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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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nelle ultime righe non sia avvenuto, come quando ci si sveglia da un incubo orribile, è stato il centro. E tanto più, forse, perché è stato un dolore così grande e ‘incredibile’ e insopportabile e ‘irreale’ e “ingiusto” da nutrire la speranza che finisse. Che ci fosse quella svolta che dici tu. Ma ciò che ti posso dire è che bisogna davvero farla in due quella svolta. Lui mi ha fatto soffrire e ha sofferto. Dal mio punto di vista, non basato solo sui miei sentimenti ma anche sulla costruttività e la ‘logica’ quella svolta avrebbe risparmiato una immensità di inutile dolore, esaurimento nervoso, casini senza senso e tot il resto. Ma lui ha scelto invece di fare come lei. Sennò tu saresti a casa vostra con lei e io idem. Mi pare evidente. Così non è FDC. Io ti auguro che succeda. Ma ti auguro, se non succederà mai, di tornare a vivere. Come me e te ci son milioni di persone, ognuno con la sua storia di un grande amore andato come sai. Gente che perde kg, diventa l’ombra di sè, looppa, s’accoppa di budella appese sino al soffitto etc. Alcuni li incontri per strada, tornati a vivere dopo questo, e magari non lo sai. O pensi che perché son sopravissuti non han sofferto quanto te, me. Non guardare quelli che divorziano come niente fosse. E quelli che stanno ancora insieme. Intendo dire che in questo momento nn hanno la tua ‘malattia’. Ma al mondo altra gente l’ha vissuta. E ognuno ha sofferto e curato e cura la sua. Io ti capisco. E la speranza può essere costruttiva. Ma finché diviene ciò che ci logora e uccide. Perché a quel punto allora bisogna lavorare sull’accettazione. Anche se è come iniziare a prendere uno sciroppo troppo amaro.
Quando guardo indietro, gli anni più recenti, vedo molto dolore, malessere, fatica, casini, conseguenze che portano altre conseguenze, malesseri che ne portano altri, sensi di colpa per non aver fatto cose e per averle fatte, senso di impotenza, l’idea di aver sprecato cose importanti della vita, incomprensioni e nervosismi estesi, tensioni anche tra persone che si vogliono bene, con la mia famiglia, ma vivendo momenti duri al di là dei problemi sentimentali miei che pure toccavano da vicino me ognuno aveva anche le sue preoccupazioni, i suoi dolori, le sue fragilità oltre che i suoi errori. Io ho amato tantissimo una persona che mi ha amato ma che si è persa in una sua cosa in cui ha trascinato se stesso, la storia, me.
anch’io ho fatto errori. Negli anni felici ho fatto errori ‘umani’, li riconosco. Li ho fatti pur amando moltissimo. Li ho fatti anche ingenuamente e crescendo. Non credo di averne fatto nessuno ‘tragico’, anche se a posteriori li eviterei. Tutto, certo, può diventare tragico, irreversibile se l’altro lo legge come una tragedia. Ma io e lui abbiamo attraversato la vita, e la nostra, con sentimento forte, valori, idee eppure anche improvvisando via via, nel senso in cui tutti, inevitabilmente, lo facciamo. Ad un certo punto è successo un patatrak che era risolvibile quanto non lo è stato. E’ anzi aumentato. Da parte mia l’avrei affrontato diversamente. Penso sinceramente che saremmo ancora insieme. Di errori posso riconoscerli anche lì accanto al mio amore e al mio sincero impegno e le cose buone che ho fatto. Una cosa che mi dà dolore è che niente sia servito, perchè quando l’altro entra nella modalità in cui lui entrò… So che ha sofferto anche lui ma ci ha anche realmente portati in un disfunzionale pantano. E quel pantano mi ha richiesto enormi energie emotive e mi ha tolto anche energie da vivere fuori dal pantano. Pur anche pensando che era giusto dedicarmi a chi amavo e a salvare il mio matrimonio
Ciao Luna
Non è questione di fidarsi o meno. Dallo psicologo si parla e si ascolta e quando parli dici la tua. Un loop è un loop. Un giro dal quale non esci. E’ ovvio che certe “svolte” bisogna farle in due. Però anche se queste non avvengono non è lo stesso semplice uscire dal vortice.
