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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.662 commenti

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  1. 1251
    LUNA -

    EME, @nessuno merita una non vita@. Il punto è che fdc pensa che la vita deve restituirgliela lei. Io, ovviamente, spero per fdc che questo sia solo un gran malinteso o una crisi passeggera. Magari un dì si chiariranno, e anche se sarà il 2085 lui saprà che avrà valso la pena NON vivere in attesa di quel momento. Siamo tutti, penso, in grado di capire perché, almeno idealmente, quel momento ha il sapore di quando ti svegli da un incubo e scopri che è stato solo un brutto sogno. Nel caso di fdc, poi, che sembra non provare rancore neanche per il tradimento e l’abbandono, ma sopratot tanto tanto verso se stesso, se LUI fosse riaccolto, se LUI avesse un’altra possibilità avrebbe solo da ringraziare. In realtà forse è proprio quando la tensione dell’incubo-distacco et rifiuto et tuttacolpatua che cala che viene fuori, dentro, anche tutto ciò che non hai ascoltato di te, che hai accantonato, che emerge anche altro smarrimento. Che ti accorgi che una passata di spugna non basta, neanche per te. – una cosa posso dirla però, pensando a chi si rende conto che la vita deve proprio riprendersela, senza poter più pensare che l’altro/a verrà a restituirgliela. Se vuole vivere, anche mentre si dice che non vuole, non ha senso, non ce la fa, deve uscire per forza dalla dipendenza che sia l’altro a ridargli senso e vita. Posso dire che è dura. E’ dura soprattutto se sei stato talmente tanti anni con una persona che ti pare sia sempre esistita. Che ti fosse così visceralmente parente che mai avrebbe potuto tradirti, andarsene, disconoscerti. Però se ami qualcuno e sai perché e quanto sai di te, non prova quanto ti ama, ancora. Se tu pensi che una persona non possa avere egoismi, anche una certa cattiveria non significa che non ne abbia. Se dici non è possibile non vuol dire che non lo sia. – quando vado a casa della mia amica che ne ha passate di tutti i colori a causa del tradimento del marito e stanno ancora insieme

  2. 1252
    LUNA -

    (anche perché non si sono mai separati, a parte 7 giorni, in cui comunque lui era da sua nonna e facevano colazione cmq insieme ogni mattina) so che appena ora, dopo 6 anni, cominciano veramente a sentirsi meglio, e che comunque in questi 6 anni, anche se erano ancora insieme, lei comunque è stata molto male. Uno tsunami ha comunque travolto la sua vita, comunque lei ha vissuto in un incubo e un tunnel. E non perché l’altra ci fosse ancora o lui avesse dubbi, l’altra non c’era, ma loro son stati male lo stesso, per anni. Anche se erano ancora lì. Certo penso che lei non ha mai provato realmente, anche se ci avrà pensato 6 mila volte, cosa significa voltare pagina davvero. Certo per lei sarebbe stato più grave che averlo ancora lì, anche se alcuni si son risparmiati 6 anni di tunnel per scoprire alla fine che un vaso incollato non sarà mai intero. Fdc, se tu questa opzione non ce l’hai, però, di svegliarti una mattina e dirti, con lei lì, è stato un brutto sogno, solo tu puoi ridarti la vita. Lei non sembra intenzionata affatto a farti svegliare da ciò che vivi come un incubo. E non sembra avere lo stesso bisogno che hai tu di svegliarvi insieme dall’incubo. Altrimenti vi sareste già svegliati, anche perché il figlio, almeno in teoria, sarebbe già arrivato, se il punto era davvero quello. O almeno sareste insieme a lottare per non perdervi, sia pure litigando. Cosa che non mi pare avvenga. EME, i tunnel sono orrendi. Il mio mi è costato molto. Mi è costato dolore emotivo altissimo, salute, tempo, denaro, creatività, progetti di lavoro rallentati, si è riflettuto sull’intera qualità di vita. Mi è costato altri problemi perché stavo vivendo anche altri dolori e preoccupazioni. Mi ha incasinato il rapporto coi miei. Non mi è costato veramente i rapporti che valgono perché le persone che ti vogliono veramente bene rimangono, ci sono, a meno che tu, per malessere, non le tratti proprio male. Poiché io ho trattato male me e non loro non ho mai perso i veri affetti, veri davvero, che avevo intorno. Però ho perso molto della quantità e qualità del tempo che avrei potuto passare con loro, per mia amarezza, frustrazione, stanchezza, calo di energia, concentrazione sul loop e il tunnel e quindi distrazione dal vivere il presente. Per chi mi ha amato e amavo e amo, intendo anche i miei congiunti che ho perso in questi anni c’ero, ho condiviso sentimenti momenti. Tuttavia mi chiedo quanto di più avrei potuto dare ed essere e stare e vivere se non avessi dedicato invece troppo tempo e energie a chi comunque, invece, era assente o negativo. Non ho un vero senso di colpa perché so di esserci stata, nei cfr di chi ha avuto e ha per me un significato solo positivo. Però resta il fatto che il tunnel toglie molte cose e complica il tempo, la sua qualità, il vivere. E a fdc direi di riflettere su questo, ma da un’altra prospettiva. Di non crepare nei ricordi di ciò che fu ma di riflettere se sua moglie gli abbia donato un solo, vero, pulito, sereno bel nuovo ricordo in questi 3 anni. Se si sia mai preoccupata, da 3 anni, che lui ne abbia, di nuovi e di buoni. E se lei non sia invece diventata, con il suo comportamento, ragione di amarezza, stress, smarrimento, frustrazione, più dolore, ansia, tensione, angoscia etc l’ombra nera che, a causa del tunnel e dei loop a vuoto, si estende anche sui rapporti che funzionano e i momenti di benessere, sul sonno, il lavoro, la vita, l’autostima. Sempre nei discorsi, perennemente assente, ma comunque un tarlo che divora la vita.

