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Il coraggio di chiudere, la colpa di chi va via

di aleba
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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1.662 commenti

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  1. 1141
    Cinica -

    Ciao a tutti,
    LUNA si è vero è importante come si torna (quando si torna) e come dici tu è una questione d’istinto, di pancia, leggere tra le righe, interpretare attegiamenti, cose non dette, gesti non fatti. Lo si intuisce per istinto, è quello che è capito a me che razionalmente pensavo “potrebbe essere l’ultimo treno” come dici tu, sentimentalmente sentivo che con quella persona avevo ancora un legame molto forte, ma il mio istinto mi diceva a chiare lettere NO. Non ho ascoltato nè il cervello nè il cuore ma la pancia… se così si può dire.
    FDC di nuovo ti rispetto per aver scelto di perdonare il tradimento. Su questo argomento che purtroppo ahimè conosco secondo me o è bianco o è nero. Non ci sono mezze misure. O decidi di perdonare e lo fai totalmente proprio come hai fatto tu (e non è facile). O non perdoni. Non esistono mezze misure, non esiste un riscatto o si finisce per rinfacciare e avvelenare la vita di coppia. Ciò non toglie che come dice luna se lei il perdono non te l’ha chiesto…
    LUNA la fine di una storia importante ci dà l’oppurtonità di fare un lavoro su noi stessi non indifferente e importantissimo sotto diversi punti di vista. Un lavoro che dobbiamo fare da soli e che dura un tempo variabile a seconda delle persone. Non tutti riescono a cogliere questa occasione. Non so mi vengono in mente parole come autostima, indipendenza, autonomia, rispetto, autogestionene e valorizzazzione del proprio tempo, recupero di rapporti insomma ricentrarsi sulla prorpia vita e ascoltare se stessi. Si raggiunge un nuovo equilibrio. Ciò non toglie che al di là del discorso dell’ultimo treno, tutti noi ci auguriamo di trovare qualcuno da amare e che ci ami. E quando dico troppo riduttivamente “rifarsi una vita sentimentale” intendo ricominciare, tornare a fidarsi, aver voglia di rimettersi in gioco. Ecco io queste cose non le sento, quello che m’è accaduto mi ha resa come dice il mio nick piuttosto cinica cosa che prima non ero. Certo un pò di cinismo ad una certa età è normale e forse anche sano, ma la diffidenza verso gli uomini e verso il rapporto di coppia questo no…

  2. 1142
    Fuori da Coro -

    Ciao Luna, Ciao Cinica
    Inizio con il post n. 1139 di Luna. Per cosa era andata via a riflettere ? Sinceramente non lo so. Mi disse che aveva bisogno di un po’ giorni per pensare perché “così non poteva più andare avanti”. Ovvio che io, cadendo dalle nuvole, le chiesi sbalordito quali problemi ci fossero. Poi ben sapendo che l’unico reale problema era la questione legata al figlio, non le diedi neanche il tempo di rispondermi. La anticipai dicendole che se il problema era quello ero pronto a risolverlo da subito. Il discorso non andò oltre, perché Lei non mi diede altre motivazioni. Mi arrabbiai per questa sua decisione perché non vedevo il motivo per il quale non potevamo risolvere la cosa tra le quattro mura senza dare dispiaceri ai nostri genitori. D’altra parte Lei stessa mi disse di non allarmare nessuno e che anche a casa sua avrebbe fatto lo stesso. Non mi nominò nessun altro uomo. Quello lo scoprii io poco tempo dopo, perché ovviamente i conti non mi tornavano. Lei non mi ha chiesto nessun perdono. Sono stato io che dopo la “logica” esplosione di rabbia, ho cercato di riordinare il cervello scegliendo di perdonarla. Lei fu molto “equivoca”. Da un lato sembrava aver capito l’errore, dall’altro non mi rassicurava per nulla. Forse non sono riuscito a spiegare bene quanto non riuscivo a credere a questa cosa. Quando hai una immensa fiducia di una persona, quando la ritieni al di sopra delle parti, quando sai che tra le sue prime doti c’è la lealtà chiudi gli occhi e non vuoi vedere, perché anche se volessi vedere non ci riusciresti, perché non ritieni possibile una cosa del genere. Nella vita in qualcosa devi pur credere. Bene, io credo nell’amicizia, nei miei genitori e in Lei. Quindi immagina come posso essermi sentito in quei frangenti.
    Hai scritto una grande verità Luna: “FDC non vuole semplicemente lei, credo, ma vuole amore, non qualcosa che non si sa o non gli somiglia”. E’ così Luna.
    Cinica lo so è difficile perdonare un tradimento. Ma credi mi se ti dico che per me è stato molto più difficile dover credere al fatto che questo tradimento è realmente successo. Come scrivevo poche righe sopra, quando ti tradisce una persona in cui hai riposto tutta la tua fiducia è qualcosa di veramente terribile…devastante. Cinica, per me questa con mia moglie non è una storia importante ma….è LA STORIA. Io ci avevo puntato tutta la mia vita. Tanti mi dicono che devo riprendermi la mia vita ma….la mia vita era con Lei. Prima di conoscerla non me ne importava nulla del matrimonio…non ci credevo. Vedevo le donne di oggi troppo differenti per poterci passare una vita insieme. Ho fatto fatica all’inizio all’inizio a fidarmi di Lei, proprio perché non mi fidavo delle donne in genere: troppo chiuse, troppo enigmatiche, troppo complesse, troppo aggressive, poco lineari e poco razionali (scusatemi Luna e Cinica). Invece Lei ha cancellato tutto: non era chiusa, non era enigmatica, non era complessa, non era aggressiva. Era lineare, razionale ma soprattutto..

