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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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Ciao Cinica, Ciao Aleba, Ciao Luna
Il caso della tua amica è uno dei pochi casi in cui la donna mantiene il marito. Ovvio se la donna lavora e il marito no c’è poco da fare. Ma a parità è sempre l’uomo a rimetterci. E questo è un dato di fatto. Pensa che io conosco un uomo che trovando sua moglie a letto col suo migliore amico l’ha presa a schiaffi. Lei lo ha denunciato per violenza e lui adesso non può neanche vedere il figlio. Oltre naturalmente a passarle gli alimenti e la casa. Valuta un po’ te.
Parlando d’altro, pochi giorni fa parlavo con una mia amica che mi ha chiesto come andassero le cose. Lei ci conosceva e mi ha detto di aver sempre apprezzato mia moglie come una ragazza perbene e intelligente. Mi ha confidato però che anni fa insieme ad un’altra nostra amica in comune, prima ancora di sposarci, pensarono che prima o poi mia moglie sarebbe “esplosa”. Ho chiesto il perché e sono stata ad ascoltarla. Entrambe queste mie amiche mi conoscono da anni ed io sono sempre stato una persona sincera, con tutti, non solo con mia moglie. Sapevano come la pensavo, che mi piaceva vivere in tranquillità e che non desideravo avere dei figli. Sapevano anche il mio pensiero sul matrimonio. Mi conoscono da quasi 30 anni e più volte dicevo loro che non mi sarei mai sposato. Infatti rimasero di stucco quando le invitai al mio matrimonio…non credevano ai loro occhi. Pensavano insomma che mia moglie non avrebbe resistito alle mie idee. Questa cosa mi ha molto colpito perché stiamo parlando di un loro pensiero di quasi 20 anni fa, quando le cose tra me e mia moglie andavano a gonfie vele. Hanno visto lontano delle cose che io neanche potevo immaginare. Lo “scoppio” “l’esplosione” per me non era contemplato. Avrei potuto immaginare che lei si stancasse di vivere fuori città, ma che me lo dicesse, non che esplodesse buttando fuori di colpo tutti i suoi malesseri che covava dentro.
Mia moglie mi aveva messo al centro della sua vita. E come dice Aleba sicuramente mi ha dato “troppo amore”. Ed è ormai chiaro che avesse escluso a priori la mia figura di padre, pur sapendo che se lo fossi diventato sarei stato un padre esemplare. Infatti Lei continua a rinfacciarmi che “io un figlio non lo volevo”, non che non ero pronto ma che non lo volevo proprio. Lei non è riuscita a capire, forse anche per colpa mia, che la mia era solo paura di rompere l’equilibrio della nostra vita di coppia. Così come ti disse l’ostetrica: “i figli possono unire ma anche dividere”
Di fronte a questo “terrore” alzavo barriera e vedevo un figlio come “un pericolo per noi” per tutto quello che avevamo costruito. Da qualche parte ho sentito una frase: “i figli si fanno con la pancia e non con la testa, perché se cominci a ragionarci un figlio non lo fai più”. Ecco è quello che è capitato a me, ci ragionavo troppo e facevo fatica a venirne a capo, proprio perché la paura vinceva su di me. Ma l’errore grande a mio parere non è stato il fatto di ragionarci troppo, quanto non comunicare a Lei…
…proprio il fatto che ci stavo ragionando sopra. La paura gioca brutti scherzi ragazze. A me ha fatto uno scherzo atroce perché mi ha impedito di dire a mia moglie come realmente stessero le cose. In realtà le ho sempre detto che avevo paura di cambiare vita, di rompere il nostro equilibrio. E a mio parere ciò doveva bastarle a farle capire quale fosse il mio problema al riguardo. Ma a volte, di fronte alle sue richieste, che non erano continue ma dilatate nel tempo, mi sentivo sempre impreparato e per questo a volte mi sono uscite di bocca delle frasi infelici.
