato su di lei, come su tutti gli altri. La moglie, i figli, la nuora con i consuoceri ammalati. Ma neanche la nipotina, quella creatura che teneva in braccio. Mai un’augurio di compleanno, di natale. Mai. E questa è una persona che pure io conoscevo sin da bambina. E anche lui in questi anni è ‘scomparso’. Pensa che l’ex marito di mia ‘sorella’ (che comunque ora ha anche lui la sua vita e sta bene, eh) un giorno tempo fa si è messo a piangere. A piangere per il suo rapporto con gli ex suoceri e per sta cosa pazzesca dell’ex suocero. Si è messo a piangere per il suo sgomento a riguardo e pensando alla sofferenza della sua ex famiglia (che peraltro gli vuole bene, inclusa la ex moglie, anche se ormai han divorziato da tempo e l’amore, per entrambi è finito). Mia ‘zia’, devo dire, è una persona fantastica. La sua casa non è un altarino, per niente, anzi è tutta diversa. Ma tempo fa, quando abbiamo avuto occasione di guardare vecchie foto lei pure rendendo onore al passato, di tutti noi, condiviso, era nel presente e guardava il futuro. E il suo amore di una vita è scappato come un vigliacco, per un’altra, incontrata in chat, dopo 40anni. E rinnegando figli, nipoti. Io temevo ne sarebbe morta. E invece lei per me è un esempio grandissimo. E non finge. E’ così davvero. – Lui, il mio, quando l’altra persona a me, e a lui cara, è morta, dopo anni di malattia, è stato male. L’ho visto piangere, sul serio. L”ho visto condividere con me un senso di perdita. E avere cmq, a modo suo, un’empatia per me che anni prima non aveva avuto. Niente di eccezionale, intendo dire che ciò, semmai, dovrebbe essere normale. E molto di più… Ma ho visto quel rapporto uno a uno, tra loro. Allora era esistito, reciproco, sul serio. E ho visto un maggiore rispetto per il mio dolore. Il mio dolore resta, è mio. Perché ho perso, per sempre, due persone carissime e veramente straordinarie, che mi mancano, anche se vivono in me. E resta anche il mio mondo a soqquadro e preoccupato per chi, altrettanto meraviglioso e dolce, sta male. Quelle lacrime mi hanno un po” pacificato almeno riguardo un atteggiamento di distacco emotivo, non da me (a parte!) che mi aveva shoccata realmente. Forse fu anche “fuga”. Per emotivitá, non per la mancanza di. Ma sapeva sia chi avevo perso, sia come stavo, sia cosa pensavo. E io, al su6 posto, gli avrei detto ti sbagli. Li ho amati anch’io. E per sempre saprò quanto hanno amato me. Cosa che lui sa di me e suo padre. E sempre saprà. Grazie, scusa fdc. Un grande abbraccio, ragazzi

  3. 1483
    fuori dal coro -

    Ciao a tutti innanzitutto.
    É tardissimo sono entrato per caso nel sito e ho letto i tuoi post luna e quello di myskin (ciao myskin ci sentiamo presto).
    Luna poi ti risponderò con calma. Ma…quale scusa ? Hai fatto benissimo a rispondere. Anzi aspettavo un tuo commento. Mi sono assentato un po’ pèrché davvero non riesco a toccare il fondo. Vorrei provare a risalire ma…non riesco proprio. Per adesso volevo dirti solo questo. Ci sentiamo presto. Un abbraccio.

  4. 1484
    LUNA -

    FDC, ciao, quando vuoi 🙂 e te la senti. Tra l’altro son sincera: davvero io cerco di non indugiare in me stessa in questi argomenti e dal punto di vista che si diceva. Soffrire mi ha anche insegnato, forse, chissà, un po’ la differenza tra ascoltarsi, lasciar fluire la rielaborazione, e l’indugiare in un certo modo in pensieri ‘molesti’. Se hai una ferita che deve guarire o sta guarendo fingere di non averla non è una grande idea, ma se la guardi di continuo e ti tocchi la ‘crosta’ di continuo o, peggio, ci butti su del sale, tu, non guarirà certo prima. L’altra notte ti ho scritto cose vissute e sentite, vere, ma in parte anche rielaborate e sulle quali non indugio. Quando mesi fa ho perso un’altra persona carissima e che mi manca ho sentito quali erano i pensieri e le sensazioni su cui non indugiare assolutamente. Perché non servono, sono un surplus. E distrarsi da quei pensieri etc è sano e necessario, utile quanto invece lasciarsi travolgere un errore. Parlo per me, naturalmente. Questo è ciò che vale per me. Che ho imparato, anche a mie forti spese, per me. E, ripeto, non significa negare le emozioni, per me, nè esigere di accelerare una rielaborazione. Ieri è morta la parente di una carissima amica, che conoscevo. Non è un argomento di cui oggi non abbiamo parlato