  3. 1143
    Fuori dal Coro -

    …Semplice, Femminile, Dolce, Intelligente, Onestà. Non potevo non innamorarmi a vita di una donna così.. Non è semplice rimettersi in gioco, non si è più ragazzi. Non si sogna più ad occhi aperti. E nella maggior parte delle donne, perdonatemi Luna e Cinica ma, regna sovrana l’aggressività e la complessità. Probabilmente non è neanche una colpa, perché credo siano schiave dei ritmi infernali e delle problematiche che la società attuale impone. E poi onestamente come si fa a innamorarsi di nuovo quando il tuo cuore, nonostante il dolore, risulta ancora occupato ?
    Un abbraccio a Luna e Cinica, due donne che non mi sembra rientrino nella categoria delle donne aggressive e complesse.

  4. 1144
    LUNA -

    Io non penso di essere diventata cinica. Forse sarebbe meglio? Sai, io nella mia vita non son mai stata una che programmava, cioé ho fatto diverse scelte, le ho portate a termine e mi son presa sempre le mie responsabilità. A dieci anni studiavo inglese da sola e se avevo deciso di farlo per un’ora al giorno lo facevo. Quando giocavo a pallavolo, finché ho deciso di smettere, l’ho fatto con serietà. Etc etc. Quando dico ‘non programmi’ intendo dire che mi son posta delle mete mie ma senza sentirmi schiava delle mete. Il mio motore è sempre stato l’entusiasmo. Ciò che mi ha “spento” rispetto a chi ero non è stata la fine di un amore e probabilmente anche se io mi so spenta in cfr a me per molti sarei ancora un esempio di entusiasmo. Nel senso che, poiché quello appunto è il mio motore, mi entusiasmo cmq nel fare ciò che faccio fosse pure cucinare i carciofi oppure non mangio.

  5. 1145
    LUNA -

    per quell’occasione di cui parli, e hai ragione, non avevo bisogno di un abbandono. Io ho sempre saputo il valore dell’autonomia, del tempo per sè. Quando a 18 anni facevo 5 h di treno per andare dal mio fidanzato di allora amavo la mia meta ma anche il tragitto con me stessa. Sarebbe lungo da spiegare, ma ad un certo punto della vita mi son successe tante cose insieme. Ho perso (per morte) persone che amavo, la persona che amavo invece di essere di conforto mi ha gettato addosso ancor più senso di frustrazione emotiva e impotenza, poiché ero più esposta ho assorbito tutto peggio e tutto mi ha fatto più male, rendermi conto di aver subito delle ingiustizie mi ha fatto provare ancora più sgomento e dolore, il sapere di dover andarmene da un luogo per me di benessere da sempre quando più ne avrei avuto bisogno mi ha ulteriormente stesa. Io credo che individuare ciò che per noi è salute, ampiamento o viceversa e pensare come darci ciò che ci fa star bene sia FONDAMENTALE. Io so individuarlo, da sempre. E so cosa siano la gratificazione e compensazione. Calcola poi che non son per nulla viziata. Ma alla mia panza non posso andar contro o mi ammalo. Immagina di avere più dolore. La tua panza sa cosa è sano per te. Immagina di non poter far nulla di ciò che ti fa bene perché gli anni precedenti ti rovinano addosso in quel momento e hai anche problemi di salute etc. In più la tua pancia ti dice che il posto in cui devi andare a vivere è quello che ti fa MALE. Perché stai rielaborando un lutto, reale, e altre cose connesse. Ogni volta che vai sul posto o ci pensi soltanto la tua intelligenza emotiva ti dice ‘ora no. Ti fa male. Tu devi prendere aria’ ma tu non hai alternative. No, lungo da spiegare. Però mi ha steso che la mia intellìgenza emotiva dovesse essere una risorsa resa vana. Ci lavoro su ma credimi che se tornassi indietro riorganizzerei le priorità. In tal senso ok so cose in più su me e la vita. Ma in questo momento anche nel riordino delle prioritá ciò che voglio e so si scontra con un”oggettiva impotenza.

