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Lettera pubblicata il 26 Settembre 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore aleba.
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Ma riprendo ancora il tuo passo, perché sennò ci si perde, e lo riscrivo, tu scrivi:
“quando si mescola un atteggiamento da “metodo scientifico da psicologi”, affermandolo, a un qualcosa che esula totalmente da una delle basi stesse dell’approccio corretto. E cioè il giudizio, l’empatia proiettiva (‘un ritratto di lei’ – ‘tu l’hai assillata mentre lei’) e, nelle ‘analisi’ partire da presupposti (es. Tu hai ‘deciso’ che fdc si stia comportando in un certo modo”.
Tu mi leggi, e fai una SINTESI delle cose che dico (spostando peraltro l’attenzione dal problema di Fuori dal Coro a un problema che, si capisce, creerei e avrei, secondo te, io, e facendo poi un totale casino di quello che dico) e dici: che da una parte io utilizzerei una “pseudo-scientificità” mia, e da un’altra questa “empatia” mia verso di lei, che per te è di tipo “proiettivo” (e basta: perché io, poi, si capisce, devo essere talmente limitata, che posso capire qualcosa, o avere una qualche empatia, o essere capace di formulare una ipotesi, SOLO proiettando su una/uno, altrimenti PICCHE): dunque, la miseria, messa giù così, proprio un bel pastrocchio, non c’è che dire, Luna!
Purtroppo non è, ma NULLA AFFATTO come tu SINTETIZZI, non avendo tu – spiace dirlo, ma ora basta – capito un BEATO NULLA. E stavolta per me, eccezione veramente, mi si potrà credere o no ma non è mio solito dire ciò a qualcuno, affermo proprio: non hai capito un beato nulla. Perché una (o uno), si può anche spiegare male, o lo può dire anche tante volte con educazione (peraltro rispiegandosi e rispiegandosi, ancora e ancora, nonostante tutto), ma viene il giorno che una (o uno), si rompe la balle. E potrebbe anche sentirsi preso un po’ per i fondelli, per dire. E questo è il caso proprio (che mi sono rotta).
E quando dico che non hai capito nulla, Luna, dico proprio nulla (ma solo adesso lo so, e son contenta, finalmente, di avere capito!) e ti faccio pure un elenco in dettaglio:
– Non hai capito le mie buone intenzioni (a dispetto di quello che tu affermi e te lo dimostrerò: tu non credi, ma proprio per niente, alle mie buone intenzioni; e se parte di te ancora un poco ci crede, a queste buone intenzioni, è solo perché un po’ mi conosci, mi hai letto, DA ANNI, e hai visto l’impegno che ho messo ad aiutare altri/e, e dunque per te è un po’ difficile affermare CATEGORICAMENTE che io, in GENERALE, non abbia buone intenzioni, e dunque che non le possa avere, in fondo in fondo, poi, anche in QUESTO CASO SPECIFICO);
– Non hai capito nulla di questa “pseudo-scientificità” mia, e questa contrapposizione/sbilanciamento (che ti inventi tu, sbrigativamente) con un’empatia “proiettiva” (che tu mi appioppi, in maniera di nuovo facile e sbrigativa).
Ma entriamo pure nel “dettaglio”. Tu questa “empatia proiettiva”, incredibilmente per me (che ti conoscevo COMUNQUE come persona intelligente, in certo modo elastica, sensibile; salvo cose che ti dirò alla fine), la dai per SCONTATA.
(continua
Chiara, ho letto. A me non interessa per niente fare polemiche e, come ti ho detto, ho espresso un mio pensiero specifico su un punto specifico, il che non vuol dire che io pensi che non puoi continuare a dialogare con FDC esattamente come prima e sviluppare i tuoi discorsi. Ti rispondo perché stiamo parlando su due piani diversi. Io non manifesto certo una critica alla persona in quanto tale o alle intenzioni o manifesto disistima nel momento in cui dico che il metodo scientifico è una cosa e dare un’opinione è un’altra. Poiché mi hai detto che a me avrebbe teoricamente irritato il fatto che tu la pensavi diversamente su alcuni punti ti ho semplicemente detto che non è così, ma dove stava il punto, che peraltro non mi irrita. Però s
Mi dispiace che tu te la prenda così tanto e che tu pensi che io non creda alla tua buona fede, perché se lo dico è perchè lo penso assolutamente. Dovresti conoscermi, se pensassi diversamente te lo direi senza problemi.
