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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.662 commenti

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  1. 131
    aleba -

    Posso capire quanto ti manchi immensamente, quanto male faccia guardare al passato, alla vita con lei. Lei dentro ogni istante, il pensiero di lei quando non era fisicamente presente. Posso capirlo anche io, sebbene il mio ex è anni luce da te, certo non capisco fini in fondo perchè ogni momento che poteva essere felice, è stato rovinato del suo atteggiamento prevaricatore. Quando non si litigava per qualche settimana, era solo perchè io riuscivo a stare buona, a sopprimere me stessa in nome della pace, ma non durava a lungo perchè prima o poi esprimevo la mia opinione o manifestavo un’esigenza, anche futile come cercare parcheggio in una certa zona piuttosto che in un’altra. Allora si seccava e diventava come una molla, pronta a scattare. Pensare a te, al fatto che esistano persone come te mi fa chiedere a me stessa perchè il destino ha voluto che io incappassi in un uomo come il mio ex, forse era tutto scritto, forse era un percorso obbligato per raggiungere una conoscenza maggiore della vita. Certo è che la vita di insegna per forza di cose a vivere, non deve essere proprio la persona della quale dovresti poterti fidare ciecamente a sottoporti alle prove più atroci. Lo so che la ami, Fuori dal Coro, si sente. Forse però dovresti dare sfogo alla rabbia, dovresti riconoscere di avere il diritto di arrabbiarti e penso tu ne abbia anche il dovere, dovere verso te stesso perchè tu non hai fatto niente di così eclatante da giustificare l’odio che mostra di nutrire tua moglie. Penso che lei avrebbe bisogno di fare luce, di interrogarsi a fondo, ma fino a quando sarà libera di accusare te del suo dramma personale, non prenderà mai in considerazione la possibilità di aver sbagliato. Che hai fatto di male, Fuori dal Coro?? Hai detto no ad un figlio, non si fanno i figli con un SI e un NO, ci vogliono due SI convinti, altrimenti è giusto non farli. Lei non ha parlato, lei ha aspettato di vedere la sua vita in pericolo, sicuramente mentalmente ha fatto due conti riguardo al tumore, e l’orologio biologico che per noi donne scorre inesorabile. Lei ha riversato su di te la responsabilità di non aver procreato, dimenticandosi di aver acconsentito all’inizio e di essere divenuta “complice” della scelta di non fare figli in seguito, quando ha rinunciato a pretendere che l’argomento fosse chiarito. Poteva anche scegliere di lasciarti comunque, se il tuo NO fosse stato definitivo, ma come unico motivo quel NO, non tutto il resto (calcio, tv, divano, sbuffi). Tua moglie è stata molto fortunata che un uomo come te si sia innamorato di lei, certo lei deve essere speciale, ma ribadisco che non ha capito il valore del suo uomo. Il mio ex non ha capito il valore della donna che aveva davanti. E’ inutile cercare di convincere chi non vuol vedere, è inutile portare fatti, episodi, parole dette, nemmeno con le telecamere del grande fratello certe persone ammetterebbero, perchè altrimenti crolla il castello di carte!!
    Baci, Aleba

