Ciao a tutti, scrivo per trovare delle risposte, dei consigli. Forse non lo so nemmeno io cosa cerco, forse avrei bisogno di uno psicologo. Quello di cui sono sicuro è che ho bisogno di scambi di esperienze, parlare con qualcuno di quello che mi accade per sentirmi meno solo.
Sto insieme ad una donna da circa 10 anni e sono padre di una bambina di 6.
Se mi domandate “come va” non so rispondere. E’ un continuo altalenarsi di emozioni. La mia famiglia è il mio porto sicuro che mi protegge dal mondo ma anche il luogo da cui vorrei fuggire più lontano.
Io e la mia compagna siamo estremamente diversi: idee politiche, carattere, interessi.
“Perchè stai insieme a lei” direte voi? A lei ci tengo. Vigliaccheria nel non affrontare di petto i problemi in maniera radicale?
Non lo so. Quando stiamo bene, so che a lei ci tengo tanto. Quando litighiamo, è la persona che odio di più al mondo.
Fino agli inizi della nostra storia frequentavo tante persone, oggi ho solo due amici di cui uno a 600 km di distanza che spero di rivedere. Gli altri li ha fatti allontanare lei? Abbiamo fatto una giusta pulizia di persone inutili? Non so rispondere.
Agli inizi lei era estremamente gelosa e possessiva per il mio essere molto socievole. Inoltre, essendo molto riservata, non ha mai legato con le persone con le quali uscivo ai tempi. Forse il suo essere riservata è stato interpretato come antipatia.
Di scontro in scontro paradossalmente nel tempo ci siamo avvicinati molto. Poi è arrivata la bambina, in realtà non pianificata, ma che ho accolto senza esitare. Oggi ci scontriamo fondamentalmente solo per un motivo: mia madre.
Vengo da una famiglia problematica. Mio padre beveva e si è fatto cacciare dal lavoro e mia madre ha iniziato a fare la badante pure in nero. Lei è una persona che subisce molto gli eventi, questo lavoro di badante è diventato totalizzante, lei dice si a qualunque richiesta le facciano perchè altrimenti, sostiene, non può portare a casa da mangiare. Torniamo alla mia compagna. Lei ce l’ha a morte con mia madre perchè è una nonna assente, che è schiava di questo lavoro, che non sa mai dire di avere impegni familiari alle famiglie dove lavora ed effettivamente la gestione della bambina è pesantemente sbilanciata verso i suoi genitori.
Siamo arrivati al punto che se devo vedere mia madre ci dobbiamo vedere fuori casa e, se lei mi chiama, puntualmente litigo con la mia compagna perchè mi rinfaccia sempre di essere troppo buono ed educato con lei.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia
Non capisco dove sia il problema sinceramente. La tua compagna cosa pretende di sbolognare la figlia, a tua madre? Non le viene di farsi due domande? Tua madre deve pensare a sè stessa non pensò possiate pretendere che debba prendersi la bimba ogni pomeriggio…
Poi come si permette di obbligarti a frequentare tua madre fuori di casa, anche lei e la bambina sono famiglia, quindi che razza di famiglia obbliga dei componenti ad isolarsi, per potersi frequentare? I suoi genitori si prendono la bimba spesso? In ogni caso come fa a pretendere lo stesso tipo di impegno, se come tu stesso dici, ha un lavoro che la obbliga a stare sempre fuori casa e a frequentare poco i familiari?
