Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 5 Giugno 2020. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore specialneeds.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Come sottolineato da molti, il tuo gesto indegno e il percorso di redenzione successivo dovrebbero essere sufficienti a farti vedere che quella brutta persona non c’e’ più.
Il problema pero e’ un’altro e vive tutto nella tua testa. Evidentemente quelle opere benefiche nelle quali ti impegni sono una sorta di anestetico utile a lenire la sofferenza del gesto malsano. Un gesto non compiutamente elaborato, punta dell’iceberg di una rabbia che TU temi possa tornare a esplodere.
Credo che sia proprio questa paura a tenere sveglie le tue notti.
Fai pace con te stesso. Cazzate ne abbiamo fatte tutti.
Bohemien, non sono d’accordo, non minimizzare un gesto crudele solo perché la crudeltà è diffusa. Non è vero che siamo più buoni con gli animali che con i nostri simili. Una persona cattiva lo è con tutti gli esseri viventi e una buona lo è con tutti i viventi. Il caso che menzioni bisogna contestualizzarlo, pregiudizio verso gli zingari-piacere nel vedere una bella donna con i cani. Al colosseo ci si divertiva uccidendo persone e animali, oggi questi spettacoli ci inorridirebbero entrambi.
Specialneeds, se sei tanto pentito, se dopo anni senti ancora il rimorso di quel gesto, vuol dire che hai un cuore.
Al passato non c’è rimedio, è impossibile tornare indietro, il male che abbiamo fatto resta. Però il futuro lo costruisci, perciò continua a comportarti bene come stai facendo. Hai fatto un percorso, diventando una persona migliore di tante altre. Ti faccio dei sinceri complimenti per questo tuo cambiamento.
La convivenza degli opposti è una costante dell’animo umano. Personalmente non credo alle “redenzioni”, ma solo a certi “oblii” moralistici che attenuino in noi la sensazione di essere dei “mostri”. Una coperta di Linus per la coscienza, insomma.
E, attenzione, si può essere “mostri” anche in certi “eccessi di bontà”, indirizzati spesso a tessere le trame di quella “coperta”. Diffido sempre dei “troppobuoniperessereveri”, più dei “cattivi” dichiarati.
Max,
grazie per aver pubblicato: “Non si sa come, ma in un istante, in un sofio, il costrutto di identità stabile e rispettabile che ciascuuno di noi si è dato può sfaldarsi, spingerci ai pensieri e alle azioni più impensate, per poi, con altrettanta facilità e imponderabilità, ricostruirsi.”.
questo, inaspettatamente, mi è successo tempo fa, per un insieme di situazioni interiori e di concomitanti eventi esteriori, inattesi e impossibili da governare altrimenti, che hanno fatto emergere un mio aspetto che nemmeno sapevo di avere.
in un passato molto più lontano, invece, la mia “crudeltà”, nei confronti in particolare di una persona e di un cane, è stata determinata da carenza di consapevolezza.
sempre utile guardarsi di tanto in tanto dall’esterno, per meglio comprendere qualcosa di sè!
ho letto con molta attenzione tutti i vostri interventi, vi ringrazio tutti…leggerò la commedia di Pirandello in un prossimo futuro.
spero di riuscire a chiudere quel ricorso nell’oblio, e lasciarmelo alle spalle.
non ho altro da scrivere perchè ogni cosa che riguarda quella situazione è inconscia, posso guardare un film, passeggiare con il cane o leggere un libro e senza alcuna ragione riaffiora quel maledetto giorno.
Quando una persona è inutilmente violenta rischia di tornare ad esserlo a dispetto dei mea culpa, delle buone intenzioni e dei periodi più o meno lunghi di tranquillità emotiva. Prendine atto e, soprattutto, non nasconderlo a chi ti conosce in un periodo “di buona”. Io vorrei sapere se ho a che fare con uno che, se gli gira male, mi lascia a terra secca per una cazzata.
Buona vita.