  2. 132
    aleba -

    Anche sua madre parla del figlio, per me hai visto giusto, lei ha smesso di parlare con te e ha iniziato a fare i conti da sola. Io sono una rompiballe perchè insisto, quando voglio un chiarimento. Certo, ho alzato la voce, ma quando alzavo la voce io lui perdeva il controllo, o mi piantava su due piedi per ore e ore, oppure spaccava qualcosa. Otteneva comunque l’interruzione del discorso. Ho pianto con il cuore in mano, ma a lui dava fastidio. Roba da donne stupide che pensano di ottenere qualcosa con le lacrime. Ho dovuto imparare a non piangere. Pensa che lui piange di fronte ai film strappalacrime, però se io aprivo il mio cuore e piangevo, si incazzava come non mai. Mah. Mi fa rabbia tua moglie e mi fai rabbia anche tu, perchè nonostante ti abbia tagliato fuori, nonostante ti abbia rinfacciato di essere stato egoista, quando (a quanto scrivi) tu vivevi un matrimonio d’amore che ti piaceva, nonostante attribuisca a te l’onere di capire leggendo nel pensiero, tu l’ami e la vorresti indietro mettendo una pietra sopra. Certo, però lei prima dovrebbe riconoscere di aver sbagliato! Ma come fa ad ammettere di avere una parte di colpa, se fino ad ora sei solo tu l’imputato da condannare. Fuori dal Coro, tacendo il suo malessere ti ha impedito di scegliere, di capire cosa fare. Davvero mi fa star male il pensiero che ti danni per i tempi che furono, proprio in quanto FURONO, ora lei non c’è più e non perchè è morta, bensì perchè ha scelto di non esserci, di fare i suoi passi da sola. Fuori dal Coro, lo so che tutti saranno li ad insistere che tu provi a voltare pagine, lo so che ti sembra impossibile, eppure ogni giorno è il giorno giusto per dire basta, per dare più peso a quella parte di te che si sente ingannato, tradito, rispetto a quella che chiede il ritorno alla condizione precedente. Non si cambia il passato, se dovesse esserci ancora qualcosa fra voi, dovrà essere una storia nuova. Ma questo, per me, è difficile…come hai detto tu tua moglie ha detto stop. Ti ringrazio, Fuori dal Coro, perchè mi dai occasione di elaborare e tenere ben a mente i motivi della mia scelta di separarmi dal padre di mia figlia. Ci sono persone, uomini e donne, che in qualche modo legano la propria vita ad altre persone e a quel punto cominciano a pensare che quel legame sia una sorta di cordone ombelicale, un tubo dell’aria che se rompiamo ci porterà alla morte. Non si muore così Fuori dal coro, anche se il tuo cuore vorrebbe smettere di battere, ti rendi conto da solo che batte ugualmente e il sangue scorre. Tu sei vivo, si esce indenni da molte disgrazie, si superano i lutti e le separazioni. E’la vita stessa che ci chiede di andare avanti, nonostante tutto. La prossima volta che mi scrivi, vorrei leggere un pò più ottimismo riguardo il futuro, e un sorriso per il presente. Sarà dura, lo so, ma siamo tutti soli…ci illudiamo che il nostro vuoto interiore possa essere riempito dall’esterno, invece si riempie da dentro con l’autoproduzione! Ciao, Aleba

  3. 133
    Fuori dal coro -

    Aleba

    A volte mi sembra di pensare che conosci mia moglie. La parola “complice” lei l’ha usata. Ha detto che lei è stata mia “complice”. Che è stata offuscata dalla mia “personalità” da mio essere “pieno di me”. Io mostravo solo sicurezza. Avevo le mie idee. Contestavo la politica, alcune regole, la società di oggi. Mi trovavo spesso solo contro tutti. Ma spesso avevo ragione. Questo è il rischio di chi contesta da solo quello che fa la massa.
    Io non volevo vivere in mezzo al caos cittadino. Mi facevo diversi km al giorno pur di vivere in mezzo all’aria pura. Ero solo contro tutti. Nessuno aveva accettato la mia scelta. Tutti contro. Cercvo di non comperare la casa con il mutuo perchè si sarebbero ingrassate le banche. Cercavo di aspettare che mettessimo da parte un po’ di soldi per comperare in contanti o con un mutuo minimo e ho avuto ragione anche lì. Contestavo il fatto che ai bambini di oggi si caricavano troppo di compiti e di ore di scuola. Non mi piaceva la vita di corsa. Amavo le città nordiche come Copenaghen, Stoccolma. Tutte cose contro la massa. E per questo ero “contro”. Ero uno che aveva le sue idee e che era difficile farmele cambiare. Non era così. Io ero e sono solo uno che contesta la massa. Ero contro l’Europa Unità. 25 anni fa sono stato uno dei pochi a votare contro e ho avuto ragione. Guarda cosa sta succedendo oggi. Il fatto di avere idee contrarie alla massa da fastidio e alla lunga rischi di inimicarti tutto. Ero contro il nucleare e guarda cosa è successo. Ero contro le costruzioni della abitazioni vicino ai fiumi e guarda cosa succede. Però ero u “contestatore” uno che era “contro”. Prima ero uno che aveva le idee. Oggi per lei sono uno testardo. E’ vero avevo le mie idee ma rispettavo le altre anche se potevo non condividerle. Nnho mai imposto nulla a nessuno. Dicevo solo come la pensavo nel rispetto di tutto e di tutti. Però oggi se sei “contro” alla lunga rimani solo. E così è stato. In fondo vivere fuori dal caos è fuori moda. Meglio vivere in mezzo al traffico allo smog e al caos. Nelle città metropolitane dove tutto è mordi e fuggi.
    Ma sono contro anche perchè a differenza di tanti altri uomini vedevo solo la mia donna. Non mi interessavano le altre. Non mi interessava avere un flirt che non sarebbe mai stato scoperto. Amavo mia moglie e avevo rispetto per lei per il suo Amore e per il mio Amore nei suoi confronti. Ho fatto un errore. Mi spiace. Ho chiesto scusa. Mi sono cosparso il capodi cenere. Non è bastato. Si perdonano delinquenti, assasini, padri che lasciano i figli in mezzo alle strade, donne che abortiscono. Un uomo che con sinceità dice che non se la sente di avere un figlio non è perdonabile. Lui si che ha fatto un errore grave e imperdonabile. Il marito ha perdonato la mamma di Cogne che ha trucidato il figlio perchè l’amava. Io che ho chiesto scusa e che sono tornato indietro sui miei passi chiedendo a mia moglie di fare unn figlio a 36 anni non posso essere perdonato.
    Sto soffrendo…..