Ciao Gabriele, grazie per avermi risposto. Lei non cerca di “sbolognare” la bambina. Io voglio un gran bene a mia madre però devo ammettere che, in parte, la mia compagna ha ragione. Fintanto che lei è riuscita ad andare al lavoro, la gestione della bambina era tutti i giorni a carico dei suoi. Fra l’altro suo padre, nonostante fosse stato operato per un tumore, appena si è rimesso in sesto ha subito ripreso a seguire la bambina. I suoi danno un contributo fondamentale sia a livello economico che di gestione. La mia famiglia di origine non esiste. Mio padre a causa dell’alcol non c’è più con la testa. Mia madre, da quando lui non ha più potuto lavorare è andata a fare la badante.Fin qui nulla da dire su di lei. Ma avrebbe potuto cercare un lavoro da badante regolare, con ferie, permessi. La domenica è sempre impegnata dalle signore anziane, praticamente è libera quando a noi non serve. Inoltre ha mandato a quel paese i genitori della mia compagna che l’avevano chiamata per chiedere una mano perchè erano in difficoltà con la bambina.”voi non mi capite, io ho mille problemi, mio marito mi ha cacciata in questa situazione”…
La mia compagna posso capirla: i genitori che si fanno in quattro, lei si è dovuta licenziare…
Se tua moglie è una bella donna attento a come ti muovi che se vi lasciate lei trova sicuro un altro allocco e ti rovina la vita, anche economicamente. Se invece non é particolarmente avvenente falle capire esplicitamente che potresti mollare tu il colpo..e vedi come si da una regolata. Ammetto che il mio discorso potrà sembrare fuori luogo o superficiale ma, ridotta la situazione ai minimi termini, questo é lo scenario. Perché hai sposato la donna sbagliata, forse la peggiore tra le tipologie, quella che fa terra bruciata attorno alle conoscenze e alla famiglia del marito. Oltretutto insinuando in te il dubbio se va tutto bene o tutto male. Amico mio ma tu stai in galera! Tua madre non è che è assente perché va a ballare tutte le sere, quella lavora. E fa un lavoro, la badante, che tantissime donne italiane di oggi col cavolo che farebbero! Compresa la signora tua moglie. Sii capitano della tua vita..
2P,
spiacevole a dirsi ma tua moglie appartiene alla categoria di persone che valuta gli altri soprattutto sulla base dei benefici di vario genere che ne può trarre. è un po’ per tutti così, in tutti i tipi di relazione, ma in alcuni casi l’eccesso è macroscopicamente evidente.
i responsabili della crescita della bimba siete VOI DUE! i nonni possono voler (e poter) contribuire, per attitudine, per disponibilità di tempo e di risorse. assurdo pretenderlo come un obbligo, tanto più sulle spalle di una donna anziana, a sua volta molto provata e forse del tutto incapace di difesa.
non aggiungo altro, per evitare d’infierire…
2P in realtà me lo hai appena confermato: “mia madre non è disponibile, quando a NOI serve”. Esattamente cosa vi serve?
Io capisco che c’è una famiglia, che ci sono i suoi genitori, che hanno probabilmente più tempo, con una situazione forse più agiata, e frequentano più spesso la vostra casa. Poi c’è tua madre, che si guadagna da vivere, e vive come può, trovo ingiusto quello che hai scritto: “avrebbe potuto trovarsi un lavoro da badante regolare con i contributi le ferie”. Questa donna immagino farà quello che può, oltretutto non è che abbia una situazione proprio facile. Tenuto conto che immagino non sarà più giovanissima.
Mi sembra che ci sia una pretesa, almeno da ciò che scrivi. Siete una famiglia monoreddito, e tua moglie pretende un impegno del genere da parte della suocera? Permettendosi di fare paragoni tra “nonni materni” bravi e buoni, e “nonni paterni” non bravi e non buoni? Sulla base di quali criteri? Tua madre ha dei buoni motivi probabilmente, per dire che non si sente capita. Le sono solidale
2P, mi viene spontaneo farti due domande. La prima: non sei sposato con lei, vero? Mi par di capire di no. La seconda: tu all’inizio conoscevi già queste incompatibilità con te della tua compagna attuale (le idee diverse, il suo parere su tua madre eccetera) o sono cose che son venute fuori col tempo? Perchè se te ne eri già accorto avresti dovuto stare più attento. Portare avanti una relazione in cui si ravvisano già delle incompatibilità, sperando che poi magari col tempo i problemi si risolvano è sbagliatissimo. Possono solo peggiorare.
A questo punto, capisco che a lei tieni, ma se ti sta così addosso e ti dà più stress che altro, credo che dovresti lasciarla. Naturalmente non è così semplice, perchè avete una figlia in comune, ma tu hai diritto di essere capitano della tua vita, come ha detto Bohemien82. Se, come mi par di capire, non siete sposati, le cose si semplificano un po’.
Sinceramente, più che uno psicologo credo che ti servirebbe un avvocato. Fatti consigliare da lui e vedi se c’è il modo di interrompere questa relazione con lei riuscendo comunque a vedere tua figlia e soprattutto, senza averne un danno economico. Non posso darti consigli al riguardo, perchè non è il mio settore. A buon rendere.