Quello che mi devasta è il pensiero di come siamo riusciti ad autodistruggersi creando meccanismi pazzeschi nel nostro interno. Alla fine entrambi avevamo paura di “perderci”. Io che avevo paura di perdere il nostro rapporto di coppia con l’arrivo di un figlio e di conseguenza il suo Amore e Lei che aveva paura di perdere me nel caso in cui avesse insistito in maniera decisa sul volere un figlio.
Cinica mi dice che ho in mano tutte le carte per fare un’analisi di quanto accaduto e prendere una decisione sul da farsi.
Ma Cinica ti rendi conto quali e quante torture sto facendo su me stesso in relazione a quello che ho scritto poco sopra ? Una donna che come dice giustamente Aleba mi ha “amato troppo” ed io che pur amandola a mia volta la lascio scappare non essendo in grado di gestire una cosa così semplice e grande come la nascita di un figlio.
Le parole di Aleba “…ho capito che l’immortalità risiede proprio nel cuore dei figli, che saranno qui anche quando noi non ci saremo più. Perchè parleranno di noi ai loro figli e ai nipoti, perchè dare la vita, accompagnarla nei primi passi e averne cura senza mai imprigionarla è il completamento per un essere vivente..” mi danno i brividi e mi mettono angoscia nello stesso tempo.
Avevamo tutto in mano per essere una famiglia felice, ci siamo distrutti a vicenda. E la mia sofferenza estrema è tutta basata sull’assurdità di tutto questo.
Ancora sento nelle orecchie le sue urla isteriche e disperate, il suo pianto, la sua rabbia quando mi rammenta alcuni episodi. Ed io sono impotente perché non riesco a farle capire la mia buona fede e la mia volontà a rimediare agli errori. Lei non vuole, non accetta, non so, non ci crede. Fatto sta che ora mi vede come l’uomo che le ha rovinato l’esistenza. Ed io che so di essere una persona del genere mi sento distrutto. Pochi giorni fa ero con il mio nipotino, abbiamo un rapporto fantastico da sempre, ci intendiamo come fossimo coetanei, gli ho fatto un buffetto sulla guancia, mi ha detto “zio ti voglio bene”. L’ho accarezzato e poi un abbraccio spontaneo forte e sincero da parte di entrambi. Ho dovuto girarmi subito dall’altro lato per coprire le lacrime. Non doveva vedermi così.
Tutto questo mi sembra un castigo…troppo per quello che ho fatto.
Un abbraccio a tutte voi
ALEBA: ciao tesoro 😀 stavo per evocarti 😛 per sapere come stai. Un bacino a te e alla tua bimba 😀
@Fare un figlio perchè poi potrei pentirmene è molto diverso dal fare un figlio perchè sono pronta, perchè so chi sono e ho capito che l’immortalità risiede proprio nel cuore dei figli, che saranno qui anche quando noi non ci saremo più. Perchè parleranno di noi ai loro figli e ai nipoti, perchè dare la vita, accompagnarla nei primi passi e averne cura senza mai imprigionarla è il completamento per un essere vivente.
Sposo pienamente ciò che dici, Aleba. Ed è ciò che ho sempre cercato di dire a FDC, che oltre al suo no o al suo bisogno di riflessioni, le sue resistenze, comunque anche il modo in cui sua moglie si è rapportata con il proprio concetto di maternità e la questione ha un enorme peso, dal mio punto di vista. Lui dice spesso che non c’erano problemi, e che lui non ha colto il fatto che per lei fosse così importante diventare madre, ma anche perché lei non glielo ha fatto capire. Ora, secondo me anche un concetto come: lei voleva un figlio, io no, per questo da parte sua è finita dice in teoria tutto ma di per sè non dice niente. Perché dentro le persone ogni cosa, esperienza assume un particolare significato. E con questo non voglio solo dire che la maternità avesse un grande significato e lui non lo ha capito, possibilissimo, certo, ma conta anche quale significato avesse per lei.
Io ho 38 anni ma non riuscirei a fare un figlio solo perché poi magari mi pento, e se mi facessi i dubbi che poi lei dice di aver avuto PRIMA, perché a FDC ha rinfacciato cose retroattive, sarei la prima in realtà a pormi rispetto al fatto di chiedere ad un uomo di avere un figlio con uno stato completamente diverso da quello di chi ha un’altra consapevolezza rispetto a sè, il rapporto, la maternità.