  4. 134
    Fuori dal coro -

    Aleba…segue

    …come un cane ma…faccio la vittima. Non riesco più a vivere senza mia moglie e vuol dire che sono un uomo fragile. Devo scordarla, dimenticare il passato. Ma come si fa per un uomo che ha cuore e sentimento ?
    Sai Aleba se mia moglie si sentisse male io scapperei di corsa da lei e non l’abbandonerei un attimo. E questo accadrà sempre. Perchè il mio cuore sarà sempre con lei. Nonostante una parte me l’abbia lacerata.
    Forse mia moglie non mi ha capito. O forse sono stato i che non mi sono fatto capire. O semplicemente si è stancata di me. Del mio essere “Fuori dal Coro”. Capisci adesso il mio nick ? Fuori dal coro. Cioè fuori dalla massa. Fuori dalla normalità. Anticonvenzionale. Ma nello stesso tempo tradizionalista e attaccato ai valori. Il mio essere normale e semplice anche se ho sbagliato nella cosa più “normale” del mondo. In una cosa che è naturale. Ma solo perchè in quel momento non me la sentivo e non volevo fare quello che fanno tutti. Che magari fanno figli solo perchè “si devono fare”. Io per le cose importanti devo essere convinto per poter dare il massimo. E mio figlio avrebbe avuto il massimo da me. Magari forse non economicamente. Ma come attenzioni come disponibilità, come Amore, avrebbe avuto il massimo. Dovevo solo essere convinto. Magari farmi sbattere la testa contro il muro. A volte serve per arrivare prima sulle cose.
    Per un errore banale anche se importante ho perso la cosa più importante della mia vita. Il vero Amore per una donna speciale che non ha capito quanto fosse speciale e quanto sarebbe stata anche unica se solo mi avesse dato una possibilità di rimediare al mio sbaglio. L’avrei portata in pianta di mano. Su un piedistallo. Così come ne parlo ora.
    Notte Aleba