Poco fa mentre tornavo in ufficio dalla pausa pranzo facevo delle considerazioni su questo loop. Immaginavo un cerchio in cui c’erano diversi punti. E mi sono reso conto che erano talmente importanti e collegati tra di loro che non sono riuscito a pensare a come poterne uscire.
Alla fine di tutto il loop si basa sul fatto che avevo tutto ciò che desideravo e per una mia paura inconscia ho gettato tutto all’aria. Tanti amici mi esortano ad uscire da questo cerchio. Io li ascolto ma poi mi domando: come faccio ?
Prima di tutto devo considerare che nella mia vita il mio unico scopo era quello di trovare una donna con la quale stare bene. L’avevo trovata. E con Lei si erano incastrati tutti i pezzi del puzzle, cosa quasi impossibile al giorno d’oggi. Una donna innamorata, che ti piaceva, brava, intelligente e con alle spalle una famiglia come piaceva a te. Una donna con dei valori che oggi non esistono quasi più. A prescindere dai suoi errori il risultato finale è che l’ho lasciata andar via per un errore di immaturità. In questo momento mi ritrovo solo e tuttora innamorato dell’unica donna che ho veramente amato in vita mia. Il pensiero che ti assilla è che di questo passo ti ritroverai da solo o bene che ti vada con una donna che non amerai pienamente. Non costruirai più una famiglia perché i trenta e i quaranta sono passati da un pezzo e qualunque situazione della vita ti ricorderà gli anni felici passati con Lei.
E’ vero che in tanti si trovano nella mia situazione. Ma non credo siano davvero molti quelli che sono stati abbandonati da una donna di cui non possono parlare male. Da quel che sento si tratta quasi sempre di donne che alla fine tutte queste doti non l’avevano. Oppure si tratta di situazioni in cui era presente una bella crisi evidente. Comunque qualcosa che ti fa pensare che alla fine un’altra situazione consona a te la potresti trovare.
E poi dulcis in fundo credo che nessuno si trovi nella situazione in cui un uomo che ha rifiutato una famiglia per anni si trovi a dover fare i conti con il suo errore madornale. Mi fosse rimasta l’idea che in fondo figli non ne volevo sarebbe stato diverso. Ma a me fondamentalmente quello che manca non è solo mia moglie…ma anche nostro figlio. Quello che Lei mi ha chiesto per anni. E poco importa se poteva succedere che non sarebbe mai nota. Alla fine ci avevamo provato. Ma nel mio caso non è accaduto neanche questo.
In questo loop cara Luna ci sono tutti gli elementi che ti portano ad un impazzimento o nella migliore delle situazioni ad una “non vita”
Qualunque cosa fai durante la giornata ti porta a girare intorno al cerchio. E non c’è via d’uscita. Ti dicono che devi pensare ad altro ma…a che cosa…..
…A volte penso alle situazioni disastrose di separati con figli. Ma forse credo che se adesso soffro 100 in quella situazione soffrirei 70 perché comunque pur nella sofferenza di una separazione avrei creato qualcosa. E in questo momento mi sarei trovato nella situazione che avrei fatto qualunque cosa per rendere felici i miei figli.
