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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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cinica, ciao cara 🙂 se lei avesse posto la questione in modo così ‘pulito’ lui le avrebbe detto ‘io e luna abbiamo deciso che’. Se restai sconvolta fu perché la cosa fu molto più ingarbugliata e subdola. Certo che penso che lui avrebbe dovuto vederla così. Ma non la vide così perché lui aveva già ansia. No ansia di andare a vivere da solo, di lasciare mamma’ (non è mai stato uno viziato da mamy, anzi) o di crescere. Nè di essere incatenato. Semmai di essere abbandonato. In quell’anno si era messo in proprio, pur lavorando da anni in famiglia. Da collaboratore a socio alla pari. In quell’anno aveva firmato un contratto per una casa. Era insomma anche normalmente teso per nuove responsabilità, temeva di non farcela con i soldi. Lei non era tanto che lo voleva vicino, ma aveva puntato un buon investimento. Lo era. Lei da sola non avrebbe mai potuto prenderla. La voleva per lui? Sì. Ma doveva essere quella, non poteva farsela scappare. Lei nelle cose che vuole, decide, considera giuste è un dittatore esaltato. Quando noi andammo in affitto lo visse come un crimine. Solipsticamente inconcepibile. Inoltre nella sua ‘follia’ lui ora sarebbe andato alla deriva senza mangiare come diceva lei. A ciò di per sè lui avrebbe risposto bye bye. Mica è scemo. Ma lei iniziò a dipingergli l’affitto come la rovina immatura senza senso di ciò che aveva messo via. E ‘tu una casa senza un tot di aiuto mio non te la comprerai mai. Non qui. Io ti aiuto per questa o niente. Etc etc’.
A lui piaceva la casa, non il ricatto. Ma si domandava se lei non avesse ragione. Un minuto diceva ‘forse dovremmo’ un minuto dopo ‘non voglio’. Forse, dopo aver sofferto sin dall’infanzia per il modo di essere di lei e aver vissuto sempre in ‘sottrazione’ vedeva nel modo di essere di lei almeno un dargli qualcosa che poteva agevolargli la vita. Io per come son fatta odiai il modo in cui aveva trattato la nostra decisione adulta e consenziente dell’affitto, questa questione e entrambi, ovvero senza alcun rispetto e calcando sulle sue fragilità contingenti. E a ciò mi opposi e ciò mi schifò. La scelta della casa era il nostro matrimonio, la nostra gioiosa, anche se assai pratica, ‘cerimonia’. Risparmiare, fare sacrifici per ciò che scegli è ben diverso. Sarebbero stati anche i sacrifici futuri miei. Io non avevo soldi da parte non perché mi ero grattata ma perché avevo studiato e fatto una sorta di tirocinio pagato ma non esageratamente e facendomi il mazzo. Lei la mise giù che io manco avevo soldi via ma mi avanzava pure di disprezzare i sacrifici di lui, una casa bella in quella zona. Insomma, io ero viziata, immatura. E varie amenità. In realtà era indecente come lei CI stava trattando. Etc etc etc. – fdc, se c’è una cosa che accade è che uno o una cambi e ti lasci perché si innamora di qualcun altro. Comunque tua moglie per me una cosa veramente grave l’ha fatta e che non se ne renda conto per me è già prova di sensibilità solo autoreferenziale e immaturità. Hai perso tuo padre ed è tornata solo a esigere e a farti casino. Poteva stare dov’era e faceva più bella figura. Non alza neanche la cornetta per sapere come stai e tu stai ancora a dirti che è colpa tua e lei non sorride a causa tua.
“Ma dopo quanto ci ha riprovato con te ? E in che modo ?”
dopo 8-9 mesi un annetto non so più di preciso…prima con telefonate che ignoravo e poi una sera me la sono trovata d’avanti alla porta di casa…che doveva assolutamente parlarmi…tz…:-)
la storia della ripicca..me lo ha detto lei..che era colpa mia se ha fatto quello che ha fatto, per la questione del figlio e perché a suo dire la trascuravo e per certi miei modi di fare, etc…
guarda risparmiami di raccontarti i retroscena e i dettagli di tutta la faccenda che son così assurdi che neanche ci crederesti…
io ne son fuori da quella storia, tu devi uscire dalla tua.
ma ho l impressione che ti piaccia un po’ tanto crogiolarti nel loop, nel passato invece che vedere e affrontare il presente.
fai finta di non capire o non vuoi capire la tua situazione, questo a me sembra.
