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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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FDC, “portarla davanti ai suoi genitori”…
perdonami ma, stiamo parlando di una donna adulta, di un matrimonio tra persone adulte e mi sfugge questo passo.
Sarà solo un modo di dire, ma sembra che tu stia parlando di una bambina…
Con i suoi genitori si sarebbe rapportata lei, mi pare, in ogni caso. Mica eri il suo tutore…
Perché quella relazione che ha avuto, durata mesi, non è una cosa che lei si è sentita di fare, che ha avuto l’evoluzione che anche lei le ha dato, bensì una “punizione” per il tuo no?
Ma questa versione è la sua?
Cioè, quando lei è stata scoperta (sinceramente non avevo neanche capito che fossero mesi…), dopo che se n’è andata, l’ha messa giù che è stata con un altro per punire te?
…
No comment.
Per quanto riguarda la verità, nessuno, credo, ti ha invitato allo sputtanamento.
Il punto non era mettere tua moglie alla gogna, ma almeno dirla a te stesso la verità. No due pesi e due misure.
E nel momento in cui lei ti mette alla gogna non caricarti di tutte le responsabilità, anche quelle che non hai, e non dire neppure che i problemi, gli errori ci sono stati da parte di entrambi.
Non è questione per forza di dire quali, ma se una persona ti mette alla gogna, a te, con questa strafottenza, e immaturità, e mancanza di privacy, lei, e tu stai anche lì a darle ragione, beh, FDC, questa è una cosa che va al di là della discrezione, per come la vedo io.
Neppure io racconto i cavoli miei, e non mi interessa mettere alla gogna nessuno. Gli amici più cari sanno la verità, che non ho mai detto però per sputtanare nessuno.
Alle persone più vicine e più fragili non ho detto i particolari perché non vedo per quale ragione devo far preoccupare (per me) delle persone che amo.
Anch’io, in realtà, ho fatti grandi errori di protezione, oltre che di riservatezza. Li ho fatti per privacy, per lui, per me, per il concetto che i panni sporchi si lavano in soggiorno (neanche in famiglia, in soggiorno, secondo me). Mi sono data molte più responsabilità di quelle che avevo, sentendomi pure in colpa quando le davo a lui. Quindi ho lasciato anche che sembrasse ciò che non era, involontariamente. Ma a quel punto, quando ho capito che certe persone, anche vicine, avevano una versione completamente sballata e incompleta non ho sputtanato nè sono scesa in particolari, ma almeno ho detto: le cose non stanno così e, senza entrare in particolari, non mi sono presa un 1000 per cento di colpa che non avevo.
Tu invece avvalori la sua versione, non solo arbitraria, ma anche comoda. Sei tu che ti sputtani da solo, in continuazione. E neanche te ne rendi conto.
Non si tratta di mettere i cartelloni e gridare adultera! adultera!
Ma ciò che racconti non è la verità. E’ una sua versione comoda più tua autoflaggellazione. Non è privacy, è metterti alla gogna anche da solo. A gratis. Perché hai avuto a che fare con una persona estremamente immatura e incapace di prendersi le sue resp. E non da oggi.E non te ne rendi conto. Mi dispiace
Condivido pienamente con Myskyn:
Lo ripetero allo sfinimento: Fino a che cerchi il perdono per una colpa che non hai, lei non si mettera mai in discussione, anzi si autoconvincera ancor di piu della favoletta in cui si nasconde quella di Fdc, l’orco della maternita…..
Un paragrafo fondamentale, una riflessione che spiega perfettamente.
Sarà perchè l’ho vissuta sulla mia pelle, perchè mi sono sempre sentita maledettamente colpevole perchè il mio ex mi accusava di “lasciarlo solo”. Ho dedicato 17 anni della mia vita a cercare di fargli sentire la mia presenza al suo fianco. Ha preso tutto e mi ha detto che non gli ho dato niente. Mi sentivo uno schifo, una donna incapace…colpevole di non riuscire a farlo sentire non solo. .. e quando cercavo il confronto con il cuore in mano, volavano piatti e la sua macchina partiva sgommando lungo il viale.. io sola davvero in mezzo a tutte le sue accuse, lui che respingeva il dialogo solo perchè aveva il suo lucido progetto e sapeva che non avrebbe retto di fronte ai fatti. Così è andata. Questa colpa non la sento più adesso e il suo perdono non mi serve. Lui ha scavato nella mia vita, a me ha dato solo disprezzo. . . ma io sono assolta per mia stessa mano dalla colpa che lui mi aveva stampato addosso. La mia colpa, grave!, è di avergli permesso di rendermi complice della mia stessa distruzione. A volte bisogna alzare i tacchi e dire: questa è la tua opinione, tienitela.