Ciao,
io sto con un uomo dell’Est (ex URSS), mia suocera fa la badante. Nonostante sia anziana, lavorava prima per aiutare dei nipoti al suo Paese, poi per aiutare i figli in Italia (specialmente mia cognata), e per comprare casa. Mia madre a volte si arrabbia perché i miei genitori, e lei soprattutto, sono nonni molto più presenti. Inizialmente mi facevo influenzare, poi una volta mia suocera è venuta da me e mi ha raccontato tutto quello che ha dovuto passare. La domanda che farei a persone come tua moglie, tua suocera, mia madre, è la seguente: “Pensi che sia più pesante badare un nipote anche tutti i giorni o badare ad un vecchio tutti i giorni, avendo sulle spalle così tante responsabilità?” poi mia suocera prima di fare la badante ha lavorato per quasi 30’anni in una fabbrica sovietica, non è che se l’è grattata (scusa il termine). E quando è caduta l’URSS per sopravvivere ha fatto cose che in Italia non ci immaginiamo neanche.
Poi io non capisco questa svogliatezza dei nonni moderni nel voler guardare i nipoti… Dovrebbe far loro piacere. Non so, secondo me tua moglie è un po’ viziata oppure si fa influenzare da sua madre che a sua volta sarà una donna comoda e viziata. Ci puoi fornire altri dettagli?
@GABRIELE con “serve” intendevo aiutare nella gestione della bambina, quando magari i suoi hanno impegni. Spiego meglio il discorso del lavoro regolare: mia madre si è cacciata in una situazione difficile perchè lavora sei giorni su sette, le domeniche non ci possiamo mai vedere e soprattutto non si sa, quando non sarà più in grado di lavorare, come andrà avanti. Si tratta sia di gestione della bambina ma anche del fatto che un po’ mi manca il tempo con mia mamma. Con mio padre ho litigato dopo che ha mandato a quel paese i miei suoceri ubriaco.
@BOTTEX no, non sono sposato. Gli attriti con mia madre sono venuti fuori dopo, prima che nascesse la bambina non c’erano problemi. Voglio essere sincero, siamo sempre stati molto diversi: in politica (io centro sx, lei salviniana convinta), gusti musicali (lei odia i concerti, io seguivo il mio cantante preferito in tour), rapporti con gli amici (io “cazzaro”, lei molto riservata). Mi ha dimostrato tante volte di tenerci tanto a me, anche se in modi sbagliati forse. Ho sempre creduto che bisogna imparare ad accettare le differenze perchè non si ha la verità in mano però, ragazzi, quanto è difficile!
Lascerei perdere le recriminazioni su tua madre, che già fa un lavoro da schifo ed è pure maritata ad un alcolizzato.
Mi pare che sta povera donna di problemi ne abbia già abbastanza senza che tu metta il carico da 11.
Tralasciando la tua ottima famiglia di origine (vista la quale è comprensibile che tu sia di sinistra), cerca di concentrarti sulla tua realtà: la bambina, voluta o non voluta, son problemi tuoi e non di altri, la hai fatta tu e ne rispondi tu in toto.
Tua moglie fa benissimo a essere salviniana, dalle un bacio da parte mia.
@Yog grazie per avermi risposto. Non voglio aprire un flame politico ma non ho capito il discorso dell’essere di sinistra legato ad una famiglia problematica. Io non ho espresso giudizi sull’essere salviniani. Poi, il discorso del prendersi carico dell bambina in toto: nessuno ha mai sostenuto che la bambina fosse “un pacco”.Ti faccio un esempio pratico di cosa intendo: il padre della mia compagna ha avuto un tumore, nulla di drammatico per fortuna, ma in quel periodo era impossibile aiutarci.La mia compagna non aveva ferie e ha dovuto chiedere l’assenza non retribuita perché mia mamma non si é potuta assentare neanche un giorno. Quindi capisco la mia compagna quando ha il dente avvelenato e, quando provo a difendere mia madre, capisco perché diventa una furia.Io la lascio sfogare ma ti giuro che il clima é pesante su questo tema. Ci credi per qualunque altro tema praticamente non litighiamo mai?