  5. 1485
    LUNA -

    anche perché insieme (contingentemente) ne abbiam passate parecchie, di toste, in questi anni. Anche per questo non abbiamo bisogno di dirci quanto male fa, quanto male si sta. Quanto si ha paura di ‘cadere’ e di scivolare sul fondo. Quanto si ha la sensazione di starci e di non poter tornare su. Quanto si è a soqquadro. Fermo restando che non esiste alcun veto a dire tutto questo e a sfogarsi su tutto questo, quando il troppo, emotivamente, è stato troppo, e fatto anche di notti in cui hai paura che il tel squilli e hai una sensazione di angoscia nella pancia etcc… forse scatta il salvavita o lo fai scattare. Ci provi almeno a scegliere se vivere o morire, se cercare di proteggere il TUO cuore, le TUE viscere, anche il TUO cervello, attraversando una o più tempeste. Io ci tengo al mio cuore, le mie viscere e il mio cervello. Ci tengo per me, innanzitutto, e per chi mi vuole bene, sul serio, e per chi me ne ha voluto nella vita, sul serio. E fare una serie di prove mediche, anche al mio cuore fisico, anche dopo una specie di svenimento terribile anni fa, qualcosa mi ha insegnato. Il dolore, quello vero, per la perdita di una persona cara per morte, è uno stress emotivo, psicofisico altissimo. In cui ti devi prendere cura di te di più, non di meno. ‘non ho tempo per pensare a chi mi odia o non mi ama. Sono troppo impegnato ad amare chi mi ama’. Incluso me. Ma chi ti ama, anche chi se n’è andato dalla vita suo malgrado potrebbe mai pensare che l’indugiare in pensieri ostili a te stesso siano una buona cosa? Non credo. Dunque io ti capisco ma ancora una volta ti invito a fare piuttosto un puzzle, vero, di 20.000 pezzi e occupare la mente piuttosto di indugiare in pensieri inutili e molesti, che a parte trascinarti in un gorgo, e in un ingorgo, non ti servono a niente. A trovare tu i modi di darti tregua, che sia anche imparare il giapponese, e di scoprire piú avanti che ciò ti è servito a ripulirti la MENTE. E hai imparato il giapponese. Non è vero che un tempo si accettava il dolore per più “scontato”, anche

  6. 1486
    LUNA -

    quando era più ‘facile’ perdere persone o attraversare guerre e cambiamenti. Il dolore era dolore. Ma forse c’era una saggezza maggiore, non legata solo al senso del dovere, e alla necessità, per cui si cercava di affrontare il dolore non indugiando ma vivendo. Concentrandosi sul presente e su chi c’era. Io conosco per trasmissione a parole e scritta la storia della mia famiglia, anche molto molto molto indietro. E non era più facile superare. Scusa la lungaggine, su un tema sentito. E sul quale ora infatti non indugio oltre! Con la mia amica oggi si è parlato molto d’altro. Perché è importante e sano. Così spero di cuore che tu lo faccia con te stesso, FDC, quando i pensieri, oltre che le emozioni realmente contingenti, sembrano travolgerti. Che ti prendi cura di te. Un abbraccio.

