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Lettera pubblicata il 4 Aprile 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore C18.
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Ritengo che molte incomprensioni umane siano dettate dalla mancanza o meno della consapevolezza che le scelte effettuate non siano sempre dettate dall’intelletto cosciente, bensì da asservimenti inconsci a pulsioni biologiche e ad etiche sociali, le dissonanze tra le diverse consapevolezze rende incomprensibile ogni forma di comunicazione, generando talvolta una sorta d’intolleranza culturale che può degenerare fino a divenire addirittura fisica.
Una delle riprove di quanto affermo la si ritrova ad esempio nell’attuale concezione ci coppia che vive un momento di transizione dalla riduzionistica visione otto-novecentesca alla nascente idea olistica. Il passaggio da una condizione all’altra determina che lo scenario sociale in evoluzione non possa più sostenere la coppia definita come convenzionale e ne tenti nuove configurazioni indirizzate verso una liberazione dagli schematismi ritenuti ormai obsoleti. Le attuali sperimentazioni etichettate come trasgressive, contengono disegni variamente diversificati che tendono a rispondere ad esigenze specifiche del nostro tempo. Come molti studiosi confermano: “L’idea della sacra famiglia, dal punto di vista scientifico dell’evoluzione, è un mito”.
Oggi si è addivenuti ad un nuovo modo di concepire l’individuo nell’ambito dei propri rapporti con gli altri e quindi anche di quello relativo alla coppia. Si è determinata una maggiore definizione dei limiti che i legami tra i partners sanciscono, come il superamento del concetto di matrimoni per interessi o parentali o di religione etc. finanche per amore. L’attuale tendenza è quella di considerare i rapporti in relazione a fattori più emotivi e personali piuttosto che sociali e d’interesse. L’emancipazione femminile determina una maggiore indipendenza della donna che la slega dall’assoggettamento stereotipato della stessa che la voleva dipendente dal valore di coppia. Attualmente la formazione delle coppia è determinata dai sentimenti individuali e dall’attrattiva fisica personale, entrambi meno omogenei e statici e di conseguenza il concetto stesso dell’entità di coppia diviene più dinamico e paradossalmente stabile emozionalmente.
Alla luce di questo nuovo modo sperimentale di concepire la coppia così detta trasgressiva, si può individuare una suddivisione in due categorie principali: la coppia aperta e quella scambista. Nella prima si concepisce l’erotismo libero ed aperto a qualunque tipo di configurazione amicale possibile, nel secondo invece esso viene considerato comunque sotteso all’unità di coppia che attua perciò rapporti amicali verso l’esterno in modo comunque condiviso.
Nel tentativo di rientrare nel tema del dibattito vorrei valutare attentamente ciò che veniva sostenuto da dancan nei post 21 e 22 a cui rimando e nei quali, riepilogando, egli esprimeva un sentire generale di confusa individuazione della famiglia e della coppia, di sentimenti amorosi mancanti o meno, della necessità di un uomo ed una donna per generare prole. Una visione ritenuta fin’ora incontrovertibile e che invece si scopre traballante per inconsapevolezza delle variazioni in atto. L’amore è un sentimento individuale, variabile nel quantum spazio-temporale; la famiglia, una configurazione slegata dalla coppia; la prole una realtà scindibile da un rapporto sessuale. Si rende evidente che quei valori ritenuti imprescindibili oggi si rivelano relativi e la consapevolezza di ciò porta a conseguenze ancora inimmaginabili. Tutto è relativo, affermava il mio illustre amico Alberto, ma qualcuno ancora ha difficoltà a riconoscerne il valore perché non crede nelle dimostrazioni e nelle riproducibilità scientifiche dando più credito al proprio sentire.
La visione convenzionale di coppia è in realtà un caotico agglomerato di valori relativamente connessi, proprio come è avvenuto per la materia che si è tramutata in un insieme caotico di entità non più assolute quantunque percepite come statiche qualità concrete.