Quello che ho scritto non significa assolutamente nè che penso che una persona sia limitata, nè che penso che abbia cattiva fede. Guarda che l’empatia proiettiva è la cosa più normale e naturale del mondo. E’ una cosa normale, non è un’offesa.
La usiamo inconsapevolmente tutti, quando ci mettiamo nei panni degli altri. La cosa più difficile è non farlo. Di per sè il fatto di averla non è una cosa nè assurda nè negativa.
E infatti non è un caso se, per non usarla e per usare veramente un metodo di analisi il più possibile, detto semplicisticamente, “superpartes”, psicologi e psicoterapeuti fanno un percorso. Punto. Ho detto semplicemente questo. Non è una bestemmia, non è un’offesa.
E’ un dato di fatto. Vorrei anche dirti (ma perché ho difficoltà a leggerti quando fai così, e neppure questa è una critica o un’offesa, puoi semplicemente non saperlo, non è scontato) che quando scrivi in maiuscolo non sottolinei un concetto, bensì, per la scrittura su video, URLI. Infatti è per questo, credo, che c’è scritto anche come avvertenza “fai un uso limitato di abbreviazioni sms e Maiuscole”. Quindi in realtà non sei più chiara quando lo fai, ma meno, perché la lettura risulta non più “analitica”, ma sincopata.
La proiezione (che non è un’offesa, lo ribadisco, e non significa che tu non sia intelligente, sono due discorsi completamente diversi, altrimenti saremmo tutti scemi) io la vedo per esempio quando dici che lui ribadisce il passato e povera lei, e lui continua a stare là a tormentarsi/la come chi è stato bocciato alle medie e ancora ci pensa all’università (riassumo il tuo concetto): ora, a parte il fatto che è ovvio che a FDC non fa bene, alla sua salute fisica/emotiva/mentale, stare ancora a rimuginare su quell’errore, lui non è che ci sta pensando comunque anni dopo, quando è fuori dalla storia, ma quando ci sta ancora dentro e quando, da ciò che lui racconta, è l’altra persona che sempre torna sugli stessi punti del passato. Quello che lui vorrebbe più di tutto è guardare avanti, insieme a lei.
Ora, è chiaro che se effettivamente non può guardare avanti insieme a lei prima o poi dovrà (se e quando lui lo riterrà opportuno, anche dal punto di vista emotivo, al di là di quello fisico) “mollare il colpo”, ma quando tu hai ipotizzato per più e più post delle cose non era una questione di sintesi, ma di un tuo punto di vista. Solo che questo tuo punto di vista andava oltre a quello che lui stesso raccontava. Sai, Chiara, se io ti dico che mia cugina mi ha tirato in faccia una padella tu puoi anche ipotizzare perché lo abbia fatto, ma se mi dici: non è vero, secondo me lei ha solo attuato un sano distacco e tu non glielo hai permesso e immagini la padella in faccia, beh, il discorso è diverso. A casa mia attuare un sano distacco solo per riflettere ma lasciando aperta una porta non è andare avanti per tre anni a dire a uno che è Erode dicendogli “non ti amo più e non voglio più stare con te” e tornare ogni volta sulle cose del passato, in un certo modo (conta anche il modo, e il modo FDC lo ha descritto per qualche centinaio di post abbastanza chiaramente), e poi tornare, ok, ma sempre in un certo modo. Io non sto parlando male di lei, la mia empatia non è di questo tipo. Lei, se ci pensi, attua una serie di atteggiamenti che semmai somigliano a quelli di una persona che io ho molto amato, e a cui comunque, nonostante tutto, voglio bene. Quindi non è che a me interessi fare un processo in cui salvo FDC e condanno lei dicendo che è un mostro di lokness. Ma quando FDC racconta certe cose io non penso che stia esagerando. Io penso che probabilmente sta pure giustificando ad oltranza degli atteggiamenti che sono comunque disfunzionali e lesivi. E che costuiscono una rete come quella di un ragno. Perché se una persona va avanti per tre anni a dirti le cose che lei dice a lui ti intrappola, ti fa girare su te stessi come dentro ad un bozzolo.
