E’ evidente a tutti.
La condanna di Berlusconi è un BOOMERANG pro-Berlusconi.
Anzi: a tutti meno chiunque sia accecato dal desiderio di vendetta, sul piano personale, nei confronti di una persona discutibile quanto si voglia, ma sostanzialmente artefice di ripetute disfatte della sx.
Lasciamo perdere le conseguenze sul piano della libertà personale: alla fin fine i domiciliari (o l’affidamento ai servizi sociali) negli agi “arcoriani” si presume non saranno così “duri” come il 41 bis.
L’esser fuori dal parlamento, poi, non significa una beata “puntolini”. Del resto Berlusconi in parlamento il piede ce lo ha messo di rado, perfino quando si trattava di “piede libero”.
Il PD ora si macera, si divide e fibrilla nell’amletico dilemma Berlusconi-sì/Berlusconi-no.
Non v’è dubbio, infatti ed in pratica, che continuare a sostenere il Governo Letta (e quello che alcuni bollano come “inciucio” con l’odiato rivale) significa avallare una sorta di “riabilitazione” civile del cosiddetto Caimano.
Con tutta probabilità, e per volere di Napolitankamon (la più celebre mummia vivente di “faraone” che impera sulle Italiche sorti) il PD sarà costretto a sostenere Letta e ad ingoiare, privo di forza contrattuale come si ritrova, le imposizioni del centrodestra.
Il Centrodestra non mancherà certo di massimizzare, sul piano dei provvedimenti concreti, questa condanna (non tanto quella al carcere del Berlusconi, quanto quella del PD salvo non voglia beccarsi, agli occhi del popolo italiano in crisi, la “colpa” di far cadere il governo) a rimanere alleato del “criminale”.
Intanto il PDL e Berlusconi si godono la consistente rendita elettorale conseguente al 1) ricompattamento della maggioranza silenziosa del centrodx 2) apprezzamento da parte degli elettori “del senso di responsabilità” che furbescamente il “nano” spargerà mediaticamente a piene mani. La brava sondagggista Alessandra Ghisleri ha riassunto tutto ciò nella stupenda e lapidaria (per la sx) sintesi: “effetto martire”.
Comodamente rilassato tra gli agi della villa di Arcore, il nostro aspetta la prossima occasione per andare alle urne ed incassare la cambiale che, il centro sinistra e la magistratura rossa, gli hanno gentilmente rilasciato. E pensare che il popolo di centrosinistra esulta.
Per la sindrome del perdente (e per l’idiozia) non c’è medicina…
Vent’anni di terapia non sono stati sufficienti a farlo capire all’ottusa politica del centrosx, ostinatamente autolesionista. Piuttosto che scagliarsi contro la persona fisica Berlusconi, avrebbe da tempo dovuto rendersi conto che il bersaglio su cui sparare non è questa o quella persona del centrodx ma semmai le idee del centrodestra. Le idee passano, e si diffondono…, anche attraverso le sbarre della più efferata galera della più isolata colonia penale, figurarsi se non escono dalle innumerevoli finestre di una villa ad Arcore.
alessandro tantussi
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