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Lettera pubblicata il 21 Agosto 2006. L'autore, Andrea 1974, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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esatto, io vi seguo ora con l’ età ( anche se di anni ne ho qualcuno in meno però 😉 )
cmq, è vero bisognerebbe capire se è la paura della solitudine o cosa.
Ma quante volte ci siamo sentiti soli, anche con un uomo o donna al proprio fianco?.
Anche io ho conosciuto un uomo, da poco, ma per ora abbiamo deciso per un distacco: lui ha forti sentimenti, ed io? io non so.
Sicuramente è una persona speciale e la paura di perdere una persona speciale, non è facile.
Ma occorre capire i reali sentimenti e anche questo credo solo il tempo e la voglia, ci aiuta capire.
Uff, certo che l’amore o il cuore, non ha età …
Il problema ( o se non lo è) è non sentirsi vecchi
Io non mi sento “vecchia” e ne ho 40! giusti giusti compiuti quest’anno.
un abbraccio
Tante volte ho letto le vs considerazioni e mi permetto di entrare anch’io in questo forum di dialogo per una mia.
Credo che ognuno di noi abbia un punto di vista sulle cose, nel qualcaso i sentimenti, dovute alle proprie esperienze e capacità. Affermo debbano essere sempre ed in ogni caso rispettate senza nessun giudizio.
Detto questo mi pare che il concetto amore mi pare un pò sfuocato in taluni casi.
Se domandassi cosa sia l’amore tanti mi risponderebbero che l’amore non è possesso, non è ricatto, non è menzogna, non è mancanza di rispetto, non è far pena, non è un rifugio ….. in due parole non è paura e sofferenza.
Ma talvolta giustifichiamo i comportamenti degli altri o ce ne lamentiamo, a volte diamo la colpa a noi stessi solo perchè crediamo alle parole “dell’Amato”, a volte facciamo supposizioni mentali al 99% non corrispondenti con la verita e non vediamo i fatti.
Forse non vogliamo o riusciamo, a vedere la realtà e non ci acccorgiamo che questi soggetti hanno un solo fine, il nostro controllo e uno sfruttamento per un solo scopo egoistico di dominio.
Non so se qualcuno di voi ha avuto questo senso di ribellione e rabbia, frustazione, impotenza di fronte a loro ma sono il risultato di quella schiavitù.
Amore non è controllo ma libertà.
Se questo è perchè non riprendere le redini in mano della ns vita e cominciare a rispettare noi stessi, ad amare solo chi ama con i fatti?
Perchè cedere a certe dipendenze affettive scambiate per “amore” che in realtà ci fanno solo soffrire?
Dobbiamo essere consapevoli che non c’è niente di personale da parte di questi soggetti, loro applicano cio che sono e sanno, ma detto questo via, allontanarse ed anche a gambe levate.
Non dico che sia facile anzi ma ognuno può farcela se veramente lo vuole. Garantisco che arrivati lì la vita cambia come noi la vogliamo. Poi se un rapporto non va, non va. Accettiamolo senza sminuirci e andiamo avanti ricordiamoci che prima di amare gli altri dobbiamo prima amare noi stessi (autostima) e per un solo ed unico motivo, se mi amo non permetto a nessuno di farmi del male.
Ognuno ha la sua strada, il suo percorso ma credo quasi tutti abbiano una sola meta, vivere felici questa vita, in qualsiaisi tipo di rapporto in essere. L’amore è un azione che parte dall’interno verso l’esterno, è la tua gioia di vivere che vuoi donare condividere.
Buon viaggio a tutti.
Nathan, che dire parole bellissime e molto semplici.. Arrivano dritte dritte, almeno per me è stato così, leggendoti.
Centrato il punto AUTOSTIMA: come posso amare se non mi amo?. Forse è questo il punto.
ed è anche vero che ho amato un uomo, tanto tanto… Lui non mi ha fatto male volontariamente, semplicemente non era il suo momento, non era innamorato, non er a tante cose verso di me tanto quanto lo era.
A sempre cercato in qualche modo di allontanarmi (anche sbagliando, qualche volta) e quindi io soffrivo. MA SOLO PER COLPA MIA.
Eppure questa benedetta autostima, la NON autostima di me, che mi accompagna da sempre.
… Amore è libertà: ma se non c’è fiducia, come posso dare libertà?
Forse sono io la prima, in qs momento, che non capsco i miei veri sentimenti che ho per un uomo, e lui è molto preso da me… Non voglio farlo soffrire, ma nel frattempo soffro io, perchè non capisco 🙁
( scusate, forse nn dovevo scrivere, in qs periodo sono moralmente a pezzi..
grazie Nathan, e un abbraccio a tutti
Parole giustissime quelle di Nathan, ma sono parole. Il problema e’ facile da affrontare e capire quando tutto si e’ raffreddato e i comportamenti passati sono facili da analizzare e comprendere. Ma (questo e’ il punto) quando si e’ dentro la storia i sentimenti e le aspettative nell’altro offuscano la razionalita e l’autostima. L’amore/affetto sono qualcosa di irrazionale.. Si soffre perche la ragione e’ annebbiata. poi il tempo aiuto a capire ma solo perche’ la lontananza e/oabbandono hanno dato una spallata a cio che provavamo.
