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Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 44 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lipsia.
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Cari amici; vedo con piacere che si stà riaccendendo l’ interesse per il nostro “beneamato” contatore elettronico.
Il discorso potrebbe essere lunghissimo e portarlo avanti richiederà molta tenacia.
Se tornate indietro di qualche commento troverete un link da me inserito qualche tempo fa: Scaricatelo e leggetelo, è solo una parte di una battaglia che sto conducendo dall’inizio dell’istallazione del famoso dispositivo in questione.
Non contate assolutamente sull’aiuto delle associazioni di consumatori, di programmi televisivi e quantomeno dei giornali: Le aziende Elettriche sono potentissime.
Vi posso assicurare di aver seguito un lungo iter sull’ argomento partecipando a incontri ai vertici sia presso ENEL spa sia presso l’Autorità Per l’Energia Elettrica; ho persino ottenuto una interrogazione parlamentare con l’aiuto di alcuni politici interessati a risolvere il problema ed a ottenere una maggiore trasparenza verso gli utenti.
Vi accenno i risultati:
L’Autority dice che non essendoci adeguate lamentele, pur esistendo il problema non è tenuta a intervenire.
Enel Spa pur non negando la realtà dei fatti dice che spendere soldi a favore dell’utenza non porterebbe all’azienda maggiori guadagni.
Dalle Associazioni per la difesa dei consumatori? Nessun segno di vita.
Forse sono troppo impegnati a partecipare alle varie trasmissioni Radio/Televisive.
In oltre non vedo che ci sia un gran da fare per far attuare il famoso decreto sulla Class Action.
Lunico mezzo utile può essere il web, da dove potrebbe nascere una lamentela di massa su giuste motivazioni.
Non voglio essere noioso ma avrei moltissimo da dire.
Se qualcuno fosse itenzionato ad andare fino in fondo mi faccia sapere; anche direttamente!
Saluti a tutti
Giulio leopardi
Mail cesareidee@gmail.com
Cari Amici:
Visto che nessuno si è fatto vivo, continuerò io sull’argomento.
Cominciamo dall’ aumento di potenza impegnata che ha dovuto effettuare Vincenzo:
Hai mai fatto una misura nel tempo dei valori della tensione di alimentazione?
Sarebbe opportuno eseguire una campagna misure per mezzo di uno strumento registratore,
possibilmente un analizzatore di rete che possa campionare almeno tensione e corrente con una scansione di 30min; questo almeno per una settimana.
In alternativa puoi misurare con un tester la tensione e annotare l’orario del campionamento, cercando di coprire il più possibile l’arco della giornata.
Questo ti servirà a quantizzarne l’escursione.
Ti invito poi nuovamente a scaricare e leggere attentamente il mio pdf perche può riguardare il motivo per cui sei stato costretto ad aumentare il tuo contratto.
Non si può certamente escludere che tra gli oltre 30 milioni di contatori istallati ce ne siano alcuni difettosi; è certamente molto poco probabile che il fornitore dia ascolto alle singole lamentele.
Per cercare di ottenere attenzione bisogna trovare argomenti che interessino tutti.
Ciò che descrivo nel documento scaricabile riguarda tutti; il guaio è che pochi lo sanno.
Parliamone!
Sempre disponibile a contatti per chiarimenti.
Giulio Leopardi
Mail cesareidee@gmail.com
Buongiorno a tutti,
sono capitato su queste pagine cercando risposte al mio nuovo problema: il contatore elettronico.
Sabato 24 il solerte tecnico arriva e monta il famigerato oggetto magnificandone le notevoli virtù.
Ieri sera, tornati dal week end, accendiamo il forno. Io accendo la TV e salta la luce.
Vado evdere il contatore: potenza superata del 30%.
Boh…
Riattivo la corrente e riaccendo la TV (sempre con forno).
Passa circa un minuto e risalta tutto.
Contatore: potenza superta del 54%!
Riattivo il tutto e dico a mia moglie di chiamare il pronto intervento AEM 24hsu 24h (siamo a milano). Perennemente occupato e non mi stupisce vista la qualtià dei contatori…
In ogni caso, siamo riusicti a mangiare e vedere la TV perchè non è più saltata la luce.
Questa mattina chiamiamo il numero verde e la risposta è stata: “Tutto normale, i nuovi contatori sono più sensibile e non permettono di sforare. Se volete evitare il problema fate un aumento di potenza.” Mia moglie gli ha dato die ladri e buttato giù il telefono. Sono assolutamente d’accordo con lei ma che si fa?
Ho trovato post su improbabili hackeraggi di contatori. Vorrei evitare di trovarmi a maricre nelle patrie galere ma, soprattutto, vorrei sapere se esiste qualche modo più lecito di uscirne vivi. Ho letti i vari post e mi pare di no ma non si sa mai…
Grazie
Salve a tutti. Vi segnalo ancora il file scaricabile al link seguente: http://www.box.net/shared/7n2ff035zj .
Affronta l’unico elemento che accomuna tutti i contatori elettronici.
Contattatemi anche direttamente.
Sto lavorando a delle bozze di richiesta spiegazioni da inviare agli organi competenti.