E io credo che FDC si senta impotente, perché so che ci sono delle situazione in cui realmente ti senti impotente. E anche se attui delle strategie assertive non serve ad una beata cippa.
Se l’altra persona, comunque, non intende “mollare” una serie di convinzioni e atteggiamenti. E le ragioni per cui non molla quelle convinzioni e atteggiamenti stanno dentro.
E se davvero non ti ama più, per quanto sia legata a te, o comunque in quel momento non ti vuole un empatico bene, che quindi è teso anche alla tua “salvaguardia” e non solo alla propria, NON TI VEDE. Non ti vede neanche se, metaforicamente, ti prende a calci in faccia e sanguini. Ciò non è sadismo. Non sto dicendo che lei lo prenda a calci in faccia per vederlo sanguinare (per quanto il rancore ci sia), ma dico che lei NON LO VEDE. Non lo ha visto neanche quando gli ha chiesto un figlio, in quel modo, pochi mesi fa. Ha visto se stessa, non lui, non “loro”, due o tre. Non è una cattiveria, è un fatto. E su chi rischia la depressione più grossa, beh, calcolando che lui è stato pure caricato di un senso di colpa spropositato assurdo…
Ciao Chiara 🙂
FDC, scusa per la mia divagazione. Non mi interessava puntualizzare cosa il mio ‘metodo scientifico’, ovviamente. La ‘centranza’ c’è perché, dal mio (mio ovviamente) punto di vista, anche se è evidente che un problema di comunicazione c’è, e c’è la necessità di uscire da un ‘copione’, tu hai veramente un assoluto bisogno di concentrarti su di te, non vivendo la cosa come un rinnegare le esigenze di tua moglie (che son davvero poco chiare, perché anche quando apparentemente ti chiede una cosa in realtà sembra anche però boicottare la tua possibilità effettiva di venirle e venirvi incontro). Io mi auguro naturalmente che in questi giorni, magari proprio anche grazie agli interventi di marcella (comprendo quanto ti abbia colpito) e di chiara qualcosa o molto sia cambiato e che tu abbia finalmente, se possibile, trovato il punto d’incontro con tua moglie, togliendoti anche quell’assurdo, spropositato fardello del ‘catastrofico’ errore etc. Tornando in amorosa empatia e democrazia. E te lo auguro di cuore, perché comprendo quanto questi ‘eterni’ conflitti siano insostenibili. Capisco quanto per te la risoluzione reale sia sempre stata il “ritorno a casa”. In ogni caso ti auguro però di sciogliere la tua tensione. In ogni caso. E di riuscire a ricordarti sempre quanto sia importante la parità, anche nell’empatia.
Ciao Luna, Ciao Chiara e cia a tutti
Rispondo al post n. 994 di Luna cercando implicitamente di rispondere anche a tutti gli altri post.
Ho letto con attenzione le vostre disquisizione (di Luna e di Chiara) ed è ovvio che abbiate punti di vista diversi su alcune questioni.
Il problema di comunicazione c’è, è ovvio, ma come spesso ho risposto a Chiara non credo di essere io il problema. Io ho cercato di pormi nel modo migliore, secondo il mio punto di vista ovvio, ma comunque con l’intento di non tornare sul passato ma di cercare invece di ricostruire presente e futuro.
