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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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1.662 commenti

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  1. 1151
    Fuori dal Coro -

    Ciao Cinica, Ciao Luna
    Vi invito a leggere una delle ultime lettere scritte su questo sito: “Mi sembra di vivere un grande incubo…”. L’ho letta stamane e mi ha colpito molto. Ma mi ha colpito molto perché si tratta dell’ennesima fotocopia di quanto avviene nelle famiglie al giorno d’oggi.
    A me è stato insegnato che sposarsi a creare un nucleo familiare che doveva durare per la vita. Non ho mai visto di buon occhio questo tipo di consigli, proprio perché, come ho già scritto precedentemente, notavo, fin da quando ero ragazzo che le famiglie più che un nucleo di pace e amore sembravano un fortino di guerra. Ma con tutto il pessimismo di allora, mai avrei pensato che si raggiungessero i livelli attuali.
    Io sono d’accordo che i matrimoni debbano sciogliersi quando la convivenza è diventata impossibile. Quando i caratteri si scontrano di continuo minando giornalmente la serenità delle persone. Ma non è assolutamente concepibile che una vita in comune dove magari sono presenti anche bambini venga distrutta perché uno dei due si alza la mattina e decide di non voler continuare ciò per cui si è impegnata.
    Ho sempre pensato che al giorno d’oggi, stante l’immaturità delle persone finanche oltre i 30 anni, ci si debba sposare in età in cui per forza di cose si è capito cosa si vuole dalla vita. Ma sembra non bastare. Oggi l’immaturità regna sovrana ben oltre i 45 anni. Al primo accenno di “crisi” si molla tutto in barba a valori e sentimenti.
    Se avessi un figlio maschio gli consiglierei di non sposarsi. Magari a convivere. Con gli occhi ben aperti e con la consapevolezza che l’unione non è destinata a durare. E questo non perché ho ricevuto una “batosta”, ma per tutto quello che si sente in giro. Alla fine le motivazioni sono sempre quelle. L’esistenza di una terza persona e i sentimenti che vanno a farsi friggere.
    No, non funziona così. Un conto è la manifesta impossibilità a convivere, un conto i facili cambi di umore e passioni. No, il bene, l’Amore sono un’altra cosa.
    Io credo che il rapporto di coppia sia una cosa piuttosto semplice. Si basa sul bene e l’Amore reciproco, sulla condivisione di interessi e sulla coesistenza di caratteri. Luna mi scrivi della tua storia di quando avevi 20 anni. Può essere una storia “da adulti” quanto ti pare, ma hai sempre 20 anni. E i 20 anni di oggi non sono quelli di 50 anni fa. Allora a 20 anni gli uomini erano uomini e le donne erano donne. La sofferenza, quella vera, ti aveva già forgiato. Oggi a 20 anni i maggiori pensieri dei giovani sono gli sms sui telefonini e libri universitari di medicina che imparano a memoria senza neanche sapere cosa vuol dire realmente fare il medico.
    E a 35/40 anni, magari con dei figli da mantenere, messi al mondo perché “un figlio è bello”, si trovano ancora a domandarsi cosa si vuole dalla vita e a scovare difetti dell’altro/a, di cui prima non ci si era accorti, tanto era l’impegno a mandarsi sms di pseudo-Amore.
    La tua storia Luna, quella durata 20 anni, è ben diversa…