So che nella vita ci sono cose peggiore. Ma credimi Luna, l’angoscia ti nasce non solo dal fatto che tua moglie ti ha abbandonato quanto dal fatto che ti senti co-responsabile di quanto accaduto. Certo mi dirai tu, ognuno di noi si sente co-responsabile dei propri eventi. Ma in questo caso sento di aver commesso comunque uno sbaglio che ha portato delle conseguenze. Quando racconto qualche frammento di storia e il mio tornare indietro sulla mia decisione sento diverse volte rispondermi che “era tardi”. Come se certe cose vanno fatte in un determinato momento e non c’è tempo per recuperare. Come se tutto ciò che Lei ha fatto dopo fosse una conseguenza di quanto avevo creato io. E se non crea un loop pazzesco una cosa del genere cosa lo crea ?
Ciao
fdc, so benissimo cosa è un loop. E non ho mai sentito uno o una andare in loop pensando di non avere una valida ragione, anche se non ce l’ha. Altrimenti non sarebbe un loop. Fai sempre, cmq, lo stesso errore: gli altri mica avevano una storia, una donna come la tua, coi suoi valori e i tuoi. Gli altri mica han perso ciò che hai perso tu. Che gli altri siano, ad un certo punto, più obiettivi di quanto tu sia ora manco ti viene in mente. Che gli altri abbiano le loro valide ragioni per soffrire, che per loro sian valide quanto le tue, ma che quanto te non siano veramente del tutto obiettivi non esiste, ah? La donna e l’uomo perfetto non esistono ma tu andavi alla ricerca di qualcosa prima ancora di trovarlo. E mi chiedo quanto ciò incide sulla tua mancanza di obiettività. Parli di sue doti come se le avesse solo lei sul pianeta. Azzo, sta donna non ha un difetto. Al punto che anche se si fa l’amante non scende dall’icona. E’ colpa tua totalmente. Perché lei è una donna angelicata. Se le altre sbagliano ad un certo punto della vita, tradiscono, insultano, tacciono quando dovrebbero parlare, son egoiste, immature o non perfette, brontolano, lasciano -anche
più civilmente, empaticamente, assertivamente di lei – son umane e quindi è ‘normale’, e son taroccate di base. Lei no. Lei è talmente angelica, perfetta che sbaglia e agisce SOLO ED ESCLUSIVAMENTE di conseguenza. Che lei sia stata tanto speciale, pur con le sue qualità, perché ne eri innamorato no. Lei è un caso raro sul pianeta. Lei immaturità zero? Io ne noto alquanta. Già in non parlare chiaro. Ma lei cmq l’ha messa sul colpatuatotale e a te sta bene così. Insisti. ‘ormai era tardi’ è la frase più banale del mondo che si può dire a chi la mette giù come fai tu. Anche se fosse comunque anche lei ha contribuito. Anche perché un chiaro ultimatum ma ancora aperto non te l’ha dato manco lei. Un ‘banale’ spostarsi senza altri di mezzo e senza che fosse ‘troppo tardi’. Non c’è riuscita? Come tu a dire sì. Ma solo nel tuo caso valgono i se, ah? Uscirai dal loop quando la toglierai dal piedistallo e vi guarderai entrambi come umani. Non lei immune da errori e tu responsabile al 6mila per cento. Potrai soffrire cmq e anche dispiacerti che non avete avuto figli. Anche se risentiamoci su ciò quando sarai obiettivo. Tra qualche anno? Spero per te di no. E quando dici meglio cornuto e separato ma con un figlio allora sei veramente anche tu a non sapere qual è il centro del loop mi pare.
comunque c’è un solo modo per smettere di looppare come fai tu. E’ darti il diritto di smettere. Finché tu ti dai ragione nel looppare non ne esci. I tuoi amici ti dicono anche di smetterla e di sicuro più di quanto chiunque possa dirti che fai bene. Ma tu ascolti solo ciò che ti tiene nel loop. Per guarire dovresti cominciare a considerare che quando looppi non ti serve a niente. Non cascarci dentro coi sei piedi e rigirandoti dentro come una cotoletta impanata. Dovresti dirti che looppare non ti serve. E quando arriva il loop dirti STAVOLTA NON CI CASCO! Lo faresti molto meno se non del tutto. Ma tu difendi i tuoi loop. Passi il tempo a looppare e a giustificare perché chiunque altro può farne a meno, tu no. E allora tienteli, da qui all’eternità. Oppure considera che se tutti, pur sapendo che soffri, ti dicono di cominciare a considerare che questa tua ‘dedizione’ al loop è sbagliata e inutile forse una mano devi dartela tu e cercare di opporti a questo ‘trip’. Ma naturalmente son io che non capisco. Ps: non dirmi che la frase con cui ho chiuso il post precedente non l’hai detta testuale. Lo so.
