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I contatori elettronici ENEL ci fanno pagare fino al 33% in più

di lipsia
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Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2008. L'autore ha condiviso 44 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.553 commenti

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  1. 111
    Tecniko -

    Avete visto questi due video?

    http://www.youtube.com/watch?v=I8IvPG7EgUI
    http://www.youtube.com/watch?v=stBdO5QEdog&NR=1
    Apprendo da questi video che il vecchio contatore elettromeccanico lavora con una sola bobina amperometrica, misurando di fatto la potenza apparente (quindi di più di quella reale).
    Malgrado questa notizia, con il contatore elettromeccanico che ho installato a valle di quello elettronico continuo ad avere letture più basse rispetto a quest’ultimo, molto vicine a quelle effettuate con il misuratore di energia attiva.
    Se ciò sarà confermato (ho bisogno di tempo per acquisire quanti più dati possibili) significherà due cose:
    1) entrambi i contatori misurano più KWh del reale,
    2) quello elettronico sballa alla grande (sempre a favore dell’Enel).
    Alla prossima

  2. 112
    pietro biondi -

    mi è arrivatal’ultima bolletta enel per un totale di 226,83€,con consumo effettivo di 941 KWh per 62 giorni.Mi è sembrato di consumere eccessivamente,cercando di monitorare quale fosse l’elettrodomestico da tenere sotto controllo,tutti i giorni più o meno alla stessa ora,ho rilevato i consumi dal contatore elettronico, il quale si attestava mediamente intorno ai 7/8 KWh giorno.Un bel giorno, pur ma tenendo le stesse utenze, anzi aumentandole,il contatore anzichè totalizzare almeno la lettura degli altri giorni, totalizzava una lettura di oltre il 50% in meno. Qualcuno sa darmi una spiegazione plausibile? L’enel no.

  3. 113
    aldo -

    Ho letto con molto interesse la discussione circa la presunta fatturazione di energia apparente invece di energia attiva da parte del gestore.
    Sono, però, un po’ perplesso che possa verificarsi una situazione del genere perchè l’unità di misura, kwh,indicata in bolletta è inequivocabilmente riferita all’energia attiva. Sarebbe una cosa estremamente grave si “spacciassero” kvah per kwh; non lo credo possibile.
    Ad ogni buon conto dispongo di un analizzatore di rete in grado di rilevare e registrare, anche su lungo periodo, tutte le grandezze elettriche caratteristiche …proverò a “pinzare” il mio contatore domestico per verificarne il corretto funzionamento poi vi farò sapere…

  4. 114
    vittorio -

    interessa anche a me. resto n ascolto

  5. 115
    danilo -

    per aldo ( e per tutti ):

    un amico con cui sono in contatto su un altro forum ha monitorato il suo contatore con un analizzatore di rete e, dai primi risultati, sembra che i dati siano molto simili a quelli del contatore.
    ciò non esclude che qualche altro misuratore possa,invece, dare risultati contrastanti, vista anche l’esperienza descritta da pietro biondi ( l’attore? )che contribuisce ad alimentare ragionevoli dubbi sulla correttezza del funzionamento.

    sono quindi curioso di conoscere i tuoi dati, quando li avrai.

    un saluto a tutti,

    danilo

  6. 116
    Giulio Leopardi -

    Mi stò occupando anche io da alcuni anni del problema dello scatto indesiderato del nuovo contatore elettronico.
    Le considerazioni che seguono sono solo una parte del mio lavoro.

    Bollette energia elettrica – Quanto paghiamo per l’impegno di potenza :

    Dopo l’istallazione dei nuovi contatori elettronici, molti utenti si sono trovati di fronte disservizi dovuti all’intervento indesiderato del limitatore di potenza, tanto che, molti hanno dovuto scegliere di aumentare il loro contratto da 3 a 4.5 Kwh.
    Questo passaggio non è certamente indolore, comportando una notevole differenza di spesa a discapito delle loro tasche.