10 e lode a Nathan. Parole ben scritte…
Caro Andrea condivido con te che quello è il punto. Le aspettative. In quanto, oso dire “tutti”, da piccoli siamo stati addomesticati con bastone e carota ed in quel momento perdiamo la ns innocenza dell’amore vero. Perdiamo la ns gioia interna quell’amore atavico che è parte integrante del ns DNA naturale.. Solo riconquistando quella gioia e serenità individuale rispettando il tuo modo di essere si può amare perché tu basti a te te stesso il resto è condivisione di tutto con gli altri compreso il tuo amore. Ma se entri nella ruota delle aspettative tii sottometti alla possibilità di manipolazione. Ed è lì che scatta il retaggio da cui dobbiamo prendere i dovuti accorgimenti. L’Amore è energia pura e da tempo gli esseri umani lottano per rubarlo agli altri anzichè cercarlo dentro se stessi e caro Andrea queste sono solo parole ma è solo l’azione, il fare, il darti amore che ti libera dal retaggio delle aspettative di ricevere energia-amore. So che non è facile ma per mia esperienza e modo di vivere è con l’impegno quotidiano verso me stesso che ho sempre ritrovato quello stato di serenità perchè il primo amore sono io o se vogliamo chiamala autostima.
wow…leggo per la prima volta questo intervento, anche se datato, e sono davvero ammirata da questa riflessione così profonda e carica di sentimento e speranza e positività!Da un anno mi sono lasciata con l’unico di cui mi sia mai innamorata e sono finita proprio come descritto nelle prime righe…ed é vero in fondo, io per prima non mi sentivo all’altezza…studi in dirittura d’arrivo ma nessuna prospettiva concreta…lo amavo sicuramente ma non ero felice con lui ma pur di non perderlo sarei stata disposta ad essere infelice, cosa che ovviamente ora non farei più, proprio perché lasciandoci sono stata “costretta” a rivedere tutto…e credo che non mi sono mai conosciuta tanto come nell’ultimo anno, mi sono amata e accudita come non avevo mai fatto!Ci penso ancora tanto a lui ma ora so che é stata la cosa giusta, per quella che chiamiamo crescita interiore e percorso.
ciao a tutti. É da tanto che non scrivo….pero seguo quello che molti di voi continuano ad aggiungere a questo prezioso forum. Anche io sono stata a pezzi qualque mese fa e come te Sandra sarei stata disposta ad essere infelice purché non finisse la nostra storia….a distanza di mesi, come te, ho capito che non era la cosa corretta e ringrazio il cielo ogni giorno di essermi liberata di un legame che non aveva senso. Adesso nn posso assicurare che la mia autostima sia migliorata perché realmente non credo che sono i nostri partner a farci dimenticare quello che valiamo…piuttosto siamo noi che non lo sappiamo!! Quindi, sposo in pieno l’opinione di chi afferma che dobbiamo imparare ad amarci come prima cosa, dobbiamo imparare a sentirci validi anche da soli…l’altro solo riflette l’idea che noi abbiamo di noi stessi. se ci sentiamo goffi e poco attraenti e abbiamo paura che l’altro non ci veda a sua altezza é solo perché non ci sentiamo noi all’altezza degli altri…credo che questa é la parte piu difficile!! Quello che un partner non puó fare é compensare i nostri deficit…si che puó aiutarci a superare le nostre paure…ma non puó cambiarci…bah!!
Soprattutto, credo che come prima cosa non dobbiamo aspettarci niente…bisogna cancellare le aspettative e vivere ogni momento cosí com’é senza pensarci troppo!!
Un bacione
ciao sono gianluca.vi scrivo x avere un consiglio ho 31 anni,da una settimana ho frequentato una ragazza andava tutto alla grande anche se lei manifestava delle paure ad impegnarsi di nuovo dopo essere uscita da una storia burrascosa.cmq ci siamo frequentati come 2 innamorati x una settimana ma l’ultima volta che ci siamo visti stava andando tutto bene.ma quando la accompagnavo a casa ricevevo i suoi sms che aveva dei blocchi ad aprirsi con me a dirmi quello che veramente provava e che non voleva farmi soffrire.dopo un giorno ci siamo rivisti tutto alla grande manifestava tanti sentimenti come se il suo blocco piano piano stava scomparendo,era felicissima ma un giorno ceniamo a casa mia e alla fine abbiamo fatto l’amore dopo il bellissimo atto l’accompagno a casa e dopo buoi totale mi scrive di aver avuto un blocco cosi non gli va di continuare il tutto perche non e possibile.io le scrivo che vorrei aiutarla a superare questo blocco ma lei non ne vuole sapere..dice che sono l’uomo che ha sempre sognato ma questo blocco non le da forza di andare avanti x paura di farmi del male.non la riesco a capire perche questa ragazza mi ha preso tanto vorrei aiutarla ma lei ha deciso cosi e non so piu cosa fare.non so se rinunciare a lei e farmene un’idea …grazie spero possiate aiutarmi
Ciao Gianluca. Adesso dalle un pò di tempo senza asillarla, poi cerca di risentirla senza pretendere mai nulla da lei: lei lo apprezzerà e chissà…
Sono uscito anch’io da un storia del genere e ne soffro ancora. Adesso mi rendo conto di essere stato un pò assillante e me ne pento. Bisogna fare sentire la propria assenza alla persona amata per poi riproporsi nella propria condizione migliore. Adesso fai tutto quello che non puoi fare quando sei fidanzato, sei totalmente libero contrariamente a chi è in coppia.
Se lei si è allontanata è perchè ha dei problemi e tu puoi farci poco o nulla.