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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.662 commenti

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  1. 1271
    LUNA -

    EME, a me è successo di notte. La cosa della trachea, dico. Di svegliarmi di colpo sognando di aver inghiottito qualcosa per sbaglio e di soffocare. Un corpo estraneo, che invece era la trachea che si chiude. Sognavo (mi capita ancora a volte) di aver inghiottito una gomma, una caramella. E quando aprivo gli occhi ero ancora convinta. Ero convinta di essere andata a dormire mangiando una gomma o una caramella e che addormentandomi mi stava ammazzando. Quoto ‘sensazione di merda’. Ad un certo punto ci ho fatto ‘il callo’. Ok, è stress. Si annida e esplode la notte. Peraltro la notte mi ha portato anche sogni e illuminazioni notevoli, non solo incubi. Uno era così reale che ancora mi ricordo le sensazioni. – il tuo febbraio, per quel che posso, lo capisco. Se poi sia autolesionismo o dover ritrovare pace sulle proprie lesioni non sta a me dirlo. Ma veramente ribadisco la cosa del filtro sottile. Un tempo per stressarmi davvero, o comunque sentirmi travolta dallo stress, ci ho messo secoli. Ora tra azione e reazione, interna, il passo è ancora breve. Ho perso un gatto adorato quand’ero ragazza, e ci son stata male, ma avevo ‘self control’. Due anni fa quando la mia gattina, cucciolo, ha rischiato di morire, ho passato due giorni di disperazione senza filtro. Era già tornata a casa e una sera ho avuto un attacco d’ansia. Mio padre mi ha detto ‘è la tensione, la stai mollando ora’. Bravo papà. Ma un tempo non sarebbe successo. Non così. Ma in mezzo mi erano successe tante tante cose. Perdite di persone care, destabilizzazioni, casini. Disperazione. Anche tenendo botta di brutto. Son andata a funerali, in ospedali. Ho parlato con una persona che stava per morire, lucida, io, come il primario. Un giorno, tempo dopo, solo vedendo il cimitero da lontano, e per un parente di un’amica, non son riuscita a entrare. Sai tu, EME, ma la faccenda del fitro che si assottiglia e dell’essere senza pelle, lo conosco. Ci vuole tempo. Non so di voi, sapete voi, ma capisco, per quel che posso, entrambi. Capisco i suoi avvertimenti e la sua difesa e la tua disperazione. E tvb.

  2. 1272
    LUNA -

    fdc, quoto eme quando dice che sei pieno di luoghi comuni. Mi spiace, ma lo penso. Valori, ottimi, sani, certamente. Ma anche luoghi comuni. E rinnovo la mia perplessità per ‘analizzato pregi e difetti’ e ‘volutamente mostrato i difetti’. Anche se uno o una fa una presentazione in power point di sè, super esaustiva, neanche fosse ad uno speen-date comunque la vita si vive e non è statica. E anche se io son sempre io da quando avevo 20anni non sono una figurina e un monolite. Dissento anche su donna-maternità. L’istinto non è uguale per tutte, è meno innato di quanto si pensi e di per sè non fa di una donna la madonna nè dà la licenza di uccidere. Con o senza voglia di maternità c’è chi è equilibrata e chi no, chi è egoista e chi no, chi rispetta compagni e figli e chi no. Questa tua interpretazione del suo desiderio di maternità irrazionale che quindi giustifica qualsiasi cosa, come se una donna fosse un mix tra un cane a cui hai il dovere di far fare i cuccioli per forza, altrimenti ha diritto anche di tramutarsi in mantide religiosa, e una creatura angelicata perché potenziale portatrice di vita mi inquieta. E ti concentri talmente solo su ciò e i luoghi comuni da non capire neanche che una può essere stronza anche quando ha una pancia di otto mesi e sbagliare comunque. E non solo per una questione di ormoni. Ho visto madri dolci e acide. Ma se non torni tra i comuni mortali non riuscirai manco a capire cosa hai vissuto e vivi davvero, con chi e perché. C’è molta molta molta più lucida verità in ciò che hanno scritto eme e colori, anche sul loro terreno, ma intenso rapporto, che nel romanzo d’appendice che ogni giorno ti propini.