FDC continua a dire che i problemi non c’erano, ma lui parla per se stesso, conosce il modo in cui lui viveva le cose di tutti giorni. Voglio dire che comunque la lettura che lei dava di se stessa e della loro storia, anche nel bene, non dico necessariamente in negativo, non poteva essere identica alla sua. Anche la frase “non ha voluto figli per egoismo” dice tutto e niente. Non esiste neanche un egoismo solo, e siamo tutti egoisti, in fondo, e con una certa dose di autoreferienzialità.
Se vogliamo anche non rendersi conto che tuo marito ha appena attraversato con te, in modo per nulla passivo, anzi fortemente emotivo, anche ricco di angoscia probabilmente, un tuo periodo di malattia, è una forma di egoismo. Molto diverso dal fatto che tu, di fronte ad una persona che sta male volti le spalli, scappi, non ci sei, sei aggressivo che sia per eccesso (che non sai gestire) o per estremo difetto di empatia, ma comunque nel momento in cui non ci mettiamo anche noi per primi nei panni degli altri, pensando che solo gli altri debbano mettersi nei nostri, siamo autoreferenziali ed egoisti. Quindi se qui ci sono degli egoisti personalmente io ne vedo due, non solo FDC.
Una volta una signora sposata parlando di matrimonio mi disse che i bravi mariti non sono quelli che non commettono errori ma quelli che sanno porre rimedio agli errori commessi.
Sembra Fdc che tu preso dal fatto di aver trovato finalmente la donna della tua vita non abbia visto quello che le tue amiche sono riuscite a vedere 20 anni fa. Ma questo è normale dall’esterno le cose si vedono con più chiarezza e lucidità.
Forse e dico forse tua moglie t’ha dato tutto e le è mancato qualcosa, tu dici di non essere mai cambiato nel passaggio dall’io al noi ma forse lei si. Lei forse ha lasciato indietro dei pezzi di se stessa e forse dico forse il desiderio del figlio era dovuto anche al fatto di volersi riconoscere in un nuovo ruolo cioè quello di madre. La tua negazione è stato il clik che l’ha fatta riflettere e andare oltre al tuo semplice no alla paternità. Forse e dico forse anche se aveste avuto un figlio il clik sarebbe scattato comunque.
Voglio sperare che in un rapporto di sincero amore non basti una parola sbagliata o un solo errore per mandare tutto a put senza la possibilità di un confronto, un dialogo per cercare di affrontare insieme il problema.
Se tu un errore l’hai commesso Fdc mi pare che hai tempestivamente cercato di porvi rimedio ma qui si è andati oltre. Lei ora ti vede come quello che le ha rovinato l’esistenza ma potresti essere anche quello che gliela salva o sbaglio? La ami, l’hai perdonata per il tradimento, la rivuoi indietro, sei disposto a cambiare per lei, vuoi un figlio da lei e costruire una famiglia con lei. Parlando terra terra o non sei diciamo “convincente” o lei non ti ama più.
