Quando ero piccolo, se commettevo qualche cavolata (anche banale) i miei si arrabbiavano moltissimo, perchè volevano farmi capire che quello che stavo facendo era sbagliato e oggi da grande penso abbiano fatto bene. Il problema è che quelle sgridate molto molto rabbiose mi hanno portato con il tempo a non chiedere più aiuto ai miei per il fatto che anche per la minima cosa si arrabbiavano moltissimo o sbuffavano e per non vedere queste scene preferivo fare tutto da solo. Inoltre questa cosa ha portato ad avere una conversazione minima, quindi “tutto bene”, “ho preso x voto a scuola”, “ci vediamo dopo”… e come se fossi stato intimidito da piccolo e riportassi ancora oggi le conseguenze. Giustamente perchè chiedere aiuto o dire di aver un problema se tanto si arrabbiavano ugualmente. Io ho una grande passione, il calcio. Oggi sono andando al palazzetto della mia città per vedere giocare il mio migliore amico e questo mi ha fatto tornare indietro di molti anni in cui anch’io giocavo. Dopo il primo mese mio padre mi fece smettere, perchè voleva che facessi taekwondo a tutti i costi. Io ero piccolino (5 anni) e non capivo molto. Alle elementari/medie mi chiese di scegliere un altro sport oltre a taekwondo ed io ovviamente scelsi il calcio, ma lui ancora una volta mi impose la piscina, perchè dovevo imparare a nuotare. E’ molto giusto e importante saper nuotare e dopo un anno diventai molto bravo e chiesi nuovamente a mio padre di smettere per iniziare calcio. Mi fece continuare piscina per altri due anni. Facevo sport dal lunedi al sabato e vivevo tutti questi giorni nell’ansia, poichè avevo istruttori molto severi e si arrabbiavano di brutto per cose futili. Nel frattempo mia madre mi impose le scuole medie ed io provando a ribellarmi peggiorai le cose. Crescendo iniziai a ragionare e ad affermare il mio carattere, tant’è vero che le scuole superiori le decisi io, nonostante ancora oggi mia madre mi rinfacci la scelta. Io ho sempre provato a dire loro che magari le scelte andavano prese insieme valutando determinati fattori e non imposte come in una dittatura, ma le parole di un ragazzo non hanno molto conto. La cosa che mi da più fastidio è che mi porto dietro rimpianti di cose che avrei voluto fare per passione o scuole che avrei voluto scegliere anche per stare insieme ai propri compagni. Vorrei aver potuto decidere io del mio futuro anche se le cose erano sbagliate, perchè preferivo imparare commettendo errori. La colpa ovviamente non è né mia e né dei miei genitori. Io so che loro credevano di fare le cose giuste e forse io non avrei dovuto sentirmi ancora intimidito e dire le cose come stavano (anche se alcune volte l’ho fatto). Mi sarebbe tanto piaciuto giocare anch’io, come il mio amico, in una squadra un po più prestigiosa come il Frosinone per iniziare una carriera. Avrei potuto fare molte cose ed invece mi sono ritrovato a fare cose contro la mia volontà e a sopportare. Semplicemente io e la mia famiglia non ci siamo capiti.
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Caro ragazzo.conosco molto bene la categoria squallida di cui fanno parte i tuoi genitori…la categoria dei falliti! E ignoranti! grandi ignoranti su come si cresce un figlio..su come lo si deve educare…e soprattutto come trasmettergli certi valori e farlo sentire amato! La cosa più importante…comprenderlo e amarlo…amano a loro modo..in un modo demenziale e assurdo..ma alla fine non è vero amore…non ne sono capaci..l’unico amore è per loro stessi e le loro ossessioni…di avere un figlio modello perfetto!
Li conosco molto bene non perché io abbia genitori così ma perché nel mio campo (il sociale) ho seguito e cercato di aiutare due ragazze insieme ad altri specialisti ovviamente… Che sono state letteralmente rovinate da genitori come i tuoi…ma non c’è l’ abbiamo fatta…genitori come i tuoi sono ignoranti fino all’osso..totalmente incapaci di ascoltare i figli e gli altri…egoisti e prepotenti …credono di non aver bisogno di nessuno ! Nessuno gli deve insegnare a fare i genitori! Perché sanno tutto loro e ovviamente solo loro hanno ragione! E sono talmente ignoranti e falliti come genitori che non si accorgono nemmeno dell’infelicita’dei figli! Credono davvero che siano felici!
Che pena…
Ricordo ancora il viso distrutto di quella ragazzina di 18 anni….era vestita come una bimba delle medie..
Vestiti lunghi…attillati fino al collo…non un tacco…non una gonna..non un trucco!