Ho spesso ricevuto osservazioni su un presunto tentativo di filosofare al solo scopo di giustificare un atto di trasgressione come quello di un banale rapporto sessuale esterno alla coppia. Io però suppongo che solo la ristrettezza dei mezzi culturali di cui si dispone impedisce di percepire una realtà oggettivamente riscontrabile, così come avvenne all’alba della presentazione della sfericità della terra o della sua disposizione eliocentrica. Il presupporre che una persona possa essere attratta verso il “Live Style” esclusivamente per una disponibilità sessuale sempre latente in questa, evidenzia esclusivamente la grettezza di vedute di chi esprime queste idee e l’incapacità a considerare fattori altri che vanno oltre l’esclusivo atto sessuale. Ritengo che la complicità che si genera in un trasgredire condiviso sia latente in ogni individuo e sperimentabile solo al di fuori di un rapporto convenzionale, ne è la riprova il ricorso in senso degenerativo all’interno del “branco”. Altro fattore adrenalinico è il rapporto amicale libero da tabù etici che consentono una comunione emotiva completa e senza limiti. Naturalmente ogni individuo può limitarsi come vuole, ciò che però ritengo essenziale per rifuggire da frustrazioni è la consapevolezza di autonomia scientificamente provata delle proprie scelte. Viva Dio io credo profondamente nel metodo scientifico.
min.... quanto ti senti superiore, ragazzo…. hai chiesto pareri. li hai avuti. le tue risposte, se lette bene,dicono alla fine,che voi ‘aperti’ siete migliori di noi ‘chiusi’. ma non ho ancora capito bene il perchè. probabilmente perchè siete talmente insicuri,ce avete bisogno di ‘aprirvi’ per sentirvi bene e accettati. ma questo nn vi pone sopra nessuno. p.s. mantenere un amicizia, è piu faticoso che fare sempre nuovi amici… che è ciò che fate voi. avete trovato la quadratura. sesso senza ripercu
@egli esprimeva un sentire generale di confusa individuazione della famiglia e della coppia
@Le attuali sperimentazioni etichettate come trasgressive, contengono disegni variamente diversificati che tendono a rispondere ad esigenze specifiche del nostro tempo.
@Io però suppongo che solo la ristrettezza dei mezzi culturali di cui si dispone impedisce di percepire una realtà oggettivamente riscontrabile, così come avvenne all’alba della presentazione della sfericità della terra o della sua disposizione eliocentrica
@Naturalmente ogni individuo può limitarsi come vuole, ciò che però ritengo essenziale per rifuggire da frustrazioni è la consapevolezza di autonomia scientificamente provata delle proprie scelte. Viva Dio io credo profondamente nel metodo scientifico.
:)))))))))))))))))))))))))))
CB, ma tu veramente non ti rendi conto?
ristrettezza di mezzi culturali… confusa individuazione…
dare per scontato che le persone che non la pensano come te siano ignoranti o frustrate o inconsapevoli… che si limitino invece di andare semplicemente incontro a quello che sentono come bello e sereno e piacevole per loro…
ma la gran figata è
@la consapevolezza di autonomia scientificamente provata delle proprie scelte
sai, CB, forse tu non ti rendi ben conto che non è che basta mixare insieme dei paroloni tentando di creare delle strutture linguistiche ad effetto per dire veramente qualcosa. Anche perché @la consapevolezza di autonomia scientificamente provata delle proprie scelte
non vuol dire una cippa di niente!
quale sarebbe il metodo scientifico?
nessuna delle cose che hai detto, che si tratti di filosofia, psicologia o del tuo amico Alberto o di tuo cugino Filippo, corrisponde a scienze esatte. Nè tantomeno la sociologia a cui tu fai riferimento cercando di usarla a tuo piacimento. Tu prendi quel che ti va nelle varie discipline, mostrando peraltro una superficialità, mi dispiace, nel mixare insieme teorie di vari settori buttate là tipo cavoli e cioccolato, aggiungendo a ciò dei luoghi comuni. Stravolgi persino dei concetti alla base del percorso psicanalitico, facendone un uso contrario e idem fai del concetto di libero arbitrio.
