Ho bisogno di aiuto..non so più come comportarmi. Non voglio indicare nè mio nome nè età..sarò generica. Ho vissuto una relazione totale, per 11 anni…A distanza di 7 anni però..le cose cominciavano a farsi un tantino ripetive e noiose…il mio compagno è sempre stato molto innamorato..ma poco sensibile e poco avvezzo all’effeusioni. Non è mai stato un gran complimentone…e tanto meno è mai stato capace di farmi coccole e tenerezze varie, che a noi Donne piacciono molto. Per ciò mi sono sempre accontentata dell’Amore che sapevo esserci ma poco dimostrato. D’altronde le persone non le puoi cambiare…Tuttavia nel corso degli anni quel bisogno di effusioni più calorose, e di complicità si faceva sempre più pressante in me…tanto è che avendo avuto modo di riallacciare i rapporti con un mio ex (molto passionale e caloroso) ho ceduto alle sue avances…e siamo rifiniti a letto…Con l’Ex si era instaurata la relazione ideale…parlavamo un sacco, (di tutto) anche con il mio compagno ufficiale parlavo molto ma non mi sentivo capita. Il Mio ex (chimiamolo Amante) era diventato il mio punto d’appoggio nei momenti diffili…mi/ci consolavamo, ci ascoltavamo, mi dava consigli, mi coccolava, e facevamo l’amore dopo interminabili serate passate a parlare come due persone che si amano. La relazione parallela è andata avanti per 3 anni…non ne potevo fare a meno..e più lo frequentavo più me ne innamoravo. Mi dava tutto ciò di cui avevo bisogno….tranne la sicurezza di una relazione stabile. L’Immagine del mio compagno ufficiale…tendeva a sbiadirsi man mano…quello che per me era stato in 7 anni “Compagno Perfetto” stava assumendo ormai le sembianze di uno che con me non aveva nulla a che vedere….quasi un estraneo. Anche perchè i confronti mi venivano spontanei….ed ogni cosa perdeva di valore con il compagno ufficiale…>Volevo a tutti i costi fidanzarmi con l’Amante….ERA LUI L’UOMO PERFETTO CHE MI COMPLETAVA.
per una serie di motivi che non sto a specificare…la relazione con l’Amante non si è concretizzata….e quando ho capito che non era possibile costruire qualcosa di più…ho lasciato perdere…per non farmi male e per non farci male.
Nel frattempo ovviamente il rapporto con l’orami EX si era totalmente raffreddato.
A distanza di 1 anno dalla “fine” della relazione con l’Amante…e dal termine reale con l’Ex….mi trovo per circostanze esterne (abbiamo casa in comune) a vivere comunque una relazione di convivenza forzata con l’Ex che non manca attimo per farmi capire tutto il suo astio e rancore nei miei confronti. Purtroppo al momento non mi è possibile andarmene…lo stresso psicologico nel affrontare un trasloco e il cambio di abitudini mi creerebbe qualche disagio…Ma anche la convivenza con una persona che ti odia e ti disprezza non è il massimo….Quindi non so come comportarmi.
Dovrei andarmene?
Il mio Ex alterna momenti di apperente gentilezza e cordialità a lunghi periodi di antipatia, cattiveria (velata) ed astio. Per il quieto vivere cerco di lasciar perdere..ma quando le provocazioni sono esagerate, ovviamente reagisco in malo modo , rimettendolo al suo posto.
Ciò che non capisco è questo: LUI HA DECISO DI TRONCARE LA RELAZIONE…e lo capisco…MA NON HA MAI FATTO NIENTE PER RIPROVARCI O PER RECUPERARE IL RAPPORTO..quindi ora mi chiedo…COME MAI E’ COSI’ INCAZZATO ed INCATTIVITO CON ME se PUR NON AVENDO MAI TENTATO NULLA PER SALVARE IL RAPPORTO…HA DECISO DI TRONCARE?
Non dovrebbe sentirsi sollevato?
