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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore feliz76.
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Altrimenti,ognuno faccia da se,e tanti saluti alla professione.
Come esiste la consapevolezza per la cura alimentare,la cura del corpo,allo stesso modo si sta sviluppando la consapevolezza per la propria responsabilità per la cura emotiva e psichica. In questo modo non ci saranno problemi da “curare” dato che si è giunti alla capacità di evitare che sopraggiungano. Il passo evolutivo scavalca i blocchi arrugginiti della professione,rendendola obsoleta.
Con questo ultimo tuo commento ai capito perfettamente quello che intendo.
Però cerca di capire non puoi dire ad un depresso di curarsi da solo dall’oggi al domani.
Io voglio sperare o meglio non posso credere che tutti i psicoterapeuti sono incapaci e disonesti, non riesco a dirlo.
Ma anche se per assurdo fosse così, non posso dirlo,per senso di responsabilità.
Mi spiego meglio, Angela che soluzioni daresti ad un depresso?
Io capisco che chi è stato scottato dall’acqua calda ha paura pure di quella fredda…ma…
I strumenti nella psicoterapia ci sono, e forse anche se pochi i psicoterapeuti bravi che riescono a farti rialzare passando dalla situazione di disturbo a quella di disagio e poi a quella buona salute mentale esistono.
Coraggio dai anche tu un po’ di speranza in un momento dove la depressione economica può portare quella psicologica ma che in fondo non è patologica.
Ciao a tutti
Rispondo a Luce:
Sono seguita da uno psicoterapeuta online, durante la quarantena sono stata parecchio male soprattutto perché ho perso il lavoro ed è stato l’unico aiuto che sono riuscita a trovare, il mio psichiatra storico è ritornato a fare visite solo dieci giorni fa, fino adesso sta andando bene, ma è più che altro uno sfogo e rispetto agli altri ha una parcella che posso permettermi, il fatto che non sia nella mia città mi aiuta parecchio e mi ha stupito positivamente il fatto che mi abbia fatto firmare un consenso informato prima di cominciare e che le ricevute arrivino puntuali anche senza sollecitazioni.
La bastarda (io la chiami così) che mi seguiva precedentemente sapeva di andare contro le regole, ma si sentiva e si sente ancora invincibile.
Per Angela:
Ti scriverò certamente.
//////
O O
( U )
0
¿(sono tutti)
(matti)
Spero davvero che piano piano tu possa uscirne Connor. Nel frattempo scrivo anche io ad Angela, se riuscissimo a trovare una soluzione per sensibilizzare su questo argomento sarebbe già un piccolo passo avanti.
Luce, penso che meglio di così non si possa fare.
Noto comunque anche io un certo disinteresse per questo argomento. Come se ci fosse qualche remora o timore a parlare di questo argomento. E’ un po’ di tempo che un atmosfera surreale ai confini della realtà e un silenzio tombale domina in questa lettera.
Strano molto strano perché ci sono ipotesi, commenti e storie raccapriccianti che potrebbero resuscitare anche i morti. MA’
Abbiamo tutti paura Marc..poi in questo momento storico post quarantena in cui la figura dello psicologo sta assumendo altissimo valore è ancora più difficile far emergere certe verità..
Purtroppo io non sono molto intelligente spiegami.
Paura di cosa? del futuro? ma questa è una paura normale non è da clinicizzare.
Ascolta ma chi va in guerra e rischia la vita e non sa se potrà più abbracciare i suoi cari non ha paura?
Non mi risulta che ogni soldato deve fare psicoterapia prima di andare sul fronte.
E chi ha un tumore? che deve dire?
Quale verità? l’unica verità che vedo è che “se noi fossimo stato un popolo intelligente e più formichine che cicale” non dovremmo elemosinare nulla e il covid non avrebbe cambiato quasi nulla a livello economico. Purtroppo questa è una verità che dobbiamo accettare perché fa parte del dna italiano.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Ele Luce scusami per l’irruenza con cui ho scritto, mentre non mi scuso se tu sei un professionista.
Dalla depressione si crede di guarire,
ma non si guarisce mai veramente.
Io ho dei momenti che apparentemente mi sentirei guarito, ma basta un imprevisto e succedono
abbastanza spesso e mi sembra di essere su un pianeta sconosciuto, freddo e buio.
Sono stato da due diversi psicologi,
ma non è cambiato nulla, un anno e mezzo
buttati.
Nella depressione è molto importante il modo di pensare e di identificarsi.
Depresso1 non ti identificare molto in depresso cerca di essere più positivo guarda i lati positivi di te cerca di capire cosa ostacola i tuoi pensieri e cerca di risolverlo, non è facile ma provaci, ogni miglioramento ti farà essere orgoglioso di te e non dovrai ringraziare nessuno solo te.
Vai a cercare e ad analizzare le tue paure che per fortuna non dovrai esporre a nessuno in modo che il meccanismo della resistenza/vergogna non si attivi.
Creati dello spazio tuo personale ricreativo in cui fai cose che ti piacciono e coltivando i tuoi interessi (creati una tua isola verde/felice),nello stesso tempo mantieni contatti sociali (anche pochi) fai sport movimento senza esagerare, rifletti su cio che ti impedisce di essere la persona che vorresti essere.
E se per caso dovresti scoprire che hai delle paure, don’t worry sembra che il 100% degli esseri umani ha delle paure.
Solo gli esseri vegetali non ne hanno.(scusa per il finale ironico)