Ma arriverà il giorno che smetterò di parlarne e di immaginare di nuovo ogni episodio nei minimi dettagli…. ora come ora ammetto che mi serve per ricordarmi che ho fatto bene a cancellare quel senso di colpa e che se lui mi odia è solo perchè non tollera di sentire la verità.
FDC, spero davvero che tu riesca a vedere questa faccenda con maggiore lucidità, e lasciarti alle spalle questo stillicidio, gratuito, di te stesso. Sono d’accordo con Myskyn. Se tu avessi davvero, tu per primo, messo le cose su un piano di parità, dentro e fuori te stesso, lei comunque non avrebbe potuto agire un atteggiamento di questo tipo. Vi sareste lasciati comunque? Almeno però non ci sarebbe stato questo assurdo gioco di ruoli, in cui a te tutti i doveri, e a te tutta la me…da, a lei tutti i diritti, a lei ogni immunità.
Prima o poi vedrai le cose con maggiore lucidità, e a quel punto ti gireranno anche le balle, probabilmente, con te stesso. E non per le ragioni per cui ti prendi a calci nel sedere tutti i giorni, ma per il fatto di averlo fatto, di esserti fatto così male invece di darti tu quel senso di equità, indipendentemente per quali sue ragioni lei non intenda o non sia in grado di dartela.
Capisco, ovviamente, le ragioni per cui tu speravi che questa storia potesse continuare, ricominciare, avere esito positivo. Tuttavia la questione, FDC, non è solo tornare insieme/separarsi. Esistono anche separazioni civili o incivili, ex che ti trattano con rispetto e non. Se così non è però bisogna prenderne atto e regolarsi di conseguenza. Che non si significa fare la guerra, ma proteggersi dalla negatività che qualcuno ci scarica addosso o la negatività che noi stessi ci scarichiamo addosso continuando a gravitare attorno a persone, pensieri che ci fanno solo stare male.
Tu scrivi continuamente come lei ti abbia trattato da schifo in questi ultimi anni. O comunque la sua assenza di parità, messa in discussione, empatia ecc.
Non è questione di farle un processo, ma sarebbe ora che tu smettessi di farlo a te. E di lavorare per un tuo recupero, sul serio.
Le persone non si vedono solo nella cattiva sorte, anche nella buona. Ma tu sei stato accanto a tua moglie nella salute e nella malattia, lei a te no.
Non ti è stata vicina nel momento del dolore, e non ti è stata vicina quando tu sei stato lungamente molto male psicologicamente ed emotivamente.
Modo di essere o scelta che sia è quello che ha fatto. E dice pure che è stata lei a darti una possibilità, mesi fa, senza considerare tutto questo. Senza considerare te.
Non lo so, FDC, ma credo che con il tempo tu ti renderai conto di questa cosa. E non si tratta di provare rancore, ma di vedere i limiti di tua moglie. Limiti suoi, non limiti che tu le hai causato.
Spero che tu tolga il tappo a questa vasca piena di acqua sporca, piena di detriti, che tu la lasci scorrere giù, e incominci a lasciar scorrere un po’ di acqua pulita, dentro di te. Sarebbe veramente ora. Spero che i tuoi amici, se proporrai le solite tiritere che ti fai, abbiano il coraggio di dirti: BASTA. Che ti facciano davvero questo favore. Spero, se hai bisogno di parlarne, sviscerare, che tu lo faccia in una sede adeguata, lavorando sulle tue verità, riflessioni e il tuo sentire, sopratutto, in modo costruttivo.
LUNA, ciao :), la penso come te. Purtroppo FDC è completamente sommerso e la vasca la deve svuotare qualcun altro per lui.