  3. 1253
    Myskin -

    No Fdc, tu continui a credere che tutto sia legato solo a te, e al tuo ” errore ” del non volere un figlio. Ma non e’ cosi, concordo con EME eravate una coppia, una famiglia (tra l’altro ben consolidata da vent’anni di percorso insieme) la sua voglia di maternita’ era un nuovo elemento, da affrontare insieme, l’unico errore che riesco a vedere e’ la SUA decisione unilaterale di andarsene, punto.

    Fdc, conosco bene le sensazioni che hai descritto, il buio e profondo tunnel in cui sei caduto, il morale ogni giorno piu’ in caduta libera, per di piu se “per sbaglio” riuscivo a vivere qualche minuto sereno e mi scappava un sorriso, immediato dentro di me riusciva il trauma ancor piu’ forte, accompagnato dall’amerezza di quanto sarebbe stato diverso se ci fosse stata anche lei, in un vortice sempre piu’ denso di sensi di colpa….

    Ma devi riuscire ad estraniarti da tutto questo (molto probabilmente con l’aiuto di un professionista) altrimenti non vedrai mai la realta per quella che e’. Paradossalmente, pur essendo nell’immediato immensamente piu’ doloroso, questo tuo addossarsi tutte le colpe dando all’altra persona un ruolo da “figurante”, altro non e’ che darsi una via di fuga dalla verita’… troppo devestante e amaro dover riconoscere che, nonostante gli anni passati insieme, non conoscevamo completamente la persona al nostro fianco.

  4. 1254
    colori cangianti -

    Il buffo di queste lettere è che ognuno può raccontare la sua versione dei fatti senza alcun timore di essere smentito dalla controparte. Mi fa una certa impressione sentir parlare di persone che “liquidano gli altri senza una possibilità di appello”. Mi fa impressione perché nel mio caso di possibilità di appello ce ne sono state tante. Ci sono stati tanti avvertimenti, tanti campanelli d’allarme, tanti espliciti richiami alla ragione … ma evidentemente qualcuno ha la memoria corta, oppure stava troppo male per recepirli. Scusate se non me la sento di entrare nei dettagli e di raccontarvi tutta la mia storia. Ho messo sull’avviso la mia compagna innumerevoli volte. Le ho spiegato per filo e per segno che non ero più in grado di sopportare certi atteggiamenti aggressivi, che il suo comportamento mi destabilizzava, che le conseguenze a lungo termine potevano essere fatali … Una volta le ho perfino scritto una lettera in cui la avvisavo che cominciavo a avere forti dubbi sulla nostra futura convivenza … Io tutte queste cose me le ricordo benissimo. Chissà cosa passava nella testa della mia donna in quei momenti drammatici …