Scusa Fdc se mi sono espressa male o sono stata brusca, non voglio incalzarti o roba del genere siamo qui tutti per riflettere…
Di per sè se una persona ti lascia ti lascia, e questo è un dato, al di là delle analisi, che si fanno anche perché non si vuole accettare la realtà e l’abbandono, non solo per capire, stringi stringi, ci sono cose molto semplici ed evidenti. Tuttavia se vuoi analizzare, ne hai bisogno, ne senti la necessità (e può essere assolutamente che tu abbia ragione, sia a livello emotivo sia costruttivo) come analizzi le cose fa un’enorme differenza. Ci sono fasi nelle crisi e nella fine di un amore che più o meno si somigliano, in tutti. FDC poiché vive le sue ovviamente le percepisce straordinarie, perché le vive in prima persona, con tutte le loro valenze psicologiche, emotive, anche fisiche, e inoltre è rimasto anche bloccato in una fase, a lungo, senza ancora scoprire le successive (forse ha iniziato da poco). Nessuno può stabilire quanto debba durare una fase, e come si svolge, anche perché le fasi si intersecano, ma anche la fine di un amore o una fortissima crisi con una separazione rappresenta comunque (come dice CINICA, e come sicuramente accadde anche a MAX, che sia pure stato diversamente e in tempi più brevi rispetto a FDC) una parte di percorso interiore fatto di diverse sfacettature e rielaborazioni, fissità e illuminazioni. C’è un momento in cui il nostro essere è completamente teso sulla questione, in seguito continuiamo a rielaborare un lutto (sentimentale come reale), questa è la mia esperienza, anche quando non siamo così centrati sulla questione. E spesso in quel momento abbiamo anche le illuminazioni migliori, o sentiamo sciogliersi dei nodi, proprio perché stiamo vivendo e lasciamo il nostro istinto più libero di sentire e quindi di vedere, al di là di una razionalità che spesso ci limita. Oggi come oggi io riesco a vedere cose che non vedevo, e non parlo di cose negative tipo: lui era uno stronzo e io non me ne accorgevo. Parlo di cose di lui, di me, di noi, del circostante che non riuscivo a cogliere e che oggi vedo. Non è neppure detto che non ne vedrò altre o che quelle che vedo ora resteranno fisse, ma certamente ho più elementi, e credo che questo, Aleba, forse stia accadendo anche a te. Magari mentre giochi con tua figlia al mare e in teoria non stai cercando una risposta. Per quanto riguarda i traumi cosa facciamo noi stessi per i nostri traumi fa molta differenza. Qui traumatizzati siete in due, ognuno per le sue ragioni che vanno al di là dei fatti, e in cui rientrano varie contingenze, e che l’amore ci sia ancora o no, che torniate insieme o no i vostri traumi sono comunque, prima di tutto, un fatto personale, un percorso personale il starci dentro, rielaborarli e risolverli. Urlarti “è colpa tua”, di tua moglie, per anni, non è un modo per risolverlo, vero Aleba? E’ una fase, non un modo. E’ anche un modo per non risolverselo lei, in qualsiasi modo, che sia anche andare in Argentina e farsi un’altra vita. Tu non risolvi il tuo anche perché continui persino a cercartela che ti urli dietro.
FDC, scusa, ho letto ora l’ultima tua. Io vedo le cose da un altro punto di vista, e anche per ciò che mi riguarda, beninteso. Penso che comunque una persona adulta dovrebbe considerare una parte di responsabilità nell’essere stata insieme una persona, averla sposata etc. Seguimi, lo dico nel senso che lei ha scelto di mangiare in un ristorante per vent’anni non solo per far felice te ma perché comunque le andava più che no. E anche se le tue amiche avevano l’idea che il menù potesse un giorno risultarle indigesto lei sceglieva di mangiarlo al punto da averti pure sposato. ‘mi ha amato al punto da’ è un discorso vero sino in parte soprattutto se ‘mi aveva messo totalmente al centro’ sembra un totalmente altruistico processo di beatificazione e l’immagine di tale amore da farsi venire un’ulcera gastrica in silenzio per far felice un altro. Balle. Non è così. Seguimi, fdc, non sto dicendo che non ti ha amato, che non tenesse al tuo benessere ma se scelse di stare con te fu anche per SUE ragioni. Se non parlò chiaramente non fu solo per te ma per SUE ragioni. Idem la sua paura di perderti non era legata solo al tuo carattere e al suo amore per te ma anche al SUO carattere e ad un SUO modo di rapportarsi con il concetto di relazione, i suoi desideri, il suo modo di entrarvi in contatto e manifestarli. E forse anche un modo estremo di vedere le cose, da sto zitta a sputo fuori in una volta anche ciò che IO per MIE ragioni ho SCELTO di non dirti.