Anche io spero che i tuoi amici, FDC, ti dicano BASTA ora vai avanti. Avanti, l’unica direzione possibile! Come fai ad andare avanti? Mah! Difficile alzarsi, ne so qualcosa. Guardi dietro e dici MIO DIO COSA HO PERSO!! devo trattenerlo, devo trattenerlo. Come posso aver perso l’unica opportunità di essere felice…quella è la mia strada, quella è la strada che voglio. NO non può essere, non tutto è perduto, ci rimango dentro…resto aggrappato, voglio restare aggrappato altrimenti come faccio a vivere??
No, non funziona così..così muori dentro e il tempo passa strafregandosene di a che cosa sei aggrappato tu. WAKE UP le tende sono state scostate da un pezzo e non puoi evitare di guardare la realtà che il sole sta illuminando davanti ai tuoi occhi. Il passato, che fosse IERI o 1000 anni fa, non può essere cambiato. Rammaricarti di continuo è la migliore strada per perdere anche il tuo domani.
Tu non ci vuoi provare? Hai bisogno di una mano tesa? Abbi il CORAGGIO DI CHIUDERE con il passato e cominciare a camminare…
Ciao a tutti ragazzi
Prendo come inizio il post di Myskin. Non credere che per me il tradimento sia stata “acqua di rose”. Quando l’ho scoperto sono stato tre giorni a confrontarmi con Lei in cercando di capire il perché di tutto questo. Forse l’unico vero confronto avuto sulla questione in quasi tre anni. Ho avuto risposte tipo “mi ha fatto perdere la testa”. E allora indaghi, chiedi chi è, da dove viene e quant’altro. Cerchi di capire se è solo una sbandata o cosa. Cosa credi Myskin che mi sono lasciato scivolare tutto addosso ? Nei mesi successivi ho perso più di 10 kg a seguito di questa scoperta. Immagino tu sappia cosa vuol dire essere traditi da una persona di cui ti fidavi come dei tuoi genitori. Parli di dolore, non so descriverti il dolore che ho provato…immenso. Dolore, rabbia, delusione, angoscia.
Mi chiedevo cosa fosse più giusto fare. Se chiudere definitivamente la cosa raccontando alla persone più intime, come stavano effettivamente le cose, o cercare di recuperare il rapporto. Ho scelto la seconda soluzione. Mi sono analizzato, ho valutato i miei errori le mie mancanze e ho tentato la ricostruzione con Lei pensando di mettere un macigno sul passato e pensare a ricominciare. Ho cercato il dialogo, ho ammesso i miei errori (la negazione del figlio) e ho promesso che se avessimo ricominciato non le avrei mai rinfacciato quanto successo. Ma mentre cercavo di ritrovare l’armonia di coppia, Lei iniziava a sputarmi accuse su accuse, l’averla fatta soffrire per la mancata maternità, egoismo, e in più le solite accuse di “trascuratezza” e “mancanza di attenzioni” che quando una donna lascia (scusate Luna e Aleba) diventano gli alibi più comuni.
In pratica si Myskin, è accaduto quello che ha scritto Aleba, qui non c’erano due persone che parlavano a cuore aperto. Ce n’era una che nonostante il tradimento subito si metteva in discussione e cercava il perdono per quanto accaduto durante il rapporto tentando di ricostruirlo e chi invece oltre a non prendersi le responsabilità per aver tradito e scelto di andarsene addossava all’altro tutte le colpe per la fine del matrimonio.
Voglio riportare alcune frasi significative scritte da Aleba: “…lui che respingeva il dialogo solo perchè aveva il suo lucido progetto…”…La mia colpa, grave!, è di avergli permesso di rendermi complice della mia stessa distruzione…” Ecco, prendete queste frasi e fate come se le avesse pronunciate mia moglie. Durante il rapporto io ho respinto il dialogo sul figlio, perché il mio progetto era quello di vivere una vita di coppia. La colpa di Lei, quella di avermi permesso di renderla complice della sua stessa distruzione.