Ciao Cinica, Luna e Max
Inizio con Max. No Max, ti sbagli su questo, io non mi crogiolo nel loop. Fidati. Non mi piace fare la vittima ma, credimi non riesco ad uscire da questa situazione. E faccio davvero di tutto. Cerco di divertirmi, di non pensare, di uscire con gli amici, frequentare donne ma più in là non vado. La mente torna sempre là. Sono un amante della vita, del sole, del mare, delle belle cose. Provo a farle ma non hanno lo stesso sapore. Mia moglie a differenza della tua ex non mi ha chiamato per riprovarci, sono stati più che altro gli eventi a far si che si sia verificato il suo “ritorno”. Per il resto quello che ti ha detto sembra un po’ la fotocopia di quello che mia moglie ha detto a me. Uguale non fa una piega a parte il discorso della ripicca: “colpa mia perché non volevo un figlio, perché la trascuravo e per certi miei modi di fare”. Se non ti da fastidio mi piacerebbe conoscere i “retroscena e i dettagli assurdi”. Ci crederei stanne certo, perché credo che anche i miei non sono da meno. Mi piacerebbe avere un confronto su questo visto che per molti versi le nostre storie sembra simili.
Se ti va chiaramente. Grazie
Cinica, grazie per i tuoi apprezzamenti. La coerenza fa parte del mio modo di essere. Molti mi accusano di esserlo “troppo”. Forse perché nel nostro mondo la coerenza manca completamente.
Rispondo a te quello che ho risposto a Max: lo so benissimo che non è salutare. Infatti ci sto rimettendo anche di salute, nel senso puramente fisico. Ma credimi anche tu: non riesco. Ne ho superate di situazioni difficili nella vita ma su questa faccio proprio fatica.
Credo che ognuno di noi abbia il proprio punto debole. Magari se casca il mondo…ti scansi. Ma quando (per quel che mi riguarda) sei colpito nel profondo dei tuoi principi e delle tue certezze ti vacilla tutto. E’ come se stessi vivendo continuamente un terremoto. Scosse continue.
Comprendo quello che hai risposto a Luna e a Max. E’ ovvio che alla soglia dei 35/40 una persona dovrebbe sapere cosa vuole dalla vita. Infatti io lo sapevo benissimo, ed ero stato chiarissimo….da sempre!!! Poi ho fatto degli sforzi per modificare una mia scelta di vita (il figlio). Quello che Lei non ha capito è che per me non era così facile riuscire ad accettare un cambiamento così importante. Un conto è quando uno non si è mai posto il problema e un conto invece quando il problema te lo eri già posto in precedenza e avevi progettato la vita insieme in un certo modo. Cambiare in corsa e per una cosa importantissima, la più importante della vita, può crearti molte difficoltà.. Fondamentalmente ciò che mi rimprovero più di tutto non è tanto il fatto di aver detto “no” al figlio, ma quanto di non aver fatto “pesare” a Lei la mia reale difficoltà ad accettare questo cambiamento di vita. Invece di dirle sempre “non mi va” avrei dovuto dirle che spesso mi chiudevo in me stesso per cercare di superare questa cosa. Lo facevo costantemente. Cercavo di convincermi sul fatto che in fondo.
avere un figlio non era poi la fine del mondo, e che comunque aveva i suoi lati positivi, e che in un certo senso mi stavo castrando perché con i bambini ci sapevo realmente fare.
Si Luna partita allucinante, ma la Spagna è veramente forte. Si poteva battere, certo ma dovevamo essere al meglio e fare una gran partita e magari contare su qualche episodio favorevole che quando meno te lo aspetti ti cambia la partita….c’era anche un rigore per loro.
Certo che se i miei amici sapessero del tradimento rimarrebbero a bocca aperta. Ma Lei non credo neanche si renda conto dell’enorme gesto d’Amore che ho fatto non solo nel difenderla a spada tratta ma nell’assumermi io per primo tutte le responsabilità. Ho coperto la sua “fuga” per almeno tre mesi, fino a che ho potuto. Ma tutto questo per Lei pare non avere importanza.
A volte mi chiedo davvero cosa deve fare un uomo per dimostrare Amore. Forse è vero che bisogna essere figli di buona donna per farti rispettare e magari evitare di essere se stessi e mandare al diavolo la coerenza. Tanto il mondo gira in un certo modo.
Mi è molto chiara la tua situazione Luna. E’ evidente il desiderio egoistico di tua suocera di avere vicino a se l’ultimo figlio. Come è altrettanto evidente che il tuo ex abbia subito un ricatto psicologico e si sia trovato in enorme difficoltà. E’ logico che lui sia andato in angoscia. Non è facile in quelle situazioni. Ti trovi tra due fuochi, devi combattere con te stesso per cercare di capire cosa sia più giusto fare. Quello che non riesco a capire è ciò che sia realmente successo per far si che voi due vi divideste. Queste che racconti sono situazioni che spesso si verificano in una coppia. Le ingerenze esterne, che siano per la casa o quant’altro, purtroppo spesso creano tensioni e malumori. Ma la coppia va protetta in questi casi. Si deve creare come uno schermo per respingere certi attacchi. Mi pare quasi di capire che tua suocera alla fine abbia un po’ messo suo figlio contro di te. Sbaglio ?