    Nulla da dire sulla precisione di misura dei nuovi e moderni dispositivi.
    Ma siamo sicuri che lo scatto del limitatore dipenda solo ed esclusivamente da noi utenti?
    Non è precisamente così!

    Gli operatori del settore o chi possegga anche elementari conoscenze di elettrotecnica comprenderà sicuramente l’importanza dei valori della tensione di rete nella determinazione della potenza assorbita da un carico costante.
    Oltretutto, i nuovissimi e altamente tecnologici apparati di misura , tra le loro innovative caratteristiche non prevedono la visualizzazione della suddetta.

    I digiuni di elettrotecnica loro malgrado, difficilmente riescono a individuare l’energia elettrica come bene di scambio vista la sua natura “invisibile”, tanto meno riescono ad assegnargli una “qualità”.

    Anche il contratto nazionale attualmente in uso basa la qualità del servizio elettrico sulla velocità di allaccio, sui rimborsi ( che tra l’altro non mi risulta siano automatici) e su altri parametri che riguardano tante belle cose ma non la qualità del bene scambiato.

    Si, l’energia fornita alla varie tensioni è per l’utilizzatore di qualità differente; anche se esso non se ne accorge.
    Alimentando infatti gli stessi carichi a tensioni diverse si ottengono risultati diversi.
    Per avere ulteriori chiarimenti vi invito a scaricare il documento presente nel seguente link:

    http://www.box.net/shared/7n2ff035zj

    Vorrei precisare che secondo il contratto in essere dovremmo avere:
    – Tensione 220 volt con tolleranza del + /- 10% ( la tolleranza è quello che dobbiamo sopportare)

    – Potenza disponibile con franchigia del 10% ( la franchigia è quello che ci viene concesso in più)

    C’è di mezzo un piccolo problema:

    Una variazione del 10% della tensione porta per motivi matematici ad una variazione della potenza assorbita dallo stesso carico di circa il” 20%
    Vi sembra normale dunque che una cosa che ci viene “ imposta”( tensione di rete), debba influire in questo modo su ciò che ci viene “concesso” (franchigia sulla potenza disponibile)? E’ come “dire qui lo dico e qui lo nego”!
    Buona lettura . Troverete nel documento scaricabile i mezzi per contattarmi.

    Non molliamo.

    Giulio Leopardi

  7. 117
    mirella seminari -

    io non so piu’ cosa dire da quando abito in questa casa (sono ca 17 anni) sto combattendo una battaglia con l’enel naturalmente ancora nulla….. con gli stessi elettrodomestici non solo prima eravamo in quattro persone da ca 8 anni solo in due in consumi sono aumentati a dismisura quello che proprio non capisco se vado fuori casa esempio al mare per 5 giorni accesi solo frigo e freezer gia’ monitorati in precedenza,,consumo giornalieri 2,3 kw ,dopo 5 giorni trovo un consumo di 50 kw se sono in casa e uso di tutto e di piu’ lavatrice lavastoviglie e tutto il possibile, consumo giornaliero di ca 10/11 kw chi me lo sa spiegare l’enel no. grazie

  8. 118
    Mario -

    Ciao,
    una volta a scuola si studiava la fisica, ora si studia l’informatica e il risultato e’ che ci fregano sulle bollette perche’ siamo ignoranti sul funzionamento tecnico delle cose.
    Non sapevo che i nuovi contatori misurassero anche la potenza reattiva. Per quanto riguarda l’intervento a domicilio dell’Enel si e’ sempre saputo che sono restii a venire a fare un controllo, anche perche’ statisticamente il problema e’ a valle del contatore, e quindi di competenza del proprio elettricista di fiducia.
    Per quanto riguarda il rifasamento esso dovrebbe essere applicato ai singoli apparecchi , non all’ intero impianto,
    e quindi dispositivi come questo non possono funzionare (
    http://www.infobuild.it/mecgi/drv?tlHome&mod=modInnovazioneSheet&IDMENU=28&MENU_INDEX=6&UID=42884), a meno di tenere lavatrice e luci al neon accese giorno e notte.
    Potrebbe essere interessante rifasare gli elettrodomestici che generano piu’ sfasamento, ad esempio motori elettrici e luci al neon, pero’ io credevo che fossero gia’ rifasati di fabbrica. Basterebbe applicare un semplice condensatore che si dovrebbe trovare presso i negozi di ricambi di elettrodomestici o di motori per lavatrici.
    Al momento non saprei dove trovare a basso prezzo uno strumento che misuri lo sfasamento della corrente (http://it.wikipedia.org/wiki/Cosfimetro), pero’ se sapessimo come si comportasse ogni singolo elettrodomestico sapremmo come comportarci.
    A volte una soluzione tecnica evita di mandare molte raccomandate di protesta (parlare con gli operatori dei call center e’ solo una perdita di tempo)

