Il nostro primo incontro lo ricordo come se fosse ieri.
Io quel giorno avevo girato parecchio prima di ricordarmi dove fosse la sala prove (prima il parco non c’era e non riuscivo ad orientarmi). Avevo le leggins nere e la maglia lunga leopardata bianca, c’era il sole ma ancora faceva fresco, il giorno prima ero stata dal parrucchiere e da rossa ero diventata castana.
Entrata in sala, dopo aver salutato Roberto sono entrata in DX, Cappo mi aveva visto per primo e mi aveva fatto un cenno con la testa, poi Gerson era venuto verso di me in modo un po’ impacciato. Tu eri a sinistra, con i soliti jeans e t-shirt nera con i fumetti, mi avevi fatto un cenno con la mano facendo una faccia davvero buffa, che mi ha messo in imbarazzo. Così, sempre molto imbarazzata mi ero seduta sul divano, accanto a me c’era il tuo Frav bianco, che però quell’anno non ti ho mai visto addosso perchè dalla volta dopo hai cominciato a mettere la giacca leggera.
Quando dovevamo uscire insieme la prima volta io ero davvero contentissima e agitatissima al tempo stesso, la notte avevo dormito poco immaginandomi come sarebbe stato, il giorno dopo l’avevo passato a prepararmi. L’intera giornata. Poi il pomeriggio Gerson mi aveva detto che dovevi vederti con lui.. Non mi avevi avvisata.
Pochi giorni dopo siamo andati al caffè Roma, non so perchè ti piacesse tanto. Tu avevi preso un frullato, e io un thè al limone. La seconda volta che siamo usciti hai offerto tu, io ero timidissima e mi vergognavo molto. Siamo andati in Piazza Statuto e tu hai appoggiato la testa sulle mie gambe. Quel giorno è stato il più puro.. non avevamo ancora mai litigato, è stato il nostro primo contatto fisico e io lo ricorderò sempre con piacere.
L’uscita dopo mi hai portato nel parco più bello che io avessi mai visto in città, quello in zona Crocetta, tu mi avevi messo il braccio sulle spalle e io timidamente avevo ricambiato. Tu a tua volta hai ricambiato con un bacio. In quel momento ho provato un’infinità di emozioni, non capivo più nulla.
Da li in poi abbiamo cominciato a viverci. A scoprire pregi e difetti dell’altro. Tu sei stato un grande maestro per me, e spero, a mia volta, di averti insegnano qualcosa.
Abbiamo avuto brutti periodi in cui perdevamo la testa dalla rabbia e bei periodi in cui perdevamo la testa dall’amore.
Ma l’amore non è solo bello. L’amore porta anche grandi gelosie, che come tu ben sai, non portano nulla di buono. Ma porta anche sempre maggiori aspettative nei confronti dell’altra persona. Ed è sbagliato.
Così, io pubblicamente ti chiedo scusa.
Non posso pretendere che tu sia dolce con me, perchè non saresti tu. Il vero davide.
Però tu, puoi pretendere da me di non essere attaccato, perchè non si parla di carattere, ma di rispetto.
Io ti amo, e se tu me lo chiedessi tornerei correndo fra le tue braccia. Tuttavia questi giorni di sofferenza mi hanno portato la seguente conclusione:
Vorrei con tutto il cuore tornare con te, dimostrarti che ho capito DAVVERO quello che volevi dirmi. Tuttavia se hai deciso di non vedermi più, ugualmente mi scuso con te.
Simona
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