  5. 135
    aleba -

    Ciao Fuori dal Coro, condivido il fatto di non essere con la massa, quando si ha una testa per pensare bisogna usarla, e non fare le pecore in gregge. Concordo sul vivere fuori città, sul nucleare, Europa, ecc. Detesto la gente che pende dalle labbra dei giornalisti che presentano il telegiornale, ogni parola sembra santa! Invece è solo commercio! Comunque Fuori dal Coro, pur avendo le tue idee e volendole tenere ben salde, non penso tu sia uno che evita il confronto. Tanto meno uno che quando deve per forza confrontarsi, mette in atto una battaglia all’ultimo sangue. Non resterai solo, Fuori dal Coro, e non stai facendo la vittima…tu stai soffrendo e non capisco come faccia tua moglie a non essere almeno un po’ in pena per te. Persino io provo una specie di pena al pensiero di non esserci più io a sorreggere il mio ex, eppure con me lui si è comportato da ladro! Già un vero e proprio ladro di vita. Ma vedi, avendo capito che lui ha problemi suoi risalenti all’infanzia e adolescenza, so che lui conosce solo quel modo di vivere. Ma lei, Fuori dal Coro, lei aveva un uomo valido al suo fianco, come può aver cancellato con un colpo di spugna tutto? Non ci credo! Penso sia solo un modo per difendere sé stessa. Purtroppo è un modo sbagliato, che aggira il problema anche per lei. Si affrontano a viso scoperto le questioni importanti…un uomo che hai sposato per amore, che ti ama e ti stima, merita di essere ascoltato e non di essere equiparato ad una cazzata!
    Aleba

  6. 136
    Fuori dal Coro -

    Aleba

    Buongiorno. Aleba. Non lo so, non lo so, non lo so perchè mia moglie si è comportata così. Ci stiamo scrivendo da un po’ di tempo. Non ho motivi per scriverti una cosa per un’altra. Io sono così una persona schietta e sincera. Forse un po’ testarda lo riconosco. Ma sono i fatti della vita che mi hanno portato ad esserlo. Purtroppo o per fortuna sono sempre stato una persona che ha creduto negli ideali. Soprattutto nella lealtà. Non mi sono mai piaciute le prepotenze ed i soprusi. Ripeto ho le mie idee, le mie convinzioni e le porto avanti. Capisco che non tutti possono condividere ciò che penso ma non per questo devo cambiare la mia idea se non sono convinto. Ho sempre accettato il confronto con tutti, rispettando sempre il modo di vedere degli altri ma questo non significa dovere per forza condividere gli altri punti di vista. Purtroppo io sono sempre stato “contro” ma cocontro tutto ciò che non va bene. Contro la falsità e l’ipocrisia. Questo non vuol dire che non posso aver sbagliato, che non possa aver fatto i miei errori. Tutt’altro. E da quanto che ci siamo scritti la prima volta che faccio il mea culpa.
    Vedi come sono testardo ? Continuo a sostenere che mia moglie è una donna speciale quando in tanti mi dicono che si è comportata male abbandonamndomi senza farmi capire cosa le passava per la testa. Perchè tutto agli occhi della gente sembra ovvio: io non volevo un figlio, lei ci ha provato, non ci è riuscita, si è disamorata di me, ha conosciuto un’altra persona e ha pensato a se stessa. Ha messo un macigno sul suo passato con me. Vuole chiuderlo e probabilmente iniziare una nuova vita con un altro uomo. Questa è la probabile logica di come sono andate le cose. Certo io una cosa del genere non l’avrei mai fatta. Se avessi avuto un problema con lei avrei cercato di risolverlo con lei. Con lei e basta. Magari anche chiedendo aiuto all’esterno. Ma comunque non sarei scappato con un’altra donna. I sentimenti per me hanno un valore. Non cambiano per un’idea diversa. E comunque di qualsiasi problema ne parlo. Ma ne parlo chiaro. Lei mi ha detto che non voleva assillarmi, che aveva paura di perdermi. Poi ? Quando ha perso la paura di perdermi cosa ha fatto ? Mi ha tradito con un altro e non si è fatta scrupolo di niente. Mi ha tenuto un anno in bilico, dicendo che “doveva capire”. Ma capire cosa ? Non ha fatto una telefonata a casa, ha chiuso con i miei amici. Però la storia dell’altro se l’è tenuta per sè. Io l’ho coperta davanti a tutti e lei non ha avuto l’onestà di dire le cose come stavano. Ha solo incolpato me di tutto, che non volevo un figlio, che ero testardo, che si era annientata per me, che pensavo solo alle mie cose. Ma è possibile che un uomo debba essere lasciato dalla moglie in questo modo per quello che ho commesso ? Quanto vorrei essere nel suo cuore, leggere i suoi pensieri. Capire ciò che sta pensando. Io non mi sono nascosto. Ho ammesso le mie colpe. Anche quelle che non avevo. Lei no. La sua colpa…….