Ciao Luna
Non fraintendermi Luna: io non dico che gli altri, non soffrano, o che non avevano una donna come la mia con i suoi stessi valori. Io mi baso sulla mia storia. E a volte leggo e ascolto le storie di altri.
Guarda che mia moglie mi ha profondamente deluso, non è vero che non ha difetti. Tradire la fiducia del proprio uomo/donna ritengo sia la cosa più grave che possa avvenire all’interno di una coppia. Credo di averlo scritto più volte in altri post. E quindi già sostenendo questo mia moglie è già scesa dal piedistallo. Diciamo che forse “tento” di giustificarla.
Quando parlo delle sue doti intendo quelle che mi ha dimostrato durante gli anni di fidanzamento e matrimonio. Doti che ha dimostrato non solo verso di me ma verso chiunque. Perché sai è facile essere “perfetti” nei confronti di chi si è innamorati. Difficile è esserlo nei confronti anche degli altri. Le qualità che mostrava verso di me le notavo verso i suoi e i miei genitori, gli amici e persino nelle persone per strada. Non è poco. E se sei un tantinello accorto puoi accorgerti dei lati negativi proprio tra le righe e nei rapporti con le altre persone.
Quindi il suo tradimento, il suo abbandonarmi è stato devastante. Non tanto per gli atti in se stessi, quanto per il fatto che li abbia fatti una persona da cui non te lo saresti mai aspettato.
In tutto questo c’è il fatto che io ho agito in maniera anomala. Io non l’ho capita. Non ho capito che Lei voleva un figlio e che probabilmente la creazione di una famiglia avrebbe annullato tutto il processo che si è innescato in Lei. Lei immatura ? Non lo so se posso definirla immatura. Io sono uno che ha sempre parlato chiaro. Lei non lo ha fatto. Perché ? Non lo so. Perdonami Luna ma a volte è caratteristica femminile quella di voler essere capite. E forse io non sono stato così attento da capire il suo stato d’animo. E’ il mio rammarico il mio centro del loop. Quello che forse non mi fa vedere le cose in maniera obiettiva. O forse si. Nella vita bisogna cercare di fare del proprio meglio. Io comunque sia ho errato. A questo punto meglio cornuto e separato ma con un figlio ? Non lo so se sia meglio. Certo è che in questo modo il centro del loop non ci sarebbe. A quel punto non darei giustificazioni a mia moglie e non avrei nessun rammarico. A meno che non fossi stato un marito e un padre degenere. Ma vedi Luna io già adesso non mi do colpe sul non essere stato un buon marito perché come marito ci son sempre stato. E sarei stato anche un buon padre.
Quindi Luna non è realmente vero che non sono obiettivo. Perché se sto male i motivi principali sono sostanzialmente due: il mio sbaglio a non volere una famiglia e la delusione relativa al suo comportamento. Senza contare che a questi fondamentali va aggiunto il fatto che pian piano sto scivolando sempre più verso una depressione data dal fatto di aver visto distrutto il mondo che avevamo creato insieme e che credevo indistruttibile. Oggi mi sembra di essere stato proiettato in…
…un altro pianeta dove dovrei ricostruire una vita. Solo che dopo quasi venti anni vissuti in un altro mondo in questo pianeta non mi ci riconosco. Vado avanti pensando con nostalgia al passato senza sapere cosa fare nel presente.
Buona giornata Luna