  5. 1255
    Fuori dal Coro -

    Ciao ragazzi, ciao Luna, ciao Myskin e ciao a Eme e coloricangianti.
    Vi ringrazio anzitutto dei vostri interventi.
    Mi ha colpito molto l’intervento di coloricangianti che ho il piacere di leggere per la prima volta. Hai ragione sai quando dici che ognuno può raccontare la sua versione dei fatti senza timore di essere smentito dalla controparte. In genere succede spesso così. Ma non credo sia il mio caso. Se hai avuto modo di leggere qualche mio post precedente e, soprattutto le risposte di chi è intervenuto, ti sarai accorto la mia costante “giustificazione” nei confronti di mia moglie. Negli ultimi post di Luna, Eme e Myskin (ma non solo in questi ultimi) noterai un costante “invito” nei miei confronti a non “crocifiggermi”. Ho iniziato a scrivere qui per caso leggendo la lettera di Aleba e ho scritto centinaia di lettere. Che senso ha entrare in questo sito e parlare con gente raccontando cose non vere. Perché ? Cosa me ne giova ? E’ ovvio che tutti gli interlocutori ascoltino solo la mia versione perché sono solo io che scrivo. Ma ho sempre cercato di essere obiettivo cercando di mettere in risalto i miei errori e non i suoi. Ho letto il tuo post n. 1254 e sono rimasto molto colpito. Scrivi che hai messo sull’avviso la tua compagna innumerevoli volte. Addirittura le hai spiegato per filo e per segno che non eri più in grado di sopportare certi atteggiamenti aggressivi, che il suo comportamento ti destabilizzava e che le CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE POTEVANO ESSERE FATALI. Le hai scritto una lettera in cui la avvisavi che COMINCIAVI AD AVERE FORTI DUBBI SULLA VOSTRA FUTURA CONVIVENZA. Ho volutamente scritto in maiuscolo alcuni passaggi. Caro coloricangianti tu sei stato di una chiarezza unica, esplicito, diretto. Questi non sono campanelli d’allarme o “segnali” come usano spesso dire parecchie donne. Qui tu sei stato diretto, hai scritto NERO SU BIANCO che ciò che stava accadendo poteva portare alla fine del rapporto. Io non conosco la tua ex ragazza ma non mi viene da pensare che tu venga qui a scrivere certe cose inventandole: perché dovresti farlo ? E prendendo per buono tutto quello che hai scritto non mi sento di dare neanche una possibilità di appello alla tua ex. Come ha reagito alla tua lettera ? Quello non era un segnale erano frasi scritte…inequivocabili che dicevano chiaramente che se non si cambiava era la fine. Cos’altro potevi fare tu ? Tu non hai covato dentro un tuo malessere ma lo hai esplicitato con tanto di lettera. Cioè se non capisci quello che ti dico almeno leggi questa lettera indirizzata a te. Vorrei chiederti come si è comportata dopo che hai deciso di lasciarla. Se vorrai me lo dirai. A sua discolpa così a caldo posso solo pensare che non era proprio capace di controllarsi perché da quello che scrivi ce l’hai messa davvero tutta per salvare il vostro rapporto. Ti dirò se mi fossi trovato al tuo posto avrei agito allo stesso modo. Avrei scritto una lettera anch’io dopo gli altri tentativi.
    Mi sembrava doveroso…