  7. 137
    Fuori dal Coro -

    Aleba….segue

    …non l’ha ammessa. Perchè lei vuole uscire pulita dalla storia. Lei è la donna che non ha potuto avere un figlio dal marito. E la colpa è tutta la mia. Ieri parlando con la madre avrei voluto spifferarle tutto e dirle come stavano le cose ma mi sono limitato a dirle di aprire gli occhi. Che per comportarsi così come ha fatto sua figlia ci deve essere per forza un’altra persona di mezzo.
    Ma Aleba nonostante tutto ciò io provo ancora un amore immenso per mia moglie. La consapevolezza che lei era la donna della mia vita. Che mi ha fatto vivere 15 anni meravigliosi. Ho vissuto una favola con lei rimanendo me stesso. Vivendo la vita di tutti i giorni. Forse rimpiango il fatto che avrei dovuto manifestare di più questa cosa. Le donne hanno bisogno di attenzioni. Forse ho dato qualcosa per scontato. Forse ho sbagliato in questo. Avrei dovuto manifestare più apertamente dei gesti di affetto. Forse le sono mancate queste cose. Non lo so ripeto non lo so. Io ero spontaneo. Vivevo con lei e per lei ma continuavo a coltivare le mie amicizie le mie passioni che comunque erano coltivate nell’ambito della nostra casa. O come ti ho detto spesso con qualche uscita fuori a mangiareuna pizza con un amico. Niente di più. Forse avrebbe voluto che le tenessi la mano mentre eravamo in un ristorante o che le aprissi lo sportello della macchina. Forse queste piccole cose in cui sono stato carente. Lo riconosco e non me ne do pace. Io so solo che amavo mia moglie e provavo un sentimento vero. L’apprezzavo di fronte a tutti. E da qui finchè avrò vita non mi perdonerò gli errori che ho fatto. Forse per le non sarà lo stesso. Ma per me sì. Non riuscirò più a vivere serenamente. Perchè avrò sempre lei nel cuore e il suo ricordo non sparirà mai. Così come non sparirà il sentimento per lei che è sempre vivo dentro di me nonostante tutto. Non c’è giorno che non pensi ad un momento passato insieme. E ogni giorno che passa mi riaffiora un ricordo diverso. Sempre vivo. Come fosse accaduto pochi giorni fa. La gente vicino cerca di tirarmi su. Mi dice di tornare alla mia vita. Ma la mia vita era con lei. Solo con lei. Io sono sicuro che quando finiranno i miei giorni sarà il suo nome che pronuncerò per ultimo. Si ne sono sicuro.
    A presto Aleba. Potrò scriverti fino a venerdì poichè dalla settimana prossima sarò fuori Roma e probabilmente non avrò un computer con me. Se riuscirò a trovarlo ti scriverò senz’altro altrimenti aspettami. Tornerò dopo il 16 novembre credo. Non voglio perderti. Mi piace parlare con te. Intanto fino a domani ci sarò.
    Ti aspetto cara Aleba

  8. 138
    LUNA -

    Ciao Aleba e ciao Fuori dal coro, scusate se mi intrometto.
    Ammetto di non aver letto tutti i 135 commenti anche se ne ho letti molti, quindi potrei dire delle cose (comunque anche avendoli letti tutti, certo) che non c’entrano e mi scuso.
    Fuori dal coro, mi dispiace molto per la tua sofferenza, comprendo i tuoi sentimenti, la tua delusione e il fatto che tu non riesca in questo momento a trovare delle ragioni veramente valide per la fine del tuo matrimonio, o che tu ti ritrovi anche a colpevolizzarti eccessivamente e comunque a sentirti così.