Voleva tanto diventare maestra di asilo..ma per i suoi per carità doveva diventare avvocato! Lei voleva fare liceo psicosociopedagogico (_il mio) ma loro l’hanno obbligata a fare quello classico! Era un inferno! Odiava le lingue e non riusciva mai a prendere un buon voto! Sempre e solo insufficenze continue! E ovviamente per quella demente isterica di sua madre…era una tragedia greca!
Urlava tutto il pomeriggio…. Perché non riusciva a imparare il greco! Puliva di continuo la casa! Puliva sul pulito e urlava …anche a lei non parlavano ma si esprimevano solo urlando!
La ragazza ha cominciato ad odiare se stessa perché non riusciva..a cominciato ad avere gravi probblemi alimentari e anche a scuola..non parlava con nessuno ed era pure presa in giro…e ovviamente non poteva parlarne a casa…
La situazione peggioro’ quando la obbligarono a studiare pianoforte….a lei piaceva la chitarra ma per carità! Doveva fare pianoforte!!
E da li tutta la situazione è precipitata! Perché non era portata
Per il pianoforte! E quelle fottute note non le capiva e non le entravano in testa,allora meta’pomeriggio a studiare lingue e metà a fare pianoforte!E urli continui e rimproveri!E a scuola la situazione peggiorava!Ma lei era così dolce,così timida,così chiusacosi sottomessa e remissiva..quei due squallidi l’hanno rovinata! Lei è diventata sempre più chiusa e insicura..sempre più silenziosa,scoppiava dentro fino a soffrire di autolesionismo e disturbi alimentari…fino a diventare quasi bulimica con 30 chili in più in un anno…non aveva amiche..non c’erano uscite…si è permessa di venirci a parlare al consultorio…ma ho capito subito che non l’avremmo salvata..per salvarsi e non lasciarsi soffocare da questa tipologia squallida di genitori e sapersi ribellare,BISOGNA AVERE DUE PALLE GRANDI COME UNA CASA! FORZA! E CORAGGIO! SUPERARE LE PAURE E SAPERLI AFFRONTARE!TENERE TESTA E MANDARLI AFFANCULO E APPENA MAGGIORENNI TROVARE UN LAVORO E ANDARSENE DA CASA! E VIVERE FINALMENTE…VIVERE LA VITA! ma…pochi sanno farlo….quasi tutti sono remissivi e sottomessi
Crescono con odi rancori e rimpianti,senza un loro pensiero o carattere…perché i genitori così non danno nessuna possibilita’ ….ti rovinano la vita per sempre… Se non sei forte soccombi…
Abbiamo parlato con la ragazza con i genitori…ma non siamo riusciti a cambiare la situazione..
Lei era schiacciata e soffocata!
Ricordo ancora la sua sofferenza sul viso…e quella frase di una volta in cui mi disse ….che voleva solo essere una ragazza normale e essere amata dai suoi genitori….
Abbiamo saputo più avanti che aveva tentato il suicidio buttandosi giu’dal balcone…
Si era salvata ma è stata ricoverata poi in una clinica.
Bella fine! “E’proprio diventata un avvocato” come hanno voluto i suoi…
Mi ci è voluto molto per riprendermi….e sono stata molto male anche io quando l’avevo saputo…ma ovviamente sapevo già che i suoi genitori si consideravano innocenti…come se cascassero dalle nuvole e si chiedevano il perché di tutto quello!
Faceva liceo classico..il più ambito! E studiava pianoforte.e poi in chiesa a messa tutte le domeniche vestita da suora! He già perché la facciata della famiglia perfetta e il teatrino…bisognava farlo la domenica no?…non si sono mai resi conto di quanto male gli hanno fatto a questa ragazza!ho sempre pensato che genitori così siano limitati e non andrebbero bene neanche ad avere un criceto.VIVI RAGAZZO!FALLO!
