Ciao a tutti,
leggo di idee sempre più astruse e complicate per controllare la velocità degli automobilisti in autostrada.
Congegni sempre più costosi e tecnologici che richiedono mesi per il test e il collaudo e che poi vengono sistematicamente contestati dagli automobilisti e messi da parte dalla polizia.
Secondo me la soluzione più semplice, economica ed efficace sarebbe quella di introdurre un semplice controllo da fare ai caselli autostradali.
Ossia, quando si esce dall’autostrada, al casello si confrontano gli orari di ingresso e uscita e i tempi di percorrenza.
Se la velocità media è stata eccessiva la multa è automatica.
Sarebbe difficile contestare una multa di questo tipo e nessuno si potrebbe vantare di aver fatto Napoli-Roma in due ore.
Certo si potrebbe obbiettare che fermandosi all’autogrill si potrebbe evitare la multa.
Ma quanti userebbero questa precauzione?
E chi ha detto che sia un male fermarsi più spesso e per più tempo?
Leggo, inoltre, che si vorrebbe ridurre il limite di velocità a 120 km/h.
Vi sembra che questo provvedimento possa risolvere qualcosa?
A me sembra una presa di posizione molto demagogica.
Gli incidenti più gravi avvengono a velocità molte più alte, se una persona va a 200 sull’autostrada, fregandosene delle leggi, cosa volete che gli importi se il limite è 120 o 130 km/h?
Cosa ne pensate?
SìGlobal
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Categorie: - Cittadini
La soluzione esiste. Si tratta di installare trasmettitori al posto dei segnali di limite. La centralina dell’auto riceve il segnale di limite di velocità ed è obbligata a rallentare.Se ne potrebbe incentivare l’installazione,che so,con uno sconto sull’assicurazione e inserirlo nelle centraline di tutti i nuovi modelli. Ma chi comprerebbe poi la Ferrari?
La soluzione che proponevo è a costo zero, c’è soltanto da modificare leggermente il programma che calcola il pedaggio da pagare facendogli fare una differenza e una divisione 🙂
Quella del trasmettitore è una soluzione sicuramente più efficace, ma bisognerebbe installare su tutte le autovetture un dispositivo elettronico… non so quanto sia fattibile ed economico.
Alcuni parlano addirittura di “scatole nere” per le autovetture, ma ricordo che, anni fa, c’era qualcosa del genere per i camion e i pullman, ma non so quanto fosse efficace.
sig.
Se il problema è la mortalità sulle strade, e lo è, qualunque sia il costo sarà sempre minore di quello provocato dal numero di incidenti.
In termini di vite umane innanzitutto,ma anche per il numero di invalidità,primo soccorso,strutture di emergenza.Pretendono che ogni cinque anni la gente cambi auto, proponendo rottamazioni ed incentivi.Visto che ognuno di noi cambia periodicamente la propria auto adeguandola alle norme anti-inquinamento, si potrebbero facilmente adeguare le auto alle norme di limite di velocità.
I trasmettitori sarebbero più economici dei cartelli di limite, ne basta uno per coprire una grande zona. E soprattutto non è eludibile.
Qual’è allora il problema? Il problema è che se si attuasse un procedimento di questo tipo, un intero settore dell’auto andrebbe in crisi. I guidatori sportivi insorgerebbero,rivendicando il proprio diritto a riappropriarsi delle prestazioni dei loro bolidi e le lobbies automobilistiche ritirerebbero i loro fondi versati a supporto politico.
Si preferisce quindi pagare il pesante tributo in vite umane, piuttosto che causare l’effetto domino di un’iniziativa veramente risolutiva.
La soluzione che tu proponi risente della lacuna che tu stesso osservavi nel tuo primo intervento. Posso ristabilire la media portando la velocità a zero,quindi fermandomi ad un autogrill,per il tempo necessario a compensare il tratto che ho percorso a velocità folle. Basta lasciare una possibilità di elusione, puoi scommettere che sarà usata.
In fondo la velocità non è motivata dalla fretta ma dal gusto della velocità in se stessa. Potrei ritenere appagante farmi un bel tratto di autostrada a 210 all’ora per poi fermarmi per un aperitivo…