    Quello che vorrei dire è questo, anche se mi dispiace di ridurre in concetti che possono apparire banali una questione che sicuramente banale non è, e ne parlo in generale, si intenda: credo che la maternità e la paternità, prima ancora di diventare reali e già anche come idea di cercare di concepire un figlio abbiano per tutti noi, come posso dire? un rimando con noi stessi, con certe nostre paure, aspettative, idee, ricordi anche della nostra esperienza di figli o del nostro ruolo nell’assetto famigliare. e alla nostra emotività.
    Ciò può portare, in alcuni momenti particolari della vita, anche agli estremi della totale resistenza o per contro dell’ossessione.
    Fermo restando che credo assolutamente che ci siano persone (e non per questo egoiste) che possono mettere al mondo sette figli con serenità o persone (e non per questo egoiste) che possano decidere serenamente di non diventare mai genitori.
    E’ ovvio che se due persone si incontrano sulla stessa lunghezza d’onda su ciò tutto avviene in modo molto più spontaneo e naturale, anche se poi magari nel caso in cui si decida di avere un figlio ci si può confrontare con delle inaspettate difficoltà e anche se poi nel momento in cui i figli nascono ci si ritrova a confrontarsi con un nuovo assetto famigliare e anche in quel momento emergono maggiori o minori affinità naturali. (penso a dei miei conoscenti che hanno vissuto insieme il desiderio di un figlio, il lungo percorso verso l’accettazione del “lutto biologico” e ora sono felicemente anche se incasinatamente, ma in senso buono, genitori di tre figli adottivi, penso a dei miei amici che invece insieme da una vita hanno avuto tre bambine in modo naturale e hanno un’invidiabile, in senso buono, sintonia anche nella gestione di questa grande famiglia, penso ad altri miei amici che stanno ancora affrontando il tentativo di risolvere dei problemi di sterilità e altri che hanno deciso insieme di non avere bambini, sin da quando erano ragazzi. ma penso anche ad una mia ex collega che a 25 anni si era messa con un uomo molto più grande di lei che le aveva sempre detto che non avrebbe avuto altri figli oltre a quelli del primo matrimonio. I patti erano chiari, certo e lei li aveva accettati. Ma lei aveva accettato il patto a 25 anni. A 35 la sua sofferenza rispetto all’idea di non poter mai avere dei figli le ha fatto non sciogliere un patto volendo, ma internamente, mi spiego?

  9. 139
    LUNA -

    Forse anche perché ad un certo punto si era conto che le pesava aver vissuto quei dieci anni con una cosa messa subito in chiaro, è vero, e giustamente, ma che comunque non presupponeva l’idea che nella vita crescendo e con la crescita del rapporto si potesse anche scoprire insieme, con naturalezza, di volere un bambino o anche no. Ma di non vivere una relazione castrata in fondo non tanto dal suo non voler essere padre, ma dal terrore di lui (e torno alle mie prime righe) di far soffrire le due figlie precedenti, peraltro adulte, per il suo senso di colpa, forse anche, nel farsi DAVVERO una nuova famiglia. Con ciò mi riferisco insomma al fatto che una persona che dice “non vorrò mai figli” è onesta, molto più onesta di chi dice “forse” e sa di no, ma che al contempo chi accetta queste condizioni poste può farlo per amore ma nel tempo può non reggerle più. Non sto con questo giudicando te, Fuori dal Coro, nè giustificando tua moglie. Che, a sua volta, chissà quali ragioni avrà avuto perché proprio in quel momento e preciso momento il tuo non capire quanto la cosa fosse importante per lei ha generato una così insanabile crisi. Sono d’accordo con Aleba che lei avrebbe dovuto avere un supporto psicologico dopo l’asportazione di quel tumore, che forse l’ha portata ad avere una sorta di crisi “d’identità”, riguardante se stessa, la sua vita, prima ancora che te. Io comprendo anche che tu potessi avere le tue ragioni per non sentirti sereno nel dire “sì” e credo che anche se ora tu guardi indietro dicendo che a saperlo quel figlio lo avresti avuto in quel momento per te le tue ragioni tu le sentissi validissime, per un tuo percorso personale. Le tue ragioni avresti potuto scioglierle se precedentemente avreste affrontato l’argomento? se lei ti avesse detto prima, forse fin dall’inizio: capisco la tua posizione, però io un figlio un giorno potrei volerlo, potresti cercare di capire dentro di te cosa ti frena e se la cosa è risolvibile? – la vita non si fa con i se, ma forse l’inconsapevolezza nell’ascoltarsi non è stata da una parte sola nè il gioco di equilibri che comunque fanno funzionare una lunga relazione, al di là dell’amore e delle naturali affinità per cui ci si trova a dire le cose all’unisono.
    Anche a me è successo che ad un certo punto la persona con cui stavo da 10 anni è andata in tilt, si è chiusa in modo similare alla tua ex, pur non tradendomi, e si è comportato con delle modalità che ricordano quelle dell’ex di Aleba. Io davvero mi sono trovata di fronte “un alieno” e quindi ti capisco molto bene. Lui ha messo in discussione tutto appena andati a vivere insieme, ma con me ha sempre avuto l’atteggiamento, di rabbia, rivalsa, come se IO fossi quella che
    se ne fregava. Per 7 anni la nostra relazione è continuata in queste condizioni. Io speravo che andasse da uno specialista per vedere chiaro dentro di sè. ti giuro, pure che vedesse che non mi amava e voleva cambiare totalmente vita, ma il punto è che (continua)