  3. 1273
    Eme -

    FDC, la lettera di Coloricangianti che ti ha colpito così tanto da parlarne ogni tre righe tre era chiara, chiarissima. Peccato che la destinataria, in quel momento, non fosse così lucida. La destinataria ne ha travisato il contenuto prendendolo non per un avvertimento ma per un distacco, si è sentita sola ed ha cominciato a comportarsi come una bambina che rimane da sola nel piazzale davanti all’asilo. Se fosse stata lucida si sarebbe comportata in modo maturo ed equilibrato. Ma non era lucida e se lo fosse stata non si sarebbe arrivati alla lettera. E non era lucida per tanti di quei motivi PRATICI, CONCRETI che neppure ti puoi immaginare. Ti dico solo che per molto meno si è ammazzato, ok? Ora, per cortesia, puoi chiudere il sipario sulla lettera e sulla cecità di chi non saputo leggerla?

  4. 1274
    Eme -

    Scusa il tono, FDC, ma l’aver visto un pugno minaccioso anziché una mano tesa, in quella lettera, mi ha portato ad un comportamento tale da provocare effetti collaterali tali da provocare un gran malessere in chi non avrei voluto MAI far soffrire e da mandare irrimediabilmente in fumo il presente ed il futuro con lui. Diciamo pure che quella lettera è una ferita che difficilmente si rimarginera’ e sentirne parlare con la leggerezza tipica di chi, non sapendo, non può che essere approssimativo, mi fa molto male.

  5. 1275
    colori cangianti -

    Chi poteva immaginare che quella mia famosa lettera sarebbe divenuta oggetto di un intenso dibattito ? Chi poteva immaginare che la destinataria l’avesse interpretata come un avviso di sfratto ? Lo scopo della mia missiva era quello di confrontarci pacificamente e di venire a capo dei nostri problemi.
    LUNA scrive:
    “Io non sono un’autolesionista, ma la paura dell’abbandono fa già suonare un’avvertimento come un abbandono”.
    Cara LUNA, comprendo perfettamente il tuo punto di vista, ma vorrei anche domandarti una cosa. E’ possibile costruire una relazione sulla paura ? E’ possibile costruire una relazione sull’insicurezza, sulla mancanza di autostima, sul terrore di essere abbandonati ? E’ possibile superare le difficoltà se chi dice di curarsi in realtà non si cura ? Sono domande che valgono per tutti; non interpretarle come una polemica personale legata alle vicende di questi mesi … Nel mio caso i problemi di fondo erano altri e la mia ex compagna sa perfettante di cosa sto parlando.
    Continuate pure a parlare liberamente, senza più preoccuparvi della mia ingombrante presenza … Probabilmente non scriverò più niente. Sto prendendo congedo da 40 anni di illusioni, di errori madornali, di fraintendimenti macroscopici riguardo a me stesso e alla mia vera natura.
    Buona serata e buon proseguimento.