Aleba, Luna, Myskin il problema di tutto non sta in questi ultimi tre anni, ma durante il rapporto. Perché credete che mi auto colpevolizzi in questo modo ? Perché non riesco a mettere la parola fine sul passato ? Perché purtroppo il mio errore, e non parlo più di colpa, ma solo di errore, errore di vita, è stato quello di non aver creato una…
…famiglia. Di non aver capito, di non aver voluto capire che la donna, la femmina nasce per procreare, salvo i casi in cui la natura non glielo consente. Nel mio caso io sono stato la “natura” che non ha consentito di procreare. Io ho negato alla mia donna quanto di più bello una donna possa desiderare…essere madre. Usando le frasi di Aleba, Lei è stata mia complice, ha acconsentito al mio progetto, castrando il suo, quello naturale di ogni donna.
Riuscite per un attimo, a mettervi nei miei panni, e a pensare come possa sentirsi un uomo che, non si sa bene per quale motivo non ha ascoltato, non ha visto, non ha sentito le esigenze della propria donna che tra l’altro amava ? Come scrivevo prima a Myskin io sono colpito, distrutto dal suo tradimento e successivo abbandono ma continuo e continuerò a non perdonarmi il fatto di averle negato un figlio. Sarebbe successo tutto questo ? Non lo so, non ho la sfera di cristallo. Ma una cosa è certa: non avrei tutti questi rimorsi e rimpianti se avessi creato una famiglia. Il fatto di non essermi sentito pronto non è una giustificazione. Bisogna crescere nella vita e probabilmente all’epoca non ero cresciuto, non completamente almeno.
Credo che alla fine questa mia mancata crescita mia moglie l’abbia avvertita, ne abbia sofferto. E credo che l’altra persona già presente da tempo come innamorato non corrisposto le abbia fatto capire che in fondo si stava disamorando di chi aveva vicino. Limiti di mia moglie. Si può essere. Ma io sono concentrato nel guardare i miei di limiti. Oggi sento la mancanza di una famiglia. Vedo famiglie con bambini che magari avranno i loro problemi ma danno un senso alla loro vita. Io questo senso adesso non ce l’ho. Magari riuscissi ad innamorarmi di nuovo, già sarebbe qualcosa. So soltanto che niente sarà come prima, ma non perché ci debba essere una donna uguale a Lei, ma proprio perché le aspettative non potranno essere più le stesse. Oggi che vorrei una famiglia mi rendo conto che è tardi. Quella vita che tanto agognavo qualche anno fa mi domando oggi a cosa serviva. Guardo mio nipote e mi diverto, lo vedo mio complice, ci troviamo. Penso quale motivo mi abbia spinto a non dare retta neanche a lui che mi chiedeva un cuginetto.
Qui non si tratta più di sensi di colpa o di autoflagellazioni. Qui si tratta di accorgerti di aver buttato una vita, quando la vita le possibilità te le aveva date tutte.
Buona serata a tutti.
OK FDC, hai buttato via una vita + 3 anni. Quanti anni butterai ancora? La vita ti ha dato tutte le possibilità? Sei sicuro che siano tutte? sei sicuro che una volta accettato e metabolizzato la chiusura di quel periodo della tua vita, la vita stessa ti proporrà nuovi percorsi meravigliosi? Forse anche grazie alla tua esperienza passata sarai ancora più consapevole della preziosità della vita e delle porte che inaspettatamente apre oppure chiude.
Se ci pensi bene la vita è come un libro da scrivere, un libro fatto di capitoli. Alcune figure compaiono in vari capitoli, altre vengono descritte in poche righe. Noi scriviamo, a volte in solitudine altre volte in compagnia…mentre scriviamo stiamo vivendo e in qualsiasi momento possiamo ripercorrere i capitoli precedenti con la memoria…a volte abbiamo bisogno di leggere e rileggere qualche capitolo per renderci più consapevoli del nostro cammino…ma è inutile leggere il passato se non cominci a scrivere qualcosa di nuovo!!
Tu hai la colpa di esserci stato, esattamente come lei ha la colpa di esserci stata. Ognuno di voi due è responsabile in primo luogo verso sè stesso per come sono andate le cose, hai fatto delle scelte in base agli elementi che avevi per le mani allora. PUNTO.