  10. 140
    aleba -

    Fuori dal Coro, mio caro, tu l’hai amata di un amore romantico e vero. Genuino. Uscire a mangiare una pizza con qualche amico, coltivare le proprie passioni, queste non sono colpe! Il matrimonio non è fusione, la coppia è fatta da due unità che devono necessariamente rimanere autonome. Come dice Gibran, il maestro, i partner sono come le colonne di un tempio, devono essere alla giusta distanza tra loro per sorreggere il peso in comune. Anche il mio ex era convintissimo delle sue idee, e nessuno poteva fargliele cambiare. Lui davvero si sente al di sopra di tutti. Non sa cosa voglia dire mettersi nei panni di qualcun altro, soprattutto se si tratta di una persona intima. Tu hai chiaro in mente ciò che ha sbagliato tua moglie, hai patito i suoi errori e continui ad amarla. Temo che adesso tu stia correndo il rischio di idealizzare la vita che hai avuto con lei, al punto da giocarti gli anni che verranno. Certo hai avuto 15 anni meravigliosi, la vita che volevi e desideravi vivere così per tutto il resto del tempo che ti rimaneva. Invece è tutto cambiato, la responabilità c’è da entrambe le parti, ciò non toglie che qualcosa si è rotto, non ve ne siete accorti e chi se ne è accorta ha taciuto. Fuori dal Coro, la vita è un ciclo nascita/vita/morte. Forse la tua storia con lei ha concluso il suo ciclo naturale, forse accettare il cambiamento è l’unico sistema per aprire un altro ciclo. Lo so che il tuo cuore non vede altro, lo so che la tua mente è combattuta tra l’inganno, il torto e il dolore subito, e i ricordi di felicità che affiorano portando malinconia. Lo so che non vorresti lasciarla andare, la tua vita era con lei e non conosci altra vita. Tu stavi bene nel matrimonio con lei, è logico che non vedi altre possibilità. Leggendoti mi viene da piangere, il tuo non comprendere è drammatico e ti porta ad assumerti tutte le colpe. A volte non ci è concesso capire, Dio solo sa quali sono i progetti e a volte è giusto lasciarsi trascinare dalla corrente. Una conoscente mi ha chiesto, un paio di giorni fa, “ma vi siete lasciati di punto in bianco?” Si!, ho risposto io, non si sa quando arriva quel punto oltre il quale tutto cambia, non si torna indietro ed è controproducente per la propria salute restare fermi troppo a lungo. La vita è una camminata, ci capita di condividere un pezzo di strada con qualcuno, magari anche molti anni, poi ad un bivio si imboccano percorsi diversi. Lentamente o bruscamente ci si trova distanti. Voltandosi si vedono momenti belli, nel mio caso tutti offuscati dallo schifo che ci metteva il mio ex, ma la strada da percorrere è davanti a noi, non alle nostre spalle. La cicatrice resterà sempre, l’assenza si farà sentire spesso, ma mi auguro che tu scelga di impegnarti per prendere le distanze a livello emotivo. Avrai la tentazione di diventare cinico e calcolatore nei rapporti umani, succede anche a me, che non riesco più a definire la parola Amore. E’ questione di tempo, mi auguro.

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