Oppure secondo voi sente come me, di aver fallito totalmente…e quindi se la prende con me?
Anche io so di aver fallito nella mia relazione…ma a differenza sua, me la prendo con me stessa..per gli errori commessi…e forse anche per aver trascinato questa relazione parallela più del dovuto.
Mi sneto in colpa per avergli fatto del male..ma del resto..me ne ha fatto anche lui..mancando di tutte quelle attenzioni che gli chiedevo, e gli ho chiesto per anni…
COSA FARE?
ANDARSENE?
Riassumendo:
Dopo 7 anni di splendido amore, TU ti sei accorta che il tuo compagno ufficiale non faceva più per te. TU ti sei fatta l’amante per 3 anni, mentre il tuo “ex” era sempre innamorato di te. TU lo hai tradito ed umiliato.
E ora ti chiedi perché non recupera il rapporto? mah principessa, sei TU che lo devi recuperare! E ti chiedi perché è cosi incattivito?
mah dimmi, tu sei gia stata tradita da chi amavi pazzamente?
ne deduco di no sennò mica la prendevi così alla leggera!
Non ha fatto nulla per salvare il rapporto? E tu lo vorresti salvare un rapporto con uno che al primo problema se ne va con un’altra stando con il piede in due scarpe? e pergiunta non si mostra un minimo pentito? Robe da pazzi.
TU L’HAI TRADITO CARNALMENTE e già qui avrai dei grandi problemi a farti riaccettare, MA LA FIDUCIA…la fiducia..quella sta a te recuperarla.
E non ti basterà sta volta solamente aprire le gambe.
Fagli un favore: VATTENE si, e non tornare più.
Oppure con un po’ di umiltà, gli chiedi scusa con il cuore in mano e ti penti di averlo umiliato. E da li potrete forse ricominciare. Ma senza il TUO lavoro, non si va piu da nessuna parte. anzi sarai sempre più umiliata, a ragione. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, ma se non l’hai capito in 44 (!) anni…..
Credo tu non abbia capito. Io non.voglio recuperare. Vorrei capire cosa cacchio vuole da me??
Ehh capirai….Scommetto sei stato tradito??
Beh..essere innamorati e non dimostrarlo non ti da garanzia di eterna fedeltà. Se Ami veramente qualcuno…il minimo che si può fare è dirglielo..e non fare i duri.
Tutto ciò che scrivi..non mi tocca minimamente. Ciao.
Eh si sono stata tradita…ma credimi…chiuso i Rapporti sena troppi piagnistei.
Ah comunque complimenti x il Nick che hai scelto. Ti si addice totalmente.
Mi sembra strano. L’uomo che tutti dicono essere negato per la convivenza presenta delle caratteristiche che lo rendono perfetto per la coabitazione. Il pessimismo storico amplifica questa falsa credenza e porta a orientare il proprio guardo nel mondo. In cucina l’uomo porta un concentrato di virtù che per tradizione vengono considerate un patrimonio femminile per rispetto del ruolo sociale del maschio e anche per la sua propensione a seguire inclinazioni non buone che lo portano sulla strada del vizio. Questa consapevolezza genera una ribellione nella donna, la quale tende naturalmente a diventare più svogliata, quando non è sostenuta da una tradizione che affonda le proprie radici nella cultura religiosa cattolica o in qualche dottrina che la libera dalla dipendenza dal maschio. L’educazione religiosa è importante, perché se non ci facciamo caso le nostre azioni sono sempre la risposta ad un invito del maschio dominante. L’uomo che si sente provocato non ha tutti i torti, ma in quel caso non è asservito ad un potere ed è quindi responsabile delle sue azioni… è schiavo di sé stesso e deve domandarsi cosa manca nella sua vita, perché i suoi freni inibitori non funzionano. Invece la donna rischia di diventare una pedina nelle mani del sistema quando non è assorbita con l’essere vitale nel cuore della famiglia. L’uomo che è libero da incrostazioni ideologiche e ha una passione per la cucina (es.) tenderà naturalmente a seguire le orme dei grandi chef.