  7. 1487
    fuori dal coro -

    Ciao luna
    Ciao a te e a tutti gli amici e amiche di questo post. E’ una settimana che non scrivo. Una settimana ancora più tormentata se vogliamo. A volte penso. Penso e ripenso a come mai mi sarei immaginato di trovarmi un giorno nella situazione on cui mi trovo. Avrei potuto pensare di poter morire ma mai di trovarmi in una simile condizione, sia di stato che emotiva. Credo di aver superato i tre anni ma tutto sembra sia accaduto ieri. E nonostante il confronto con tante persone, il tuo e il vostro conforto e i vostri pareri, sto ancora qui come un pugile stordito da tre ko consecutivi a chiedermi cosa sia successo. Potresti pensare che sono davvero un cretino perché non riesco à capire ciò che la gente mi dice ma…io capisco eccome ciò che tutti voi mi dite. Ma é come se non volessi accettare la realtà. No perché anche il passato é realtà anche se non attuale. E non riesco a pensare che ci possano essere due realtà diverse formate dai medesimi elementi. In questi giorni sono andato a trovare la perdona ammmalata. Con Lei presente. Ti assicuro luna Lei é la figlia che ogni padre vorrebbe avere. Premurosa, presente, costantemente disponibile e carica d’affetto. Mai insofferente e sempre pronta a far vivere nel miglior modo possibile quelli che potrebbero essere gli ultimi momenti di vita del proprio genitore. Come ti ho sempre raccontato di una moglie perfetta ora ti racconto di una figlia perfetta. Una figlia che nasconde il suo dolore pur di apparire serena e sorridente agli occhi di chi sta soffrendo. Tutto questo stride e fa contesto con questi ultimi anni in cui Lei é apparsa trasformata soprattutto nei miei confronti. E allora vedendo tutto ciò’, pur nel mio dolore, non strumentalizzato, nei confronti di chi oggi sta lottando con la morte, mi chiedo come sia possibile tutto ciò. Mi rimetto quindi nuovamente in discussione per cercare di capire i miei errori che possono aver causato questo terremoto. Mi guardo intorno, guardo me Lei, la mia e la sua famiglia e mi domando ancora incredulo come mai queste persone così straordinariamente simili tra di loro possano essersi allontanate in questo modo. Ora é normale che ls nostra situazione é messa da parte da una subdola malattia, da un pensiero che mette da parte gli altri. Ma quando sono a casa, al lavoro o in un qualsiasi altro momento i miei dolori e rimpianti si sommano e si triplicano. Entro in casa di miei amici sposati. In questo periodo li vedo intenti ad addobbate alberi e presepi per i loro bimbi. E mi chiedo con rabbia perché anch’io non ho voluto una cosa simile. Non riesco a riconoscere quella persona che si rifiutava di procreare per paura di rovinare il rapporto e per la non voglia di modificare la propria vita. Che poi era la vita giusta per due tipi come noi….

  8. 1488
    fuori dal coro -

    …..Mi sento continuamente in uno stato confusionale. Ultimamente poi estremamente nervoso. Mi agito per nullla e mi sento in costante precario equilibrio. Quel famoso nastro gira ancora. Lo riavvolgo di continuo per analizzare ogni singolo spezzone dove magari si nota un frammento di una mia frase sbagliata o di non so cosa. Ascolto ancora spesso storie di relazioni spezzate. Ma ci vedo comunque un messo logico. Non sono in despota non lo sono mai stato. Ma possibile che allora abbia fatto soffrire cosi tanto una donna che ha avuto, a mio avviso, il torto di tenersi tutto dentro ? Titt’ora quando la guardo vedo Lei, mia moglie. L’unica donna che ho amato davvero. E per la quale provo ancora lo stesso sentimento. E mi chiedo se é mai possibile che davvero non ci siamo capiti ? Allora é proprio vero che il mio rifiuto di diventare padre possa davvero averla allontanata da me ? O forse il semplice fatto di non avere compreso i suoi stati d’animo ? Può essete che per questi motivi oggi per Lei sono al pari di nessuno quando per anni sono stato la persona più importante del mondo ? E allora pèrché per me Lei é ancora la persona più importante del mondo ?
    Ti sto scrivendo ma, come mi capita sempre più spesso faccio fatica a scrivere. Mi emoziono, mi innervosisco, ho continui groppi in gola. In tanti mi dicono oggi che in fondo l’amore non esiste e che in fondo marito e moglie alla fine sono pur sempre die estranei. Ma allora cos’e quello che sento dentro il cuore ?
    Un abbraccio

  9. 1489
    LUNA -

    Fdc, fermo restando che la perfezione non esiste non credo tu abbia visto una figlia eccezionale. non sto togliendo nulla all’importanza di cio che purtroppo lei e suo padre stanno vivendo, alle premure e all’amore e alla sacralita’ emotiva del loro momento. ma tra le donne la’ fuori che temi isteriche ecc ci son molte donne che avrebbero quelle premure. e sarebbero cmq individui imperfetti quanto te e tua moglie. e non si capisce che c’entra cio che hai visto con colpatua colpatua e lei solo incompresa. a parte che quando stava male lei tu c’eri e’ lei che ha lasciato te

  10. 1490
    LUNA -

    sai tu e sapete voi. a te cmq “piace” anche come la vedi, per quanto ti faccia male. l’avesse avuto lei un centesimo delliindulgenza e buonismo che hai nei suoi confronti..
    non mi pare. mi dispiace ovviamente per cio che lei sta vivendo (e tu hai voluto esserci) ma cosa c’entra con il suo modi di gestire la relazione e i conflitti? il mio ex e’ un figlio strapremuroso, ma cio non gli ha impedito di fare errori etc nel suo privato.

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