Una piccola precisazione sul concetto matrimonio/chiesa: io parlavo delle parole pronunciate in chiesa non del concetto matrimonio/chiesa. Quelle parole così importanti potevo dirle anche di fronte a nessuno, sarebbero state lo stesso fondamentali chiesa o non chiesa. In quel momento ci stavamo impegnando per la vita. E quelle parole sottolineavano cosa volesse dire prendere un impegno del genere. La chiesa non c’entra nulla in questo caso.
Luna so perfettamente le colpe di mia moglie. Se mi ci metto a pensare mi si sbarrano gli occhi perché so che mai avrei fatto cose simili. Ma il mio dolore e la mia incredulità vengono soprattutto da questo. L’ho conosciuta ed apprezzata per la sua profondità d’animo, bontà, altruismo e sensibilità. Tutte doti che mi hanno fatto innamorare di Lei. E non riesco a credere che si possa cambiare così. Ho colpe anch’io sulle quali mi torturo. Sarò stato nervoso qualche volta ma astio e cattiveria non le ho mai usate.
Un abbraccio a tutti
son stato un po’ brusco ieri notte fdc…complice il caldo e una serata non troppo piacevole…
è che vorrei che tu reagissi finalmente con un po di grinta.
quando la mia ex mi lasciò anche io finii nel tuo loop, é normale credo…durò però qualche mese…infatti guarda caso quando lei decise di tornare io avevo fatto pace con me stesso e avevo tratto le mie conclusioni, non mi aspettavo ne desideravo un suo ritorno.
malgrado lei volesse tornare e ricominciare io non lo volli più.
non mi piacque affatto e non mi convinse minimamente il modo come se n era andata, tradendomi già prima e poi come di colpo tornò, guarda caso una volta che la sua storia extra fini nel nulla..tentando comunque ancora di scaricare le colpe su di me.
e non pensare che fu tutto semplice perché anche lei aveva le sue qualità e di certo avevamo avuto anche periodi molto belli insieme.
ma è una questione di principio.
quando leggo che è da 3 anni che tu invece stai a rimuginare sui tuoi errori e a non capire questo o quell altro mi incxzzo pure…anche se in se non mi dovrebbe riguardare minimamente.
mi incxzzo perché va bene fare anche autocritica e autoriflessione, va bene che ci son stati 20 di matrimonio, va bene tutto però a un certo punto bisogna saper dire basta, tirare delle conclusioni e far valere anche delle conseguenze.
non so quanti anni tu abbia di preciso ma sei più “vecchio” di me di sicuro…proprio per questo dovresti darci un taglio, perché se continui così passerai i prossimi anni per te preziosi a rimuginare, ad aspettare che magari lei gli venga una illuminazione…etc…
ecco.. è tutto.
buon proseguimento.
Ciao Max
Del fatto che tu sia stato brusco neanche me ne sono accorto. E lo puoi notare dal post n. 1124 con il quale ti rispondo. Ti ringrazio che prendi a cuore la mia storia. E anche il fatto che ti inc…zi perché non reagisco con grinta. Apprezzo tutto questo.
Nel post precedente ti avevo chiesto maggiori delucidazioni e dettagli sulla tua storia proprio per confrontarmi (ovvio se te la senti).Già da quel po’ che hai scritto nel post 1126 mi fa ancora più pensare a quanta similitudine ci sia nelle nostre storie. Ci troviamo in sintonia anche riguardo ai modi per i quali le nostre ex se ne sono andate: molto simili.
Tranquillo che non penso affatto che tutto sia stato semplice per te. Ho fatto solo delle constatazioni riguardo al fatto che se già si hanno dei dubbi sulla propria compagna è molto più facile distaccarsene. Per me, e mi ripeto, è stato tutto un fulmine a ciel sereno, perché proprio il modo di essere, di fare e di pensare di mia moglie non avrebbe mai fatto sospettare a nessuno, non solo a me, un comportamento del genere.
Purtroppo vedi Max, il fatto di rimuginare da tre anni sui propri errori è sintomo di sensazione di fallimento. Comunque quando sei a posto con la coscienza è tutto più semplice. Rimugini anche perché pensi al fatto che alla fine avevi in mano tutto quanto necessario per costruire qualcosa e non hai costruito nulla. Anche in questo l’età conta. Sono più vecchio di te di almeno dieci anni quindi ti rendi conto di aver buttato alle ortiche un bel pezzo di vita. E tutto per una questione di paura e immaturità sotto un certo aspetto. La vita difficilmente ti dà una seconda possibilità.