  9. 119
    TecnicoDue -

    Mi scuso innanzitutto per tutto questo tempo nel quale non mi sono fatto vivo.
    Ho effettuato tutta una serie di verifiche e misure che descriverò di seguito.In parte si possono eseguire senza una strumentazione particolare.
    La prima verifica ha riguardato la misura che effettua il contatore con un carico resistivo (quindi mettendo da parte la questione della potenza apparente). La misura può durare una decina di minuti e necessita di un comune orologio e di un taccuino. Innanzitutto si selezionano un insieme di lampadine ad incandescenza già presenti in casa (non a risparmio energetico!) e si annota la somma della potenza. Ad esempio 5 da 60 Watt, due da 40 ed una da 100 danno una somma di 480 Watt. Successivamente si stacca ogni carico eccetto le lampadine in questione (anche il frigo!).Si accendono le lampadine e poi orologio alla mano si contano con l’aiuto del taccuino gli impulsi luminosi del contatore sul LED superiore (quello di sotto misura la potenza reattiva). Io per dieci minuti di orologio ho fatto una crocetta per ogni impulso. Si riporta la misura ad un’ora; nel mio caso ho moltiplicato il numero di crocette per sei (dieci minuti per sei fa un’ora). Il numero ottenuto è il numero di Watt per ora e nel caso dell’esempio precedente dovrebbe corrispondere a 480 (con una certa tolleranza). Nel mio caso corrispondeva. Tutto questo sarebbe molto più semplice se l’ENEL fornisse i Watt/ora sul display.

    La seconda parte delle verifiche ha riguardato il problema della potenza apparente. Per questo ho usato un contatore elettronico acquistato alla LIDL per meno di dieci Euro. Ho verificato che le sue indicazioni fossero sufficientemente corrette per mezzo di un paio di tester digitali. In particolare ho verificato che indicasse il fattore di potenze nei limiti di tolleranza dati (più o meno 5% e superiore a 0,20). Sotto 0,20 la misura non è corretta ma un fattore di potenza di 0,20 è quasi impossibile in una utenza domestica. La mia utenza complessivamente ha un fattore di potenza fra 0,6 e 0,9 a seconda dei carichi quindi c’è una certa differenza fra potenza attiva ed apparente. Ho montato il contatore LIDL a valle del contatore ENEL (questo lavoro non è difficile ma è meglio farlo eseguire ad un tecnico); ho aspettato una settimana ed ho verificato che i consumi erano plausibili con la tolleranza di più o meno tre kWatt/ora che il contatore ENEL tiene in pancia. Naturalmente se la misura è fatto per un periodo più lungo è ancora meglio. Ho notato una maggiore correttezza per la potenza massima istantanea sul contatore ENEL; quello LIDL da valori molto grandi che sono dovuti probabilmente alle correnti di spunto; questo però non ne influenza la precisione sulla misure dell’energia.
    Resto a disposizione se qualcuno volesse avere maggiori particolari sulle misure.

  10. 120
    Antonella -

    Qualcuno mi sà dire come mai la domenica e i festivi il contatore “gira” di più pur utilizzando gli stessi elettrodomestici e lampadine degli altri giorni? Non è che l’ENEL gli dà elettronicamente un “ritocchino”?

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