  6. 1276
    LUNA -

    fdc, è ovvio che non conosco tua moglie, e non so cosa pensa e la sua versione. Però credo che nella buona e nella cattiva sorte significhi anche autocritica e messa in discussione. E credo che se una persona rimugina e balla da sola riguardo una questione come un figlio, che riguarda entrambi, che sia un sì o un no, e vive però la cosa in modo totalmente autoreferenziale l’errore è anche suo. E che forse quella non pronta a mettere su famiglia, in quel momento, era proprio lei. Indipendentemente perché, ma la questione lei per prima, così almeno pare, l’ha gestita in modo immaturo. Se poi era sconvolta per via della tiroide forse il problema centrale era quello e andava risolto prima di concepire un figlio. Ovviamente non lo so, ma se era così a soqquadro una gravidanza poteva pure peggiorare le cose. Quindi quando tu centri la questione come se bastava dire di sì e oggi sareste stati insieme come il famoso mulino delle merendine io nutro i miei forti dubbi. Se c’erano le questioni che lei in seguito ti ha elencato oltre alla questione figlio sarebbero esplose comunque e il figlio è stato solo il detonatore/pretesto (tanto è vero che non è tornata con te neanche quando hai detto sì), se c’era un altro non sai per quanto tempo c’è stato e perché è sparito di scena (se è sparito) e non mi pare irrilevante, anche perché quando lei era strana non sai neanche se era strana per lui (perdonami, fdc, ma neanche ciò mi pare irrilevante), se era già stufa di te ma sarebbe rimasta se almeno il matrimonio le avesse dato un figlio e quello costituiva la sua remore nello scappare con l’altro (che poi magari le ha tirato un pacco lo stesso) lei potrebbe essere incazzata nera con te perché pensa che si è ‘sacrificata’ rispetto ad un altro per restare dov’era

  7. 1277
    sarah -

    carissima, chi meglio di me ti capisce, io ci sto dentro da una vita ormai e credimi ogni giorno e sempre peggio.Se per un paio di giorni c’e il sereno basta niente a far scatenare l’inferno e via con le umiliazioni che ti uccidono dentro piano piano come un male che ti divora piano piano.Ti ammiro tu ai trovato il coraggio di voltare pagina e riprenderti la tua vita ,mentre io sono ancora qui a subire, no non faccio la vittima ma con due figli e senza un lavoro il futuro mi fa paura.La mia primogenita mal sopporta il padre e litigano spesso quindi non ti dico il clima che regna in casa ,mentre il mio secondo figlio spesso asseconda il padre <anche se vede che sbaglia< per non farlo innervosire .Vedendo tutto questo io sto male per non essere riuscita a far crescere i miei figli in un clima sereno,anche se penso che ce lo messa tutta per far funzionare il nostro matrimonio,tenendo sempre la casa lucida preparando sempre i suoi piatti preferiti ,insomma ho messo sempre le sue esigenze davanti anche a quelli dei miei figli senza risolvere mai niente,e ora sulla soglia dei quaranta mi chiedo tutto cio a cosa e valso? a niente sono delusa, affranta ,e amareggiata per i miei figli anche perche vedo che il piccolo sta reditando il carattere del padre infatti come lui avvolte e arrogante e presuntuoso ,anche se io gli parlo e avvolte gli dico che certi attegiamenti non vanno bene lui fa orecchie da mercante .N on siamo mai stati daccordo per quqnto riguarda l'educazione dei figli lui gli permetteva di fare tutte quelle cose pericolose e per questo litigavamo sempre andando a finire che il piccolo trovava giusto tutto quello che il padre gli faceva fare anche perche erano cose che a lui piacevano molto come andare sulla moto o a cavallo da solo e via dicendo.ormai sento di aver perso tutte le battaglie io a confronto di te sono stata tradita diverse volte e lo sempre perdonato ma ora mi chiedo dove avro mai sbagliato ? o dato tanto amore da rimanere prosciugata dentro tanto da non volermi alzare dal letto la mattina per affrontare la giornata,tanto a che serve sgobbare tutta la giornata per poi vedere negli occhi dell' uomo che pensi essere il compagno di una vita tanto odio e rabbia?

