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Lettera pubblicata il 21 Agosto 2006. L'autore, Andrea 1974, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ieri. Ieri credo proprio sia finita. Cosa? La mia prima vera storia d’amore estintasi in poco più di quattro mesi. Assurdo, no? Lui. Lui veniva da storie durate al più tre mesi. Io nessuna significativa esperienza alle spalle, entrambe quindi forse troppo immaturi in materia di relazioni. Fatto sta che si presenta ed entra nella mia vita. Inaspettatamente. Ha tutto ciò che ho sempre cercato in un ragazzo: intelligenza, umorismo, sensibilità, dolcezza e la facoltà di stimolare la mia curiosità. Sono dubbiosa, come faccio a piacergli? Cosa ci trova in me? Poco a poco smetto di sottostimarmi e mi butto in questa avventura. La cosa parte in quinta, con passionalità e rispetto per la mia poca esperienza; vengo presentata alla famiglia e agli amici, coi quali si instaura subito un ottimo rapporto. Ad un certo punto attraversa un periodo travagliato tra esami universitari e lavoro e arrivano i primi accenni di negligenza nei miei confronti. Penso sia una fase, ma questa si prolunga e la storia inizia ad assumere un ritmo sincopato. Andiamo avanti con un’altalena di tira e molla logoranti e sfibranti almeno per me. Lui sostiene che la colpa è solo sua e del suo comportamento. Gli dò ancora una chance e dopo varie discussioni circa le dinamiche del nostro rapporto la cosa sembra andare finalmente bene. Non lo sento più distaccato ma anzi attento e premuroso, ancora interessato a me. Parto per 12 giorni e quando torno mi fa capire che gli sono mancata e poi trascorriamo due fantastici week-end in cui nulla sembra ledere la nostra armonia. Poco dopo parte anche lui per analogo lasso di tempo, per un campo in cui ha il compito di assistere persone con disabilità cognitiva assieme ad altri “animatori”, che questa volta sono tutti nuovi, lui è quindi una sorta di veterano. Ci sentiamo poco, cosa che ho imparato ad accettare dato che non ritengo un sms possa essere fondamento di un rapporto sebbene lo ritenga un gesto di attenzione, ma avverto che è successo qualcosa, chiamamolo pure sesto senso t’oh! Lunedì torna e gli chiedo di vederci. Passo da lui martedì pomeriggio e subito vedo la spettralità nei suoi lineamenti. L’espressione è indescrivibile. Accade. Accade quello che ormai stavo presagendo dal momento che avevo varcato la soglia di casa. Mi dice che ha fatto una cavolata e che tra birra ed ebbrezze ha baciato un’altra. Io, fredda, gli dico che quasi me l’aspettavo. Mi alzo e me ne vado. Ingrano la marcia, abbasso i finestrini, accendo al massimo il volume della radio e grido tutta la mia frustrazione e rabbia. Mi confido con le amiche, amabili crocerossine in questi casi e ora, forse invasa dal rancore che in ogni caso mi dona forza, penso che sia il caso di canalizzare tutte le mie forze su ME STESSA e considerare chiuso questo breve capitolo esistenziale.
Premetto ke sono 1 uomo e spero mi accogliate lo stesso, verrò seppellito d’improperi ma questa è la mia storia, sono sposato da parekkio e ho 1 figlio, ho conosciuto questa mia collega, ke conviveva con il suo compagno, tra noi è nata 1 storia molto forte e passionale e posso dire ke entrambi eravamo molto innamorati, la cosa è andata avanti x 5 anni poi io ho cominciato ad interessarmi ad altre donne e ho avuto delle relazioni,lei deve aver percepito la cosa e sofferto moltissimo. Nel frattempo lei aveva concluso la sua relazione e + o – palesemente mi aveva kiesto di andare a vivere con lei, io sempre detto di no. Nonostante questo, la situazione si è protratta x quasi 2 anni siamo rimasti insieme fino ad 1 ‘bel’ giorno nel quale io, ad 1 suo squillo al cell le ho risposto ke se ci avesse beccato mia moglie il tutto sarebbe finito. Dopo questa mia stupida reazione nn ci siamo sentiti x quasi 1 mese, dopodikè l’ho cercata e ci siamo riappacificati. Lei xò mi ha detto ke aveva nel frattempo conosciuto 1 uomo + anziano di (16 anni) molto benestante ke la portava in giro e le faceva regali. Mi ha detto ke nn voleva ke tra noi finisse in quanto il Suo Vero Amore ero IO xò ke la situazione era questa e ke visto ke io nn mi ‘liberavo’ la situazione rimaneva tale. Io ho cominciato a soffrire pur frequentandoci sempre, facendo l’amore e stando insieme nn riesco a staccarmi da questa persona e ora sarei anke disposto a mollare tutto x lei. Scusatemi se ho sintetizzato tutto in maniera forse poco kiara ma questo è quanto, so ke meriterò tutto il disprezzo del mondo ma continuo a stare come un cane (forse meritatamente)! Ogni consiglio sarà apprezzato !!!