Le frasi mie che hai citato non calzano alla tua situazione…FDC il mio ex non è come te. Certo io sono la donna che tira fuori il problema della “Mancanza di Attenzioni”…non ci siamo mica sai! altro che mancanza di attenzioni. …
FDC: “Mi ha fatto perdere la testa”.
Aridaje. Sempre l’altro agente e lei passiva.
Sempre gli altri sono a fare le azioni quando si tratta di lei?
Mica era lei che si era innamorata di un altro, mica era lei che aveva tradito, mica era lei che aveva scelto. Mica lei aveva un ruolo da protagonista anche nel fatto di scegliere cosa farne della sua relazione con te e della sua relazione con l’altro.
No, scherziamo?
FDC, tu sei la natura che ha frenato il suo desiderio di maternità?
Caspita… niente meno! Il problema è che le cose non stanno così.
E la sua natura, quella sua, nel modo di scegliere nel corso della sua vita, nel modo di centrare SUL SERIO ciò che era la sua priorità dove la mettiamo?
E il fatto che questa cosa del figlio sia emersa, con questa violenza, e nei tuoi confronti, che sia emersa con “chiarezza” verbale DOPO il tradimento scoperto?
La prima cosa che ti ha detto, lo riporti tu, è stata “ho perso la testa per un altro”. Messa in un modo per cui la responsabilità è dell’altro che va a far perdere teste in giro, ma comunque sia sempre questo ti ha detto.
Ha ammesso che è stata una sua sbandata, una cosa sua. Che se l’è vissuta così. Della quale tu eri all’oscuro. Sulla quale non avevi voce in capitolo.
Poi però sparisce il tradimento e viene fuori la questione figlio retroattiva. Che giustifica tutto, per lei. Niente per te.
Anzi.
Sparisce il fatto di averti letto lo sgomento e il dolore in faccia, di averti visto perdere dieci chili, e che tu sia stato ad un bivio grandissimo dopo il suo tradimento. E che sia normale che le siano chieste, con dolore, anche con rabbia, delle spiegazioni. Strano?
Sparisce tutto. Resta il fatto però che lei comunque, con se stessa, dovrà uscire pulita da questa faccenda.
Non è lei che ha avuto una sbandata, se l’è vissuta, e una volta scoperta ha fatto soffrire suo marito che aveva fiducia in lei. Non è lei che ha fatto questa scelta e deve fare i conti con le conseguenze, che sia davanti ad un terapeuta di coppia, nel vostro soggiorno, da sola o cominciando una nuova vita con un altro. NO. Sei TU che sei un mostro negafigli che porta le innocenti fanciulle pervase da istinto materno ridondante a perdere la testa per un altro. Anzi, no, a finire nelle grinfie di un altro che fa perdere le teste. Ma guarda te cosa le è capitato. Tutte a lei, davvero,eh… Lei non ha nessuna responsabilità, manco di quello che fa lei, delle sue scelte, le sue non parole chiare. Scusa, FDC, ma lei non è stata poco chiara solo sul figlio, è stata poco chiara anche riguardo la relazione con un altro, mi pare. Infatti non ne sapevi niente. Perché stava seguendo le sue ragioni. Ma l’errore sta nel fatto di guardare due cose distinte come se fossero per forza una sola. Come se per forza lei avesse perso la testa per un altro perché tu le avevi detto di no ad un’istinto materno primordiale ed irrefrenabile. Allora io ti dico: ma tutte quelle energie che ha usato per stare con l’altro perché non le ha investite
nel farti capire quel suo irrefrenabile istinto primordiale che tu stavi negando?
Perché stava facendo qualcosa d’altro, FDC? Perché era concentrata su quella sua sbandata molto più che su voi due, te e l’irrefrenabile maternità? Perché portare avanti una relazione adulterina e tenerla nascosta richiede parecchie energie, FDC.
Ora, perlomeno quella sbandata era più importante del suo irrefrenabile desiderio di avere un figlio e di averlo con te, mi viene da dire.
In quel momento lei non stava pensando a quanto voleva essere madre e che Orca Natura glielo stava impedendo.
E se io voglio un figlio da mio marito e gli faccio le corna creo, secondo te, delle condizioni favorevoli per creare una famiglia?
Vedi, FDC, io non sto dicendo che lei dovesse essere perfetta.
