Egregio Direttore,
Le indirizzo questa mia osservazione riguardo una proposta che desidero avanzare. Non so se Lei é la persona giusta a cui mi sto rivolgendo. Vengo al dunque. Tra le diverse trasmissioni che vanno in onda con la presenza di un moderatore di turno e i vari rappresentanti della politica italiana e di altre categorie (giornalisti, esperti di politica, ecc.), Le chiedo se ritiene opportuno, visto l’evidente e crescente disinteresse dei cittadini dalla politica attiva, dedicare qualcosa di simile con la presenza di semplici cittadini e politici a cui esporre problemi di vita quotidiana in linea generale ed avere risposte sincere e non occasionali? Grazie per la cortese attenzione. Cordiali saluti. Nico
Il problema di fondo, è che i politici dovrebbero stare in parlamento e non in tv. La gente paga i politici x fare quello che invece non fanno, per questo non sono interessati alla politica. Inoltre la tv deve essere intrattenimwnto e invece é solo politica talk e soap. X firza poi la gente si lam enta e giustamente
I politici li pagano i loro sponsor mondialisti per fargli distruggere le nazioni.
Infatti oggi il Parlamento par lamento.
Il confronto diretto mi sembra forviante. Il telespettatore guarda la tv con altri parametri. In televisione vediamo come i passaggi da solido-aeriforme ed aeriforme –solido non avvengono solo attraverso lo stato liquido e quindi la presenza di un pubblico in cui tutti hanno diritto di parola o nessuno ha diritto di parola. Il forte assorbimento del calore porta al raffreddamento dell’ambiente ed avviene il fenomeno della sublimazione. Vedi Battisti da Arbore. Scena memorabile in cui praticamente non avviene niente e forse Battisti dà il peggio di sé come immagino avremmo fatto tutti. Però resta una scena memorabile in cui si valorizza l’azione. Questo in genere accade nei programmi condotti da uomini. Invece nei programmi come in Mezz’ora la temperatura dopo la domanda scende bruscamente sottozero e avviene un passaggio (aeriforme-solido) che toglie spessore a chi si alza e se ne va. Nel programma di Annunziata non paga l’ironia e soprattutto non puoi uscire dallo studio perché ha un punto di fusione ben definito come tutti i “solidi amorfi” (non è un’offesa… la regina Elisabetta, ad esempio, conserva la giusta opacità. Se fosse più trasparente la massa intorno a lei si unirebbe). Se resti freddo su tutto sarai convincente a prescindere dai contenuti. Se resti freddo quando la domanda è un po’ capziosa (e la temperatura sale) si può dire che l’hai spuntata e considerando che non ti trovi davanti alla regina Elisabetta direi che può passare. In televisione funziona così.
Si tratta di un ambiente. Le stesse regole valgono in tutti gli ambienti. Infatti mia madre non capisce perché mi ostino a conservare il libro di fisica delle superiori. Grossomodo del politico valuti queste cose perché hai bisogno di capire in che ambiente vive. Perché umanamente non è possibile consumare energia e reggere il peso della pressione esterna. Alla fine si tratta di un gioco di società. La penna del giornalista ti demolisce quando il sangue che entra in ebollizione ti porta ad accumulare una tensione che sale verso il cervello eguagliando la pressione esterna. Quando consumi tante energie non reggi l’urto perché il punto d’ebollizione varia al variare della pressione esterna. E potresti veramente sentirne di ogni. A quel punto ti trovi senza forze e crolli, implodendo o esplodendo. La rabbia, lo dice anche il papa fa parte dell’ordine delle cose. Per questa ragione io non comprendo la moda del filo diretto. Mi sembra anacronistica. Ti debilita quando non ti trovi inserita in un cammino di tipo religioso. Nella vita laicale non è possibile trovare altri esempi oltre la madre di famiglia. Ma si tratta di un’immagine del passato.