Io capisco i dubbi di Chiara, perchè è ovvio, non conoscendola si attiene a ciò che dico io.
Purtroppo in questi giorni non è cambiato nulla. Non ho più un dialogo con mia moglie. Ho cercato di chiamarla ma non mi risponde. Io sto cercando di ascoltare quello che mi dite e provo a capire, leggendovi, dov’è che io stia sbagliando. Io penso sia da sottolineare il fatto che comunque è difficile sostenere un dialogo calmo e pacato quando vieni sistematicamente attaccato dall’altra persona. Chiara mi suggerisce di cambiare strategia. Ok. Io sto qui ad ascoltare i vostri consigli proprio per capire i miei eventuali errori. Chira mi fa un doppio esempio di scambio di sms dicendomi tra l’altro che, in una coppia di lunga data si sa bene ciò che irrita e ciò che non irrita. Eh magari Chiara. Nel senso che per anni nessuno di noi due si è mai “irritato” per qualcosa dell’altro. Quello che sto vedendo in Lei in questi anni di separazione non l’ho mai notato in tutti i nostri anni di rapporto. Tu mi dici che potrebbero essere molte le motivazioni per cui lei si comporta in questo modo: smarrita, confusa e quant’altro. Una cosa è certa: è molto altalenante. Perchè le cose le ha dette tutte anche che “non mi ama più”
Ha paura di ritornare con me ? Ha paura che le rinfacci il tradimento ? E’ scombussolata dall’intervento chirurgico ? Non lo so. Fatto sta che cambia da un momento all’altro. L’unica cosa certa è che in questi anni di separazione non mi ha mai più detto che mi ama.
Ben inteso, con questo io non la incolpo di nulla. Sto solo cercando di descrivere come vanno un po’ i fatti. Quello che posso dire è che io cerco sempre di pormi in maniera tranquilla. Poi è chiaro che se Lei mi dice ci vediamo alle 16 e alle 15.45 mi dice non ci vediamo più, credo sia normale che io possa essere quantomeno irritato. Poi faccio buon viso a cattivo gioco la prima volta, la seconda, la terza poi inizio a far presente che così non va. E’ da lì nascono le discussioni e i rinfacci (suoi) che poi scatenano alla lunga risposte da parte mia.
Come ho scritto prima non so da cosa derivi questa sua instabilità. Certo è che le vicende accadute da quasi tre anni a questa parte qualche problema hanno creato. Non nego che nel primo anno di allontanamento ci siano state forti discussioni, innescate da Lei, alle quali seguivano accuse che subivo senza controbattere. Questo finchè sono scoppiato….
…e non faccio fatica ad ammetterlo, dopo l’ennesima suo attacco portato a ferirmi volontariamente è capitato a me di difendermi attaccandola pesantemente (mai sul tradimento) e con parole (mai parolacce) che oggettivamente potevano far male. A volte avevo l’impressione che queste mie “esplosioni” la riconducessero momentaneamente alla ragione. Ma a me questo faceva male. Non è da me agire in questo modo. Soprattutto dicendo cose che neanche lontanamente pensavo. Infatti le chiedevo immediatamente scusa proprio perchè non riuscivo a sentirmi in pace con me stesso e non ce la facevo ad immaginare Lei che soffriva per frasi che come ho già scritto prima non pensavo neanche lontanamente.
Alla luce di quanto successo mi rendo conto, ma lo dico con il senno di poi, che forse sarebbe stato meglio dopo averla cercato per un paio di mesi, farmi da parte e aspettare le sue mosse. Ma, scusami Chiara, se mi ripeto, quando si ama davvero una persona, si è consci di qualche errore si cerca di far di tutto per riconquistare chi si ama. Con la conseguenza che si rischia di sbagliare.
Sono qui sempre a disposizione Chiara, Luna e voi tutti
Un abbraccio
(continua)
Questa “empatia”,dicevo,la dai per SCONTATA. Cioè, è così e basta, per te, riguardo me: è scontato per te, vale a dire, che siccome io parlo in un certo modo di una persona, TENTO DI CAPIRLA, è SCONTATO che io mi stia identificando, per te, identificandomi completamente (e sbilanciandomi completamente da una parte: dandole chissà quale ragione, ASSOLUTA: tu credi).