  6. 1256
    Eme -

    Credo sia opportuno chiarire alcuni concetti. Senza polemica. Ieri ho passato 24 ore a cercare di leggere in me stessa, di capire perché, in quale momento le persone scappano da me.
    Escludendo la sfortuna cosmica resta un mio problema comportamentale che ho individuato ma non ho ancora affrontato come dovrei.
    Non vorrei entrare in analisi prima di essermi analizzata a fondo. E’ brutto scovare i propri panni sporchi, quelli che si nascondono dietro a porte che dovrebbero restare chiuse ma che poi, un colpo di vento, spalanca di colpo.
    Ho avuto una storia sentimentalmente importante prima dell’ultima, è quella che LUNA conosce bene tramite Lilly.
    E’ la storia che mi ha fatto brancolare nel buio per più di tre anni (due anni insieme a lui ed 1 anno nel tunnel, da sola), è la storia che la mia mente aveva manipolato in modo che lui solo apparisse il cattivone ed io la semplice vittima predestinata. In realtà ho lasciato che lui fosse il cattivone. Il classico ruolo criminogeno della vittima.
    Se una personalità masochista si cerca un sadico è tutto tranne che una vittima. Ma c’è un momento in cui la masochista esagera, sconfina, vorrebbe essere trattata da persona. E’ il momento in cui chiede spiegazioni che non arriveranno MAI! E allora si inventa la disperazione e sostituisce il dolore con altro dolore.
    FDC mi ha ricordato me stessa nel 2009.
    E’ fermo da tre anni nel ricordo di una persona che in apparenza adora ma di cui disegna con una precisione “sospetta” i lati negativi al punto che tutti li conoscono. Lascia che lei entri ed esca dalla sua vita come se lui fosse il nulla e lei il tutto.
    Ho la sensazione (pura sensazione) che lui, in quel loop, ci stia bene. Che la consapevolezza di aver perso sua moglie e il terrore di non provare più emozioni lo spingano a starsene al calduccio, nel tunnel al sacro fuoco non dell’Amore ma della disperazione. Senza rendersi pienamente conto che questa non vita non lo condurrà da nessuna parte.
    Ieri ho aperto e letto più di mille e-mail. Mille……
    Il 5 marzo 2008 alle ore 7.45 eravamo insieme, mi ha guardata negli occhi sorridendo, mi ha baciata, mi ha detto “a domani Piccola” .
    Non l’ho mai più incontrato Se non per strada, ad occhi bassi e passo rapido..
    Alle 10.40 dello stesso giorno mi è arrivata questa e-mail:
    “le parole per spiegare tutto forse non servono più e le ragioni e i torti appartengono ad entrambi.
    p.s. fai conto che io,(ed è vero) sia passato in una nuova fase, dove è importante la salute e i buoni “propositi” per tutti(o quasi), e dove qualsiasi cosa possa capitarti avrà lo stesso valore di un attimo e solo quello”.
    Sono state le ultime parole civili. Quelle successive sono state le tipiche che una personalità sadica riserva ad una personalità masochista che non se ne vuole andare.
    Se n’è andato.
    Non ho mai capito veramente il perché.
    Neppure ieri sono riuscita a comprendere perchè, ad un certo punto, ho dovuto staccare il cervello da quella storia malata che mi stava come risucchiando.

  7. 1257
    Eme -

    Mentre leggevo si sono riaccese tutte le vecchie paure, tutti gli stati d’animo che ho vissuto dentro a quel tunnel di solitudine, disperazione, di convinzione di non valere nulla perché con un nulla ero stata lasciata.
    Ho rivissuto QUELLE sensazioni (non quelle di oggi) ed ho capito che io stessa le avevo generate, all’epoca.
    Non lui ma io.
    Io mi ero condannata al tunnel, io volevo provare disperazione perché l’alternativa era una stasi, un’assenza di emozioni che mi faceva stare male.
    Io volevo provare dolore …..e l’ho provato. Tanto, da arrivare al confine del suicidio.
    Lui se n’era semplicemente andato per motivi che non posso che ricondurre alla noia, al disamore. Ma allora perché quel bacio? Quel “a domani”? Un ultimo tiro sadico? Menefreghismo? Non lo saprò mai.
    Se quella storia fosse stata una storia seria, non un’avventura extraconiugale, avrei voluto avere una spiegazione.
    Questo era il mio stato d’animo quando ho letto e risposto a FDC. La mia mente era a quel 5 Marzo 2008, quando mi si è aperto un baratro sotto ai piedi e ne sono uscita nel modo sbagliato. Senza risolvere nulla ma ridendo al grido di “sono serena”.
    I brividi di paura che ho provato ieri dimostrano che non ho risolto un bel nulla. Me la sono raccontata, diciamo così.
    Gli eventi recenti sono totalmente diversi. So bene quali sono stati i miei errori, perlomeno quelli più grossi e grossolani. So che mi sono state date opportunità di modificare la rotta che non ho saputo cogliere.
    So che un aspetto non mi era stato rivelato ma, sinceramente, non so quanto il conoscerlo avrebbe influenzato sia il mio comportamento precedente, decente, che quello successivo, totalmente in balia dell’esaurimento nervoso per problemi pratici e della convizione di non essere abbastanza.
    Non ho la memoria corta.
    Forse, al contrario, ho una memoria così lunga da cercare di scavare non solo nel passato prossimo ma anche nel passato remoto. Come ho fatto ieri.
    In questi giorni so di aver dato il peggio di me. Anche con me stessa. Ho pensato, e molto, di riprecipitarmi nel tunnel per potermi crogiolare al fuoco della disperazione.
    In questa settimana, ho perso 4 kg, non ho dormito che poche ore ,ho fumato 3 pacchetti di sigarette al giorno. Insomma, stavo ricreando tutti i presupposti.
    Ma poi ho deciso di fermarmi.
    L’ultima sigaretta l’ho spenta ieri notte, mentre riponevo un carillon, un fumetto, qualche foto ed altri oggetti in una scatola dei ricordi. Di quelli belli. Non di quelli disperati.
    Questa mattina, ho fatto colazione, domani comprerà le vitamine ed il tranquillante che mi hanno appena prescritto, a settembre rientrerò in terapia.
    Lo faccio per me stessa, per il rispetto che ho per una storia che è stata importante indipendentemente da com’è finita, per il rispetto di una persona che ha chiesto di essere lasciata in pace e ne ha tutto il diritto.
    Mi spiace per l’incomprensione sui miei ultimi post.
    L’avrei comunque chiarita in quelli che pensavo di pubblicare nel pomeriggio.