  2. 1152
    Fuori dal Coro -

    …dalla mia. Siete stati in crisi, siete stati separati in casa, hai scritto che hai vissuto altri incontri affettivi. Non è la stessa cosa. Io non ho avuto crisi né altri incontri affettivi. E scusami Luna, la pensiamo in maniera diversa (se ho capito bene): io non avrei mai vissuto altri incontri affettivi se ne sto vivendo già uno, con tutti i problemi che può comportare. Un tradimento è la cosa più infame che ti si possa fare. Ho sempre pensato che una persona che ti tradisce non è degna di nulla. Ma il mio pensiero ha dovuto fare i conti con il sentimento con l’Amore che provo tuttora per la persona che più di tutti, nella mia vita, mi ha fatto del male. Io non so come Lei si sia rapportata con il tradimento. Io so solo che la mattina debbo guardarmi allo specchio senza avere la tentazione di sputarmi in faccia. E so che se mi fossi comportata così come ha fatto Lei in questi tre anni, dovrei continuamente lavare il mio specchio.
    A me piace giocare e vincere lealmente. Magari sbagliare un goal a porta vuota, chiedere scusa ai compagni. Ma tornare in campo nel secondo tempo con l’intento di rimediare al goal sbagliato, magari segnandone uno ancora più difficile.
    Luna, di donne ne ho incontrate tante nella mia vita, ma confermo, avevano tutte quelle caratteristiche. Non è una critica, è la realtà dei fatti. Anche Cinica ha confermato, sostenendo addirittura che non pensava fossero caratteristiche non gradite agli uomini. No Cinica, gli uomini non gradiscono certe caratteristiche.
    Gli uomini cercano dolcezza e femminilità. Qualità che scarseggiano nelle donne moderne.
    No Luna, non ero in una fase diversa quando l’ho incontrata. Sono stato attentissimo a Lei e ai suoi difetti. Ormai avevo una corazza fatta di anni di conoscenza del mondo femminile. Indubbiamente ha mostrato il meglio di sè. Ma quel suo meglio credevo fosse il suo modo di essere. Era troppo semplice per…sembrare complicata.
    Troppo leale, troppo corretta, troppo piena di principi. E gli occhi. Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima. Bè i suoi occhi erano quelli di una persona buona, leale, pulita. Quello che cercavo in una donna….

  3. 1153
    Fuori dal Coro -

    Dici bene Luna. Quando Lei ha messo in dubbio il suo Amore per me, dove è finito il voler bene ? Non lo so Luna. So solo che il suo è stato un attacco continuo nei miei confronti. Un addossarmi colpe continue. Senza contare che, questione figlio a parte, non faceva che arrampicarsi sugli specchi. Tirando fuori miei pseudo-difetti che quando ascoltavo non sapevo se ridere o piangere.
    Ci credo Luna che ti sei fatta molte domande tipo “chi amo non può ferirmi sul serio”. Io sinceramente mi sono fatto la domanda inversa: “chi mi ama non può ferirmi sul serio” Sono tre anni che mi domando cosa può essermi sfuggito, anche di me stesso. Continuo a sostenere che di me stesso mi è sfuggito il fatto di…essere stato me stesso. Di non aver mai bluffato, di aver agito con lealtà come ho sempre fatto nella mia vita. Parafrasando con il calcio posso solo dire che anche chi gioca con lealtà può sbagliare partite, può sbagliare goal a porta vuota. Ma chi è leale non si butta in area di rigore per ottenere un penalty che non c’è. A me piace vincere ma lealmente, senza ingannare l’avversario, senza doparmi o quant’altro. Gioco ad armi pari. Poi se sei più bravo ti stringo la mano. Magari mi arrabbio per aver perso ma riconosco se l’altro è stato più bravo di me.
    Tre anni non è un giorno. Io oggi ho rabbia, molta rabbia per come sono andate le cose, per come si è comportata Lei. Vorrei sapere cosa vuol dire per Lei Amare una persona. Amare non è annientarsi per far star bene l’altro/a ma è star bene insieme.
    Cinica scrive che l’essere diventata un “noi” l’ha cambiata. A me non ha cambiato nulla. Ho fatto fatica ad accettare l’idea di sposarmi. Ma nel momento in cui ho deciso ero cosciente di ciò che facevo. A me che si rimprovera il fatto di essere rigido, di non essere duttile. Da single sono diventato coppia senza traumi. Sono uscito di casa e sono diventato marito senza che ciò mi abbia scalfito minimamente. Io, “l’uomo che non cambia” per eccellenza. Non ho perso il mio “io”. Sono rimasto me stesso, pur accettando l’altra persona, con le sue idee, senza mai imporre le mie. Ho solo esposto da sempre le mie idee, da uomo democratico che esprime il suo pensiero e conosce i propri limiti. Sempre facendo presente che la perfezione non è di questo mondo.
    E’ chiaro Cinica che non voglio accanto a me una persona che non mi ama. Ma una persona che dice di averti amato, che dice di essersi annientata per te, che sbandierava il suo amore ai quattro venti. Come può una persona così accoltellarti alle spalle in questo modo ?
    Le domande che si fa Luna continuerò a farmele con la consapevolezza di non trovare risposta. Perchè la risposta più logica che mi viene in mente è “finzione”, “falsità”. Non vedo altre risposte perchè davvero, capisco tutto, conosco la vita, vedo quanto succede nel mondo ma…io ho vissuto la mia storia, so cosa è stata e ricordo ogni singolo episodio di tutta la nostra vita di coppia. No, o ti si è fumato il cervello o non si può cambiare in qu