se arrivi a casa e tuo marito si sta facendo la tua migliore amica mentre fino a ieri pensavi che fosse l’uomo più devoto del mondo è un conto, se fa lo scemo con le tue amiche dal vostro primo incontro e tu hai finto di non vedere, hai pensato che tanto lo fanno tutti, hai inghiottito fiele, hai pensato ‘cambierà’ o cmq anche se lui te l’ha sempre menata lui ti avrà anche rovinato senza dubbio la vita ma se non ti domandi perché anche tu hai scelto (ma davvero) di rovinartela e di vivere in un certo modo, e non solo per amore e altruismo, ti spacci da sola per vera solo una parte di verità. E comunque ti posso dire che una che conosco, quando davvero il suo realmente sempre devoto marito l’ha tradita con un’amica oltre a subire un trauma devastante e a gridare al marito tot ciò che si ampiamente meritava ha cercato anche di capire costruttivamente quali cose di entrambi non avevano funzionato, non erano state dette, date per scontate, in una storia davvero importante e davvero bella ma anche umana e quindi imperfetta. Ma ti ho scritto ENTRAMBI, nè santi, nè diavoli, nè eroi. E INSIEME. E di fronte una cosa tale. E l’altra era veramente una pazza manipolatrice. Fdc, io sono una donna che ha amato e messo al centro un uomo ma so anche i miei perché. Tutti hanno anche i loro perché anche tua moglie. Se lei voleva un figlio e ha sposato chi non ne voleva ma le dava altro che per la sua bilancia aveva un peso dare ogni resp a te è una cosa di cui dovresti tener conto perché anche questa è stata e non solo è una parte del suo carattere. Molto incompatibile coi tuoi bisogni che esprimh
Ciao Cinica, Ciao Luna
Cinica è ovvio che 20 anni fa non sono riuscito a vedere ciò che hanno visto le mie amiche. Ma non credo l’abbia visto nessuno al di là di loro. Forse hanno visto la situazione dal loro punto di vista, pensando cioè che loro non avrebbero retto a lungo all’idea di vivere fuori città e non avere figli. Di conseguenza mettendosi nei panni di mia moglie e, soprattutto conoscendo bene me con le mie idee e i miei modi di vedere la vita, hanno dedotto che non avrebbe resistito e che prima o poi sarebbe scoppiata.
Si è vero Cinica, mia moglie credo mi abbia dato tutto e le è mancato qualcosa. Per quel che posso capire io l’unica cosa che non ha avuto è stato il figlio. Poi ripeto, gli errori li fanno tutti, e nel quotidiano può accadere che ci sia qualche malinteso. Per il resto credo di essermi comportato come un buon marito. Non so se avesse avuto un figlio cosa sarebbe successo. Forse nulla, perché io mi sarei calato nel ruolo di padre e Lei in quello di madre. Venivamo da due famiglie con idee simili e non credo avremmo avuto problemi nell’educarli.
Onestamente non credo di aver fatto qualcosa di più grave oltre quello di aver detto qualche frase infelice. No non penso. Qualcosa è indubbiamente scattato in Lei per far si che abbia rinnegato qualsiasi cosa. Davvero credimi oltre non riesco ad andare. Non trovo colpe superiori a quelle che ho descritto. E’ chiaro che se oggi tornassi indietro sarei attento anche ad un suo minimo movimento di palpebra.
Vedi Cinica, ma anche tu Luna. Fondamentalmente io ho creduto che per far andar bene un rapporto bastasse essere se stessi, bastasse essere sinceri, mostrarsi per quello che si è, senza mai ingannare l’altra persona. Si parla di crescita di cambiamento. Io ero già grande quando mi sono sposato. Forse si cambia da giovani. Un quarantenne credo abbia il carattere già formato.
Io non so cosa debbo fare per essere convincente. Qui si tratta di decidere di fare un figlio e decidere di crescerlo insieme. Lei non vuole. E’inutile che Lei continui a dirmi che io un figlio non lo voglio. E’ chiaro che in questo momento o domani mattina non proverei a fare un figlio con Lei se non mi facesse capire che mi ama ancora. Io la amo e tanto ma per fare un figlio ci vuole Amore tra due persone. Paradossalmente sarei anche disposto a fare un figlio con Lei solo come gesto d’Amore nei suoi confronti, ma mi sentirei in colpa verso mio figlio che non avrebbe una famiglia unita. Sarebbe da vigliacchi e da veri egoisti. Un figlio deve avere un padre e una madre che si amano e avere tanto amore da entrambi.