Il punto è che comincio (ma non da ora) e pensare, CB, che tu potresti avere lo stesso identico approccio esaltato e confuso e solipsista anche con un tema come la religione e lo scoutismo o la preparazione delle confetture o se debba essere tagliata o meno una siepe in giardino. Lo scambismo è certamente una cosa a cui tieni e che vuoi difendere, ma l’esaltazione e la verbalizzazione credo che abbiano a che fare sino ad un certo punto con l’argomento trattato.
A me, come ti ho già detto, non fa nessun effetto particolare pensare che ci siano delle persone che preferiscono la coppia aperta a quella chiusa o che preferiscono lo scambismo ad altro, sempre che appunto gli individui siano entrambi o “quadrambi” adulti e consenzienti.
Per quanto mi riguarda se uno sceglie lo scambismo per me non ha neanche bisogno di giustificarmi la sua scelta non dico con teorie socioantropologiche o varie, ma neppure con un banale motivo.
evidentemente gli piacerà di più lo scambismo che no.
Non è che ci voglia molto a capirlo. se poi vuole dire perché a livello individuale si è avvicinato a quella scelta, senza scomodare i massimi sistemi, posso anche essere interessata ad ascoltare una storia di vita personale.
Ma mi salta molto di più agli occhi, leggendoti, il fatto che tu “maltratti” la psicologia e la psicanalisi e la sociologia citandole con superficialità, o il concetto di autoconsapevolezza e del sentire individuale (e mi farebbe effetto anche se tu stessi parlando di tutt’altra cosa, anche della raccolta di funghi) che sono concetti piuttosto seri e volendo anche più armonici di come tu li esponi. Realisticamente parlando, non attraverso i miti. Cosa c’entra la caduta dei miti con lo scambismo? forse sarà che non vivo di miti, ma nulla, a mio avviso.
Allo stesso modo mi colpisce come tu viaggi tra piani diversi in modo scomposto, affiancando dei modelli astratti alla realtà individuale e negando che le persone pur conoscendo quanto te dei modelli di speculazione filosofica siano però in grado di vivere personalmente la loro vita attraverso il loro sentire.
Per esempio possiamo aprire una dissertazione di 4 ore e mezza sul fatto che oggi la televisione è trash e sul caso specifico della trasmissione Uomini e Donne, come fenomeno mediatico e sociologico.
Ma allo stesso tempo il fatto che esista il fenomeno Uomini e Donne non significa che io, te, Eme, Marquito, Duncan o il tuo amico Alberto siamo una massa indistinta e proviamo le stesse identiche cose di fronte ad una puntata di Uomini e donne, nè che guardiamo tutti Uomini e Donne, nè che tutti abbiamo la concezione del maschile e del femminile che emerge da Uomini e Donne, nè che tutti vogliamo fare il provino per fare i tronisti.
Scusami, CB, ma sai qual è il rischio a voler citare tanti discipline diverse nel modo che fai tu?