  8. 1258
    Fuori dal Coro -

    Mi sembrava doveroso dare spazio al post di coloricangianti. In poche righe ha messo in luce ciò che sarebbe servito a me e mia moglie per salvare il nostro matrimonio.
    Ma forse le motivazioni erano diverse. Forse così facendo Lei mi avrebbe “costretto” a fare per forza quello che dovrebbe essere un completamento spontaneo dell’Amore: un figlio. Un figlio non si costringe a farlo…un figlio si desidera.
    Myskin vedo che conosci bene le sensazioni che si provano a stare in questo modo. In poche righe hai espresso anche tu il mio stato d’animo. Non ce la faccio ad estraniarmi. E probabilmente non saprò mai quale sia la realtà. Eme, Luna, Myskin avete fatto tutti delle considerazioni molto profonde. Sono sottoterra ma sono lucido e riesco a capire ciò che scrivete. A Eme vorrei dire che no non voglio che mi si dica che ho mille colpe per stare bene. Ritengo di averne solo una. Ma quella colpa, o meglio quell’errore, mi sta distruggendo la vita. Anch’io non credo alle fini improvvise. Ma ripeto ancora: così è stato ai miei occhi. Mi sono soffermato sul post di coloricangianti perché io non ho avuto quei segnali così evidenti che lui ha trasmesso persino per iscritto alla sua ex.. Ma non è che questo mi sia di conforto. Lei mi accusa di “non aver voluto vedere la sua sofferenza”. Ma io in questi tre anni non ho saputo come farle capire che in realtà questo suo malessere non l’ho visto davvero. Forse davvero in questi tre anni ho sbagliato molto di più di quanto ho fatto nei precedenti. Perché ammetto di essere stato vinto spesso dalla rabbia.. In certe situazioni così delicate ci vuole calma, obiettività perché se fai un passo avanti rischi di farne tre indietro. Si deve capire che in situazioni come questa così come dici tu, chi fugge o è stato rapito dagli ufo o qualche ragione anche banale ma la deve pur avere. Credetemi ragazzi sono una persona normale ma mi sto distruggendo la vita su questa storia. Perché si pare che le storie finiscano ma io non riesco ad accettare il fatto che possano finire così di punto in bianco. E ben inteso sto parlando di storie di lungo corso..matrimoni. Perché è anche normale che una relazione di due anni possa finire. Magari le due persone non si intendono, caratterialmente non si trovano e ok. Ma quando due persone che si conoscono da una vita e si amano per davvero…no…non può essere che succeda qualcosa come nel mio caso. Allora posso solo pensare che con qualche mia frase, con qualche mia idea possa aver colpito implacabilmente il suo desiderio di maternità e lei si sia sentita irrimediabilmente ferita dentro. Io so per certo di non aver fatto nulla con cattiveria e di aver sempre creduto in noi e nel nostro Amore. Luna scrivi belle parole anche tu. Parole con senso profondo parole che in effetti dicono ciò che realmente è accaduto. Ma io mi trovo come di fronte ad un bivio: da un lato la persona che ho conosciuto e da un altro la persona che è adesso. E continuo a chiedermi con insistenza: cosa è successo ?….