  6. 1146
    Cinica -

    Buongiorno a tutti,
    Fdc è davvero molto bello ciò che hai scritto riguardo a tua moglie, l’amore della tua vita. Ma per me, estranea, che conosco la tua storia attraverso le tue parole, è brutto ciò che leggo riguardo alla reazione di lei, al tuo perdono offerto senza richiesta alla sua equivocità. Luna ti ammiro perchè sei rimasta sempre centrata su te stessa anche quando nella tua vita c’era un’altra persona e quando quindi l’io spesso diventa un noi. A me invece l’essere diventati un noi m’ha cambiato e ha cambiato lui e anche il noi si è evoluto nel corso degli anni. Siamo giunti a dei compromessi a volte mi sono adeguata io a volte lui cercando sempre di raggiungere un equilibrio. E a volte mi sono persa un pò del mio io perchè è successo seguendo un percorso non perchè uno dei due (in questo caso io) si è annullato per l’altro. Parlando terra terra prendo per esempio un cambio di lavoro: più stress per uno dei due, maggior impegno, spostamenti più lunghi, fine settimana impegnati e la bilancia del rapporto si riassetta cercando una nuova posizione di equilibrio. E le proprie esigenze vengono meno e non c’è quasi più il tempo di ascoltarsi. Ed io ho fatto un esempio stupido… purtoppo quando uno dei due subisce un lutto (Luna non so… non ti chiedo… ti dico solo che mi dispiace), la bilancia vacilla fortemente. Alcune coppie di amici e conoscenti hanno chiuso o messo a dura prova la loro storia proprio a seguito di un grave lutto subito da uno dei due.
    Tutto questo per dire Fdc che anche se il tuo sentimento è rimasto immutato forse tua moglie è cambiata forse il vostro voi non funziona più, sei sicuro di volere a tutti i costi al tuo fianco una persona che non è più sicura di amarti? Forse è anche un atto d’amore lasciarla andare per te stesso e pe lei…
    Fdc è molto interessante sentire l’opinione di un uomo capace di forti sentimenti come quello che provi per tua moglie dare un giudizio sul panorama femminile odierno: troppo chiuse, troppo enigmatiche, troppo complesse, troppo aggressive, poco lineari e poco razionali, ma soprattutto complesse e aggressive. E’ vero, non pensavo però che queste fossero caratteristiche non gradite dagli uomini. E che inceve ci fossero persone che apprezzassero ancora la semplicità, la dolcezza, l’intelligenza ed ovviamente la femminilità. Voglio essere onesta io mi sento un pò un mix di tutto quello che hai detto nel bene e nel male però diciamo che il mio cinismo è sceso di un micronesimo.
    Buona domenica

  7. 1147
    LUNA -

    FDC, perdonami, ma a leggere pare che tua moglie se ne sia andata perché si era presa di un altro e che non abbia neanche avuto la chiarezza e il rispetto di dirtelo. Tu hai perdonato qualcuno che non te lo ha chiesto e che non ha neppure accolto la tua disponibilità come un dono, ma come un atto dovuto o di poco conto? E ti ha lasciato credere per tre anni che se n’è andata per la questione figlio? Fdc, la coppia è una società sentimentale, suonerà poco romantico, ma secondo me anche lo è, ma comunque realistico. Se abbiamo un problema ho il diritto di saperlo e anche tu, partner. Centrare il problema è un dovere di rispetto che tua moglie non ha avuto e considerato. Mi pare che andarsene ‘salvando la faccia’ per lei fosse molto importante. Prendere tempo mentre guardava come andavano le cose con l’altro. Andarsene di casa è un atto grande. La chiarezza sul perché lo fai? Dire alla persona che è stata in quella società con te perché la stai sciogliendo. Ma veramente. Certo, ci vogliono le palle. E il rispetto. Dire per fare o capire cosa si vuole quella libertà. Lei non lo ha fatto. Ti parlo di me. A 20anni mi sono innamorata di un’altra persona. Poiché ci son stata insieme quasi 20anni mi pare evidente che non fu una sbandata. Son andata io a dire perché me ne stavo andando e ho messo in chiaro i miei sentimenti e stati d’animo. Stavo malissimo ma così era. Mi son scusata e non era retorica. Aver dato un dolore a una persona a cui sempre ho voluto bene (e neanche questa è retorica, è realtà, reciproca) è una delle cose che sempre guardo con responsabilità e dispiacere. Lascia perdere l’età perchè era una storia da adulti. Anche se per affrontare una crisi precedente dovuta a sua madre l’età ci ha privato sicuramente di alcuni mezzi. Mi disse ti perdono e io gli dissi onestamente che capivo il valore di quel perdono, ma che in ogni caso la nostra storia era finita e che non gli stavo chiedendo di riconquistarmi. Cosa che tentò di fare ma io cercai di fargli capire come e perché mi sentivo realmente. Parlammo tantissimo, nel frattempo poiché per me la questione non era salvare la faccia i miei erano inc neri