il rischio non è solo che arrivino qui degli esperti di filosofia, sociologia, psicologia, antropologia, comunicazione, sessuologia, rapporti di coppia o linguistica a dirti, settore per settore, che stai maneggiando in maniera superficiale dei settori specifici in cui non ci si improvvisa esperti (fermo restando che un autodidatta serio può saperne quanto e di più di un accademico, ndr), ma che semplicemente anche le persone che semplicemente vivono la loro vita, le relazioni, le loro pulsioni anche stando anche nella società in prima persona, e assimilano informazioni, le mettono in ordine e le vivono, non per citare la Treccani on line, ma serenamente,abbiano l’impressione che tutto questo florilegio di citazioni e tesi servano solo a TE a dimostrare che la trasgressione è una risposta specifica al tuo sentire ma che tu voglia anche per forza allargare la cosa a livello universale
coppiabiricchina,senza usare paroloni forbiti e senza scomodare filosofi et similia, fuori dai denti…
premettendo che una volta quelli come te(…voi…) facevano schifo, “temo” (…per te/voi…)che oggigiorno questo sentimento(…schifo, naturalmente…) continui ad essere quello che va per la maggiore, nei confronti dello scambismo. Fermo restando che ognuno è libero di fare quello che vuole,ci mancherebbe, ivi comprese le pratiche da voi “praticate”, ma da quì ad atteggiarsi ad esseri superiori,ce ne passa…ad insistere in un dibattito(…che sa tanto di arrampicata sugli specchi…) con tanto di prese di posizioni(…ma de che?…) che di tanto in tanto passano dall’autocelebrazione, all’insulto(…di chi ti/vi ha posto delle domande, naturalmente da te/voi driblate…), fino alla presa per i fondelli, quando guizzi/ate come un’anguilla, cercando di mescolare le carte in tavola per ricominciare tutto daccapo…
Fatevene una ragione, la pratica dello scambismo non fa di voi esseri superiori, come non rappresenta la fantasia repressa di tutto il genere umano…
“…Naturalmente ogni individuo può limitarsi come vuole, ciò che però ritengo essenziale per rifuggire da frustrazioni è la consapevolezza di autonomia scientificamente provata delle proprie scelte. Viva Dio io credo profondamente nel metodo scientifico…”
ma che sta’ di?
A voi piace trombare a destra e a manca allegramente,punto! non siete una coppia, come non rappresentate l’anello di congiunzione tra l’uomo del domani e i repressi(…secondo il vostro metro di giudizio…) di oggi.
Vedi cara LUNA tu scrivi : “Scusami, CB, ma sai qual è il rischio a voler citare tanti discipline diverse nel modo che fai tu?”. Io però non ritengo questo un “rischio” bensì un sogno meraviglioso e purtroppo irrangiungibile; a me piacerebbe tanto essere il peggiore di tutti e poter apprendere e migliorare, poter mettere fattivamente le mie idee all’angolo per poterle zittire o perfezionare. Per me sarebbe la cosa più bella che si possa desiderare ma visto che ciò non avviene mi accontento di andare a spulciare, curiosare e raccogliere le cose di valore che alcune menti eccelse hanno da dire. Probabilmente ciò che colgo è troppo sintonico con ciò che penso, sono troppo partigiano, è possibile e ciò mi rende assolutamente infelice, sarei sicuramente più contento avere un contraddittorio, trovare argomenti validi in grado di sgretolare le mie convinzioni evitandomi di proseguire inutilmente su percorsi sterili o peggio sbagliati. Perché invece di evidenziare i miei difetti che tra l’altro non riesco a riconoscere, non portate idee concrete a riprova dei miei errori? Perché vedi, se continuate a dirmi che sono presuntuoso, superficiale e tronfio di esibizionismo, non fate altro che spingermi a chiedere a chi mi conosce bene, un conforto a quanto affermate, ricevendone in cambio, paradossalmente, continue conferme alle mie convinzioni.
Sarei molto felice se mi spiegaste della nascita di questo sempre più ampio sentire il bisogno a trasgredire le regole convenzionali. Forse perché queste regole non sono poi così giuste, sentite e corrette come si crede?
In realtà io non ho mai inteso giustificare le mie scelte, ma piuttosto evidenziare alcune condizioni reali che si sviluppano conseguentemente ad un modo nuovo di concepire il mondo, un modo che certo non ho creato io, ma che ha visto la nascita nei primi anni del novecento e che si è sviluppato nel corso del secolo. Il crollo di tutte le barriere culturali, a partire da quelle più avanguardistiche della fisica fino a finire alle più elementari che coinvolgono le etiche sociali, e che hanno instaurato un nuovo credo umano, coinvolgendo evidentemente il nostro modo di concepire l’universo ed a cui non è possibile sottrarci, sia che vogliate o meno credermi.
Se tu scrivi: “dare per scontato che le persone che non la pensano come te siano ignoranti o frustrate o inconsapevoli…”. A me dà l’idea che sia tu a non voler capire che le “mie idee” (ad onor del vero non mie) nascano da un modo di concepire il mondo verso cui noi tutti stiamo andando, e ciò che io faccio è semplicemente di evidenziarle.