  4. 1154
    Fuori dal Coro -

    …in questo modo. Così si uccidono le persone che hai a fianco, che hanno creduto in te. Perchè tu sai che le persone che hai avuto vicino hanno creduto in te ciecamente.
    Un abbraccio

  5. 1155
    LUNA -

    forse non ci siamo capiti, fdc, e te l’ho già detto tante volte: i miei anni di crisi ‘corrispondono’ ai tuoi 3. Non è che io visto e vissuto una crisi e poi lui ha fatto come lei. Lui ha fatto come lei e da lì son nati gli anni seguenti. Molto complicati. I tuoi 3 sono semplici? Io non l’ho mai tradito. Quando dico storie affettive parlo di aver incontrato persone quando ero sola, persone a cui ho voluto bene. Persone con cui ho avuto uno scambio. Con cui mi trovavo ogni pomeriggio a bere il caffè prima che una persona andasse in ospedale dal padre che moriva di cancro e che ho accompagnato a organizzare il funerale. In tanti anni mentre comunque soffrivo per come andavano le cose e trascorrevo il tempo a farmi le domande che ti fai mi è capitato di incontrare persone. Maschi e femmine. Mi son sempre considerata sposata anche quando ero via di casa. E se tu dicessi a tuo figlio non sposarti cosa cambierebbe? Intenderesti ‘non amare’? Soffrirebbe cmq anche convivendo se amasse. Quando io avevo 20anni gli sms non esistevano e la mia storia era adulta, sì. A 20anni mia madre aveva me, a 20anni io ragionavo sui sentimenti come ragionai in seguito. E fu una prova di maturità chiudere una storia, fui forse piú matura di tua moglie a 35. Neanche ti ha parlato REALMENTE guardandoti in faccia e prendendosi la responsabilità di sciogliere, civilmente, un impegno che lei stessa aveva preso. Lo ha trattato, pare, come se la vostra relazione fosse una tegola che le è caduta in testa.

  6. 1156
    LUNA -

    cosa che il mio ex, quello di quando avevo 20anni, non ha mai detto di me, per quanto la fine l’abbia sancita io. Sua moglie, invece, la sua ex moglie, lo ha tradito per un anno, a 30anni, dicendo ‘va tutto bene’ e fregandosene anche di dirgli cos’era che la rendeva strana, mentre avevano fatto insieme un mutuo. Neanche le palle e il rispetto di dire ‘sono in crisi, c’è un altro, ti avverto affinché tu possa ragionare su come salvare la casa dei tuoi nonni, mentre io medito se il mio collega lascerà la fidanzata’. Per inciso l’ha lasciata lui, che sapeva e le diceva ‘c’è qualche problema?’ e lei palle su palle. Tu parli delle ragioni per cui una storia può sciogliersi o no, che la gente lascia per caz…te. La gente, se i grandi problemi non ci sono o se li vede dove non ci sono, lascia perché non ama più, punto. Quindi a questo punto forse ti sei già risposto, lei non ti ha amato quanto l’hai amata tu, visto che ha smesso e secondo te chi ama davvero non smette. Ma lo dici mentre tu sei innamorato ancora. Lei ti ha detto che non lo è di te. Quindi? Pensi che il fatto che tu la ami basti a tenere accanto a te chi non vuole starci? Io a 20anni non ho chiuso una storia perché ero una frivola ragazzina. E in seguito non chiudevo l’altra perché le ho dato mille possibilità. Anche il mio ex, in fondo, lo ha fatto, anche se malissimo e senza mai capire dove stava il vero reale problema. Tua moglie quante REALI possibilità ti ha e vi ha dato?