Non sei brusca Cinica ci mancherebbe. Non starei qui se mi preoccupassi del vostro pensiero, tutt’altro.
Luna è chiaro che io continuo a dire che i problemi non c’erano. Come potrei dire il contrario se non sono riuscito a percepire nulla di anomalo ? Sarò anche distratto ma insomma le cose gravi le avrei viste. Mi spieghi come si possa percepire un malessere se l’altra persona non lo mostra ?
…E’ evidente come ho scritto prima che oggi starei attento anche ad un suo movimento di palpebra. Di recente, qualche mese prima che se ne andasse vedendola un po’ triste le chiesi cosa avesse. Mi disse che aveva dei pensieri. Le chiesi quali pensieri avesse, lei insistette sulla parola “pensieri”. Insistetti ancora e Lei mi disse che pensava ai suoi genitori, al fatto che potessero ammalarsi o quant’altro. Io le dissi che la capivo e che anche io ero come Lei. Stetti un po’ a parlare con Lei per rassicurarla. Ma non mi venne di pensare ad altro.
Vedi Luna io credo che per percepire qualcosa che non va non ci voglia molto. Io sono distratto ma non così tanto da vedere una persona che non è felice. Certo è che se Lei lo nasconde a me non viene di pensare nulla. Sarà che io sono abituato a dirle le cose. Ok mi dirai tu. Tu sei abituato a dirle ma gli altri no. D’accordo Luna ma, secondo te, per quasi dieci anni prima del matrimonio di cosa abbiamo parlato io e mia moglie ? Questo per dirti che ho cercato in tutti i modi di essere chiaro con Lei di farmi conoscere in modo che Lei non potesse avere nessun dubbio al mio riguardo. E così ho cercato di conoscere Lei facendole mille domande per cercare di capire come fosse fatta. Ci scrivevamo lettere molto profonde in cui spiegavamo il nostro modo di essere. Quindi perchè chiudersi quando sai che dall’altra parte c’è una persona che ama il dialogo ? Perchè la paura di perdermi quando sapeva che non lo avrei mai fatto ? Ma soprattutto perchè covare dentro qualcosa in quel modo.
Mi sto tormentando il cervello è evidente. Non so se troverò mai risposta. Certo è che non riesco a darmi pace. E’ pazzesco pensare che ogni giorno sto pensando a questa situazione. Ha dell’incredibile lo so. Ma non riesco davvero credetemi
Ciao ragazze
ma non potevate semplicemente conoscervi? Davvero mille domande? Come mai eri, se posso, così preso dal fatto di mostrarle subito chiaramente chi eri e che lei lo facesse con te? Normale, mi dirai. Le persone sono se stesse, si raccontano, dicono i loro punti di vista sulla vita e sul mondo. Ma dici spesso questa cosa in un modo che pare che fosse una cosa non tanto o solo spontanea ma alla quale davi estremo peso. Vorrei farti un’altra domanda, se posso. Quanti anni hai? Fermo restando che non vedo un limite d’età nell’età che suppongo tu abbia (non mi ricordo), pensavo ciò. E’ vero che biologicamente un uomo non ha lo stesso limite di una donna per procreare, tuttavia un uomo può anche pensare e valutare che non vorrebbe avere un’eccessiva differenza d’età con suo figlio, non tanto nel presente quanto nel futuro e può quindi pensare che comunque anche se può fare figli anche a 50, 60, 70 non li farebbe. Inoltre è forse anche più difficile pensare di cambiare vita a 45 che a 35 se si ha una certa impostazione mentale che teme i cambiamenti. Se tua moglie ti ha sempre chiesto un figlio e non hai considerato la cosa non lo so, dici di no e anzi che fu lei, non tu, a spaventarsi quando un”ipotesi da test di gravidanza vi fu. Ma neanche, pare, pensò a un figlio o verbalizzò prima di arrivare alla sensazione orologiobiologico-potreipentirmene e non considerò in precedenza che sei più grande di lei (magari di poco? Lo Dici spesso e non ho capito di quanto)