Sto dicendo però che prima di fare un processo ad un altro, e molto parziale, prima di metterlo alla gogna per i suoi dubbi, le sue incertezze o certezze che non collimano perfettamente con le mie, prima di dargli tutta la responsabilità anche di ogni sua fragilità umana (che sia pure quella di temere che un equilibrio si rompa con l’arrivo di un figlio) forse dovrei fare i conti anche con le mie imperfezioni, con le mie immaturità, incertezze, scelte errate, l’aver affrontato le cose in un modo o in un altro.
Tua moglie non è stata chiara e diretta neanche dopo. Dopo ha urlato, ti ha accusato, svilito dicendoti che come padre saresti pessimo (e sono parole durissime, molto violente e arbitrarie) ma urlare non è essere più chiari di parlare con tono normale.
Avrebbe potuto parlarti più chiaramente anche di cosa intendeva dire con “se non faccio un figlio adesso ho paura di pentirmene”.
Il punto è, FDC, che tu oggi sembri guardare il fatto che lei sia stata per tanti anni con un uomo che non voleva un figlio come se ti avesse fatto un favore, come se avesse fatto un estremo sacrificio.
Ma lei lo sapeva,e come fai a saperlo, tu, se non le stavi invece facendo un favore proprio per quella tua caratteristica? perché non le avresti mai chiesto di essere ciò che non si sentiva di essere. Se andando avanti non aveste avuto figli perché non li voleva manco lei comunque tutti sapevano che tu un figlio non lo volevi. Anche se alla gente fosse sembrato strano che non li voleva lei comunque aveva un compagno che la pensava come lei.
Poi cambia idea, ma in realtà quanto e come e perché veramente lei abbia cambiato idea, e anche con quanta convinzione, tu non lo sai. Perché non te l’ha detto veramente.
Non è solo che tu non hai ascoltato, ma è che pure lei si stava domandando delle cose. E probabilmente non aveva tutte le risposte. Che potevano riguardare molti aspetti, non solo un figlio. Infatti si è presa una sbandata. E poi era necessario trovare un solo, enorme perché? E un perché che facesse di lei una donna che è sempre stata certa. E se non certa: colpa dell’altro. Tanto voleva il figlio che qd le hai detto sì non lo voleva lei? poi lei lo rivoleva, eh, ma ha capito che tu no…?…
Mai detto che ti sei fatto scivolare tutto addosso.
Forse dovrei premetterlo in ogni mio commento: ho profondo rispetto per il dolore che hai e stai provando,
pero siccome credo che commiserarti non ti aiuterebbe, preferisco essere diretto e/o duro.
Scrivi e finalmente ti riconosci che “Ce n’era una che nonostante il tradimento subito si metteva in discussione e cercava il perdono per quanto accaduto durante il rapporto tentando di ricostruirlo e chi invece oltre a non prendersi le responsabilità per aver tradito e scelto di andarsene addossava all’altro tutte le colpe per la fine del matrimonio”
Pero immediatamente dopo giustifichi : il problema di tutto non sta in questi ultimi tre anni. Mi permetto di aggiungere, e nemmeno nell’anno precedente alla sua uscita di casa, quello in cui giorno dopo giorno flirtava e scambiava paroli dolce con un altro per poi rientrare sorridente nella vostra casa.
Ma per te il problema non risiede qui, si perche se ha tempo debito avresti capito che “la femmina nasce per procreare ” (..) ecco che avresti proseguito la vostra vita di coppia sempre piu felici.
Mi sembra che qui, ognuno ha la sua favoletta, tua moglie quella in cui e’ stata travolta dagli eventi ed ha dovuto tradire e lasciarti e tu quella in cui una singola decisione (fare un figlio) avrebbe fissato in eterno la felicita della vostra coppia.
Voglio darti ragione e dire che il problema non risiede negli ultimi quattro anni, pero’ allo stesso tempo non puoi ignorarli. Mentre tieni in evidenza tutte le qualita che hai avuto modo di conoscere in tua moglie negli anni felici, non puoi nascondere la testa dentro la sabbia e non guardare i limiti e le fragilita che erano insite in lei e che sono emerse negli ultimi quattro anni.