  7. 1157
    Fuori dal Coro -

    Ciao Luna
    Si forse non ci siamo capiti: io non dico che i tuoi anni di crisi non corrispondono ai miei tre. Io dico soltanto che i tuoi anni di crisi li hai vissuti in casa con lui. Io no. Io la crisi non l’ho vissuta. Lei se ne è andata e basta. Ho subito un abbandono senza essere in crisi. Capisci cosa voglio dire ?
    Se io dicessi a mio figlio di non sposarsi non gli direi di non amare ma semplicemente di non sposarsi. Perchè comunque finchè in Italia esistono queste leggi è sempre l’uomo che ci rimette sia a livello economico che legale. Poi per quanto riguarda il discorso dell’amore non gli direi di non amare, ma gli direi di stare accorto perchè purtroppo l’amore vero non esiste e che ognuno è pronto a chiuderti le proprie porte in faccia quando meno te lo aspetti. Gli direi insomma di tenere gli occhi bene aperti e di non fidarsi mai di nessuno (purtroppo).
    Tua madre, come mia madre è di un’altra generazione. A 20 anni era già una donna. Tu sarai stata matura a 20 anni e sarai l’eccezione che conferma la regola.
    A sentire mia moglie Lei mi ha dato mille possibilità quando eravamo insieme. Perchè secondo Lei avrei dovuto capirla leggendole nel pensiero. Capire i suoi malesseri senza che me li dimostrava.
    Certo che io l’ho amata davvero. E non posso riportarla a me soltanto amandola io. Ma credo tu possa immaginare come si sta male in questa situazione. Ad amare una donna, tua moglie che non ti ama più e che magari sta dicendo ad un altro le stesse parole che diceva a te. Io non ne sarei capace se non falsando. Ma io non sono un falso e non so bluffare.
    Un abbraccio

  8. 1158
    LUNA -

    fdc, scusa, non volevo essere dura con te, ma forse non mi son spiegata bene e poiché io ho lottato per il mio amore pure troppo, anche attraverso la parola, il contatto, l’empatia e la logica, la messa in discussione mia e il perdono allora quando hai scritto ‘io non ho storie affettive se ne ho già una’ pareva che io avessi parlato di amore e affetti con superficialità. Ricordati che parliamo di quasi un decennio, il che è già assurdo, perché, è ciò che dico anche a te, queste cose vanno risolte in altre tempistiche. A sto punto meglio un reale divorzio, nel tuo caso, essendo sposato, invece di un limbo, che continuare a considerarti sposato e non esserlo. E se invece ti vuole, ma davvero, che sia chiara e diretta. E’ chiaro che le nostre storie son diverse, ma di comune c’è una normale, seria, vera, condivisa, quotidiana vita di coppia che da un giorno all’altro diventa un limbo e un gran casino. Ora ti dico come in realtà la penso e la pensavo allora: i problemi di coppia si risolvono o cmq si affrontano insieme e la decisione di separarsi è una cosa seria come il fatto di non vivere sotto lo stesso tetto come il fatto di annunciare a parenti amici conoscenti che ci son problemi seri, disamore e non dissapore.