Per ottenere attenzione è inutile portare avanti casi personali. bisogna che tutti facciano la stessa richiesta su basi logiche e tecniche inattaccabili.
Saluti.
Giulio Leopardi
cesareidee@gmail.com
Gentile Giulio,
anche se potresti trarre beneficio dall’ adozione del tuo brevetto, ti vorrei ringraziare comunque per aver speso dei soldi in raccomandate per questo argomento che interessa tutti NOI, tranne naturalmente tutti LORO che la corrente la fanno comunque pagare a NOI (leggi il labiale) a NOI.
Ho letto la tua relazione e volevo sottopori un mio dubbio da profano e vorrai scusare la mia ignoranza :
mi insegnarono a scuola W=VxA, ovvero A=W/V, relazione che, a parità di potenza utilizzata(Watt)la quantità di corrente assorbita(ampere)diminuisce all’ aumentare della tensione di esercizio(V).
Noi non dovremmo pagare la quantità di corrente assorbita ?
Caro vittorio…
Ti tolgo immediatamente il dubbio che in effeti potrebbe trarre in inganno.
In questo momento non ho troppo tempo a disposizione e spero di poter essere chiaro e veloce.
Noi paghiamo sicuramente l’energia consumata ma la potenza e quindi appunto l’energia, è strettamente legata alla natura dei nostri carichi e ai valori di tensione a cui sono sottoposti.
La relazione scolastica che riporti è assolutamente vera.
Appunto estrapolandola si può capire la natura del problema che affligge molti e può interessare tutti.
Vero è che la potenza attiva assorbita da un carico si può misurare come prodotto tra corrente assorbita e tensione ai suoi capi.
Vero però anche che la corrente assorbita è data dal rapporto tra la tensione di cui sopra e la resistenza del carico in oggetto, pressoche costante perche dipendente dalle caratteristiche costruttive.
Quindi, per semplice regola di sostituzione dei termini, la relazione di cui parli diventa W=V*V/R cioè W= Tensione al quadrato diviso Resistenza del carico.
Come già detto ed evidenziato nella relazione tecnica, rimanendo con gli stessi carichi collegati siamo sottoposti a variazioni di assorbimento non certo voluti da noi.
Ricordo che una variazione del 10% della tensione di rete porta conseguentemente ad una variazione della potenza assorbita di circa il 20%, in barba alla franchigia che ci viene concessa per contratto (10%).
Riguardo ai benefici di cui potrei trarre, hai ragione:
Ma sarebbero sicuramente poca cosa rispetto a quelli di cui anno beneficiato fino ad ora i nostri fornitori di energia.
Se vuoi pormi altre domande o se sono stato poco chiaro, fatti sentire.
Saluti.
Giulio leopardi
cesareidee@gmail.com
Ho capito grazie.
Accidenti.
Se non sbaglio più alta è la tensione, minori sono gli ampere che passano e più efficiente è il sistema perchè c’ è meno surriscaldamento dei conduttori e quindi meno dissipazione di energia in calore. Sarebbe quindi più conveniente in assoluto per tutti aumentare la tensione ed invece ci tocca anche pagare di più o, comunque dover aumentare la potenza installata per evitare i continui distacchi.
Sempre da profano: non basterebbe obbligare l’ ente a farci pagare gli ampere consumati anzichè i watt ? E’ forse più complicata e costosa la misurazione del consumo in ampere ??
Io ho cambiato gestore e in tre mesi ho consumato effettivi
circa 240 KW, mentre invece prima con Enel me ne fatturavano anche 500 al mese, e la mia casa e la mia vita è la stessa di un anno fa.
Vorrei capire cosa è cambiato? Ora ho una causa aperta con Enel, perchè hanno avuto pure il coraggio di mandarmi una lettere intimidatoria (da parte di una società recupero crediti)che, non mi è sembrato vero di affidare nelle mani del mio avvocato insieme a pagine e pagine di richieste di spiegazioni, mai arrivate.
Ecco cosa siamo diventati in Italia…..e mi fermo qui.
No Vincenzo, scusami ma non è cosi!
Forse non mi sono spiegato bene:
Ogni aumento di tensione a parità di apparecchi utilizzati produce come effetto un aumento di potenza assorbita e quindi di energia consumata, anche come quota di perdite.
Dove non sono stato chiaro?
Per lipsia:
La tua situazione mi pare molto ingarbugliata ma dubito che la differenza riscontrata sia dovuta al cambiamento di fornitore, visto che e sempre il proprietario del contatore che fornisce, non so come e quando, le teleletture.
A suo tempo ho avuto modo di confrontare, per mezzo di adeguate campagne misure presso utenti forniti da diversi gestori, le varie tariffe.
La sorpresa è stata quella di non trovare che differenze trascurabili, spesso in favore di ENEL.
Ti parra strano ma lo devo dire.
Saluti a tutti.
Giulio Leopardi.
cesareidee@gmail.com
scusa Giulio,
tu stesso mi hai confermato la relazione A=W/V, perciò:
con carico di 1000W a 220V passano 4,55 A
con carico di 1000W a 250V passano 4,00 A
con carico di 1000W a 200V passano 5,00 A