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Lettera pubblicata il 21 Agosto 2006. L'autore, Andrea 1974, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Nicole, non volevo dire assolutamente una cosa del genere. Volevo sapere solamente la vostra opinione visto che siet edall’altra parte. Per quanto riguarda la mia situazione, non c’è giorno che provi vergogna e una colpa mostruosa per ciò che ho fatto, e mi risulta molto più difficile perdonare me che la mia ex per come si è comportata. Lei non sà assolutamente nulla di me e l’altra tipa, ne sono sicuro perchè sò cose che incrociate assieme mi danno la sicurezza di ciò, non stò qui a spiegarti perchè è lunga. Come hai detto tu gli errori si commettono da entrambe le parti e io sono il rpimo a dirlo, tanto che gliel’ho detto anche alla mia ex visto che quando mi ha lasciato mi ha detto testuali parole “tu non c’entri nulla”. Su una cosa però ti devo smentire categoricamente! Tu pesni che io non abbia provato a far andare avanti la storia? Pensi che non abbia provato a dialogare? Tutto questo l’ho fatto prima che succedesse quello che è successo con l’altra, e ricordo che la seconda volta che ci siamo visti gli ho chiesto di cancellare numero e di non vederci più, perchè avevo capito che il mio errore era dovuto al periodo di forte stress che stavo passando e sono ceduto psicologicamente.
Tu come ti sentiresti se la persona con cui stai insieme da 10 anni alla tua richiesta di convivere si mettesse a apiangere disperata in mezzo al ristorante? Io in quel momento mi sono sentito morire, ma ho cercato di dialogare come dici tu e gli ho detto di calmarsi. Gli ho detto che intanto sarei andato fuori da solo, e poi lei sarebbe venuta lì a poco a poco, finchè non si sarebbe sentita pronta. E’ lei che a marzo-aprile mi diceva “entro agosto mi sistemo con i casini di soldi che ho e poi facciamo il trasloco” cosa ribadita anche 1 settimana prima di lasciarmi. Io non l’ho mai spinta più di tanto perchè sapevio che sarebbe potuto essere controproducente. Nella sua vita io non gli ho mai imposto niente, anzi, l’ho sempre incoraggiata a fare quello che la faceva…
stare bene. E cosa ne ho guadagnato? Che mi vede come un amico o un fratello e và a mettere i post in giro per facebook che deve ritrovare se stessa? DEVE RITROVARE SE STESSA!!!! Ma se fino a qualche anno fà era lei che parlava di convivenza famiglia ecc ecc. e adesso a 30 anni deve ritrovare se stessa, quando ripeto, io non gli ho mai fatto cambiare le sue abitudini o voglie per me, anzi, io sono uno del vivi e lascia vivere, quello che è diventata è perchè lo ha voluto lei. Sono queste cose che non riesco a capire. Ti svegli un giorno e vuoi cambiare perchè non ti piace più la tua vita. Ma prima, quando facevi promesse a destra e a manca, a cosa pensavi?
Ciao Maverik, ti capisco appieno: dubbi così grossi lasciano sgomenti se espressi dopo promesse e slanci. Del resto “ritrovare se stessa” cosa vuol dire? Dove era? Forse la tua ex è cresciuta nella tua ombra, passando 10 anni e più saltando tutta una serie di scelte e fasi che l’avrebbero fatta maturare a sufficienza da sapere cosa volere e dove andare nella vita.
Nessuno può sempre avere il controllo su tutto ma l’esatto opposto ovvero vivere delle scelte altrui rendendole proprie può essere molto controproducente.
Fatti forza!