Fatti un pò di vacanze e dimenticala Giampaolo (cerco di controllarmi)…
Diciamo che se fossi tuo figlio e se leggessi “sarei pronto a mollare tutto (ergo la tua famiglia, ergo io il figlio) per lei”, mi verrebbe da rinnegarti. Eh, se tu rinneghi me io rinnego te !
Caro Gianpaolo, visto tutto quello che stai facendo,anche se ancora inconsapevole, alla tua famiglia, questa sofferenza che stai provando è troppo poca. Ma effettivamente uomini come te si meritano donne dello stesso livello (che stanno con uno perchè benestante e le fa i regali)…Persone vuote, superficiali…che schifo!! Buona sofferenza!
nel posto dove cercavo consolazione e spunti di riflessione, ho trovato i pensieri della mia amata. succede che per mancanza di coraggio, ci si fa odiare più o meno consapevolmente. ma non è la cosa che si vuole. va ben cosita. unico rammarico, non essermi goduto ogni singolo momento passato con la persona più speciale che abbia mai conosciuto.
il mio matrimonio è finito da 8 mesi, ma non riesco ad andare avanti. tutto mi sembra inutile e pesante senza di lui. mi ha fatto tanto male e se non ci fossero i miei bimbi chisssà cosa avrei fatto. la vita è uno schifo!!!
“tristezza”, mi dispiace tanto e, anche se non ti servirà a stare meglio, ti sono vicina. Sicuramente l’amore e l’affetto incondizionato dei tuoi bimbi sono un’ottima medicina per avere ancora un motivo per sorridere e, bene o male, ad andare avanti. Ti auguro tante care cose.
Carissime e carissimi, vi ringrazio e vi abbraccio tutti per questo forum che in questo momento mi aiuta tantissimo. Ci sono dentro anch’io e inutile dire come soffro (ognuna/o di voi c’è passata e quindi evito di ripetere le solite cose); ma leggervi ora, credetemi, mi offre un grande conforto per le belle e intelligenti parole che dite. Ringrazio tutti, chi ha scritto anni fa e chi di recente; ogni post mi è stato utile, ed è stato soprattutto confortante vedere e leggere come lo stato d’animo, praticamente sempre si evolveva in positivo nel giro di mesi dall’evento drammatico. E’ un peccato, però, che manchino testimonianze di chi ha superato da tempo (anni) il baratro in cui era caduto; dire come ce l’ha fatta, quanto tempo è passato, che strategie ha utilizzato.
Per il momento mi fermo qui (sono al lavoro), ma credetemi non sapete quanto aiuto mi date. GRAZIE!!!!
il mio matrimonio è finito da 8 mesi, ma non riesco ad andare avanti. tutto mi sembra inutile e pesante senza di lui.
Per dediche d’amore :purtroppo la forza e la volontà per reagire la devi trovare solo dentro di te; le parole che possono dirti altre persone possono sì aiutarti, ma, in primo luogo, sei tu, una volta elaborato il “lutto”, a decidere di provare a rialzarti; questo sarà il primo passo ai quali, seguiranno, vedrai, gli altri; ci saranno sicuramente nuove crisi, pianti, sofferenze, ma la volontà di reagire prevarrà; io cerco di dirti questo, mentre sto soffrendo a seguito di una storia terminata solo un mese fa. La ferita quindi è ancora freschissima e ci sono momenti in cui vorrei letteralmente scomparire, spingere il tasto di “reset” perchè il dolore mi sembra insopportabile; ma dopo cerco di convincermi che no, la vita va avanti e devo, devo farcela ! Sono stato tentato più volte di andare dal medico per farmi prescrivere degli antidepressivi per superare almeno questo primo periodo, ma finora ho resistito, consapevole che non avrebbero risolto nulla di quello che è il vero problema, cioè IO. Devo essere lucido per scavarmi dentro e per potere rinascere dopo questa esperienza, diverso da prima e spero rafforzato. Così, invece, ho chiesto l’aiuto di un psicologo e la prossima settimana ci vedremo per un primo colloquio; mi sembra una strada migliore, ma prima di tutto ci deve essere la consapevolezza e la volontà di volere uscire da questa situazione, a quel punto l’aiuto di un psicologo può essere importante, almeno lo spero. Sai cosa faccio io? Scrivo, scrivo molto, scrivo pagine e pagine su come mi sento, su cosa provo e a me serve, non dico che a tutti può servire, ma per me cercare di mettere nero su bianco i propri pensieri vuol dire mettere un po’ d’ordine nella mia mente e vuol dire far rallentare il vortice dei pensieri alla velocità della scrittura. Se vuoi racconta la tua storia qui; non è per curiosità che te lo dico, ma penso ti farebbe bene. Ti risponderò, te lo prometto. A me la lettura delle storie riportate in questo forum e i pensieri intelligenti di quanti mi hanno preceduto mi ha aiutato moltissimo. FORZA!!! Ti abbraccio forte.