  8. 1278
    LUNA -

    ma che almeno ci fosse il figlio tu a dire di sì non avresti fatto per niente un grande affare. Il fatto che dopo anni di distacco tu abbia colto in lei distacco emotivo e sentimentale e che di te non le andava più bene niente, e che quando avete fatto l’amore dopo tanto tempo la prima cosa a cui ha pensato e che ti ha detto è che tu non le hai dato immediatamente un figlio non mi pare sia un bel segnale. Se lei stava male, 3 anni fa, comunque non ti ha permesso di farci niente come marito e di valutare insieme quale fosse il reale problema. E anche in seguito non ha mai accettato di considerare di avere lei o anche lei qualche problema e che fosse egoistico nei tuoi cfr non affrontarlo. E un atteggiamento di questo tipo non credo venga miracolosamente sanato da una gravidanza. Ovviamente non lo so, ma se dopo 20anni di solido amore, come dici tu, un momento di crisi crea tutto questo gigantesco casino, con un’altra storia in mezzo e un totale rifiuto di dialogo, la questione, a me pare, non sta solo nel tuo no. O forse è pure meglio che quel no ci sia stato perché comunque quando il gioco, indifferentemente perché, si è fatto duro, comunque, come coppia, non siete stati in grado di guardarvi in faccia e trovare un’altra via. E sottolineo come coppia, perché si trattava di una relazione a due. In ogni caso. So cosa sia la rabbia quando una persona ti delude. E a volte il distacco può anche servire a ridimensionare e all’autocritica. Nel vostro caso non serve. La tua non pare un’autocritica costruttiva e lei da parte sua prosegue per la strada che crede. C’è gente che risolve crisi ben peggiore di questa, voi no. E questo mi sembra ciò che dovresti osservare perché è reale, molto più reale dei tuoi film di voi e la vostra prole sulla spiaggia. Quella è immaginazione, edulcorata anche dalle supposizioni che poiché andavate d’accordo una volta sareste andati d’amore e d’accordo se solo tu avessi detto sì. Ma c’è pure chi scoppia, come coppia, quando arrivano i figli. Il futuro ipotetico non lo sai. Sai invece che siete scoppiati prima. E che a te è stonata una frase ‘ho paura di pentirmi se non faccio un figlio adesso’. Beh, stonerebbe anche a me, anche me la dicesse un uomo. Mi dispiace che non vi siate capiti, che lei non sia stata chiara, ma chiara davvero. Ignoro perché non lo sia stata, anche perché io vorrei sapere perché un uomo vuole un figlio da me e se mi ama, anche se io avessi delle mie perplessità da sciogliere, o se quel figlio per qualche ragione tardasse ad arrivare o non arrivasse mai. Ok, tu hai sbagliato dici, ma credo anche all’istinto oltre all’esaltazione e alla ciecità e alla paura. E comunque la coppia non ha retto e in 3 anni non ha ancora trovato riconciliazione. Prima che genitori potenziali siete due individui che non hanno mai ritrovato conciliazione.

  9. 1279
    Eme -

    Hai rivolto una domanda a Luna, Colori cangianti, ma credo di poter rispondere anche io. No, non è possibile basare una relazione su certi presupposti. Anche perché di questi presupposti me ne sto rendendo conto veramente solo in questi giorni in cui non sto lavorando anche se dovrei e passo giorno e notte in perfetta solitudine a fissare il soffitto e a scrivere al pc. La cura farmacologica era sbagliata e questo non ha fatto altro che peggiorare tutto. So bene, ho capito, che non ci saranno seconde (o forse già terze? Quarte?) possibilità per motivi legati al tuo personale percorso di crescita. Cerchero’ di compiere il mio nel migliore dei modi. È tardi per noi. Non è tardi né per me, né per te. Ti chiedo solo di non scordare l’altra lettera, quella affettuosa, dell’altro forum.

  10. 1280
    Eme -

    In questi giorni di riflessione ti sto riscoprendo come persona al di là del ruolo che hai avuto nella mia vita. Vorrei potessi fare lo stesso anche tu. Vorrei non perdere i contatti con te. Vorrei che mi vedessi per come sono e non come la tua ex compagna piena di problemi e forriera di malessere. Hai avuto il coraggio di chiudere ma non hai la colpa di essertene andato. Hai regalato ad entrambi l’occasione di riprendere in mano le nostre vite. Ho messo il cuore in pace ma resti importante per me, come persona, come mente pensante, come individuo che ha veramente tanto dentro. Non posso costringerti a nulla. Ho creato un account e-mail. Per favore, scrivimi da lì se credi o meno alle mie parole. Devo svoltare pagina e, per poterlo fare, mi occorre sapere se, perdendoti, ti ho ritrovato.

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