Io non colgo frasi per giustificare le mie convinzioni ma per mostrare da dove il mio modo di vedere prende spunto.
Se tu percepisci il mio percorso come un saltellare da una citazione all’altra, da una disciplina all’altra e non cogli la complessità organica a cui esse appartengono, è un tuo problema e non mio, anzi io cerco di offrirti degli strumenti per aiutarti a percepirlo.
posso addirittura dirti che se tu volessi, potrei indicarti tante letture interessanti che potrebbero aprirti a questo modo nuovo di percepire l’universo, un modo in cui non ci sono più corpi umani sezionati affinché le varie discipline mediche possano esercitare il loro dominio, ma esseri umani vivi, completi dei loro sentimenti, errori e sogni. Un universo dove una lontana stella può reagire per un fiore strappato qui sulla terra. Dove si può capire il male che si fa a mia madre ed alla tua se viene ucciso un elefante in africa.
Cara LUNA quanto vorrei che tu possa comprendere cosa significa per me vederti arrovellare su quello che scrivo e non raccogliere il senso sotteso a quelle parole. Tu guardi l’involucro e non ti avvedi di ciò che vi è contenuto, certo che esso potrebbe anche non interessarti, ma soffermarti sul rivestimento non ti aiuta sicuramente.
Io vorrei solo che invece di trovare scritto: “schifo”, “arrampicata sugli specchi”, “atteggiarsi ad esseri superiori “, “A voi piace trombare a destra e a manca allegramente,punto!”, “Fermo restando che ognuno è libero di fare quello che vuole,ci mancherebbe”. Come vedi jacknife, in poche righe è riuscito a riassumere tutto ciò che mi è stato continuamente rimproverato.
Con l’unico risultato di dimostrare un vostro sentirvi superiori, mi piacerebbe che si argomentasse seriamente. Siamo già al post 136 e non ho letto altro che i solito improperi triti e ritriti, mi piacerebbe leggere qualche argomentazione seria sul concetto che avete di relazione di coppia e sulle ragioni di questo vostro sentire migliore la vostra concezione rispetto ad altre, naturalmente non vorrei un semplice: “per me è così, punto!”
Naturalmente io non conosco i motivi che stimolano nel nostro nuovo arrivato jacknife il senso di schifo e mi piacerebbe saperlo, comunque nasce assolutamente da pregiudizi, sempre e solo da loro. Oserei dire, come faceva Marquito, “come dovevasi dimostrare”. Io naturalmente non voglio generalizzare, siamo tutti diversi però….
Io ho un amico (conoscente), un padre di famiglia integerrimo che ha mostrato di schifare chi non si comporta a dovere nell’ambito familiare una persona che non sbaglia di una virgola il suo compito di uomo di casa, tratta la moglie come una regina e sua figlia come un prezioso gioiello. Quest’uomo però ogni anno va da solo a passare un mese di ferie in Thailandia. A me, la sua ipocrisia fa veramente schifo. Conosco tanti che non vanno neppure in giro eppure le prostitute proliferano, i night sono pieni zeppi e ci sono tante amanti in giro, ed a sentirli… Insomma parliamone, qui sembra che chi vive una vita “fuori dalle righe” in maniera sincera e libera da pregiudizi sia da condannare e chi invece vive ipocritamente una vita formalmente sana sia una persona da ammirare. Siete proprio sicuri che non siate voi a soffrire d’inferiorità?
@ LUNA:
Carissima Luna,
condivido pienamente tutto ciò che hai scritto. Non c’è niente di più anti-scientifico di questo continuo affastellare le nozioni più varie, arricchendole di luoghi comuni e di citazioni fatte a casaccio.
Non ho più nessuna voglia di discutere con CB, ma mi piacerebbe tanto sapere per quale motivo il nostro senso di schifo dovrebbe essere frutto di pregiudizi.