Mio fratello ad esempio ha una manualità che ti fa sentire integrata nel suo mondo… poi ovviamente c’è chi in cucina si arrangia. Io parlo di passione. E’ chiaro che gli uomini in generale potrebbero avvicinarsi alla cucina spinti da un bisogno. Sono due cose molto diverse. L’arte dell’arrangiarsi di per se mi sembra altrettanto nobile. Ad alti livelli la donna in cucina mi fa sognare quando unisce al tocco dello chef la sapienza femminile… perché quello che lei fa lo fa per sé stessa. Invece tutti i tagli della cucina dei grandi chef sono degni di ammirazione proprio perché se da una parte vedi in opera la vanità (virtuosismo) dall’altra riconosci l’amore (virtù)… la passione viene come purificata da un gesto virtuoso. La donna buca il video quando si esprime in maniera grossolana. Ma questo non significa niente. Quando si acquisiscono delle competenze s’impara a dare un valore alle pause e anche al silenzio. Non esiste un rovescio della medaglia. La donna che non parla non è mai muta.
Liberamente, in linea di massima sono d’accordo con Caprone. Ha detto delle verità che giustamente sono scomode dal tuo punto di vista. Per quanto tu abbia ragione nel non essere stata amata come avresti voluto, piuttosto che tradirlo sarebbe stato più corretto lasciarlo dato che gli avevi manifestato più volte le tue mancanze. Francamente io farei fatica a vivere nello stesso tetto con una persona di cui non ho più fiducia, e sarebbe difficile gestirne anche la convivenza; penso sia istintivo e naturale l’acredine che si respira in questo rapporto forzato dopo quanto successo, quanto sia altrettanto chiaro il fatto che si sente ferito dalla persona in cui credeva e reagisce semplicemente come chiunque ne potrebbe soffrire. Ci sono delle cicatrici che non si possono rimarginare, e non tutti sono disposti a dare una seconda chance… evidentemente non eravate fatti per stare insieme, altrimenti le cose sarebbero andate diversamente. Ora come ora se volete ritrovare un pò di serenità al di là degli errori commessi, bisogna avere il coraggio di voltare pagina e fare delle scelte che vi portino a percorrere strade diverse.
Si capisce subito che tipa sei una egoista ,egocentrica. Ma vai a vivere da sola e lascia perdere sto pover’uomo che si è dovuto subire le corna cerca di essere meno arrogante
Sono d’accordo con i ragazzi, le mancanze le hai affrontate nel modo piu´ sbagliato possibile dato che come sai la cosa giusta da fare sarebbe stata un’altra. Capisco che la delusione di non ricevere determinate cose dal proprio compagno sia forte e induca ad allontanarsi, e sentire dentro che ogni giorno che passa in cui lui non ascolta e non fa lo sforzo di venirti incontro ti abbia fatto male, peró saprai bene che la soluzione non é tradire. Se ti fosse andata bene la relazione con l’altro, avresti mollato il tuo ex senza pensarci due volte no? Invece l’hai portata avanti per 3 anni e poi hai mollato la presa quando hai visto che davvero non c’era speranza di qualcosa di piu´ sicuro a cui aggrapparti.
Non ti condanno, solo ti suggerisco di guardarti dentro e pensare davvero a che tipo di persona vuoi essere e che tipo di relazione vuoi. A volte per arrivare alla cosa giusta bisogna soffrire la solitudine e fare i conti con sé stessi purtroppo. Ma credo sia meglio che guardarsi indietro un giorno e vedere solo scelte sbagliate e basate sull’egoismo del momento.
Ma tutti moralisti qua dentro?
No..non me ne vado è casa mia.
Prima del tradimento ci sono state discussioni, e chiari segnali miei. Confronti e richieste di amore..alle quali non è seguito nulla..
Eh certo Egoista…lui invece che mi amava “tanto” ma senza mai sbilanciarsi con un Ti Amo…eh già ora è Vittima.
Ma che ve lo.dico a fare?