Sei molto chiaro ed io comprendo la tua chiarezza. Ma ti assicuro che sarebbe stato molto meglio aver avuto a che fare con una vera str….za piuttosto che con una donna che magari ha fatto una c….zata senza nemmeno rendersene conto.
Come ho scritto più volte è la somma che fa il totale. Ed io in questa storia ci devo sommare davvero tante cose. E per quanto riguarda le mie colpe la cosa grave sta nel fatto di averle commesse in età adulta. Tentare di rifarti una vita dopo una mazzata del genere non è facile. Primo perché, nonostante tutto, amo ancora mia moglie. Secondo perché, nonostante i suoi errori, la considero una donna in gamba. Terzo perché proprio amando ancora la tua donna non riesci a vedertene vicino un’altra. Sarebbe un surrogato.
Poi ti sembrerà strano e assurdo ma di passi avanti ne ho fatti. Sono diversi mesi che scrivo qui ma considera che nei primi due anni non sarei stato neanche in grado di scrivere una parola dietro l’altra.
Immagina quindi come stavo prima.
Grazie, un abbraccio
Ciao Max, di nuovo qui.
Una piccola precisazione che forse rende meglio l’idea del perchè faccio una fatica così bestiale a rialzare la testa.
Mia moglie non era solo la mia compagna, la mia donna. Era ormai diventata il mio punto di riferimento, la persona sui potevo e sapevo di poter contare, a cui chiedere consiglio e confidare ogni mio dubbio.
E’ difficile riuscire a trovare nella vita un valido punto di riferimento che non siano i tuoi genitori. E quando questo punto di riferimento ti viene a mancare di colpo, ti senti completamente spaesato.
Eppure sono un uomo che ha vissuto da solo e ha saputo sempre districarsi nella vita. Ma Lei mi aveva completato. Era quel qualcosa che mi mancava. La mia sicurezza veniva ampliata dalla sua presenza.
E quello che mi lascia ancora più perplesso è che anche Lei contava su di me su ogni cosa. Eravamo i punti di riferimento uno dell’altra. E non è poco trovare una persona così.
Non ho problemi ad ammettere che senza di Lei mi sono sentito perso. Ho faticato non poco per riprendere un minimo di autostima.
E di sicurezza ne avevo veramente tanta
Di nuovo un abbraccio
fdc, posso capire che questo aspetto ti ferisca moltissimo. D’altra parte è un egoismo che lei ha effettivamente manifestato e manifesta. Per quanto tu voglia proteggerla dentro di te, a oltranza, anche al costo di assumerti anche le responsabilità che sono ascrivibili al suo modo di essere e reagire, non credo che questa mancanza da parte tua di obiettività ti sia d’aiuto. Anzi. Il mio non è certo un invito al rancore, la ripicca, ma appunto all’obbiettività. Addossarti ogni colpa e mettere lei su un piano di totale inconsapevolezza nell’essere, agire, sentire, a che ti giova? A nulla. Anzi. E pensare che ogni cosa sia un prodotto di tue mancanze, anche banali, mentre lei si sente assolutamente dalla parte della ragione.
ti faccio notare che sembrano esserci due tribunali, il tuo e l’interno tuo, che funzionano entrambi contro di te. E un solo avvocato difensore, il tuo. Che però non funziona obiettivamente verso di te, ma costantemente verso lei. Lei che peraltro non si assume alcuna responsabilità nè pensa, nel suo agire, di aver bisogno di un avvocato. Tanto è certa di avere ragione, si già autogiustifica totalmente e tanto se ne frega delle conseguenze delle sue azioni e scelte nei confronti tuoi e della coppia, che tu ti ostini a preservare DA SOLO. Ma non soltanto. Perché qualsiasi rapporto dovrebbe reggersi su una reciprocità. La sua dove sarebbe? Dici che chiami lei per sapere di sua madre, perché ha fatto comunque parte della tua vita. Sua suocera no? Ha mai chiamato, lei, per sapere come sta tua madre? Per sapere come stai tu? Dici di aver conosciuto una donna intelligente e sensibile. Bene. Lei si sente assolutamente intelligente e assennata nel portare avanti la sua scelta e non considerare diversamente le cose. Lei porta avanti da tre anni la sua sensibilità in chiave autoreferenziale. Lei non si sente peggiore nel comportarsi così con te, anzi semmai migliore. Lei se n’è andata perché voleva andarsene e non torna perché non vuole tornare. E quando è tornata per finta è tornata con l’atteggiamento di chi ti avrebbe fatto sentire costantemente in debito? Per cui niente in te avrebbe più potuto essere libero e spontaneo? In cui tu non avresti mai potuto chiedere nulla, esprimere a tua volta? Ti pare vita? Guarda che lei la pone così. Pensa se tu lo avessi fatto con lei. Col tradimento, la sua fuga, la sua assenza nei momenti che contano. Ma lei non te lo permetterebbe. Scherziamo?