Non si cambia idea dalla sera alla mattina Maverick te lo posso assicurare, soprattutto una donna! Senz’altro non credo ti abbia fatto promesse senza sentirle solo spesso non ci si aspetta di arrivare a certi livelli..Io ti consiglio di non crogiolarti più, se ti vede come un fratello c’è poco spazio per altro, se davvero ci terrà sarà lei a cercarti, altrimenti passa oltre ed io fossi in te dopo tutto quello che ho letto lo farei , fa male ma ti renderai conto di quanto male ti facevi a stare ancora con lei
sono d’accordo con quello che dite. Io ho notato che in molti manca la voglia di sacrificarsi, la volontà di farlo funzionare, ci si appiglia sempre più alla speranza che il “fato” possa cambiare le cose, che l’altro se ne renda conto (qundo magari non può) e si resta in attesa finché uno dei due non dice basta o arriva un altro a consolare…così ci si sveglia un giorno e si vuole cambiare, ma fino al giorno prima andava bene? No, non andava bene, si fingeva, si mentiva a se stessi e all’altro (e qualcuno neanche se ne accorge, forse perché mente da tanto tempo).Il calo di passione c’è sempre, come ci può essere un distacco da parte di uno dei due. L’unica è parlarne, si cerca una soluzione insieme, perché la coppia è formata da due persone. Bisogna portare rispetto dell’altro, magari del tempo passato insieme, essere affidabili e cercare il dialogo, anche con l’aiuto di un terzo. Può andare bene come no, una mia conoscente per cercare di sistemare le cose e dialogare ha tirato avanti la relazione lasciando e riprendendo per un’anno e mezzo e alla fine non ha funzionato, ma può dire di averci provato almeno; E se provi a dialogare e l’altro no? se non è interessato o ha paura? qui sta a noi decidere penso…
Se dovesse finire, bisogna andare avanti, un modo c’è sempre.
Io non vedo ancora la luce alla fine del tunnel, ma so che c’è.
Leggendo la tua lettera stavo quasi per piangere, mi ci sono rivisto in pieno. La paura di stare solo ora è enorme, sono passato dall’ essere letteralmente INVINCIBILE perchè mi sentivo completo accanto a questa persona, all’ essere il piu insicuro di tutti. E io non l’ amavo, ma l’ ho data per scontata e ora i sensi di colpa mi pervadono e bruciano. Spero di risollevarmi dopo questa delusione, e pensare che ho 24 anni e vedo già cosi nero
Sto vivendo il profondo dolore per la fine della storia che più mi ha coinvolto nella mia vita. 8 anni di convivenza, sogni realizzati e alcuni da realizzare, consapevolezza di avere trovato il mio posto, la mia “famiglia”. Ed ora che è finita condivido al 100% quello che scrivi.
Stefano,
è più che comprensibile il tuo dolore, dopo ben otto anni di convivenza.
l’amore com’era inteso fino a metà del XX secolo pare non esistere più. forse non è mai esistito: era rivestito e forzato dalle leggi, che consideravano l’unione di coppia indissolubile.
forse, essendo tutti più liberi ma sempre meno maturi, si sta tornando in amore ai ritmi animali di natura, che sono quelli che fanno scattare l’attrazione, spesso finalizzata alla sola riproduzione.
le donne, in particolare, non sono più per niente inclini a sacrificarsi per la famiglia. parecchie, allo scadere dei tempi scanditi dal loro orologio biologico, concepiscono un figlio con il primo che capita e lo crescono da sole.
brutti scherzi della libertà ad oltranza, che precipita tutti quanti in un mare di solitudine e di frustrazione.
un abbraccio.
Salve,
sto soffrendo tanto anch’io. Ormai è un anno e mezzo e sono caduta in profonda depressione. Sono stata lasciata dopo 9 anni di relazione e 4 di convivenza; dopo essermi trasferita all’estero per lui. Anni burrascosi in cui sono stata tradita diverse volte (purtroppo i miei sospetti da lui sempre negati sono stati confermato solo a relazione conclusa, per un”altra persona ovviamente!) e abbandonata. Ho dovuto ingoiare tanti rospi e alla fine resto anche cornuta e mazziata. In tanti anni ho provato ad aprire inutilmente un dialogo profondo con lui che non mi desiderava più e mi rifiutava creando in me dei complessi enorm. Non riesco a riprendermi. Non riesco a perdonare né me per tutto ciò che gli ho donato né lui per tutto ciò che mi ha tolto, in primis la verità e la libertà di scegliere. Ho fatto enormi sacrifici per questa persona ed essere ripagata così mi fa doppiamente male.
DeaBastet, nulla è bene e nulla è male (a parte la narda, che corrobora e consola, e che perciò è il bene sommo).
9 anni di relazione stuferebbero anche ‘na stufa, affigurati un cristiano.
La prossima volta chiudi in sei mesi, fidati.