Mamma mia, mi ci rivedo tanto in quello che scrivi. Ho genitori simili ai tuoi. Non che mi piaccia risultare ingrata nei loro confronti, ma i fatti sono fatti. Sono stata obbligata anche io a fare una cosa che non volevo fare: suonare il violino. Quando, dopo anni, ho chiesto di smettere di frequentare la scuola di musica, mio padre mi ha minacciato che mi avrebbe buttato via tutti i miei cd se avessi smesso di suonare. Sono sempre stata una bambina bravissima a scuola ed ubbidiente, mi hanno sempre affibbiato i casi umani come vicini di banco, perché ero paziente, e crescendo mi si sono avvicinate persone che con la scusa della mia bravura mi hanno succhiato energie e deluso nelle amicizie. I miei sono sempre stati abituati ad una figlia perfetta. Poi alle superiori, quando ho avuto il ragazzo e fatto l’amore per la prima volta, mi sono presa della tr*** da mia mamma (avevo 17 anni e lui 18) e voleva denunciarlo. Da lì ho iniziato a non raccontare più niente ai miei. A 18 anni sono caduta in depressione e ci ho messo mesi per far capire ai miei che avevo bisogno di uno psicologo perché credevano fosse un capriccio. Soffrivo di autolesionismo e ho perso un anno di scuola. Gli psicologi mi hanno messo tutti contro mia mamma (guarda caso) dicendo che è una persona crudele, anche se all’apparenza – soprattutto con gli estranei – accomodante. Addirittura è arrivata a dire che il mio ex ragazzo, il quale era un violento e lei lo sa, era un vero uomo, e questo solo perché odia il mio attuale fidanzato. È stato praticamente impossibile coinvolgere i miei genitori nei dialoghi con gli psicologi perché loro si sottraevano, credendosi sempre nel giusto, non mettendosi mai in discussione.
Adesso sono passati 5 anni e io sto bene. In casa si vive tranquillamente ma la mia vita si svolge in totale privacy, senza far entrare nessuna delle persone che frequento in casa mia. Sono riconoscente ai miei che mi pagano gli studi, in cui sto andando molto bene, ma devo dire che purtroppo certe cose non si perdonano facilmente, forse per la mia presunzione di figlia. Purtroppo come dice Sofia, in questi casi si inizia a vivere solo quando si esce di casa. Tuttora il giudizio di mia madre pesa come un macigno su ogni cosa che faccio. Sono una brava figlia, non spendacciona, studiosa. Se io fossi stata una drogata, forse sarebbero stati più indulgenti con me, conosco genitori che si fanno le canne insieme ai figli. Chi ha il pane non ha i denti…
Cerchio, dal tuo racconto si evince non solo la tua amarezza, ma anche che il mestiere del genitore è un lavoro difficile che non è esente da errori. Tuo padre ha idealizzato in te la prospettiva della realizzazione dei sogni di quelli che erano le sue aspirazioni personali forse mai concretizzate.
I genitori hanno il compito di educare, indirizzare e capire quali siano i desideri dei figli aiutandoli attraverso la loro guida con i propri mezzi e per quello che possono, per la loro formazione e fase di crescita non intimidendo o inculcando le proprie decisioni senza tenere in considerazione la volontà e il pensiero dei figli, altrimenti poi si rischia la chiusura dei rapporti relazionali, e ci si chiede come mai un figlio non parla o non si confida. Se oggi hai dei rimpianti che non sono certo dipesi da te, vuol dire che i tuoi hanno sbagliato influendo negativamente sulla tua persona, ma comprendo il tuo volerli giustificare per l’affetto che nutri per loro. Purtroppo piangere sul latte versato non può cambiare le cose, però puoi prendere spunto dalla tua esperienza, nell’affrontare la vita in maniera diversa da loro, oggi che hai raggiunto il tuo potere decisionale. Vivi facendo le cose che ti piacciono e cerca di compensare quelle mancanze che ti sono state negate.
Sofia ha usato parole molto forti per far capire le cose e devo dire che ha perfettamente ragione e poche persone, quelle con un carattere deciso, sanno affrontare la situazione. L’elemento che accomuna gimmy e nevealsole è che dopo un po’ si smette di dire ai propri genitori alcune cose, diventando per loro quasi degli estranei. Riflettendo dovrei ringraziare il mio carattere forte, perchè ho affrontato un sacco di problemi grazie al mio aiuto e basta. Più volte sono stato sul punto di cedere, di chiamare aiuto (psicologo), ma non l’ho mai fatto e mi sono tirato su, nonostante tutto. E’ inutile rimuginare sulle cose passate, ma purtroppo certi sogni non tornano più. E’ stato brutto vedere passare i miei anni di adolescente e sapere di non averli vissuti al meglio.
Bravo cerchio…io ti auguro tutto il bene di questo mondo…sapere che hai reagito e non ne sei rimasto schiacciato da questa situazione..e da loro
..mi ha fatto davvero felice!
Sii sempre te stesso e forte!
Abbi sempre un tuo pensiero..un tuo carattere..la tua personalità! Con tutto e tutti! Non lasciarti mai schiacciare o condizionare!
Vivi la tua vita.
E se un domani avessi un figlio…sii un genitore totalmente diverso da quello che hai avuto
…..non commettere mai i loro errori… Solo così sarai veramente amato e rispettato!
Un abbraccio!!