Egregio direttore,
prendendo spunto dalla lettera apparsa sul Corriere della Sera il 6 settembre, intitolata “Concorso notarile 2008”, faccio presente che è ancora in alto mare il Concorso notarile bandito nel 2006.
Qui una breve cronistoria:
– il bando risale al 10 luglio 2006;
– le prove orali, precedute da una prova di preselezione informatica e dalle prove scritte, le cui correzioni sono durate quasi 2 anni, sono terminate a metà dicembre del 2009;
– gli idonei (in tutto 309) sono ancora oggi in attesa della graduatoria, passo necessario per arrivare alla nomina a notaio;
– il Ministero della Giustizia, formalmente interrogato in merito, si è completamente disinteressato della questione, lasciando solo trapelare in modo informale che è in attesa che vengano definiti i numerosi ricorsi amministrativi contro l’esito degli scritti;
– e ciò nonostante sia stata ripetutamente segnalata senza successo l’esistenza di una norma di legge, l’art. 2bis della legge 1365/1926, recentemente introdotta proprio per ovviare a questi problemi, che espressamente prevede che ai vincitori in sede di ricorso amministrativo venga assegnata la sede nei limiti delle sedi vacanti dopo la nomina dei primi vincitori;
– i candidati dichirati idonei secondo le “vie ordinarie”, oramai esasperati, stanno valutando l’opportunità di ricorrere a loro volta al giudice per ottenere l’approvazione della graduatoria e per sentire condannare il Ministero ad un cospicuo risarcimento del danno.
Si renderà benissimo conto che è una vergogna!!!
È disposto a dare un minimo di evidenza alla cosa?
Grazie dell’attenzione.
Cordiali saluti.
Andrea Cipparrone
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E poi la gente chiede perchè per una compravendita si deve aspettare anche 1 mese….
Magari la risposta non è, come molti dicono, che i notai sono pochi, ma, forse, che si perde troppo tempo per l’accesso dei nuovi (si spera preparati) notai!!!
4 anni sono davvero troppi!!!
E’ giusto che la selezione dei notai sia rigorosa, perche’, almeno così dicono, le responsabilita’ sono tante ed i profitti molto buoni.
Pero’ i tempi e soprattutto l’inefficienza della macchina amministrativa sono infami, degni di un paese del terzo mondo.
Inefficienza che non mi sembra riscontrare nel Notariato, dove pratiche immobiliari o societarie anche complesse vengono esaurite con successo in brevi tempi; soprattutto se confrontiamo i notai con i loro “cugini magistrati”.