Mi chiamo Luigi Bernazzani e la storia che voglio raccontarvi mi riempie di orgoglio.
Tutto parte a luglio di quest’anno: a Fabiano di Rivergaro, un signore residente a monte della s.s. 45, segnala ai proprietari dei boschi appena sopra la sua abitazione -tra questi, anch’io- una frana, in parte dovuta alle piogge del precedente anno.
Le dimensioni sono ragguardevoli: si è formato un bacino di fango con un fronte di c.a. 100 metri; un ‘altra stagione piovosa potrebbe far precipitare a valle questa massa di fango…. e sotto ci stanno le abitazioni.
A metà luglio i proprietari si incontrano sul posto; un esperto scavatorista, conoscitore delle zone, dà un parere tecnico risolutivo; un ex assessore al comune di rivergaro dà le linee guida per richiedere aiuti.
Nel giro di c.a. 30 gg l’ex sindaco di Rivergaro, peraltro molto attivo sul territorio, fa un sopralluogo sul posto. Il consorzio di bonifica, attraverso l’attuale presidente, manda in tempi rapidi, il loro geometra esperto in frane. Al 31 agosto viene deliberato dal consorzio di bonifica l’intervento da farsi entro il mese di settembre….. buon senso, disponibilità, competenza, spese mirate.. allora un’italia che funziona c’è… allora i tributi al consorzio di bonifica servono; certo, alcuni cittadini hanno rinunciato a qualche ora del loro ”particulare”, si sono riuniti in modo collaborativo per dire alle istituzioni che qualcosa non andava… e le istituzioni hanno risposto… forse perché non se ne è parlato solo al bar… già…. perché molte volte tendiamo a parlare di cose magari giuste, ma nel posto sbagliato….
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