Quello che trovo sconcertante è che lui ci accusi di non portare nessuna valida argomentazione a sostegno delle nostre opinioni…Ogni volta che ho tentato di avviare un dialogo con lui, e di spiegargli il mio punto di vista, lui mi ha completamente ignorato. Di cose da dire ne avrei avute tantissime ma lui non mi ha mai ascoltato, perché non è affatto interessato a conoscere il nostro punto di vista. L’unica cosa che gli interessa è dimostrare la sua tesi ed apparire più brillante dei suoi interlocutori.
Adesso ci domanda il motivo del nostro senso di schifo … a parte il fatto che già in passato mi ero offerto di spiegarglielo (precisando ripetutamente che si trattava di un giudizio estetico e non etico); la risposta a questa domanda se l’è già data da solo … siamo tutti quanti vittime di pregiudizi …ma come si fa a ragionare con uno così ?
Fra le tante contraddizioni che ho riscontrato nei discorsi dell’egomane, ce n’è una che mi ha particolarmente colpito. Leggiti i suoi ultimi post … Si è sempre vantato di essere originale, anticonformista e “trasgressivo”, ma adesso, per giustificare il proprio operato, fa appello alla moda e ai costumi della nostra epoca e scrive:”Sarei molto felice se mi spiegaste della nascita di questo sempre più ampio sentire il bisogno di trasgredire le regole convenzionali. Forse perché queste regole non sono poi così giuste, sentite e corrette come si crede ?”.
A parte il fatto che non esistono regole “giuste” valide per tutti ( e che CB è l’unico a non capirlo), il paradosso insito nel suo discorso mi sembra veramente lampante. La trasgressione viene esaltata proprio nella misura in cui cessa di essere tale, poiché viene adottata e fatta propria da un numero sempre maggiore di persone.
A questo punto sorge spontanea la domanda: chi di noi è più trasgressivo e originale ? CB, che si appella allo spirito dei tempi e al comportamento dei suoi simili, o le persone come noi, che se ne infischiano allegramente di ciò che fanno gli altri e che seguono semplicemente il loro istinto e i loro desideri ?
Io non mi sono mai preoccupato di assecondare il “trend” dominante. Non mi interessa essere alla moda e non mi interessa nemmeno essere trasgressivo. Mi interessa soltanto realizzarmi come uomo ed essere felice… ma tanto non c’è niente da fare … lui non ci arriva proprio (continua)
“…Io vorrei solo che invece di trovare scritto: “schifo”, “arrampicata sugli specchi”, atteggiarsi ad esseri superiori,A voi piace trombare a destra e a manca allegramente,punto!.Con l’unico risultato di dimostrare un vostro sentirvi superiori, mi piacerebbe che si argomentasse seriamente…”
Non attaccarti ad ogni singola parola, CB…questo giochetto, come hai potuto ben constatare non serve a niente…come non serve scomodare tutto lo scibile umano per giustificare e sottolineo giustificare(!)lo scambismo; a questo era riferito l’arrampicarsi sugli specchi.Il tuo sentirti superiore, è facilmente riscontrabile in tutti i passi in cui in un modo o nell altro, dai del represso a chi non la pensa come te o sembri sponsorizzare tale pratica come risultato di un naturale processo evolutivo che dovrebbe interessare tutto il genere umano e di cui voi sareste i precursori, come una sorta di cro-magnon in un mondo di neanderthal, ma che a ben vedere, sembrano, a mio(…e non solo…) avviso, solo un voler “giustificare” a te stesso(…ammettilo una buona volta…)un qualcosa che avverti come torbido e poco edificante, che ti impedisce di vivere(…lo scambismo…) con serenità, o sbaglio? Quanto alla parola “schifo”, non te la prendere più di tanto…a”me” fanno schifo le lumache, i pomodori crudi, il gorgonzola e tante altre cose, quando si parla di alimentazione…quando si parla del modo(…per te retrogado, naturalmente…) di concepire la coppia, mi fa schifo lo scambismo, le orge i trenini e le geometrie pazze…daltronde anche tu provi schifo nei confronti di quel tuo pseudoamico pedofilo che, alla luce del tuo pensiero, potrebbe essere semplicemente più avanti di te…