  9. 1159
    LUNA -

    io posso anche discutere, avere divergenze di vedute, un periodo più difficile e di disarmonia, possiamo pure affrontare che hai preso una sbandata per la dattilografa o io per il postino ma siamo io e te e ne discutiamo, o possiamo anche decidere che faremo un mese di pausa o di andare da uno psicologo o dal mago zurlì ma dire fine amore, fine storia, mettere in mezzo gli altri, cambiare casa etc son cose serie, estreme. Quando lui andò in tilt fu per ragioni che c’entravano ben poco con noi ma che, anche grazie a sua madre, che ci riempì di tensione, si rifletterono su di noi. Noi vivemmo separati per tot perché la nuova casa era in costruzione. Nel frattempo ci frequentammo comunque. Ma la valanga era nata principalmente per quella casa. Lui era tesissimo e stanco perché si stava distruggendo di fatica a farla. Era l’estate dopo la mia laurea e a causa delle tensioni causate da sua madre invadendoci per quella casa e la modalità con cui aveva aggredito le nostre scelte aveva finito col crearci mille problemi. Sarebbe lungo da spiegare ma fu così. Io non ero nè scema nè cieca nè egoista. Ero consapevole che lui si stava facendo il mazzo. Non avevo assolutamente nè l”atteggiamento nè la superficialità di chi non coglie le priorità. Ero abituata a stare con un uomo con cui ci eravamo organizzati tra noi sempre in modo democratico. Quando gli dicevo che avrebbe dovuto prendersi due giorni di pausa lo dicevo perché si riposasse e al contempo perché democraticamente rammentasse che quei due giorni servivano a noi, in quanto coppia,e a me, che meritavo due giorni di riposo dopo la mia laurea e con lui. Se lui mi avesse detto ‘andiamo a ottobre, perché ora, ti spiego, ho queste scadenze’ io lo avrei pure aiutato a fare cemento. Ma lui viveva da sua madre e sua madre di sicuro girava la questione che io non ero neppure grata di quanto faticasse. Ora, lui non è stupido nè così manipolabile ma il problema era a monte, risaliva a quando lei era entrata a gamba tesa nella nostra decisione di vivere in affitto toccando in modo ossessionante corde sue che in quel momento erano punti deboli, invadendo in altro modo apparentemente innocuo ma in realtà foriero di malintesi e malumori tra noi. Infine ci mise tanto più a soqquadro con la storia di comprare casa. Fu totalmente egoista e mise anche un aiuto come una fonte di tensione estrema. Fu, il momento che doveva essere il più bello, un momento di angoscia perché lei lo rese tale. Io ero indignata dalla sua mancanza di rispetto. Che per me aveva avuto sin da quando si era permessa di sindacare con violenza su una nostra precedente scelta. Lei stava operando una violenza psicologica su lui e quindi su me e io la coglievo. Lo era dirgli una serie di cose per fargli decidere non in base alla libertà e alla volontà

  10. 1160
    Fuori dal Coro -

    Ciao Luna
    Tranquilla, non sei stata dura con me. Si in effetti quando hai parlato di affetti avevo un po’ frainteso. Anch’io la penso come te: i problemi di coppia, se ci sono, vanno affrontati e risolti insieme. Ma ripeto fino alla noia: problemi interni alla nostra coppia io non ne ho visti. Poi che Lei stesse vivendo una crisi io proprio non potevo immaginarlo. Una coppia non progetta di comperare un appartamento e non lo compra due mesi prima della “fuga” se c’è crisi. Altrimenti c’è malafede. O sbaglio ?
    Tu parli di lui che è andato in tilt in seguito ad interferenze da parte di tua suocera. Bè in un certo senso hai notato qualcosa che non andava. Io no, niente interferenze niente di tutto questo. L’unica cosa che, a mio modo di vedere, non andava era la nostra divergenza di vedute sul figlio. Ma ripeto mai si è vista una crisi in seguito a ciò. E’ evidente che, ma lo dico con il senno di poi, Lei si confidava con altri (con l’altro magari), cercava sostegno, conforto, magari si lamentava di un mio modo di fare, mentre io ero ignaro di tutto. Lei probabilmente ha preso una sbandata per una persona che conosceva già da tempo. E testava le differenze tra me e lui. Io ero il perdente ovvio. Ma io non immaginavo minimamente cosa stesse covando. Una sua insofferenza mai manifestata come per esempio ha fatto il tuo ex. Io non capisco mia moglie ma sinceramente non capisco neanche il tuo ex. Che senso ha il suo comportamento ? Cosa significa ? Se non è stupido nè manipolabile perchè si è comportato così ? I malintesi si chiariscono e i malumori passano. Per me qualcosa non torna anche nella tua storia. Se ti amava davvero sarebbe tornato indietro. Da quel che mi racconti non vedo cose gravi. Solo ingerenze esterne. Una violenza psicologica per quanto forte non può operare in modo così distruttivo su una persona che vuol bene all’altra. Qui secondo me qualcosa non quadrava tra di voi. Non vedo la causa di tutto in tua suocera. E’ pieno il mondo di storie con suocere invadenti. Ma un rapporto non finisce per questo se c’è amore tra la coppia.
    Ciao

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