Io insomma mi sarei identificata, MA DI BRUTTO, eh? In questa persona (cosa che invece NON E’: ma proprio no, spiacente). E non è un caso, che sin dall’inizio, dissi a Fuori del Coro: capisco te, ma capisco anche lei; che si può scrivere anche in altra maniera: cerco di capire te, ma cerco di capire anche lei.
Io “empatizzerei”, secondo te, con lei e punto. Punto e basta (perché lo hai deciso tu). Questo è il tuo atteggiamento, Luna, nei miei confronti. Questa è la tua ostinazione, nella tua lettura FORZATAMENTE distorta.
E allora io alla fine mi arrabbio, sempre SE TU PERMETTI, si capisce. E SE NON LO PERMETTI, si capisce che mi arrabbio uguale: anche senza il tuo permesso? Sì? Bene. Procediamo.
Anche Fuori dal Coro, infatti, dopo poco che io ero arrivata, aveva buttato là qualcosa come “chissà, magari è probabile che abbia vissuto qualcosa di simile” (diceva di me: Chiara), e ciò è del tutto normale anche pensarlo e anche dirlo, aggiungo io ora. E infatti per me è finita lì, quella cosa che lui può aver pensato e che ha buttato lì.
Però io dico, ORA, perché voglio spiegare altre cose, e ci arriverò più avanti: se, per capire qualcosa, o qualcuno, si dovesse PER FORZA aver vissuto, in prima persona, qualcosa di “simile”, o di “uguale”, e buonanotte! Buonanotte al dare una mano a qualcuno o il ricevere a nostra volta la mano da qualcuno!
Nella mia esperienza – visto che chiunque qua parla ANCHE della PROPRIA esperienza o anche del SUO modo di affrontare le cose, o di COME si potrebbero affrontare -, e parlo ora proprio delle DISCUSSIONI, io nella mia esperienza NELLE DISCUSSIONI, ho trattato, da ANNI, vari ARGOMENTI, Luna. Sono abituata COSI’. Dalla politica, alle cose personali, umane esistenziali; dai problemi della società fino alla letteratura. Non tratto le cose in maniera SPECIALISTICA, perché non sono UNA SPECIALIZZATA. Do un mio parere, certo: tutto lì. E utilizzo i sistemi MIEI, Luna, non tuoi, per trattare una discussione. Se entro in una discussione di politica, in cui si parla di economia, non ci entro, Luna, se quelli che trattano l’argomento sono degli SPECIALISTI che stanno parlando – giustamente- tra loro. Chiaro?
Ma tornando ai problemi “umani”, semplicemente umani, e ad esempio di empatia, o del tentare di dare una OPINIONE, una LETTURA, e di dare poi umanamente una mano:
certo, se io poniamo ho un tumore, e mi stanno facendo la chemioterapia, e incontro qualcuno che o ha fatto o sta facendo la chemioterapia, va da sé che MI CAPISCA MEGLIO DI ALTRI e che IO CAPISCA MEGLIO a mia volta l’altro (che vive la stessa cosa). Grazie!
