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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore feliz76.
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Penso invece che l’efficacia della psicoterapia è per forza legata ai comportamenti di mia sorella.
Te lo dimostro. Se la psicoterapia fosse stata efficace avrebbe reso mia sorella più felice, soddisfatta di quello che ha, serena e ne avrebbe beneficiato anche tutta la famiglia e il nostro lavoro.
Ripeto, in un anno la professionista doveva raggiungere qualche risultato che invece non c’è stato oppure è quasi impercettebile.
Luce, secondo te quali sono gli obbiettivi che dovrebbe raggiungere una qualsiasi psicoterapia?
Far contento lo psicoterapetua. Che facilmente si arricchire tenendovi sempre sul filo del rasoio
Mi hai fatto una domanda difficile, Marc. In passato ti avrei risposto che l’obiettivo di una psicoterapia dovrebbe essere quello di aiutare una persona che sta male a stare bene…oggi sono molto più disillusa e so che la psicoterapia serve a superare un momento di difficoltà, affrontare una situazione spiacevole o rivedere in chiave diversa qualche esperienza vissuta. La psicoterapia non è la medicina magica per la felicità, quella purtroppo non l’hanno ancora inventata…
Golem spiegati meglio per favore, credi che non si finisca mai di andare in terapia?
Ciao Marc, hai mai considerato l’ipotesi che tua sorella non ama lavorare con voi della famiglia e non è capace di costruirsi una vita indipendente da voi e che quindi questo è il suo percorso di crescita personale che non riesce a sbloccare? Non conosco i problemi di tua sorella,ma leggendo i tuoi commenti mi sembri una persona che è molto apprensiva, al limite del controllante,ma sempre con intenzioni benefiche. Nel senso che tu vuoi proteggere e incanalare la vita di tua sorella nel migliore di modi possibili e pensi che lavorando insieme come famiglia le cose possano andare bene per tutti e a tutti. Ora molte famiglie riescono bene insieme ,conducendo la loro attività familiare serenamente,in altre famiglie ci sono alcuni componenti che per qualsivoglia ragione sono insofferenti alla famiglia. Non è colpa tua ,sia chiaro, ma penso che sia ora per il bene di tutti di suddividere la famiglia dalle attività lavorative. Se tua sorella è un peso a livello lavorativo va sostituita.
In questo modo avrà la possibilità e anche la responsabilità di crescere scegliendo un attività lavorativa in cui sentirsi magari più soddisfatta,oppure farà una pausa lavorativa per capire meglio cosa vuol fare.
Inoltre ci sono delle problematiche che non si risolvono facilmente,e tu come fratello se non vuoi togliere tua sorella dal posto di lavoro familiare devi imparare a convivere con questi suoi sentimenti di “disagio” che al momento vive, con la consapevolezza che non puoi chiederle di più. Se la sforzi crei altri problemi. Se non ti sta bene come lavora la licenzi, se vuoi il suo bene impari ad avere delicatezza con lei perché non sta vivendo un periodo felice e se oltre ai suoi problemi si aggiungono le tue preoccupazioni è peggio. Se dice che si trova bene con la psicologa ,una cosa che puoi chiederle è “come mai”, cosa la psicologa fa che tu non fai..in questo modo impari a capire tua sorella e possibile che la cosa si risolva nel modo migliore,ma devi crescere anche…
Vedi Luce esatto la psicoterapia serve ad una persona che sta male a stare bene.
Hanno studiato per questo e se vogliono qualcuno di loro potrebbe riuscirci, ma quì ce la risposta maliziosa, ma fondata di Golem.
Per quale motivo un professionista dovrebbe farti stare bene?
Dopo che tu stai bene tu te ne vai e alla professionista gli verrà a mancare il tuo compenso.
Sono tutti così, spero di no,qualcuno potrebbe testimoniare il contrario.
Nella psicoterapia è fondamentale la preparazione, la serietà, l’onestà del professionista come in ogni altra categoria.
Luce in psicoterapia l’importante è crederci.
Se tu pensi che la tua psicoterapeuta è una brava psicoterapeuta è bene che ascolti solo lei e nessun altro.
Ciao Angela, ora non ho tempo per risponderti , lo farò stasera.
Angela, non penso che mia sorella non ama lavorare con noi, penso invece che ci sia un problema di incompatibilità di carattere con me e dato che l’attività che abbiamo è un pò impegnativa ci sia pure il fatto che vorrebbe più tempo libero.
Nessuno obbliga mia sorella a lavorare nell’attività familiare se vuole può trovarsi un altro lavoro ma la verità è che lei non vuole trovare un altro lavoro vuole solo più tempo libero.
Quindi mi dice assumi un part-time in modo che io sia più libera.
Mentre io posso benissimo lavorare sempre perchè a sentire lei a me piace lavorare.
Il problema è che se io assumessi un altra persona i soldi per noi sarebbero di meno ma lei vorrebbe dividere ugualmente in due nonostante io lavorerei più di lei.
E’ normale che nessuno della famiglia potrebbe sottostare a tali assurde pretese.
Quando ha manifestato la volontà di andare da una psicologa nonostante istintivamente stavo per dirgli “per carità”, poi riflettendo, forse potrebbe riuscire a farla ragionare.
Ma questa idea e altre da furbacchiona sono ancora tutte li.
Pensavo che una psicoterapeuta riuscisse a farle notare certe sue idee assurde ma mi sbagliavo.
A questo aggiungo che ho la forte sensazione che la psicologa vuole che le cose rimangano così.
Quando andava dalla psicologa ho cercato di diminuire le situazioni di attrito e di conflitto tra noi, ho cercato di accontentarla, ho avuto molta pazienza, insomma ho cercato di migliorare l’ambiente familiare.
Onestamente non riesco a vedere quello che la psicologa riesce a dare più di me vedo solo ciò che gli togle 60-80 euro a seduta.
Marc lo stipendio di tua sorella dovrà essere ridotto nel momento in cui assumete un part time e questo lei lo dovrà capire per forza…insomma nel momento in cui si lavorano meno ore si guadagna meno, è una cosa universalmente riconosciuta credo e sicuramente lo sa anche lei, quindi mi viene da pensare che il cruccio sia un altro. Che non si senta abbastanza coinvolta nelle decisioni che riguardano la vostra attività?
A questa storia va aggiunto che una sua amica che da molti anni va dalla psicologa appoggia alcune delle sue idee e chissa forse pure questa di lavorare di meno e guadagnare uguale.
Forse anche loro sono state sfortunate, certo e’ che il lavoro e’ per me una cosa seria e non mi posso permettere di fare errori a causa della immaturita’ di mia sorella e della sua amica a cui psicoterapeuti incompetenti e/o disonesti non sono riuscite a farle ottenere almeno un miglioramento sostanziale.