  8. 1148
    LUNA -

    non cercai sconti dando a chi volevo bene la responsabilità di una mia scelta. Uno dei miei problemi era che, e non per sembrare migliore, nè per mero senso di colpa, mi interessava davvero come stava una persona che ho amato e a cui volevo bene. Che nei miei confronti, prima, aveva certamente anche sbagliato, ma che non ho mai considerato una cattiva persona. Il mio problema era che non volevo pensasse che non c’erano stati amore e verità nella nostra storia (io avevo provato cosa vuol dire lasciarsi in questo modo, a mia volta) ma non volevo che non ricominciasse a rielaborare e vivere pensando in un mio possibile ritorno. Non ero quella che si tiene una porta aperta. Le persone non sono porte. Durante la mia lunga crisi della storia seguente mi è capitato di andarmene di casa. Ho sempre detto chiaramente perché, ho detto quali erano i problemi secondo me e i miei stati d’animo. Ho vissuto anni da separata in casa, praticamente, anche se è più complicato di così. In quei lunghi anni, e mai per ripicca, mi è capitato di vivere degli incontri affettivi. Son sempre stata io a dire che esistevano. Non son mai state cose a comodo in cui il mio problema era planare sul morbido o valutare le garanzie. Il mio è un reale caso, ma tragicamente reale, di chi è trascurato, inascoltato, di chi vorrebbe investire in un rapporto e non può. Ma REALE. Il mio è il reale caso di una persona abituata a bastarsi nelle difficoltà che non ha mai ragionato in termini di ripicca nè è mai rimasta o tornata per questione di treni. A me dispiace sentitamente e onestamente di aver coinvolto emotivamente altre persone nelle mie ‘disgrazie’. Anch’io son stata vicina a quelle persone. Mi è stato detto da lui che io c’ero sempre, comunque, perché mi andava storta fuori. Non è ciò che mi è successo. Nè che io facessi le prove e tornassi indietro. La cosa che vedevano gli altri era la mia sofferenza e la mia caparbietà in combattere per il mio amore restando sola. Per quanto mi venisse detto che c’era un”altra vita se anch’io l’avessi voluto. E non erano bugie. Ma le persone non sono porte.

  9. 1149
    LUNA -

    Io vivo nella realtà, dove le persone possono anche avere smarrimenti e sbagliare. Ma di che tipo siano quegli smarrimenti e come vi si rapportano e come si pongono rispetto ai loro sbagli per me fa molta differenza. A me non colpisce il fatto che tu abbia considerato e deciso di perdonare un tradimento, bensì come lei si è rapportata con il tradimento, con se stessa, con la vostra storia e con te. Non so come mai tu abbia incontrato solo donne con le caratteristiche che descrivi , prima di lei. Forse anche tu eri in una fase diversa quando l’hai incontrata, forse amarla ti ha anche reso meno attento ai suoi difetti e più disponibile nei suoi confronti e mentre ti amava ti ha mostrato il meglio di sè. Ma quando ha messo in dubbio l’amore dov’è finito il voler bene? Che non è un cordone ombelicale nè una porta che tengo aperta. E’ un’altra cosa. Quando dico che voglio bene alle persone che ho amato o viceversa la mia non è retorica, mi ripeto. Parlo di atteggiamenti concreti anche se le strade si dividono e l’individualità viene recuperata. Tua moglie come e quanto ti ha tutelato con sincera partecipazione emotiva nei tuoi confronti quando ha deciso di andarsene, sapendo i suoi perché, e in questi 3 anni?

  10. 1150
    LUNA -

    fdc, io per molto tempo mi son fatta le domande che tu ti fai, e che son figlie anche dello shock dell’abbandono e dell’idealizzazione e di come internamente ci si pone nei confronti del concetto ‘chi amo non può ferirmi sul serio’ etc. Per molto tempo ho avuto bisogno di capire come funziona quando una persona, molto vicina, con le sue modalità, ti fa male e non bene e perché bisogna spostarsi. Mi son chiesta anche perché io non riuscivo a gestire diversamente e a spostarmi. Mi son chiesta sia in modo distruttivo che costruttivo quale fosse la mia parte. Conosco i loop, perché li ho avuti e talvolta anche li ho. Ma, per quanto riguarda me, almeno, posso dirti che le migliori intuizioni e anche le domande giuste rispetto quelle sbagliate riescono a emergere fuori dai loop. Allora puoi anche capire ciò che ti era sfuggito, anche di te stesso. E magari è proprio ciò che non avevi considerato e in una luce diversa.

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