(continua)
Ma non è che per capire (nel senso – ovvio – del tentare di capire), o avere empatia, o avere comprensione, o fare ipotesi, su un problema umano (dico umano: siamo tutti umani qui o no? E allora), di una persona, di tipo esistenziale, o di coppia, o anche magari psicologico, o più vagamente “mentale”, debba aver vissuto lo stesso identico problema o copione, oppure – rifacendomi al caso – avere un Master in Psicoterapia di Coppia, per poter essere in grado, se a uno va, desidera farlo, ritiene di volerlo o di doverlo fare e a COLUI che parla, fa domande, chiede aiuto questo sta bene, non è dicevo che ci voglia un Master per dire a Fuori del Coro, e come fa mi pare anche Fuori dal Coro, che trovo che sia spesso “logico” (lo virgoletto eh Luna: perché lui non so se sia un LOGICO, di professione, e vale a dire un MATEMATICO – o anche FILOSOFO TEORETICO mi pare) se mi dice: oh, due più due fa quattro, eh? E se per lui due più due fa quattro nel senso che mi dice: sì, io sono coerente, lineare, Chiara, dico A, e A, e ancora A, come dire due più due fa quattro, a me va benissimo, Luna, ma pure io gli posso dire: sì, ma se tu da tre anni stai dicendo A e lei ti risponde B, tu continuerai a dire A e lei B, e per altri tre anni, FORSE la domanda e la risposta, pur essendo o sembrando OPPOSTE, alla fine SONO la STESSA COSA, sono RIDIGE, e la RISPOSTA che tu otterrai, che tu ritieni SBAGLIATA, che tu non vuoi, sarà sempre LA STESSA, chiaro? E potrò anche aggiungere, Luna, a Fuori dal Coro: amico mio, è matematico, due più due fa quattro. E ciò, Luna, pur non essendo né una psicologa, né un MATEMATICO, pensa un po’, incredibile!
E’ c-h-i-a-r-o a-d-e-s-s-o?
Ecco, io avevo letto questa cosa (l’avevo colta, credo, nella sostanza), da te e Fuori dal Coro, ma non mi ci sono soffermata (come mai non mi ci sono soffermata? Questa sarebbe una domanda interessante, per dire, da farsi, prima di fare domande “sui perché degli altri sapendo i propri”, NON CREDI?); e ciò, bada bene, nonostante non fossi d’accordo con la sostanza di quello che mi avevate detto (ma Fuori dal Coro buttandola là, una volta, come ho detto che è normale che sia, che può essere; TU, invece, Luna: INSISTENDO, che è una cosa ben diversa, come ti dimostrerò).
Ed era una cosa che, dicevo, quella buttata là e poi dopo con INSISTENZA, che a quel punto riguardava proprio la MIA PERSONA, secondo la vostra lettura, inteso: coinvolgeva cioè, proprio me, in persona. Bene. Nonostante ciò io ho lasciato correre. Perché? Perché è vero che non ero d’accordo, e potevo mettermi a puntualizzare e spiegare perché non ero d’accordo, ma è pur vero che ritenevo sempre di avere poco spazio (per scrivere: nei post, non avevo MATERIALMENTE spazio, chiaro? E dovevo, e potevo, SCEGLIERE se dedicarmi a questo o a quello) ed ero concentratissima sui problemi di Fuori dal Coro che volevo aiutare (e io avevo chiarissima, DA PRIMA, e DURANTE la discussione, che questa fosse la mia PRIORITA’).
(continua
FDC, lei ti provoca per vedere una tua reazione… e invece tu non hai le palle…devi incxzzarti di brutto altroché…e hai fatto male a non discutere del tradimento, dovevate discuterne subito, appena lo hai scoperto e pesantemente !
invece tu ci hai chiuso su un occhio da quel che ho capito, così lei vede che può fare tutto quello che vuole, tu sei li come un cagnolino a dire si cara, ti amo lo stesso..rifallo pure…non cambia niente…..torniamo insieme ti prego!…
vedi, è qui che sbagli tutto ma non c’è niente da fare, ognuno è quello che è…te l’ho detto sei troppo buono, è quello il tuo problema.
poi parliamo di sto tradimento…è stata una sbandata o magari lei ci ha una relazione vera e propria con sto tizio ?!?!
no perché se lei in verità durante sti tre anni e magari ancora prima o ancora adesso ha la relazione con quell’altro ci credo anche io che non è chiara e si contraddice…a quel punto ti sta solo prendendo per i fondelli alla grande caro il mio FDC…
e a quel punto pure la storia del bambino (che tu non lo volevi…cattivone che sei…) son tutte pseudo-fregnacce!!