  9. 1259
    LUNA -

    A dire il vero sarebbe positivo leggere la controparte, agli autori delle lettere, che spesso cercano di capire da soli, non dispiacerebbe. Ma più che altro una persona scrive le sue emozioni, sensazioni, la sua versione emotiva dei fatti. – Sì, c’è anche chi non vuole vedere i segnali, non li vede perché troppo preso da sè o dai suoi giochi di equilibri, chi li prende sottogamba, chi comunque non sa che farci, anche chi si fa lasciare, e magari poi si pente. Ma c’è anche chi davvero non è diretto, non abbastanza, e liquida senza appello perché ha palesato quando per lui o lei la faccenda-coppia era già risolta. In realtà nel caso di fdc non credo che lui non abbia il timore di essere smentito, ma preferirebbe essere smentito. E’ ovvio che non ci è dato sapere la versione di lei, ma quel che comunque appare, in ogni caso, è, come dice myskyn, che lui non accetta la realtà, il cambiamento già avvenuto, e che rimugina costantemente sul passato. In qualunque percentuali siano le responsabilità comunque lui non affronta i dati presenti. Lei non c’è. Ora no.

  10. 1260
    Eme -

    Fuori dal coro “E ben inteso sto parlando di storie di lungo corso..matrimoni.Perché è anche normale che una relazione di due anni possa finire “.
    Si, come no, due anni sono una sciocchezza, una virgola. E che sarà mai….
    Complimenti per il luogo comune, FDC.
    E, se mi permetti, ho avuto una storia di 17 (diciassette) anni che si è rivelata essere il più grottesco teatrino che due individui adulti possono inscenare. E quando è finita c’è chi si è stupito perchè ci vedeva come una coppia inossidabile…
    Il matrimonio, al limite, santifica o da valore contrattuale ad un rapporto. Non rafforza il sentimento.
    I caratteri, negli anni, possono cambiare.
    L’incompatibilità, quindi, può sopraggiungere in qualsiasi momento.
    Chiedi a coloricangianti come la sua ex ha reagito a quella lettera.
    Posso azzardare una risposta io?
    Ha reagito nel modo sbagliato.
    Anzichè fermarsi, riflettere, curarsi e tentare di rimediare al danno già fatto è partita come una mina vagante alla ricerca di qualcosa.
    Ha reagito come chi ha i nervi a pezzi e piange, ride, accarezza, aggredisce, sale in cielo, precipita all’inferno nell’arco di 5 minuti mandando segnali totalmente contrastanti.
    Ha reagito come chi prosegue imperterrita lungo una china pericolosa nella convinzione che tutto andrà a posto da sè quando quel qualcosa che non si sa cosa sia si realizzerà.
    Ha reagito come chi non si cura e alla fine resta vittima di fantasmi vecchi e nuovi che non vengono dall’esterno ma albergano allegramente dentro di lei.
    Ha reagito da codarda, mentendo a sè stessa, raccontando che lei non c’entrava nulla con la freddezza da autodifesa sopraggiunta nel compagno. Che fosse colpa di Tizio, Caio, Sempronio, del Fato.
    Ha reagito sottovalutando la capacità altrui di tutelarsi prendendo le debite distanze.
    Ha reagito male, insomma.
    Perchè stava male. Dentro e fuori. Per mille problemi pratici, perchè si sentiva una nullità, perchè era soffocata dai sensi di colpa.
    Hai mai sofferto di sensi di colpa FDC? Di senso di colpa patologico, intendo. E’ una sensazione che nasce dall’inguine e piano piano risale e ti congela. Soffoca, non riesci più a respirare. Le tempie ti scoppiano, gli occhi si riempiono di lacrime, il cuore sembra dover scoppiare da un momento all’altro e tu non sai più cosa fare. Vorresti ammazzarti se ammazzarti ponesse un rimedio.
    E alla fine c’è chi implode e chi esplode. E quello che esplode è come se reclamasse a gran voce affetto e carezze perchè dietro ad una carezza ci sarebbe il tanto agognato perdono.
    Ma chi accarezza una belva che sbraita?
    Chi?
    Nessuno. Se non per pena. Forse paura.
    Ed ora, chi lo sa, forse l’ex di coloricangianti non può fare altro che rendere onore ad un rapporto ormai morto offrendogli, come medaglia al valore, ciò che non ha mai fatto: curare nervi, fisico e testa.
    Ogni patologia ha una sua cura. Sicuramente le rimarrà il rammarico di non averlo fatto prima. Per quel rapporto e per se stessa.

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