è il solito capro espiatorio per giustificare il SUO TRADIMENTO e il SUO lasciarti e buttarti le colpe addosso a te !
eh..scusa se ti offendo o se son troppo diretto e sintetico per la tua sensibilità, ma questa è la mia opinione e il mio stile, liberissimo di non condividerla o di non accettarla o di rifiutarla…e pure di deriderla se vuoi…a me non importa nulla della tua storia o della vostra opinione sul mio conto…voglio solo aprirti gli occhi amico…perché tu stai soffrendo per niente…
ci pensano già le ragazze qui a esser prolisse e logorroiche a non finire con le loro dispute che penso invece che tu abbia bisogno di una svegliata, di una “terapia” d’urto.
Ciao a tutti
Dopo il mio primo intervento sono tornata su queste lettere. Ho aspettato un po’ prima di intervenire nuovamente.
Chiara scrive che spesso Fdc è ripetitivo, quasi come fosse un difetto. Invece con le sue ripetizioni, anche a distanza di mesi, dimostra una coerenza impressionante. Alla fine uno che ripete può infastidire, ma in questo caso la ripetizione non fa altro che esaltare la sua coerenza. Tutti stiamo cercando di aiutarlo, voi in particolare Luna e Chiara, ma anche Aleba e Maria ho visto. Vorrei farlo anch’io ma non saprei come.
Io capisco solo che, pur non conoscendo la moglie, lei sta commettendo un grave errore. Perchè con tutti i difetti che Fdc potrà avere dimostra delle qualità e dei valori che al giorno d’oggi sono introvabili. Ma cosa pretende questa donna ? Si lui avrà sbagliato con la storia del figlio ma leggendo i suoi post ha dichiarato più volte che non era insensibile alle richieste della moglie e stava cercando di cambiare in quel senso. Se un appunto si deve fare a Fdc è quello che secondo me lui doveva comunicare alla moglie che si stava sforzando per cambiare, per accettare di diventare padre e cambiare vita. da quello che scrive pare non lo abbia fatto e un altro appunto che gli si può fare è che può aver sbagliato nel rispondere in maniera non proprio corretta riguardo alle richieste della moglie. Forse perchè pressato. Lo penso perchè anche mio marito faceva lo stesso.
Comunque analogie con la mia storia a parte io penso che purtroppo la moglie di Fdc abbia perso la testa per un’altra persona ed ha perso di vista tutto il bello dell’amore che ha vissuto con lui. Da donna dico che sta facendo una enorme ca….ta. E sono sicura come sostiene anche Fdc nella risposta a maximum che la moglie si sia lasciata abbindolare in un suo momento di crisi. Perchè la crisi parliamoci chiaro l’ha avuta lei e non Fuori dal coro. Ora anch’io da donna mi trovo in difficoltà nel capire cos’abbia per la testa la moglie. A questo punto anche il figlio sembra un pretesto perchè se tuo marito torna indietro sui suoi passi quale miglior occasione per ricomporre coppia e famiglia. Sembra un pretesto per poter uscire linda dalla storia. Come per dire, io me ne sono andata perchè lui non mi ha dato un figlio. Ma forse non ha fatto i conti con il vero Amore di Fdc, sempre stando a quello che scrive. Ma come hga detto qualcun altro perchè dovrebbe sprecare tutto questo tempo per venire qui a ribadirlo ? Lui non cerca la ragione ma solo di tornare con sua moglie. Anche se risulta evidente che vuole tornare con una moglei che lo ama perchè con tutto l’amore che prova ha paura che in verità sua moglie non provi per lui lo stesso amore di prima. E come dargli torto. Come condannarlo se non si è lasciato andare ? Scrive chiaro, cercava abbracci, rassicurazioni sull’amore della moglie. Non scordiamoci che è lui il tradito non la moglie. Quindi chi l’ha fatta grossa e lei non lui. Qui si parla di “ti amo” non di sbandate. (continua)